Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Se questo è un uomo, Primo Levi, Appunti di Letteratura Indiana

RIASSUNTO DETTAGLIATO, capitolo per capitolo con analisi critica e spunti riflessivi

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 21/04/2019

francib95
francib95 🇮🇹

4.5

(2)

2 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Se questo è un uomo, Primo Levi e più Appunti in PDF di Letteratura Indiana solo su Docsity! Prefazione ci dà due informazioni: 1. FINALITA’ DEL LIBRO -Non accusare severamente qualcuno o qualcosa, ma descrivere in modo PACATO alcuni aspetti dell’animo umano. - BISOGNO INTRAPERSONALE (liberazione interiore) -BISOGNO INTER PERSONALE (di raccontare agli altri). Molti infatti possono pensare che ogni straniero sia nemico. Questa concezione giace in fondo agli animi, come un’infezione latente, che si manifesta saltuariamente e non si basa su una vera e propria ideologia. Il lager nasce nel momento in cui questa concezione diventa ideologia. 2. STRUTTURA DEL LIBRO Levi scrive il libro dopo che è uscito dal Lager, quindi i capitoli non vengono scritti seguendo una successione logica, ma per ordine di urgenza. Il carattere è frammentario ed il lavoro di raccordo è fatto a posteriori. CAPITOLO 1 (Il viaggio) 13 Dicembre 1943: cattura di Primo dalla milizia fascista, perché cittadino italiano di razza ebraica. Portato nel campo di transito di Fossoli, vicino Modena. Da qui i prigionieri vengono trasportati in treno in Polonia, a�raversando prima il Brennero e poi l’Austria. Levi racconta delle madri intente a preparare il cibo, i giochi, le coperte per i loro bambini, nonostante siano consapevoli di essere uccise insieme a loro figli. Il tono è pesante e struggente e a rimarcarlo è l’insistente polisindeto “e..e..e”. Brutalità dei tedeschi, che considerano questa povera gente come “pezzi”. Iniziano a sparare sulla gente e la cosa provoca in loro stupore: come si può percuotere un uomo senza colpa? <<Pochi uomini sono capaci di questo e noi non eravamo che un comune campione di umanità p.15>> Il viaggio è straziante: come animali, chiusi in gabbia, ammassa� gli uni sugli altri. La sete è forte: durante le varie soste si chiede invano acqua. Mol� già muoiono durante il viaggio. Arriva� ad Aswithz gli uomini vengono separa� dalle donne e dai bambini, i vecchi dai mala�, si chiede di separarsi dai loro ogge� come orologi, denaro…ma questo non è un comando da regolamento, è solo una “piccola” inizia�va privata del loro “caronte”. CAPITOLO 2 ( Sul fondo) L’autocarro li trasporta a Monowitz, in Alta Slesia, vicino Aushwitz. E’ un campo di lavoro, che si chiama Buna, perché i prigionieri lavorano ad una fabbrica di gomma, chiamata appunto la Buna. Scesi dall’autocarro entrano in una camera vasta e nuda,debolmente riscaldata. SEMBRA L’INFERNO: una camera grande, vuota e fredda. Dopo giorni all’in piedi non possono sedersi perché c’è l’acqua a terra. C’è un rubine�o, ma non si può bere perché sa di fango (dopo 4 giorni senza bere!!). Loro a�endono, per ore, che qualcosa succeda. Entra l’SS che chiede di me�ersi in fila per cinque, a distanza di due metri tra uomo e uomo, spogliarsi e togliersi le scarpe facendo a�enzione a “non farsele rubare” (Levi capirà quest’ espressione successivamente). Levi non aveva mai visto anziani nudi, privi anche del loro cinto erniario (cosa molto personale), addiri�ura da scambiare con quello di un altro. Fanno la doccia bollente, poi vengono spin� e bu�a� fuori al gelo, scalzi e nudi con tu�o il corredo in mano. Devono correre in un’altra baracca perché lì ci si può ves�re. Ecco perché il capitolo si chiama “il fondo” p.23. Sta per tramontare il sole, questa prima lunghissima giornata di an�nferno sta per volgere al termine, i prigionieri in fila sono condo� in un vasto piazzale che occupa il centro del campo e vengono dispos� a quadrato. Poi non accade più nulla per un’ora:sembra che si aspe� qualcuno. Parte improvvisamente la canzone Rosamunda, è tu�o così strano: sopraggiungono i “loro” compagni. Hanno un’andatura strana (Levi capirà il perché nei giorni successivi), anche loro si dispongono in ordine. Levi incontra un ragazzino Schlome, 16 anni, da 3 anni nel lager, fabbro. Chiede se avrebbero dato da bere, ma lui dice che non si può bere perché l’acqua è ca�va e fa gonfiare, bisogna aspe�are la sera. Il ragazzo gli chiede di sua madre e Levi risponde che è nascosta. Il ragazzo lo abbraccia. Levi non l’ha più visto. Levi impara in poco tempo le regole del campo: • Non ha più un nome, ma un numero marchiato sulla pelle. Non ha più abi�, ma una divisa che porterà sempre, ogni giorno tu� i giorni. I prigionieri devono fare in modo che la divisa abbia sempre 5 bo�oni, che non sia sporca di fango (concesso grasso e vernice), non bisogna uscire dal Block con la camicia sbo�onata. • I marchi e le divise servono per individuare i �pi di persone (i numeri grossi indicano gente tonta) e i colori della stella le categorie (gli ebrei hanno la stella di Davide gialla e rossa) • Verso l’ora di cena sceglie il posto migliore, quello che permette di avere il mestolo di zuppa più pieno • Tutto serve: dal fil di ferro per i bottoni della camicia, alla carta per ripararsi dal freddo, ma bisogna stare attenti a non lasciare anche temporaneamente incustodite le cose, perché altrimenti qualcuno le ruba TRASFORMAZIONE: DAL CHIEDERSI “PERCHE’” SI SAREBBERO RUBATE LE SCARPE O LE COSE, DAL CHIEDERSI DOVE ERANO LE LORO MOGLI, INSOMMA DA UMANI AD ANIMALI, NEL TENTATIVO DISPERATO DI SOPRAVVIVERE, ANCHE A SCAPITO DEI LORO STESSI FRATELLI. • Se le scarpe fanno male bisogna recarsi una stanza con una montagna di scarpe e scegliere solo UNA volta ad occhio il paio. Se ti fanno male le devi tenere, se sono infettate pure. Ecco perché quei soldati camminavano così: avevano i piedi gonfi, quando ce li hai vai in infermeria ma c’è poco da fare. Sei finito • Si lavora tutti i giorni, ogni giorno, tranne quando c’è buio e nebbia (rischio di evasione)
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved