Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Scritti Teatrali, Brecht, Sintesi del corso di Storia del Teatro e dello Spettacolo

riassunto del libro ''scritti teatrali''

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 23/09/2021

anna-aloi-1
anna-aloi-1 🇮🇹

4.3

(9)

5 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Scritti Teatrali, Brecht e più Sintesi del corso in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! L'intento di Brecht e di molti teatranti dell' epoca è quello di riuscire ad esprimere il mondo d' oggi per mezzo del teatro. Per far sì che il teatro passi da esperimento a esperienza, essa deve aderire a ciò che esprime. Brecht sostiene che il mondo d'oggi può essere descritto agli uomini d' oggi solo se lo si descrive come un mondo che può essere cambiato, in quanto atteggiamento ricorrente dell'uomo moderno è quello di interessarsi a situazioni e avvenimenti nelle quali può agire. Ritroviamo questo aspetto nella concezione di uomo del teatro epico che si differenzia da quello nella forma drammatica. Altro esempio è il dramma "un uomo è un uomo" ambientato nell' India sotto il dominio britannico e racconta | trasformazione di un civile in soldato perfetto. Bisogna rinnovare le funzioni del teatro inteso come mezzo espressivo legato al progresso della coscienza dei rapporti tra gli uomini nella società, ispirato al materialismo e al marxismo. Brecht si avvicina al marxismo quando era già un uomo di teatro affermato, durante la metà degli anni 20. Le sue opere trattano infatti temi come il nazionalismo, le disuguaglianze sociali, la manipolazione dell' identità, corruzione e ordine borghese. Il teatro moderno Ciò che l' opera ha di assurdo è che si serve di elementi razionali, che tende verso una rappresentazione plastica e realistica, ma allo stesso tempo tutto ciò viene annullato dalla musica. L' intensità del godimento dipende direttamente dal grado di irrealtà. Nel teatro epico c'è una separazione degli elementi, era necessario conferire maggiore autonomia alla musica, alla parola, alla figurazione: La musica è mediatrice, interpreta il testo, prende partito, indica il comportamento; il testo perché non fosse soltanto un' assurdità doveva avere un valore istruttivo, non doveva quindi essere sentimentale o moraleggiante, ma mostrare la sentimentalità e la morale; l' autonomia delle immagini è una novità e prendono posizione rispetto a ciò che avviene sulla scena, costituiscono un materiale illustrativo. Per accogliere queste novità era necessario un nuovo atteggiamento del pubblico attraverso l' attore epico che è l' elemento principale di questa strategia: Si crea la possibilità di discutere, il pubblico è in grado di prendere una posizione, di dare il proprio voto, così la trasformazione consiste nel considerare la vera funzione del teatro, la funzione sociale. Gebrauchmusik: musica d' uso. Ovvero la musica che fa uso del profano, il musicista non suona più per ragioni ideologiche, ma per il piacere di suonare. Il culinarismo e, quindi il divertimento, deve essere solenne e dedicato all' illusione in quanto esso adempie a funzioni di portata sociale. L'opera da tre soldi Lo spettacolo alterna momenti di prosa a momenti musicali e cantati. In molti punti l'opera si appella direttamente al pubblico, rompendo la "quarta parete" e ricercando un effetto che Brecht chiama di straniamento, contrapposto all'immedesimazione che al tempo di Brecht era lo standard dominante nella messinscena. Mette in questione le concezioni borghesi non solo come contenuto, ma anche per il modo in cui le rappresenta, così da vedere i suoi desideri realizzati, ma anche criticati, assegnando una nuova funzione al teatro. Tramite la letterizzazione del teatro (titoli e cartelli) si dà una visione più complessa allo spettatore in quanto cosa molto importante è pensare al di sopra della corrente. | cartelli rendono possibile un nuovo stile, ovvero lo stile epico in quanto lo spettatore, una volta letti i titoli, assume l' atteggiamento dell' osservatore che fuma e voler ammaliare uno spettatore preso dalle sue cose è sicuramente più difficile. Ma questo soltanto non basta. Ci si serve delle canzoni con un linguaggio quotidiano, mentre per quanto riguarda la melodia non verrà seguita cecamente, ma esiste un modo di "parlare contro la musica" che può ottenere grandi effetti. Prendiamo per esempio la prima scena del carcere in Macbeth che, se considerata secondo l' ottica della scuola pseudoclassica tedesca risulta essere un inutile allungamento, mentre è un esempio di forma epica primitiva. Seguendo la drammatica dinamica ci sembrerebbe un allungamento in quanto si crea una sempre più forte domanda per l' offerta e, per rendere possibile una partecipazione sentimentale dello spettatore, i sentimenti si arricchiscono su un terreno sicuro, mentre la drammatica epica non conosce alcuna meta, ma solo un fine e conosce un "va sans dire" non lineare, ma che può compiere delle curve e perfino dei salti. La forma epica è la sola a poter esprimere quei processi che servono all' arte drammatica come sostanza di una vasta visione del mondo. Mette in discussione le concezioni borghesi, pone la differenza tra persone criminali e persone rispettabili perchè i soldi rendono tutti uguali, ovvero corrotti (satira politica) Efficacia mediata dal teatro epico. La Madre Questo dramma appartiene allo stile non aristotelico, quindi non fa un uso sconsiderato dell' immedesimazione dello spettatore, non è suo intento abbandonare lo spettatore alla suggestione di emozioni teatrali. Anche la scenografia fa la sua parte, vediamo alcuni accorgimenti che si adottarono per la rappresentazione della Madre a Berlino e a New York: nella prima, la scena non doveva produrre l' illusione di un luogo reale, prendeva posizione rispetto ciò che accadeva. A New York si proiettavano testi e immagini documentarie che restavano visibili per tutta la scena, tramite le quali mostrava il grande movimento di idee in cui gli avvenimenti si svolgevano, le proiezioni per lo spettatore non hanno valore accessorio, ma di paragone: interrompono una sua partecipazione meccanica. Grazie ad esse l' efficacia diventa mediata. Il teatro epico raggruppa le persone sulla scena nel modo più semplice e che chiarisca visibilmente il senso degli avvenimenti, i criteri della sistemazione sono di natura storico sociale, mentre l' angolo visuale della regia è quello dello storico. In questo teatro epico l' attore fa di tutto per mettersi in evidenza come intermediario fra lo spettatore e l' evento (attore epico). Per non permettere allo spettatore di sprofondare, per combattere le sue libere associazioni di idee, si possono collocare nella sala piccoli cori che gli mostrino come comportarsi. La messinscena del dramma La Madre a New York costituisce un tentativo di presentare agli operai un' opera di tipo ancora sconosciuta, ovvero un' opera non aristotelica che utilizza da una parte la tecnica del teatro borghese, dall' altra quella delle piccole compagnie proletarie che avevano elaborato per i loro scopi uno stile singolare e nuovo: si esigono dalla regia nozioni d' ordine politico e capacità d' ordine artistico. La trasposizione alla terza persona e al tempo passato consentono all' attore il giusto atteggiamento del tenersi a distanza. Inoltre l' uso del passato remoto pone l' attore a un punto di vista retrospettivo rispetto alla battuta. Il pronunciare ad alta voce didascalie e commenti serve invece a far cozzare le due intonazioni tra queste e il testo, con conseguente straniamento della seconda. Viene inoltre straniata anche la recitazione stessa in quanto avviene dopo essere stata annunciata a parole. * Per quanto riguarda la dizione essa può variare a seconda del significato che vogliamo imprimere in alcune battute. * L'attore non nasconde di essersi esercitato, non nasconde il suo studio, ma attraverso questi sottolinea che si tratta di una sua testimonianza, opinione, versione in merito alla vicenda sollecitando lo spettatore alla critica del personaggio. Il punto di vista attraverso il quale l' attore deve rappresentare il personaggio è quello sociale, così da far diventare la sua arte un colloquio (sulle condizioni sociali) con il pubblico. * Siservedi gesti sociali che consistono nell' espressione mimica e gestuale dei rapporti sociali che intercorrono tra gli uomini di una data epoca. La formulazione della vicenda ad uso della società è agevolata dall' invenzione di titoli, per le singole scene, a carattere storico. Improntando così la storicizzazione: l' attore deve recitare la vicenda come una vicenda storica nella quale una determinata epoca si rispecchia, e quella successiva si confronta. * Per quanto riguarda la capacità emotiva i tentativi esperiti con l' effetto di straniamento hanno dimostrato che anche da questa tecnica possono derivare emozioni, di natura diversa di quelle del teatro tradizionale. Il teatro popolare Generalmente è un teatro grezzo e senza pretese, proprio come certi regimi desiderano che sia il popolo. È un teatro di burle grossolane e di facile sentimentalità, di morale rozza e di sensualità a buon mercato. Per quanto riguarda gli attori basta che parlino con affettazione e si comportino sulla scena con naturale vanità. Dal teatro popolare si passa alla rivista, la quale assume forme letterarie. Nel 1930 vennero scritti in forma di poesia dei lavori che avevano qualcosa del vecchio teatro popolare, ma nulla della sua ingenuità; evitano le sue situazioni convenzionali, le quali risultano grottesche e ne i personaggi ne la trama esistono. Per la nuova opera popolare bisogna fare appello a una nuova arte realistica. Brecht-Piscator: Piscator condivide con Brecht la definizione di teatro epico che sperimenta e sviluppa nei suoi spettacoli a Berlino nel 1924. teatro epico significa per Piscator teatro politico e sintesi delle risorse della scenotecnica, funzionali alla rappresentazione storica e scientifica del tempo. Ne vediamo una dimostrazione nell' allestimento di Piscator di Oplà, e noi viviamo di Toller (1927) che tratta delle vicende politiche della Repubblica di Weimar. Differenze tra forma drammatica e forma epica: * Attiva/narrativa: lo spettatore della forma drammatica è attivo ("sta nel bel mezzo, partecipa"), ma è passivo in quanto coinvolto nell' azione. Di fronte alla narrazione epica invece è consapevole della distanza ("sta di fronte e studia"). * Crescita/montaggio: una scena serve l' altra/ autonomia delle scene; corso lineare degli accadimenti/ a curve. * Uomo:immutabile/mutabile e modificatore
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved