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Membrana plasmatica e organelli cellulari: composizione, funzioni e movimenti, Schemi e mappe concettuali di Citologia

La membrana plasmatica, una barriera selettiva presente all'interno della cellula, e i suoi componenti fondamentali, come fosfolipidi, colesterolo, proteine e glicolipidi. Vengono inoltre illustrate le funzioni della membrana plasmatica, come il movimento, lo scambio di molecole con l'esterno, la sensibilità agli ormoni e l'adesione tra cellule. Inoltre, vengono descritti gli organelli cellulari come il reticolo endoplasmatico liscio e rugoso, il nucleo, l'apparato di golgi, i mitocondri, il citoscheletro e il nucleolo, e le loro funzioni e caratteristiche.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

Caricato il 28/02/2024

Giorgio7777777
Giorgio7777777 🇮🇹

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Scarica Membrana plasmatica e organelli cellulari: composizione, funzioni e movimenti e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Citologia solo su Docsity! CITOLOGIA: morfologia degli elementi cellulari e loro funzione  MEMBRANA PLASMATICA 7,5nm La membrana plasmatica, detta trilaminare, è una barriera selettiva presente anche all’interno del citoplasma, nel quale ingloba gli organuli al cui interno possono esserci molecole diverse che nel resto della cellula. La membrana cellulare è un mosaico fluido nel quale le proteine possono muoversi “liberamente”, ma è asimmetrica: la parte interna ha composizione chimica diversa da quella esterna FUNZIONI: o Movimento o Scambio di molecole con l’esterno o Sensibilità ad ormoni o Adesione tra cellule COMPOSIZIONE: o Fosfolipidi 20-30% o Colesterolo o Proteine o Glicolipidi e glicoproteine FOSFOLIPIDI caratteristiche: o Testa polare (idrofila) o Coda apolare (idrofoba) I fosfolipidi in ambiente acquoso tendono a formare strutture chiuse CARATTERISTICHE della membrana plasmatica: o ASIMMETRIA differente composizione chimica tra strato esterno e interno o DISCONTINUITA’ presenza di proteine che attraversano lo strato lipidico o FLUIDITA’ movimento di lipidi e proteine FLUIDITA’ influenzata da: o Temperatura: + alta + fluida o Insaturazione: + satura + fluida o Lunghezza catene (polimeriche): + corte + fluida o Presenza di lipidi MOVIMENTI degli elementi della membrana: o Rotazione o Flessione delle code (fosfolipidi) o Diffusione laterale (circa 107 posizioni al secondo) o Flip-Flop: inversione (avviene molto raramente circa 1 al mese) ZATTERA LIPIDICA: zona della membrana che presentano una maggiore compattezza e concentrazione diproteine, i movimenti in questa zona sono molto ostacolati. GLICOCALICE: formato da GLICOPROTEINE e GLICOLIPIDI Si trovano sullo strato esterno e possono formare una sovrastruttura che dalla membrana si estende per 10-20nm CARATTERISTICHE del glicocalice: o È un filtro molecolare o Da capacità elettrica o Favorisce l’adesione tra cellule PASSAGGIO DELLE MOLECOLE ATTRAVERSO LA MEMBRANA può essere o PASSIVO se favorito, quindi: molecola piccola, apolare, afavore di gradiente [concentrazione esterna/concentrazione interna] o ATTIVO attraverso proteine trasportatrici(consuma energia)  RIBOSOMI I ribosomi non si trovano solo sul RER ma anche nel citoplasma e possono organizzarsi in ROSETTE o RIBOSOMI “liberi” producono proteine utilizzate all’interno della cellula o RIBOSOMI RER producono proteine da “esportazione” I ribosomi sono divisibili in due sub unità: o LUME DEL RE (parte interna del reticolo) o SRP: particella di riconoscimento del segnale  APPARATO DEL GOLGI CARATTERISTICHE o La posizione varia a seconda della cellula o È convesso verso il reticolo endoplasmatico FUNZIONE o Accumulo di molecole o Formazione di LISOSOMI (o vescicole liso plasmatiche) o Gestione del transito di vescicole LE VESCICOLE CHE TRANSITANO DAL GOLGI POSSONO: 1) Entrare nel R.E. 2) Rimanere nel Golgi 3) Entrare nei lisosomi 4) Essere esocitate (espulse) Le vescicole si muovono seguendo il citoscheletro (struttura polarizzata) mediante proteine di trasporto (dineina e chinesina); a seconda del percorso che le vescicole dovranno seguire saranno rivestite in modo differente: o CLATRINA quando devono essere secrete (espulse) o COP I quando si muovono verso il NUCLEO o COP II quando si muovono verso il GOLGI LISOSOMI (o vesciche idrolasiche) presentano al loro interno PH 5, molto basso rispetto a quello del citosol (PH 7,2), mantenuto da POMPE ad H+; l’enzima solitamente contenuto nei lisosomi è la Fosfatasi Acida.  MITOCONDRI FORMA: o ORTODOSSA quando la matrice mitocondriale occupa la maggior parte dello spazio (poca camera esterna) [vedi immagine] o CONDENSATA quando a causa degli ioni H+, che hanno un grande intervento nella respirazione cellulare, la camera esterna è molto espansa. Sono organelli molto plastici: modificano forma e dimensione molto rapidamente e possono muoversi; presentano una DOPPIA MEMBRANA. Possono essere osservate notevoli differenze fra la membrana esterna e quella interna nei mitocondri infatti quella esterna è una tipica membrana citoplasmatica mentre quella interna che forma delle creste è simile alle membrane batteriche. Le creste possono essere di tipo LAMELLARE o TUBULARE Il numero di mitocondri è variabile a seconda dell’attività della cellula: qualche decina (poco attive), 1000-2000 (medi attività), 30000 (cellula uovo). Tutti i mitocondri sono infatti di origine materna (lo spermatozoo ne è privo). La loro vita media è di 7-14 giorni al massimo FUNZIONE: o Produzione di energia (tramite ATP) o Produzione lipidi e fosfolipidi o Sintesi di ormoni o Accumulo cationi (ioni +) o Produzione di calore o Apoptosi (“suicidio” cellulare) I mitocondri si posizionano dove la cellula ha + bisogno di energia, a seconda della funzione della cellula. SONO ORGANELLI SEMIAUTONOMI infatti: o Producono buona parte delle proteine che necessitano o Si auto-replicano o Al loro interno si può osservare: DNA, RNA polimerasi e ribosomi Esistono due teorie sull’origine dei mitocondri: 1) IPOTESI AUTOGENA: in una cellula “ancestrale” parte del genoma si è separato dando origine al “mitocondrio ancestrale” (ipotesi poco accreditata) 2) ENDOSIMBIONTICA: in una cellula “ancestrale” è nata una simbiosi tra essa e un batterio, che oggi chiamiamo mitocondrio. (è l’ipotesi più accreditata)  CITOSCHELETRO FUNZIONE: o Determina la forma della cellula o Allontana nella mitosi i cromosomi o Guida il traffico vescicolare o Sostiene la membrana plasmatica o Permette la locomozione TIPOLOGIE DI FILAMENTI CITOPLASMATICI: o Microfilamenti, diametro 7nm, (ACTINA; possono essere statici o dinamici [polarizzati]) o Filamenti Intermedi, 10nm, (sono filamenti statici) o Microtubuli, 25nm, (possono essere statici o dinamici [polarizzati])
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