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La Seconda Guerra Mondiale: Origini, Totalitarianismo Hitleriano, e Conclusione, Appunti di Storia

Storia della Seconda Guerra MondialeTotalitarismoStoria Moderna Europea

La seconda guerra mondiale, dal presupposto alla sua conclusione. Il testo tratta delle cause principali dello scoppio del conflitto, l'ascesa del totalitarismo hitleriano, le aggressioni tedesche, l'espansione nazista, la liberazione d'Italia, lo sbarco in Normandia, la resa della Germania e le due bombe atomiche. Il documento illustra anche la reazione italiana e la guerra nella Russia.

Cosa imparerai

  • Come è iniziata la persecuzione degli ebrei in Germania?
  • Come è andata la guerra in Russia per la Germania?
  • Cosa hanno causato ufficialmente la Seconda Guerra Mondiale?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 11/10/2022

sara-belletto
sara-belletto 🇮🇹

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Scarica La Seconda Guerra Mondiale: Origini, Totalitarianismo Hitleriano, e Conclusione e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA SECONDA GUERRA MONDIALE ∙ PRESUPPOSTI DEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE La Seconda Guerra Mondiale scoppia ufficialmente il 1° settembre del 1939 con l'invasione tedesca della Polonia. Ma quali furono i presupposti che accesero la miccia del più grande conflitto che l’umanità abbia mai visto? Sull'onda della crisi degli anni Venti, che causò bruschi cambiamenti a livello globale, il fascismo trovò terreno fertile,e la Repubblica di Weimar, non riuscì a bloccare la sua ascesa. Adolf Hitler a capo di questo Partito Nazionalsocialista, si propose come l'unico uomo in grado di combattere la grande crisi del 1929, e con il tempo assunse sempre più potere. Nel 1933 ormai Cancelliere, riarmò il suo Paese, violando così i Patti di Versailles, per creare il suo spazio vitale al fine di costruire la sua grande Germania. I sentimenti di odio e la volontà di rivincita che logoravano Hitler sono alla base delle cause principali dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. -La grave pace imposta alla Germania, dopo la Prima Guerra Mondiale, le toglieva numerosi territori, tra cui il corridoio polacco, e le proibiva di armarsi. Il provvedimento isolò la Germania dalle altre potenze europee, che colma d'odio maturò la sua ideologia nazista con Hitler, che prometteva di ripristinare il dominio tedesco in Europa, con il Terzo Reich. -Le indecisioni ed i contrasti tra Francia, Inghilterra e Russia per il dominio in Europa. Temendo che si potesse estende anche sul territorio europeo la rivoluzione bolscevica , le grandi potenze europee, non si opposero energicamente alle “aggressioni tedesche”. Mussolini ad esempio nel 1935 aggredì l'Etiopia avvicinandosi alla Germania. -Le aggressioni tedesche furono le cause immediate dello scoppio del conflitto; Hitler, ormai diventato dittatore della Germania, cominciò subito una politica di “rivincita” mostrando la propria forza e imponendosi sulle altre potenze europee. Nel 1934, sulla scia del Giappone che aggredì la Cina, ruppe il patto di pacifica convivenza e abbandonò la Società delle Nazioni. Avviò il riarmo della Germania ed iniziò ad aggredire gli Stati confinanti al fine di dare ai Tedeschi “il loro legittimo spazio vitale”. ∙ TOTALITARISMO HITLERIANO Una volta preso il potere Hitler iniziò a costruire lo Stato totalitario. Furono sciolti tutti i partiti d’opposizione, furono aboliti i sindacati, fu controllata la vita culturale. Ma il regime totalitario e oppressivo si rivelò pienamente tale con le persecuzioni degli ebrei. Esse si articolarono in tre fasi ben precise: - dal 1933 al 1935 venne scatenata una violenta propaganda per diffondere l'ostilità dei tedeschi verso di loro; - nel 1935 la persecuzione fu legalizzata, con le Leggi di Norimberga si escludevano gli ebrei dalla "Comunità nazionale"; nella cosiddetta Notte dei cristalli nel 1938, vennero infrante le vetrine dei negozi ebraici, distrutte le sinagoghe, incendiate le abitazioni, arrestati, feriti e uccisi ebrei di tutta la Germania; - nel 1941 venne presa la decisione di procedere allo sterminio e nel corso del 1942 si avviò la deportazione nei lager, attualizzazione della cosiddetta "soluzione finale" che provocò la morte di circa 6 milioni di ebrei e non solo. Per fermare gli oppositori venne istituita un’apposita polizia segreta, la Gestapo, che seminò morte e terrore. Tutta l’economia tedesca fu sottoposta alle scelte politiche di Hitler che aveva concepito il progetto di un “Grande Germania” dominatrice dell’Europa. Questo obiettivo doveva essere raggiunto con la guerra. Per questo Hitler si cercò degli alleati nei paesi con un regime autoritario come l’Italia ed il Giappone. Nel 1938 Hitler iniziò il suo programma di espansione: unì l’Austria alla Germania e pretese la regione cecoslovacca dei Sudeti, dove viveva una minoranza tedesca. La Francia e la Gran Bretagna volevano a tutti i costi evitare una nuova guerra. Ciononostante dichiararono che se i nazisti avessero attaccato la Polonia sarebbero entrate in guerra. Ma la mente del Fuhrer stava già progettado l'invasione di questo paese, visto l'appoggio della Russia. ∙ LE TAPPE DEL CONFLITTO Nel Settembre del 1939 la Germania occupò la Polonia e ciò determinò l’entrata in guerra della Francia e della Gran Bretagna e l’inizio, quindi, della Seconda Guerra Mondiale. Per alcuni mesi tra Franco-Inglesi e Tedeschi vi fu una stasi. L’Unione Sovietica occupò, secondo l’accordo con i tedeschi, la Polonia orientale, ma poi proseguì la sua avanzata occupando la Lituania, la Lettonia, l’Estonia e la Finlandia. Nella primavera del 1940 però la Germania attaccò, e occupò, la Norvegia, la Danimarca, il Belgio, l’Olanda ed, infine, la Francia. Il 14 giugno Parigi venne invasa, secondo un piano militare di notevole abilità tattica, ed il 22 giugno la Francia si arrese. L'armistizio tra Germania e Francia prevedeva due clausole ben definite: -la Francia centro-settentrionale restò nelle mani degli invasori tedeschi; -la Francia centro-meridionale guidata da Pétain costituì un governo collaborazionista con sede a Vichy. Hitler intendeva condurre una guerra lampo, un'offensiva massiccia e rapidissima condotta con aerei e carri armati. Il 10 Giugno del 1940 l’Italia entrò in guerra, a fianco della Germania, dichiarando guerra alla Francia ed alla Gran Bretagna. Mussolini, dati i grandi e rapidi successi del Fuhrer, pensava che la guerra stesse per finire. Infatti con la sconfitta della Francia Hitler era quasi riuscito ad imporre il dominio tedesco all’Europa. Restava solo la Gran Bretagna. L'Italia però era del tutto impreparta sul fronte di guerra e fece un grave errore, quello di sottovalutare la Gran Bretagna. I tentetivi della marina italiana di strappare Malta agli inglesi fallirono, così come fallirono gli altri tentativi di attacco verso i possedimenti inglesi dell'Africa settentrionale. Ma la sconfitta italiana più grande fu quella dell'invasione greca, dove l'esercito italiano respinto,subì gravi perdite, e solo l'intervento della Germania, consentì la ripresa della conquista. La Gran Bretagna, con Churchill, riuscì a resistere agli attacchi dei nazisti. Ma Hitler era fortemente convinto che dopo la resa della Francia, non sarebbe che rimasta la resa della Gran Bretagna. Per due mesi l’aviazione britannica (la RAF = Royal Air Force) e quella tedesca (la Luftwaffe) si scontrarono nei cieli dell’Inghilterra (la Battaglia d’Inghilterra – Agosto/Settembre 1940). Londra e le altre citta inglesi subirono drammatici bombardamenti, ma la RAF inflisse pesanti perdite ai Tedeschi che alla fine furono costretti a rinunciare all’idea di invadere la Gran Bretagna. Era certo nota però la forza dell'aviazione brittannica, impossibile da sconfiggere. Tramontava così il sogno di una
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