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Esperienze pratico-teoriche
Con il termine “scuole nuove” indichiamo delle scuole con caratteristiche più
moderne e rivoluzionarie rispetto a quelle precedenti.
Hanno dei tratti in comune:
. Puerocentrismo: “centralità del bambino”... diventano importanti i bisogni dei
bambini.
. Attivismo: valorizza le modalità attraverso cui i bambini apprendono, come
l'aspetto sensoriale, la motricità o l’operatività.
. Attenzione all'ambiente di apprendimento: l’educatore deve creare le condizioni
favorevoli affinché i bambini possano sviluppare i propri interessi.
SCUOLE NUOVE:
Inghilterra
. New school di Cecil Reddie. È una scuola privata, frequentata da bambini dagli
11 ai 18 anni, insegnava le lingue e le scienze attraverso attività manuali e la vita
all’aria aperta.
. Scuola di Badales di Haden Badley. È una scuola-convitto, basata sulla
coeducazione dei sessi, sull’autogoverno ed era molto importante la
collaborazione tra i bambini.
Normandia
. Ecole des Roches di Edmond Demolins. L’attività didattica si svolgeva in case di
campagna, c’era un’intensa socialità, un clima famigliare e tutti partecipavano alla
gestione della vita in comune.
Germania
. Case di educazione in campagna di Hermann Lietz. Raccoglieva famiglie
benestanti per preparare i figli che erano la futura classe dirigente.
MOVIMENTI EXTRASCOLASTICI:
. Boy scout: spirito di avventura, vita di gruppo ed esplorazione della natura.
Ricevette diverse critiche in quanto sembrava di stampo militaristico, poiché
venivano utilizzate le uniformi, c’era una suddivisione in settori e fasce d’età.
. Uccelli migratori: valorizzava la libertà dei giovani, si basava sul contatto diretto
con la natura e rifiutavano i valori borghesi.
Le sorelle Agazzi in Italia
Tra 800 e 900 le sorelle Agazzi aprirono a Brescia la prima scuola materna (bambini
dai 3 ai 6 anni). Questa fu un’opera rivoluzionaria poiché precedentemente
esistevano solo scuole o asili che non avevano obiettivi educativi, mentre la scuola
delle Agazzi sì.
Venivano svolti esercizi di vita pratica attraverso i quali i bambini imparavano a
vestirsi, lavarsi o preparare la tavola, ma c'erano anche insegnamenti sulla lingua
italiana dato che parlavano principalmente il dialetto.
Utilizzavano il museo didattico (luogo in cui i bambini riponevano le cianfrusaglie
che poi potevano utilizzare per giocare o studiare) e i contrassegni (immagini che
identificavano gli oggetti; attraverso i quali i bambini potevano riporre gli oggetti
dove si trovavano prima dell’utilizzo e pronunciando le parole aumentavano il loro
vocabolario).
Decroly a Bruxelles
Era un medico e approda nel campo della pedagogia lavorando con bambini
disabili e poi espande i suoi studi sugli altri bambini.
Aprì l’Ecole de l’Ermitage, che si basava sulla natura psicologica del bambino.
Secondo Decroly l’insegnamento deve muoversi dal concreto all’astratto e dal
globale al particolare.
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Prende il nome di “globalismo” e permette di creare
un ponte tra le attività spontanee e lo sviluppo
intellettuale del bambino.
L’educatore deve sollecitare gli interessi dei bambini
tramite i 4 bisogni primari (nutrirsi, lottare contro le
intemperie, agire e lavorare insieme).
Es. A partire da una frase, si dividono le parole e
successivamente le singole lettere.
Cousinet in Francia
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Seguendo 3 passaggi:
. Osservazione diretta della realtà e manipolazione del
materiale.
. Associazione (organizzazione delle osservazioni).
. Espressione (compiere le attività precedenti su un
piano pratico e intellettuale).
Muove le sue teorie pedagogiche sul fatto che la socializzazione dei bambini sia
garantita solo durante il periodo della ricreazione e questo deve accadere non solo
in quel momento, ma anche durante le ore di lezione.
Per questo motivo organizza la sua attività di apprendimento con i gruppi liberi di
lavoro, basati su:
. l bambini possono scegliere l’attività.
. Possono confrontarsi tra di loro e con l’insegnante.
. Possono scegliere con chi lavorare.
Il maestro deve essere un ricercatore, disponibile a fare ricerche con i bambini, fare
da guida e riconoscere i propri limiti.