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La Seconda Guerra Mondiale: L'Italia e la sua parte nella guerra, Schemi e mappe concettuali di Storia

Storia politica del XX secoloStoria della Seconda Guerra MondialeStoria Moderna Europea

L'ingresso dell'italia nella seconda guerra mondiale, il ruolo di mussolini e l'evolversi dei principali eventi bellici, come la battaglia d'inghilterra, l'attacco all'unione sovietica e la sconfitta finale. Vengono inoltre trattati temi come la divisione della polonia, l'alleanza con il giappone e l'olocausto.

Cosa imparerai

  • Come si è conclusa la Seconda Guerra Mondiale?
  • Come si è svolta la Battaglia d'Inghilterra?
  • Come l'Unione Sovietica è stata conquistata dai tedeschi?
  • Che ruolo ha giocato Mussolini nella guerra?
  • Come l'Italia si è unita alla Seconda Guerra Mondiale?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2017/2018

Caricato il 12/09/2022

marianna-susini
marianna-susini 🇮🇹

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Scarica La Seconda Guerra Mondiale: L'Italia e la sua parte nella guerra e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! 11. LA SECONDA GUERRA MONDIALE 1. UNA GUERRA DAVVERO "LAMPO" Il 1° settembre 1939, le truppe tedesche entrarono in Polonia e due giorni dopo l'Inghilterra e la Francia dichiarano guerra alla Germania, iniziò così la Seconda Guerra Mondiale. Le truppe di Hitler arrivarono a Varsavia, e poco dopo, in base al patto Molotov von Ribbentrop, Stalin avanzo dalla parte opposta: la Polonia fu divisa in due e venne sottoposta a un regime di occupazione sia dai tedeschi e sia dai russi. Nell'aprile nel 1940 le truppe tedesche piombarono sulla Danimarca, Norvegia, Olanda e Belgio, tutti i paesi neutrali e aggirarono le difese anglo-francesi schierate lungo la linea Maginot è il 14 giugno, entrarono a Parigi. Per non rimanere bloccati nelle trincee aveva affidato l'attacco ai mezzi blindati e all'aviazione, consentendo una guerra di movimento. 2. L’ITALIA ENTRE IN GUERRA Nel 1939 l'Italia, spiazzata dallo scoppio della guerra, aveva dichiarato la non belligeranza, una via di mezzo tra lo stato di guerra e quello di neutralità, giustificandosi con la propria impreparazione militare. Il 10 giugno 1940 Mussolini annunciò a Piazza Venezia che l'Italia sarebbe entrato in guerra. Intanto l’alleanza si era estesa anche al Giappone, grazie al patto chiamato asse Berlino-Roma-Tokyo e da allora i tre paesi furono chiamati potenze dell'asse. Il Duce iniziò una guerra parallela quella di Hitler ti sarebbe rivelata fallimentare. 3. LA BATTAGLIA D’INGHILTERRA Nei piani di Hitler, la seconda tappa verso la conquista era l’invasione dell’Unione Sovietica, i cui abitanti dovevano diventare schiavi dei Tedeschi, infrangendo il patto di non aggressione stipulato con Stalin. Per non combattere su due fronti, il Fuhrer cercò la pace con la Gran Bretagna, che però non arrivò, poiché Winston Churchill respinse ogni trattativa, anche se erano rimasti soli, dopo la resa della Francia. Hitler aveva dimostrato di avere un esercito preparato militarmente, mentre la Gran Bretagna era ancora piegata dalla crisi del ’29 e l’aviazione non era delle migliori, a differenza della loro flotta. Hitler decise di invadere l’Inghilterra, con l’operazione chiamata ‘’Leone Marino’’, la quale prevedeva bombardamenti aerei su Londra e lo sbarco dell’esercito di occupazione. Tra la Luftwaffe e la Royal Air Force (RAF), si scatenò la prima grande battaglia aerea, la Battaglia d’Inghilterra, che durò 3 mesi (1940) I piloti della RAF non erano ben addestrati e nemmeno gli aerei erano molto veloci a differ4enza di quelli tedeschi, infatti morirono a centinaia, ma a differenza dei tedeschi, gli inglesi possedevano i Radar e pertanto i tedeschi non riuscì nella sua impresa e su la prima sconfitta di Hitler. 4. L’ATTACCO ALL’UNIONE SOVIETICA Il 22 giugno 1941, iniziò l’operazione Barbarossa, tale nome fu ispirato dalle gesta dell'imperatore Federico Barbarossa, alla cui faceva parte anche la ‘’Armir’’, l’armata italiana in Russia, dotata di mezzi inadeguati, inviati da Mussolini nonostante il parere negativo di Hitler. Le truppe tedesche avanzarono con l'ordine di sterminare e dopo solo tre mesi l'esercito tedesco aveva già conquistato il 36% delle terre. Le SS fucilavano gli ebrei e i comunisti, mentre la gente comune veniva resa schiava e obbligata a lavorare per il Reich. All'inizio Stalin non si aspettava il tradimento di Hitler e si chiuse nelle stanze del Cremlino. L'esercito Russo non potè far altro che ritirarsi e abbandonare al nemico: Petrolio e grano per nutrire i soldati. Anche Hitler come Napoleone fece lo stesso errore, il quale era arrivato fino a Mosca ma perse in Russia tutto il suo esercito. Stalin reagì, proclamando la Grande Guerra Patriottica, mandando al fronte tutti gli uomini disponibili, rimettendo in moto le fabbriche e facendo lavorare a ritmi forzati. Il piano di Hitler prevedeva di prendere Leningrado, Mosca e Stalingrado ma i tedeschi dovettero fermarsi. La campagna propagandistica di Stalin aveva mobilitato lo spirito patriottico Russo: I contadini organizzavano la resistenza e pure i bambini lavoravano nelle fabbriche, in più arrivò il ‘’Generale inverno’’, il più grande alleato dei russi che rallentava gli uomini, bloccava gli automezzi e congelava le mitragliatrici. 