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Seconda Guerra Mondiale dagli albori al processo di Norimberga, Appunti di Storia

appunti sulla seconda guerra mondiale: dall'ascesa di Hitler al processo di Norimberga

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 18/05/2023

rebecca-tempesti
rebecca-tempesti 🇮🇹

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Scarica Seconda Guerra Mondiale dagli albori al processo di Norimberga e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! L’ascesa di Hitler LA REPUBBLICA DI WEIMAR Nata nel 1919 è la denominazione non ufficiale del Reich tedesco, era sia parlamentare che presidenziale, poiché esso aveva bisogno della fiducia del parlamento, ma all’interno della sua costituzione riconosceva al presidente la facoltà di emanare le leggi. Di stampo socialdemocratico per sconfiggere una volta per tutte il comunismo, ma la Germania non era ancora pronta per una politica di stampo autoritario. Essa era molto instabile. Attaccata sia da sinistra che da destra, fu sottoposta a una grande pressione: la prima, accusava i Socialdemocratici al potere di aver tradito gli ideali del movimento operaio, patteggiando con i poteri del vecchio stato invece di mettere in atto una rivoluzione comunista (sempre nel 1919 la Lega di Spartaco, creatasi da un ramo di stampo socialista, grazie a Rose Luxembourg, divenne il partito comunista tedesco). La destra si opponeva a un sistema democratico, perché avrebbe preferito mantenere uno stato autoritario. Condizionata dalle clausole punitive imposte alla Germania dalla Pace di Versailles e indebolita prima dai tentativi rivoluzionari dell'estrema sinistra, poi dal rafforzamento delle forze antidemocratiche e nazionaliste, la Repubblica di Weimar ebbe una vita travagliata e non resse ai contraccolpi della crisi economica mondiale del 1929. Colpita dalla depressione e dalla inadeguatezza dei mezzi per far fronte alla disoccupazione dilagante, fu messa in crisi dalla determinazione e dalla demagogia del partito nazionalsocialista di Adolf Hitler. Quando questi divenne cancelliere (1933) subì il definitivo tracollo. L’ASCESA AL POTERE Con la crisi e la crescita della disoccupazione i nazisti ebbero l’opportunità di organizzarsi: dichiarati decisi a proporre un governo “veramente” nazionale, rispetto a quello di Hindenbourg, nel 1930 videro crescere i propri consensi. Nessun governo riesce a fermarsi e durare in Germania, la politica era molto scossa, e nel 1932 Hindenbourg dà a Hitler la possibilità di andare al governo. Questo avrà innanzitutto bisogno del consenso elettorale, buona parte dei parlamentari non condividono questa decisione, lasciando così il governo in mano al Reichstag (Parlamento). Nel 1933 abbiamo un punto di svolta, molti parlamentari si dimettono e grazie a degli imbrogli elettorali il partito nazionalsocialista avrà la meglio, inoltre, il Palazzo del Parlamento di Berlino (Reichstag) fu distrutto da un incendio; la polizia arresto un giovane appartenente al partito comunista, facendo così arrestare anche uno dei massimi dirigenti del Comintern (l’internazionale comunista). Alla fine questo verrà liberato, il pretesto servì al nuovo regime per scatenare una repressione radicale contro qualsiasi forma di repressione. Hitler ottenne pieni poteri dal parlamento. Una legge emanata a luglio stabilì che: Il Partito Nazista era l’unico partito politico della Germania Le SA, squadra d’assalto naziste, stavano però prendendo piede anche all’interno del partito stesso, per questo motivo per limitarne i poteri Hitler si rese conto che era necessario attuare una repressione nei confronti di quest’ultimi. 30 giugno del 1934 “la notte dei lunghi coltelli” lo stato hitleriano organizzò un agguato alle SA, sorprese dalle SS (squadre di protezione di Hitler” e trucidate. Lo stato prende per sé il monopolio della violenza. Himmler, capo delle SS, organizzò la polizia segreta dello Stato: Gestapo. LA PROPAGANDA Il protagonista della propaganda fu Joseph Go ̈bbles il quale, con Albert Speer, costruisce una macchina propagandistica:  Vi furono roghi pubblici di libri degli autori democratici o ebrei  Tutti i mezzi di comunicazione di massa vennero utilizzati per la propaganda per imporre un modo di pensare comune al popolo tedesco  Vi furono manifestazioni di ginnastica collettiva per sottoporre il popolo a una disciplina militare 1  A Berlino furono organizzate le Olimpiadi nel 1936 Il regime nazista assunse il titolo di Terzo Reich, Reich= Impero (il primo era stato il Sacro