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Rousseau sulle Arti: Discorso, Lettera a D'Alembert, Saggio sull'origine delle lingue, Sintesi del corso di Filosofia

EsteticaFilosofia della culturaTeoria della musica

Rousseau critica arti e scienze in tre scritti: Discorso sulle scienze e sulle arti, Lettera a D'Alembert sulle spettacoli e Saggio sull'origine delle lingue. Afferma che sono strumenti di controllo che bloccano la libertà, corrompono i costumi e portano infelicità. Le lettere, le scienze e le arti creano solo vizi e spreco di tempo e denaro. Il teatro è una distrazione inutile. La lingua nasce naturalmente con il gesto e i suoni, le passioni sono alla base delle prime lingue. Rousseau distingue tre modi di vivere: cacciatore, pastore e agricoltore. La melodia deriva dall'accento e dalla durata del suono. La musica ha perso l'eloquenza, concentrandosi solo sull'armonia, separando il linguaggio e il canto.

Cosa imparerai

  • Che cosa pensava Rousseau delle arti e delle scienze?
  • Perché Rousseau ritiene che le arti e le scienze siano strumenti di controllo?
  • Come secondo Rousseau nascono le lingue?

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 03/09/2021

Ciona
Ciona 🇮🇹

4.8

(4)

21 documenti

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Scarica Rousseau sulle Arti: Discorso, Lettera a D'Alembert, Saggio sull'origine delle lingue e più Sintesi del corso in PDF di Filosofia solo su Docsity! SCRITTI SULLE ARTI- ROUSSEAU Discorso sulle scienze e sulle arti 1750 - Le arti e le scienze abbelliscono le catene che bloccano gli uomini che vivono in società, soffocando la loro libertà originaria e diventando così uno strumento di controllo. - Gli uomini erano prima rozzi, ma veri. In seguito i modi sono diventati più gentili ma falsi. La società è un gregge di esseri conformi e indistinguibili, è resa tale dall’arte che ci insegna ad usare un linguaggio ricercato+ ci impedisce di capire a chi stiamo parlando perché è nascosto dalla maschera che ci dà la società. - Le lettere, le scienze e le arti non servono alla felicità dell'uomo. Esse corrompono solamente i costumi e portano l'essere umano all’infelicità. - Le arti nascono dai vizi, non sono utili e fanno perdere tempo e denaro alle popolazioni che non seguono più la rettitudine. - Le scienze sono vane e pericolose per gli effetti che producono: abuso di tempo e lusso. Insieme alle arti sono nate dall’ozio e lo alimentano portando la società a utilizzare tempo nella credenza di sublimarsi ma alla fine si rivelano inutili. - Il lusso soffoca la virtù. La società non prende più l’uomo per la sua rettitudine ma per il suo talento. - Auspica il ritorno all’ignoranza, all’innocenza e alla povertà che corrispondono ai beni che fanno la nostra felicità. - Solo chi decide di procedere sulle proprie orme può dedicarsi alle arti e alle scienze, gli uomini ordinari dovrebbero rimanere nell’oscurità: a che pro cercare la felicità nell'opinione altrui se possiamo trovarla in noi stessi? Il vero genio è colui che segue la sua via e non persegue fama e denaro assoggettandosi ai gusti corrotti del popolo. Prefazione al Narciso 1752 - I costumi dei popoli sono degenerati in misura in cui il gusto per le scienze e le lettere si è esteso. - Distingue la scienza astratta dalla folle scienza degna solo di derisione. - Il gusto per le arti e le scienze annulla l'amore per i primi doveri degli uomini + si concentrano sulla gradevolezza che possono dare al prossimo piuttosto che sulla rettitudine che riguarda l'interno di noi stessi. - Le virtù sono più importanti dei talenti. - La scienza non è adatta all'uomo poiché è nato per agire e non per riflettere cosa che lo porta all’infelicità. - Le arti e le scienze diventano utili per i popoli già corrotti, in quanto contribuiscono al mantenimento di un equilibrio che non sfoci in delinquenza. Sono dei diversivi alla malvagità degli uomini e servono a distoglierli dal fare del male+ impediscono che i vizi diventino delitti. Lettera a D'Alembert sugli spettacoli - L'istituzione di un teatro di prosa a Ginevra sarebbe solo un fatto dannoso privo di benefici (proposta promossa D'Alembert in un passo de ‘’L’Enciclopedie’’) - Considera il teatro una perdita di tempo e il lavoratore non si può dare all’ozio, visto che è sempre stato abituato a passare il suo tempo lavorando troverebbe insopportabile stare senza niente da fare. - Il teatro di prosa è un divertimento inutile che nasce dalla scontentezza e dall’illusione di riunire persone che in realtà si perdono in un mondo di fantasia. - Il teatro non purga le passioni (come dice Aristotele), ma le rafforza in quanto asseconda le inclinazioni del pubblico e non dà alcuna importanza alla ragione, la quale non accenderebbe gli animi. - Le vicende mostrate a teatro commuovono in quanto fasulle e dissimili dalla realtà. Le persone preferiscono piangere per esse poiché, una volta terminato lo spettacolo, non dovranno metterci niente di loro. - Le virtù vengono ridicolizzate, mentre i personaggi malvagi e furbi sono gli idoli delle masse + gli spettacoli inducono subdolamente le persone a credere che le passioni siano più importanti delle virtù. - Una popolazione laboriosa e seria molti soldi (pagamento delle compagnie e tasse) e diventerebbe sfarzosa e vanitosa con l'introduzione del teatro. - Gli spettacoli sono utili solo per un popolo corrotto in quanto lo distrae da azioni di delinquenza. - Gli attori sono falsi e sanno recitare ogni parte tranne quella più importante, ovvero l'uomo. - Le donne devono vivere una vita ritirata e modesta e ogni donna che contravviene a questo è depravata perché va contro la sua stessa natura. - Gli unici spettacoli utili nelle Repubbliche sono le feste paesane sotto il cielo e all'aria aperta, all'opposto del buio dei teatri, delle feste oneste prive di ornamenti ma con un semplice sentimento di gioia e amore. Sull'imitazione teatrale - Platone definisce gli autori drammatici e i pittori corruttori dei popoli: essi imitano ciò che vedono senza conoscerlo affatto. - Un pittore che dipinge un palazzo sta raffigurando solo il terzo livello: 1) idea di palazzo 2) palazzo effettivamente edificato 3) raffigurazione del palazzo - Il filosofo non conosce tutte le arti di cui parla, ma le indaga e si pone dubbi. Il pittore non fa ciò e si erge a giudice. - | pittori rappresentano immagini che fanno immediatamente colpo sullo spettatore e non immagini moralmente degne. In questo modo i vizi vengono onorati e le virtù diventano odiose. Saggio sull'origine delle lingue - La parola nasce naturalmente e nasce affianco al gesto. Sono i due mezzi di comunicazione per eccellenza, ma hanno due effetti diversi: il gesto è più immediato ma comunica poco, mentre la parola è più articolata ma attraverso il suo accento arriva meglio al cuore. - Per mezzo dell’udito un uomo si commuove e le sue passioni si infiammano. - Gli animali hanno una lingua naturale, già la possiedono, mentre gli uomini hanno una lingua di convenzione, la devono apprendere con l'esercizio. - Le passioni hanno portato alla nascita dei primi suoni e delle lingue e non i bisogni che hanno invece portato alla nascita i primi gesti Se si riducesse l'origine delle lingue ai bisogni, la conseguenza sarebbe quella di separare gli uomini mentre le lingue dovrebbero riunirli. | bisogni fanno allontanare gli uomini perché la necessità di sopravvivere suscita un continuo senso di competizione. Perciò le lingue non nascono da loro, ma piuttosto dalle passioni, che li unisce. - Il processo di evoluzione della scrittura si divide in tre tipi che corrispondono al tipo di civiltà: 1) pittura degli oggetti, scrivere con i disegni+ popoli selvaggi 2) parole e proposizioni scritte con segni, rappresentare un suono con un simbolo+ popoli barbari 3) scomporre le parole in tanti segni, alfabeto+ popoli civilizzati (non si raffigura la parola la si analizza) - Parlando si rendono i sentimenti mentre scrivendo si rendono le idee. - Suoni articolati: consonanti muovendo la lingua in modo corretto. Suoni inarticolati: vocali, grida, gemiti. - La differenza tra le lingue primitive è dovuta dai climi in cui nascono e dal modo in cui si formano. - Tre modi di vivere si accostano a 3 stati dell'uomo nel suo rapporto con la società: cacciatore (forza, astuzia) > selvaggio; pastore (riposo e passioni tranquille) > barbaro; agricoltore (determina governo, priorità e leggi) + l'uomo civile. - Paesi caldi: necessità di collaborare per usufruire dell’acqua (pozzi) vivaci, sonore, accentuate - Paesi freddi: non pensavano a legami dolci, ma tutto si limitava alla fisicità, le passioni nascono dai bisogni+ sorde, rudi, articolate, monotone. - Poesia scoperta prima della prosa, passioni parlano prima della ragione. Una lingua per rendere sentimenti e immagini dovrà avere ritmo e suoni+ melodia.
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