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Se questo è un uomo, Sintesi del corso di Italiano

riassunto libro "Se questo è un uomo"

Tipologia: Sintesi del corso

2015/2016

Caricato il 21/03/2016

Cristina.20
Cristina.20 🇮🇹

4.1

(16)

24 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Se questo è un uomo e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! PERSONAGGI: Primo Levi: è il protagonista di questo romanzo; prima di essere fatto prigioniero si era laureato in chimica nella città natale, Torino. Nel 1943 si unì ad una banda partigiana. Entrato nella BUNA, il campo di sterminio nel quale venne segregato per circa un anno e mezzo, il suo nome è cambiato da Primo al numero 174517 tatuatogli sul braccio destro. Nei primi tempi passati nel campo di prigionia riesce a conservare le energie, riuscendo quindi a svolgere abbastanza facilmente le mansioni a lui assegnate, ma col passare del tempo le forze lo abbandonano a causa della pessima alimentazione ( zuppa di patate annacquata ) che non gli consente di recuperare le energie. Fisicamente Primo Levi si presenta come un uomo basso, con palpebre e guance gonfie, collo sottile e costole in evidenza. Levi è un uomo astuto, deciso e coraggioso, ma è anche comprensivo e molto intelligente , ricordiamo inoltre, che i primi tre connotativi elencati sono fondamentali per la sopravvivenza in Buna. · Alberto: è il migliore amico di Levi all'interno del campo. E' un giovane venticinquenne di origine italiana, che , appena entrato nel lager, ha dimostrato una grande capacità di adattamento. Egli è entrato nel campo a testa alta e vi vive a testa alta e incorrotto. Ha capito che la vita in Buna è una guerra: non si è concesso indulgenze, non ha perso tempo a recriminare o ad autocommiserarsi, anzi, fin dal primo giorno è sceso in campo. Lo sostengono l'intelligenza e l'istinto: ragiona giusto e sa tutto al volo. Alberto capisce un po' di francese e capisce quando gli parlano tedeschi e polacchi, risponde in italiano e a gesti, si fa capire subito e riesce simpatico. Lotta per la sopravvivenza eppure riesce ad essere amico di tutti; conosce chi bisogna corrompere, chi evitare, chi impietosire, a chi resistere. TRAMA: Se questo è un uomo” è stato scritto da Primo Levi e racconta la sua storia, una storia uguale a quella di migliaia di prigionieri strappati come lui dalle proprie case per essere deportati in un campo di concentramento limitrofo ad Auschwitz chiamato Buna. Il 13 dicembre 1943 Primo è catturato dai fascisti. Essendo ebreo, oltre che partigiano, viene rinchiuso in un “campo di concentramento” italiano da dove ,pochi giorni dopo, insieme ad altri novantasei connazionali , è tradotto nel campo di concentramento BUNA con un treno speciale nel quale viaggiano in condizioni pessime :privi di acqua, cibo e vestiti per ripararsi dal freddo. Ad ogni fermata chiedevano acqua a gran voce, soprattutto le madri .Il treno viaggiava lentamente, con lunghe soste, passarono per la val D’Adige e per il Brennero. Quando improvvisamente si aprì la portiera , scesero con i bagagli, in lontananza si vedeva marciare una fila di uomini. Appena arrivati a destinazione i treni venivano rapidamente scaricati dal loro triste carico umano ed avveniva la selezione, tra gli «abili al lavoro» e coloro da inviare direttamente alla morte. Gli uomini venivano separati dalle donne e dai bambini formando due distinte file. Prigionieri dichiarati abili al lavoro venivano condotti negli edifici dei bagni, dove dovevano, anzitutto, consegnare biancheria ed abiti civili, nonché tutti i monili di cui erano in possesso; venivano privati, inoltre, dei documenti d'identità eventualmente posseduti. Cancellare dal mondo gli ebrei, questo era l'obiettivo dei nazisti, uomini o donne che fossero e tutti, nell'indicibile orrore dello sterminio, seguirono lo stesso percorso di fame, sfruttamento e morte. Ben presto anche Primo e gli altri cercarono di adattarsi al lavoro, impararono a non fare domande e arrangiarsi come meglio potevano. È difficile distinguerli uno dall’altro, hanno lo stesso viso goffo e sofferente. L'operazione era condotta in maniera sbrigativa da uomini robusti , dopo aver inumidito le zone sottoposte a rasatura con uno straccio intriso di liquido disinfettante. Il passaggio successivo era la doccia che diventò poi gelida. Adesso i deportati sono degli "Haftlinge", prigionieri; a Levi è stato assegnato il numero 174 517, tatuato sul braccio. Ai deportati viene spiegata la topografia del Lager, la disposizione, la numerazione dei "block" e la distribuzione della popolazione dei deportati. Subito dopo il loro arrivo i tedeschi si misero all'opera, umiliando, facendo lavorare duramente e costringendo a sottostare ai loro ordini i prigionieri ;al fine di trasformarli dagli uomini che erano alle bestie che vedevano in loro. Il lavoro è durissimo e le giornate sembrano somigliarsi tutte, si può perdere anche la misura del tempo e il riposo non è definibile come tale; nel lager si lavora anche molte domeniche. Per sottrarsi al lavoro l'unico metodo è entrare in Ka-Be, l’bbreviazione di Krankenbau, l’infermeria. Chi ha tendenza di guarigione viene curato, chi ha tendenza di aggravarsi viene mandato alle camere a gas. Gli ambulatori sono due, Medico e Chirurgico. Primo Levi ha avuto la fortuna di sostare nella Ka-be per diverse settimane, in seguito alla sua ferita. In realtà il ricovero gli permette di recuperare un po' di riposo e di non essere percosso si veniva percossi in Ka-Be solo in alcuni casi. Le cuccette non bastavano e dovevano essere condivise. Usciti dal Ka-Be si riprende il lavoro, E' la fame infatti uno dei problemi maggiori, si mangia pochissimo e malissimo , così molto spesso i prigionieri non avendo forze finiscono per ammalarsi. Per mangiare si fa di tutto, si rischia la vita rubando dalle cucine, ma molti ci provano lo stesso; il pane è preziosissimo e viene usato anche come moneta. Durante la giornata lavorativa fa amicizia con Reisnyk, che diventa il suo nuovo compagno di cuccetta. Reisnyk, uomo molto generoso, aiuta spesso primo nel lavoro. Dopo un breve periodo primo viene scelto, insieme ad altri prigionieri, per andare a far parte del kommando chimico, ma prima deve sostenere un esame. A Primo viene affidato l'incarico di aiuto trasportatore: il suo compito è quello di aiutare Jean a trasportare la zuppa fino alla sua baracca Ad aggravare ulteriormente la situazione, ogni tanto, ci sono le selezioni durante le quali tre SS passano per le baracche e dopo aver osservato per pochi secondi li fisico dei prigionieri decidono chi debba vivere e chi morire e spesso capita che a morire siano persone sanissime. Per la selezione si doveva stare nel proprio Block ad aspettare, nudi. Durante il periodo che Levi passa nel campo, conosce molte persone alcune delle quali lo aiutano a sopravvivere.
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