Romano Impero, il secondo nato dall’unificazione della Germania nel 1870), esso era considerato dai più come una “terza via” fra capitalismo e socialismo. LE LEGGI RAZZIALI L’intenzione dei nazionalsocialisti è quella di affermare il dominio assoluto della razza ariana nel mondo. La principale minaccia era costituita dagli ebrei, in quanto, immigrati a causa della prima guerra mondiale, poveri e disprezzati ma anche molto dirigenti del movimento operaio (per cui anche ricchi); essi non possono essere tollerati, si andrebbe incontro a degli “ibridi”, ma il nazionalsocialismo puntava alla selezione di una “razza pura”. Per questo motivo furono nominate le leggi di Norimberga nel 1935 (antisemite) 1. Gli ebrei erano privati della cittadinanza politica 2. Vietati i matrimoni misti 3. Vietati i rapporti sessuali tra ebrei e tedeschi La stessa sorte toccò anche agli omosessuali e agli zingari. Nel novembre del 1938 ci fu a Parigi l’assassinio di un diplomatico da parte di un ebreo, ciò fornì l’occasione per la costruzione dei veri e propri pogrom. (9-10 novembre 1938 “notte dei cristalli”) Soluzione finale per la costruzione della razza pura= eliminazione fisica degli ammalati, consentendo ai medici di sopprimere le persone in caso di cure incurabili, eliminazione delle razze inferiore e degli ebrei. L’ascesa di Stalin L’URSS DA TROTZKIJ A STALIN Dopo la morte di Lenin nel 1924, vi fu un duro scontro tra Stalin e Trotzkij; questi sostenevano due tipologie di rivoluzione diversa: il primo, declamava quella “permanente” proseguendo a una rivoluzione mondiale, mentre il secondo sosteneva quella a “tappe”, consolidando per prima cosa i risultati raggiunti per poi rivolgersi ad altri obiettivi. Nel 1927 a Mosca, vi fu la resa dei conti tra il gruppo stalinista e trotzkista; due influenti personaggi si schierarono da parte di Trotzkij, questi tentò di sollevare il Paese contro una “degenerazione burocratica” ma venne sconfitto. Fu assassinato nel 1940 con l’accusa di essere un alleato dell’imperialismo e fascista. STALIN Per quanto riguarda l’economia abbandona la Neo e si rivolge a un piano quinquennale, lo Stato assegnava alle unità produttive un obiettivo da raggiungere distribuendo le risorse e le merci. L’immenso paese raggiungerà una forma di autosufficienza dal punto di vista industriale mai conseguito fino a prima; lo sviluppo della siderurgia, le macchine per l’agricoltura e la costruzione di un’industria bellica fa sì di creare un ritmo di crescita incredibile. I salari e i consumi furono però compressi ai limiti della sopportabilità e la manodopera militarizzata. La collettivizzazione forzata dell’agricoltura non permetteva più la libertà d’iniziativa, concessa nel 1928, tutto quanto era in mano allo stato; le campagne vennero organizzate in aziende agricole statali e chi non era pronto ad obbedire a tali direttive finiva in un campo di concentramento. L’Urss staliniana stava decimando la propria popolazione tanto da trovarsi on una seconda guerra civile; la pratica dei campi di concentramento non solo permetteva l’impiego delle persone in lavori forzati, ma venivano usate anche per la rieducazione (George Orwell 1984). All’interno di questi vi furono chiusi soprattutto ufficiali dell’esercito dei partiti prerivoluzionari; moltiplicandosi nacque un’amministrazione generale dei campi: Gulag, finalizzati alla repressione del dissenso. TERRORE STALINIANO 2 BATTAGLIA D’INGHILTERRA La Gran Bretagna si trovò da sola a combattere la potenza hitleriana. Decisivo si rivelò il coinvolgimento del Giappone e degli Stati Uniti, nel dicembre del 1941 (vera e propria guerra mondiale). L’esercito britannico aveva dovuto abbandonare l’intero equipaggiamento a Dunkerque. A capo del governo britannico, in questo momento, vi era Winston Churchill il quale non era pronto né a una resa né a un trattato di pace con sottomissione tedesca. Fra l’agosto del 1940 la Germania passò all’attacco con una guerra aerea bombardando intere città contro le popolazioni civili, esempio: Coventry. L’offensiva tedesca fallì, la Gran Bretagna si alleò con la Russia e l’America. Mentre era ancora sotto assedio tedesco, Londra passò al contrattacco sul territorio africano e mediterraneo contro l’Italia. L’impero italiano in Africa fu sconfitto, successivamente si passò alla Libia, dove i possedimenti italici vennero ridotti notevolmente. Solo grazie all’intervento di un corpo di spedizione tedesco, questa non perse completamente la Libia. Nel 1940 Mussolini si schiera apertamente con Hitler ed espone il