5. LA LEGGE "AFFITI E PRESTITI" E LA CARTA ATLANTICA Gli Stati Uniti, seguendo la tradizionale politica ‘’isolazionista’’, non stava intervenendo negli affari europei. Tuttavia il presidente Roosevelt era convinto che fosse necessario fermare Hitler e aiutare la Gran Bretagna, la quale era rimasta da sola. Per questo motivo nel 1941, il congresso aveva varato la legge ‘’affitti e prestiti’’, che consentiva di vendere armi ai paesi in guerra. Questa strategia, che schierava gli Stati Uniti contro le dittature, fu suggellata con l'incontro tra Roosevelt e Churchill nel 14 agosto 1941, i quali firmarono la Carta Atlantica, dove ribadivano i principi della loro Alleanza: La condanna dei regimi fascisti Il rispetto dell’autodeterminazione dei popoli La libertà di commercio La libertà dei mari. 6. PEARL HARBOUR: L'ATTACCO DEL GIAPPONE AGLI STATI UNITI Il Giappone, alleato della Germania e dell'Italia, continuava con l'obiettivo di dominare l'intera Asia Sud- Orientale. Essa aveva già invaso la Cina e l’Indocina nel 1937. Gli Stati Uniti reagirono bloccando le esportazioni verso il Giappone e chiedendo il ritiro delle truppe, ma il 7 dicembre 1941, la base navale americana Pearl Harbor, fu attaccata senza preavviso dalle squadriglie aeree giapponesi, distruggendo gran parte delle navi. Solo a bombardamento avvenuto l'ambasciatore consegno la dichiarazione di guerra e il presidente Roosevelt proclamò insieme alla Gran Bretagna guerra al Giappone. Il Pacifico per tutto il 1942 resto in mano giapponesi che occuparono gran parte del Sud est asiatico, dell'Indonesia e delle Filippine. 7. IL “NUOVO ORDINE“ NEI PAESI SLAVI Un trattamento particolarmente duro fu riservato ai popoli slavi, considerati razza inferiore e destinati a una condizione di schiavitù. Nei piani che Hitler aveva già chiaramente esposto nel Mein Kampf, tutta l’Europa orientale doveva diventare una colonia agricola della Germania. Le SS attuarono solo la fase iniziale di questo progetto, perché per fortuna il Reich perse la guerra, ma in sei anni di conflitto riuscirono ugualmente a umiliare, torturare, sterminare un numero di uomini, donne e bambini che non ha l’eguale nella storia dell’umanità: 5 milioni di polacchi e 10 milioni di russi. I polacchi delle classi superiori furono uccisi perché bisognava “estirpare la cultura slava “. Gli schiavi dovevano vivere nell’ignoranza e nel terrore. 8. L’OLOCAUSTO Dopo l’occupazione della Francia, i nazisti procedettero a quella che già l’anno prima avevano chiamato “soluzione finale” del problema ebraico ovvero lo sterminio di tutti gli ebrei. Gli ebrei stessi chiamarono genocidio Shoà, mentre per i non ebrei è noto come Olocausto. Lo sterminio non si limitò agli ebrei tedeschi, ma colpì anche quelli francesi, italiani, Russi e polacchi. Portati via dalle loro case, ammassati nei vagoni destinati alle merci o agli animali, deportati nei lager di Auschwitz, uccisi nelle camere a gas e nei forni crematori. La soluzione finale fu applicata anche agli omosessuali, agli zingari, ai prigionieri di guerra e ai testimoni di Geova. Le modalità dell’esecuzione furono affidate a Himmler, il capo delle SS, Che diede tre obiettivi: segretezza, efficienza, profitto. La segretezza si ottenne collocando i Lager a distanza dei centri abitati, ponendo una severissima censura sulla stampa, questa segretezza si rivelò inutile sia perché alcuni prigionieri furono ritrovati vivi e testimoniarono l’orrore dei campi e sia perché gli archivi di Berlino erano pieni di documenti. L’efficienza fu raggiunta usando camere a gas e il profitto lo si ottenne prestando a fabbriche e cantieri i deportati finché erano in grado di lavorare. Il risultato di questa operazione portò alla morte di 6 milioni di ebrei e 7 milioni di vittime uccise per differenti motivi. 9. 1943: LA SVOLTA NELLE SORTI DELLA GUERRA Nel 1943 nel fronte Russo i sovietici annientarono I tedeschi a Stalingrado e per la Germania ottenerla significava vincere la guerra ma perderla determinò l’inizio della fine. I russi strinsero i tedeschi in una morsa senza scampo ma Hitler ordinò loro di restare o morire, Ma il generale Von Paulus accettò, una resa senza condizioni per salvare ciò che restava delle sue truppe. Portando all’inizio di una drammatica ritirata e, il 2 febbraio la temperatura toccavano i 45° sottozero. Fronte Pacifico: il Pacifico era rimasto in mano ai giapponesi mentre gli americani si riprendevano, i quali riuscirono a rovesciare la situazione con diverse vittorie navali, quella di Midway. Fronte africano: si chiuse quando il generale americano respinse dall’Africa le truppe italiane e tedesche, già sconfitto dal generale inglese Montgomery in Egitto.
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