discorso de “l’ora delle decisioni irrevocabili”: la propaganda fascista stava cercando di raccontare nelle scuole e nelle città che finalmente il popolo italiano avrebbe riscattato una condizione di sudditanza secolare. Egli riuscì così a far pensare che l’Italia avesse in mano le redini della guerra. Mussolini sarà paragonato a Machiavelli. L’ATTACCO TEDESCO ALL’UNIONE SOVIETICA 22 giugno del 1941, Hitler attacca l’Unione Sovietica facendo scattare “l’operazione Barbarossa” violazione del patto Molotov-Ribbentrop, lo scopo principale del Terzo Reich era la distruzione del comunismo e l’assoggettamento dei popoli slavi, considerati minori, sarà una vera e propria guerra di sterminio. Fu l’ultimo successo della guerra lampo. L’Armata rossa era stata colta impreparata (inoltre, molti ufficiali erano rimasti vittime del terrore staliniano). Dicembre 1941:  L’intera Ucraina era caduta in mano ai nazisti  Le forze armate tedesche erano giunte a Leningrado e a Mosca Ma le cose cambiarono. Grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, l’esercito terrestre tedesco non era imbattibile: con l’utilizzo dei “bazooka” si riuscì a perforare la corazza dei carri armati, i nuovi lanciarazzi “katiuscia” erano capaci di distruggerli, inoltre, se i sovietici riuscivano ad avvicinarvisi bloccavano i cigoli con una spranga salivano su di esso e vi infilavano una bottiglia esplosiva “bottiglia Molotov”, un altro mezzo particolarmente utilizzato fu quello di bloccare le vie d’acqua sul Neva, sempre per bloccare i rifornimenti. Molto importanti furono anche i paracadutisti, che sabotavano gli approvvigionamenti dell’esercito nemico, e i fucilieri, che ogni volta avevano un solo obiettivo da colpire. Alle spalle dell’esercito tedeschi sovietici avevano attuato azioni di guerriglia partigiane, le quali impedivano i rifornimenti all’esercito. L’inverno russo prese piede nella guerra, i soldati non erano abbastanza equipaggiati; si svolse la battaglia di Mosca dove i tedeschi furono fermati, subendo la prima sconfitta. L’Urss riuscì a resistere anche grazie alla riorganizzazione bellica e all’arrivo dei rifornimenti inglesi e americani. Nel giugno del 1942, i tedeschi scatenarono una nuova offensiva a Sud-Est sul Caucaso, anche l’Italia sarà coinvolta (Amir, Armata italiana in Russia), senza però portare grandi cambiamenti, poiché male equipaggiata. Alla fine dell’agosto del 1942 l’armata tedesca raggiunse Stalingrado. Battaglia decisiva della seconda guerra mondiale. L’Urss diventa il paese che ha sconfitto il nazismo. IL FRONTE PACIFICO Con l’URSS il Giappone pensava di accordarsi su una possibile spartizione dell’Asia orientale. Il problema è che la Russia era stata colta di sorpresa dall’ attacco tedesco e i giapponesi (alleati di questi) non poterono intervenire per attaccare la Russia in quanto pochi giorni prima avevano stretto un patto di neutralità Nella base di Pearl Harbor, isole Hawaii, fu attaccata un’importante flotta americana il 7 dicembre del 1941 dall’aviazione giapponese. L’intenzione di quest’ultimi era: il controllo dell’Oceano Pacifico. 5 Essi sapevano benissimo di non poter vincere contro la potenza americana, puntavano, sulle difficoltà delle democrazie a rendere ben accetti ai cittadini i sacrifici imposti dalla guerra; infatti, inizialmente Roosevelt ebbe qualche difficoltà, ma infine riuscì a dichiarare guerra ai Giapponesi. Nei primi mesi del 1942 i giapponesi occuparono tutte le principali isole del Pacifico, dalla Birmania giunsero perfino a minacciare l’india britannica. Gli americani e gli inglesi impiegarono tre lunghi anni per riconquistare tutti i vari territori. La prima vera vittoria, però, si ebbe nel 1942 quando gli USA uscirono vincitori dalla battaglia aereonavale di Midway. (Fra i giapponesi, quando la capacità offensiva risultò compromessa non mancarono volontari suicidi “kamikaze”). LA SOLUZIONE FINALE DEL PROBLEMA EBRAICO Nel 1942 si incominciò a pensate ad un massacro generale; già nel 193, nelle tre settimane che i tedeschi ci misero per conquistare la Polonia, le SS assassinarono moltissimi ebrei, ciò avvenne anche in tutti gli altri Pesi occupato, provocando così un eccidio di massa. La “soluzione finale del problema ebraico” fu un incarico assegnato a Adolf Eichmann, ufficiale delle SS. L’intera popolazione fu concentrata in ghetti, zone delimitate, dove gli ebrei ridotti alla schiavitù erano costretti a lavorare con uno stipendio minimo, determinato e riscosso per la maggiore parte dalle SS e, inoltre, era obbligatorio che portassero una stella gialla in loro riconoscimento. Il ghetto più grande e famoso fu quello di Varsavia; circondato da un muro, nell’autunno del 1940, esso riuscì per due anni a mantenere viva la propria comunità, ma nel ’43 i tedeschi ne decisero la liquidazione, espugnandolo. Iniziò dunque quello che gli americani chiamarono “Olocausto” in ebraico “Shoah”., l’eliminazione fisica di tutti gli ebrei presenti nei territori controllati dalla Germania, si salvarono i pochi che riuscirono a scappare negli USA. Una volta catturati, rinchiusi ne ghetti e infine nei campi di raccolta, venivano avviati nei campi di sterminio: esclusivamente creati con l’obiettivo finale per l’eliminazione sistematica di una parte di umanità. Venivano equipaggiati di baracche circondate da un filo spinato percorso da corrente. Il piano di sterminio aveva un’organizzazione ben determinata, che si ripeteva ogni volta che giungevano al campo nuovi deportati: 1. Il trasporto dai ghetti ai campi avveniva con dei vagoni merci piombati 2. I prigionieri sopravvissuti al viaggio venivano subito picchiati selvaggiamente, per distruggere ogni possibile reazione 3. Tutti venivano condotti alle docce, dopo venivano rivestiti di un’uniforme 4. Chi era in grado di lavorare rimaneva vivo; chi, invece, era ritenuto inadatto veniva mandato a morire Dagli ebrei le SS ricavavano tutto ciò che poteva essere utilizzato; all’arrivo nei capi ritiravano oggetti preziosi e, all’uscita dalle camere a gas (metodo per uno sterminio rapido e meno costoso) venivano estratti i denti d’oro, il grasso veniva usato per la produzione di sapone e, in alcuni casi, anche la pelle dei cadaveri veniva utilizzata come rilegatura di libri di vario genere.  Degradazione morale  Sistema industriale di annichilimento  Annientamento della personalità I pochi che riuscirono a sopravvivere, avevano ottenuto delle forme di privilegio, come l’organizzazione e la sorveglianza delle baracche (Kapo), oppure avevano ricevuto l’impiego del trattamento dei cadaveri (Sonderkomanmandos). Fra i sopravvissuti l’incidenza di suicidi fu altissima. L’INIZIO DELLA DISFATTA TEDESCA L’entrata in guerra degli USA cambiarono gli equilibri del conflitto; era necessario che, affinché le varie risorse potessero raggiungere gli alleati, i collegamenti delle rotte dovevano rimanere sotto controllo, una delle battaglie fondamentale sarà, infatti, quella combattuta nell’oceano Atlantico con i sottomarini e gli aerei tedeschi e i convogli mercantili scortati dalle navi da guerra alleate. 6 Nel frattempo, mentre l’esercito tedesco andava a soccorrere quello italiano in Libia, gli inglesi contrattaccarono nella località di El Alamein e sfondarono le linee italo-tedesche, riconquistando il deserto libico. Inoltre un corpo di spedizione angloamericano stava occupando le colonie francesi controllate dal governo di Vichy. La sconfitta successiva, fu, come precedentemente detto a Stalingrado. Nel febbraio del 1943 i tedeschi dovettero capitolare. La Germania subirà sulla propria pelle i bombardamenti che avevano inflitto agli inglesi anni prima. Stalin chiedeva agli angloamericani di aprire un secondo fronte in Europa occidentale, che servisse ad alleggerire la pressione tedesca in Unione Sovietica; gli americani assunsero così il ruolo di leadership fra gli alleati. Il progetto britannico ebbe luogo nel luglio del 1943, sbarcarono in Sicilia e a Salerno. I tedeschi dovettero dunque intervenire, spostando gran parte delle proprie truppe in Italia, la guerra era finita. LA CADUTA DEL FASCISMO IN ITALIA, ARMISTIZIO La situazione in Italia stava diventando sempre più difficile. L’esercito non era in grado né di attaccare né di difendere, le razioni alimentari stavano man mano diminuendo e i costi materiali e umani erano molto gravi; nel marzo del 1943, negli stessi giorni dell’insurrezione del ghetto di Varsavia, le fabbriche di Torino e di Milano proclamarono uno sciopero generale. Ricordiamo che il fascismo in Italia aveva da sempre avuto due anime: la prima di “sinistra” anticapitalista e antidemocratica (Mussolini), la seconda era più moderata. Le sconfitte militari subite alimentarono gli scontri tra le due anime, il ministro della Giustizia Dino Grandi e il ministro degli Esteri Galeazzo Ciano proponevano di sganciarsi dalla Germania. Mussolini rimaneva fedele all’alleato tedesco, cercando di indurlo ad una pace con l’Urss, Hitler era ancora convinto di vincere. Due soluzioni: 1. Liquidare Mussolini mantenendo i fascisti moderati al potere 2. Chiamare al governo i partiti antifascisti Si arrivò ad una soluzione intermediaria: nella notte tra il 24-25 luglio del 1943 Grandi presentò al Gran Consiglio del fascismo una deposizione per Mussolini, che fu approvata con il seguente arresto predisposto dal re il 25 luglio. Al potere fu chiamato il maresciallo Pietro Badoglio. 3 settembre del 1943 si arrivò all’armistizio, comunicato per via radio da Badoglio l’8 settembre, con il quale l’Italia diventava cobelligerante ponendosi al fianco nella guerra contri i tedeschi. Sempre l’8 settembre Badoglio e il re fuggirono da Roma verso la Puglia, lasciando l’esercito da solo. Il 12 settembre un commando tedesco liberava Mussolini, detenuto in una località segreta sul Gran Sasso, conducendolo in Germania per utilizzarlo alla testa di un governo fantoccio.  Il Sud, era occupato dall’esercito angloamericano  Il nord, occupato dall’esercito tedesco LA REPUBBLICA DI SALÒ E LA RESISTENZA Sotto l’influenza tedesca nacque, alla fine del settembre del 1943 nell’Italia settentrionale, la repubblica sociale italiana (RSI) guidata da Mussolini con capitale Salò. Tornarono le camicie nere, era totalmente a servizio delle SS, infatti deportavano migliaia di giovani abili al lavoro. Nel frattempo, il grosso delle forze della resistenza italiana si compose di unità politicizzate che lottavano per un’Italia profondamente diversa; in montagna si incominciarono ad organizzare delle bande partecipanti ai movimenti di Resistenza, denominati in seguito “partigiani”. Fin dal 9 settembre del 1943 si costituì il Comitato di liberazione nazionale (Cnl) formato da rappresentanti antifascisti, che operavano nell’Italia del Sud. Sorse poi anche il Comitato di liberazione dell’Alta Italia nel 1944 (Clnai).  Il 4 giugno del 1944 la resistenza sfondò il fronte tedesco (linea Gustav) e liberarono Roma. Senza l’appoggio della popolazione le insurrezioni partigiane non avrebbero avuto luogo, a Napoli, vi fu una vera e propria insurrezione popolare spontanea; per la prima volta anche le donne vi parteciparono, le 7 “CORTINA DI FERRO” Questa espressione famosa, nata casualmente durante un’intervista di Churchill, allude ad un mondo diviso in due. Dopo Norimberga si crea uno scenario inedito che sancisce la fine totale dell’egemonia europea; l’Unione Sovietica controllava sette stati dell’Europa: Polonia, Cecoslovacchia, Albania, Jugoslavia, Romania, Ungheria, Bulgaria. Per quanto riguardano gli Stati Uniti d’America, sotto Harry Truman, in quel periodo stavano diffondendo la cosiddetta “dottrina Truman”, nella quale gli USA si avvalevano della facoltà di aiutare i popoli liberi che si opponevano alle minoranze armate o alle pressioni esterne. Un’Europa divisa in due. Più tardi, con la scusa di finanziare la costruzione delle città europee andate perdute nel corso della guerra, il segretario Marshall avviò un piano in cui era previsto un investimento politico tale da contenere l’espansione sovietica; promuoveva un piano di aiuti economici significativi in cambio dell’abiura di qualsiasi forma di socialismo di qualsiasi genere. La democrazia cristiana aveva già preso accordi con gli USA affinché i partiti di sinistra venissero esclusi dal governo; si accordano per mettere in atto i brogli elettorali. L’Urss rifiutò il Piano Marshall e impose a tutti i Paesi che controllava di rendere ancora più impenetrabile la cortina di ferro. La crisi che si stava diffondendo sempre di più in Germania, favorì la rapida formazione di due diverse entità statali nel suo territorio: una federale sotto l’ala degli USA, occidentale e capitalista, comprendente Berlino Ovest; e una comunista da parte della Russia, orientale, con Berlino Est. Berlino fu diviso da un muro. Il muro di Berlino costruito nel 1961, simbolo della guerra fredda. LA GUERRA FREDDA Questa espressione allude al modo in cui venne combattuta: riguarda la contesa del mondo tra due polarità (USA e Russia) che hanno degli intenti ed esigenze diverse. Tradizionalmente si dice che era la contesa tra due ideologie, in realtà fu una contesta tra due stati veri e propri. Il conflitto militare non scoppiò ma, ma ci furono grande tensioni e pericoli. La guerra fredda è un concetto in cui nessuno vince, bensì è il passaggio per la creazione di un nuovo mondo orientato non più su un’egemonia continentale ma su due polarità, alle quali ognuno deve scegliere da che parte stare. La guerra fredda implica:  La Grecia come guerra civile.  Israele.  La rivoluzione cinese.  La guerra in Corea funzione anti-cinese. La Grecia sarà l’unico stato europea in cui la guerra fredda si trasformò in una guerra civile: lo scontro armato vide la sconfitta dei comunisti, poiché venne a mancare l’appoggio sovietico attraverso la frontiera jugoslava. Nel 1948 viene fondato lo stato di Israele. L’aspirazione del sionismo di dare una patria a un popolo disperso e perseguitato era stata resa possibile con la tragedia della la Shoah, che a seguito dello sterminio, rivendicava la fondazione di uno stato ebraico. Gli ebrei sopravvissuti all’olocausto, guardavano ormai alla Terra promessa come un unico approdo dove la vita avrebbe potuto ricominciare a scorrere. Gli Inglese, sostenuti dagli americani, avendo un protettorato in Palestina, si resero conto che il grande afflusso di profughi avrebbe destabilizzato la regione. La loro politica divenne cauta e costrinsero la popolazione ebraica a stabilirsi esclusivamente in Israele. 10 La fondazione di Israele destabilizza l’area arabo-israeliana, tanto da scaturire molti conflitti. Questo indebolimento creava una situazione instabile vantaggiosa per sfruttare le risorse a disposizione, come il petrolio. Il comunismo cinese si dimostrava sempre più autonomo. Dopo le bombe atomiche lanciate nel Giappone, la rivoluzione cinese guidata da Mao Tse-tung travolse il governo nazionalista; nella primavera del 1949 i comunisti avevano ormai raggiunto le orecchie della maggior parte del Paese. Il governo Nazionalista dovette rifugiarsi nell’isola di Taiwan. La rivoluzione cinese si rivelò un potente fattore di accumulazione delle risorse produttive e di forza politica, che portarono la Cina a compiere un balzo nella modernità. La guerra di Corea. Al momento della sconfitta dell’impero giapponese, la Corea era stata liberata dal suo dominio a Nord dall’Armata rossa, a Sud da quella americana. Proprio come in Germania, il Paese venne diviso in due: in una parte si incominciò a costruire il regime comunista, dall’altra quello capitalista. Tuttavia, essendo un piccolo paese segnato dalla povertà, era necessario ricostruire il territorio. Il clima della guerra fredda si stava inasprendo sempre di più, fino a che nel 1947 la riunificazione del paese apparve impossibile: le truppe Nord attaccarono le truppe Sud; anche l’ONU intervenne, in una seduta alla quale non parteciparono i rappresentanti dell’Unione sovietica, affidò agli Stati Uniti l’incarico di difendere il Paese aggredito (era la priva volta ini cui questi intervenivano personalmente). I sovietici contrastarono gli americani inviando dei combattenti cinesi. La lotta si concluse nel 1953 senza risolvere il problema, infatti, è tutt’oggi divisa a metà. IL MACCARTISMO E LA CIA La guerra fredda ebbe delle conseguenze anche in America: l’espansione dell’egemonia sovietica e la paura del comunismo erano alle stelle; Joseph McCarty –da qui il nome “maccartismo” – a partire dal 1950 si fece promotore dei “Comitati per le attività antiamericane”, incaricato di raccogliere prove intorno ai cittadini statunitensi di presunte idee comuniste e, successivamente, di accusarli di essere delle spie russe. Fin dall’inizio, anche la CIA era entrata in questa attività: essa era un organismo che aveva lo scopo di potenziare e dirigere i servizi segreti americani contro il comunismo nel mondo, obbedendo esclusivamente al presidente in modo da essere svincolata da qualunque controllo parlamentare. DESTALINIZZAZIONE Nel marzo del 1953 Stalin morì improvvisamente, con la sua morte si aprì una lotta per il potere. Nikita Kruscev, segretario del partito comunista dell’Unione Sovietica, durante il congresso del partito comunista tenne un rapporto in cui svelò la struttura criminale della dittatura staliniana, avviando un processo di “destalinizzazione”; denuncia atti che in occidenti erano pressoché sconosciuti. La Russia non è più in grado di affermare “la rivoluzione in un solo paese” di Stalin, nascono così altri modelli come la Cina. I VARI RAPPORTI DELL’UNIONE SOVIETICA La prima crepa del potere Sovietico si aprì a partire dal 1953. 1. Insurrezione operaia in Germania orientale contro la dominazione dell’Urss. 2. La mancanza di libertà e le condizioni di vita disagiate costituivano per i cittadini un continuo incentivo a trasferirsi nella Germania Ovest. Il 13 agosto del 1961, Berlino fu nettamente divisa in due da un muro, controllato di giorno e di notte dalla polizia. 3. In Polonia gli operai diedero avvio a una rivolta contro i sovietici. 4. L’Ungheria avviò un processo di distacco dall’Unione Sovietica. 11 DECOLONIZZAZIONE Quando abbiamo fatto riferimento al fatto che l’Europa, in questo periodo, ha perso la sua centralità facciamo riferimento a un precedente potere ottenuto grazie al colonialismo (Spagna, Inghilterra, Paesi Bassi, Germania etc.). Lo scenario cambia completamente dopo la seconda Guerra Mondiale; con il crollo della centralità europea crolla il sistema coloniale, si attua un sistema di “decolonizzazione” in cui la maggior parte dei Paesi coloniali ottiene l’indipendenza. L’Inghilterra era stato l’impero più importante e potente dell’Europa; dopo il bombardamento della città di Londra, ci fu un riscatto da parte del mondo colonizzato come ad esempio l’India. La Gran Bretagna si dimostrò disposta a riconoscere il processo che stava avvenendo, tant’è che nel 1947 l’India raggiunse la propria indipendenza. L’India è stato un paese fortemente sfruttato dall’impero britannico. La recezione inglese è fortemente razzista, il rapporto tra coloni e colonizzatori è quello di sudditanza, sia per quanto riguarda l’economia, sia i rapporti sociali. Tuttavia, ben presto si formeranno due stati: il Pakistan e l’Unione indiana. Quando parliamo di India, bisogna tener conto che ha una religione musulmana nel Pakistan e Bangladesh e una, diffusa in modo più generale, ossia l’induismo. Tra musulmani e induisti scaturiranno delle guerre che porteranno all’indipendenza dell’India con la separazione tra Pakistan occidentale e orientale. Il fatto che però non esista più l’impero coloniale, non significa che automaticamente non esista l’imperialismo. La Francia oppose invece maggiore resistenza e, una volta sconfitta a Dien Ben Phu, fu costretta ad abbandonare il Vietnam (diviso poi in Nord e Sud). Per imporre il dominio coloniale sugli altri, gli americani avevano capito che non importava una presenza in loco, infatti, i servizi segreti sostengo delle dittature vere e proprie; in questo modo, riuscirono a sfruttare le risorse delle multinazionali. Inoltre, guardano caso per caso adottando strategie diverse a seconda di ciò che è necessario da fare; questo implicherà anche reazioni diverse. IL CASO CUBANO Cuba era sotto la guida di un dittatore, Fulgencio Batista, fedele esecutore degli interessi americani. Cuba otterrà la sua indipendenza nel 1959. Gli statunitensi avevano reso l’isola un luogo dove tutto era lecito, infatti, la possiamo anche chiamare come: “l’sola dei giochi”. La prostituzione minorile e i giochi d’azzardo erano all’ordine del giorno. Un giovane avvocato cubano, Fidel Castro, riuscì a mettere su l’intento di liberare Cuba sostenuto dal popolo; anche Ernesto Guevara si unirà, diventando quella figura nazionale che lotta idealisticamente contro le ingiustizie, vi farà parte anche Camilo Cienfuegos. Con vari sostegni di guerrieri, entrarono a Cuba con una nave (Gramma) il 18 luglio del 1959 - movimento del 18 luglio – attuando una guerriglia casa per casa, soprattutto nelle zone rurali e nelle foreste arrivando ad avere un gran consenso popolare ed elevandosi come “liberatori del popolo”. Batista, il quale aveva sottovalutato il problema, si troverà costretto a chiamare l’intervento degli statunitensi. Infine, entrarono ad Avana, liberando Cuba dalla dittatura sostenuta dagli USA. Cuba diventa il Paese che: • Ha fatto nascere una rivoluzione. • Nasce il Partito Comunista Cubano. • Diventa una repubblica socialista. 12 Fra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta l’Italia conobbe una crescita economica accelerata che la trasformò in una delle principali potenze industriali. Ogni zona ebbe i suoi poli industriali. Si sviluppò anche il settore dell’edilizia, mentre quello agrario andava a ridursi. Il primo effetto dell’industrializzazione è: • Incremento dei flussi migratori da Sud a Nord (ritorno della questione meridionale) • L’incremento del settore terziario • L’interruzione dei flussi immigratori all’estero, verso l’America Nascono anche dei quartieri “dormitorio”, violazione evidente del patrimonio culturale artistico- paesaggistico, ma hanno anche rappresentato dei cambiamenti sociali; in quei quartieri si verificavano episodi in cui si creava ricchezza ma allo stesso tempo erano mal visti (immigrati). Il boom economico portò a un miglioramento del tenore di vita, con l’utilizzo di elettrodomestici le donne fu possibile aumentare le richieste di lavoro femminili. Si diffuse il consumismo. Aumentano le differenze tra il datore di lavoro e il proletario; la dimensione sindacale, che tutela i lavoratori, e il sindacato padronale, che tutela l’interesse dei proprietari, attuano un grandissimo scontro. Nascono i primi regolamenti sulla sicurezza del lavoro, la lotta per i contratti in nero. Articolo 18. I socialisti iniziano anche a tutelare altre realtà, come quella dell’imprenditore. LA POLITICA Nel 1962, a seguito del boom economico, la DC decise di fare una svolta a sinistra. I principali esponenti di quelle riforme di struttura di cui la Democrazia Cristiana aveva tanto sentito parlare, avrà come promotori Fanfana e Aldo Moro. Democristiani e comunisti cercano di lavorare insieme. Nasce la stagione del centro-sinistra.  Nazionalizzazione dell’industria elettrica (Enel).  Riforma della scuola media inferiore, alzando l’obbligo scolastico da 11 a 14 anni.  Nascita dell’Eni (petrolio), azienda nazionale le cui ricchezze vanno allo Stato. Piano piano economia e politica iniziano a percorrere la stessa strada, essa si mescolava organicamente alla politica, ma allo stesso tempo era anche finanziatrice dei partiti. Enrico Mattei voleva produrre energia e creare posti di lavoro, facendo nascere il settore energetico autonomo italiano. Le compagnie petrolifere non vedevano di buon occhio la situazione. Il suo tentativo si arena con la sua morte dopo un viaggio in Sicilia, il suo aereo precipita e la scatola nera non si trova. Il progetto scompare. LA RIVOLTA GIOVANILE E OPERAIA Il ‘68 è la prima ondata di quel conflitto di natura sociale diffuso con le promesse degli anni ‘50, il quale vede, attraverso la lotta sindacale, il riconoscimento di una serie di diritti sul lavoro e del lavoro. L’idea è quella di estendere a una dimensione di massa il diritto allo studio, soprattutto negli atenei che prima degli anni ‘60 i corsi di Laura aveva pochissimi studenti. Si inizia quest’operazione.  A Roma a Valle Giulia (facoltà di architettura), Pier Paolo Pasolini scriverà contro gli studenti : “siete piccoli meschini borghesi, sono dalla parte dei poliziotti”.  Nel ’69 le rivolte si inasprirono anche nei confronti delle fabbriche. Nacquero i consigli di Fabbrica. Entrano in gioco anche le donne. 15 - ‘70 legge sul divorzio. - ‘78 legge sull’aborto. Il consumo, la pubblicità, sulle donne fa una presa diversa; le donne diventano destinatarie di un mercato. - Si configura un sistema riferito esclusivamente a questa categoria, perché si pensa che si possa guadagnare di più. - Anche i programmi televisivi. La donna faceva da comparsa al presentatore. - La donna può essere ridotta a strumento di consumo! La prima repubblica finisce nel ‘74. LO STRAGISMO È difficile costruire un contesto dinamico, di fatto mancano le prove, la mafia e servizi segreti hanno messo le mani su vari documenti. Proprio per questo motivo è una storia torbida e complicata. 1. Il 12 dicembre del ‘69 ci fu la Strage di piazza Fontana: Milano, esplosione di una bomba nella sede della Banca dell’Agricoltura. 2. 1974 piazza della Loggia, Brescia, scoppia una bomba messa in un cestino. 3. Nell’agosto dello stesso anno esplode una bomba sul treno “Italicus” 4. 2 agosto 1980, Stazione di Bologna. Gli attentati non sono stati casuali. La strategia della tensione, consiste nel terrorismo neofascista: gestito da un gruppo, la tecnica è quella di creare una strategia del terrore, incolpando gli altri, per poter arrivare ad affermare che la democrazia non funziona e che il fascismo è l’unico in grado a dirigere il potere. Tutto ruota attorno alla Loggia massonica P2 (loggia deviata e segreta in stretto contatto con la mafia). Al terrorismo nero seguirono le Brigate Rosse: studenti, operai, fautori di un comunismo feroce e sanguinario. Attaccavano sia da destra sia da sinistra. I due segretari che stavano cercando di attuare un “compromesso storico”, collaborando per creare una situazione di governo stabile, si trovarono davanti a una minaccia terroristica (Aldo Moro e Enrico Berlinguer). Ricordiamoci che la destra democristiana di Andreotti era più che disposta a fare carte false per liberarsi di Aldo Moro, in ballo vi sono delle strategie. Il 16 marzo del 1978, Aldo Moro fu rapito dalle Brigate Rosse e il 9 maggio fu rinvenuto il suo cadavere. Nello stesso giorno muore Peppino Impastato. LA RELIGIONE CATTOLICA Se tendenzialmente la chiesa cattolica in Europa aveva delle relazioni strette con alcuni partiti di riferimento, tanto da renderle quasi normali, in questi anni qualcosa cambierà: con l’elezione di un papa non italiano, Giovanni Paolo II (eletto papa), si farà spazio come figura contro il Comunismo. Iniziando a contrastare la sinistra. 16
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