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Seconda guerra mondiale e Guerra fredda, Appunti di Storia

Dal preludio della Guerra civile di Spagna allo scoppio della Seconda guerra mondiale, la Shoah e infine la Guerra Fredda.

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 04/06/2023

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Scarica Seconda guerra mondiale e Guerra fredda e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! SECONDA GUERRA MONDIALE L’assetto politico dell’Europa ● Europa del 1914: presenza dei grandi imperi centrali: l'impero tedesco e quello austro-ungarico, poi quello russo e l’impero turco-ottomano. ● Europa del 1918: è caratterizzata da un nuovo assetto politico, cadono i grandi imperi e nascono nuovi Stati. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato! Principali forme di governo dopo la WW1 ● Regimi parlamentari: governo democratico in cui la volontà popolare è affidata al popolo e che si opporranno all’avanzata del fascimo e del nazismo (Francia, Regno Unito, Cecoslovacchia, Olanda, Svizzera, Paesi scandinavi) ● Regimi autoritari filofascisti: tutti quei regimi politici dove vi è la presenza di un dittatore, ma senza la guida di una ideologia elaborata come quella dei totalitarismi. Si tratta per lo più di nazioni dove si erano formate delle democrazie distorte che presto sono sfociate in dittature (Spagna, Ungheria, Polonia, Portogallo, Austria, Grecia) ● Totalitarismi: sistemi politici che mirano a mettere sotto controllo in maniera integrale ogni aspetto della vita di un individuo e tutte le attività politiche, sociali economiche e culturali, con l’obiettivo di imporre una ideologia (Germania, Italia, URSS) Guerra civile spagnola preannuncia schieramenti e caratteristiche Dopo un periodo di instabilità politica nel 1931 cadde la monarchia e venne proclamata la repubblica di stampo progressista. Alcuni provvedimenti di stampo progressista: la separazione tra Stato e Chiesa, la nazionalizzazione dei servizi pubblici,una più equa distribuzione della ricchezza. Questo governo non ebbe vita facile per la profonda contrapposizione che si era formata tra riformatori (Fronte popolare) e conservatori. A capo dei movimenti di destra ricordiamo Francisco Franco capo del movimento di stampo fascista della Falange. ● Fronte popolare: schieramento di sinistra che sosteneva la repubblica, diviso al suo interno, troviamo infatti socialisti, comunisti, anarchici e repubblicani. ● Conservatori: schieramento di destra che voleva un ritorno alla monarchia e agli antichi privilegi. Tra i principali esponenti ricordiamo: monarchici, clero, latifondisti, industriali, ricca borghesia, esponenti dell’esercito. Nel 1936 un gruppo di conservatori guidati dal generale Francisco Franco, diede vita a un colpo di stato. Scoppiò così una terribile guerra civile che venne combattuta tra il Fronte popolare e i falangisti. Gli scontri terminarono nel 1939 a favore di Franco. In Spagna torna quindi una monarchia di stampo fascista che perdurerà fino al 1975, anno della morte di Franco. Durante i combattimenti: ● i falangisti vennero sostenuti da Mussolini e Hitler, che inviarono aiuti economici e militari al generale Franco; ● il fronte popolare venne sostenuto dagli antifascisti di tutta Europa: italiani, tedeschi, francesi, inglesi, russi ecc. - si tratta di singoli uomini o gruppi che si muovono indipendentemente dalla posizione assunta dallo Stato di provenienza - si recarono in Spagna per combattere a fianco del Fronte popolare. Si formano infatti le così dette brigate internazionali costituite da democratici, socialisti, comunisti e anarchici provenienti da tutto il continente. Se analizziamo bene quello che si è verificato in Spagna, ci possiamo rendere conto che: ● la sinistra spagnola fu l’unica in Europa a opporsi concretamente alla formazione di una dittatura di stampo fascista combattendo una vera e propria guerra civile ● si vennero a formare due fronti “ideologici” - fascisti e antifascisti- gli stessi che si contrapposero durante la WW2 ● la guerra civile spagnola è ricordata anche per l’uso delle armi e delle nuove tecniche che verranno utilizzate nella seconda guerra mondiale. Ad esempio tra i mezzi utilizzati ricordiamo gli Junkers Ju 87 e gli Heinkel He 111. Gli Heinkel He 111 vennero utilizzati per bombardare la città di Guernica (vedi opera di Picasso), si tratta del primo bombardamento della storia. Situazione paesi extraeuropei Sulla base del principio di autodeterminazione dei popoli alcuni popoli cominciano a chiedere l’indipendenza, ad es Algeria, Tunisia e Marocco chiedo l’indipendenza dalla Francia, L’Editto dal Regno Unito. In particolare ricordiamo cosa si verificò in Cina e Giappone. Nel 1912 la Cina era diventata una Repubblica. Dal punto di vista politico era un paese indipendente, ma dal punto di vista economico no perché erano ancora presenti antichi vincoli coloniali. L’instabilità politica portò allo scoppio di una guerra civile che terminò solo nel 1937, quando la Cina venne invasa dal Giappone. Il Giappone si stava infatti trasformando in una grande potenza economica e industriale e fin da subito mostra i suoi interessi espansionistici verso la Cina occupando la Manciuria. Fu da allora che il conflitto tra giapponesi e cinesi si intrecciò con la WW2. La Germania si prepara alla guerra Ma la situazione più pericolosa era quella che si stava sviluppando in Germania con l’affermazione del nazismo: Hitler non fece mistero di voler cancellare la vergogna inflitta ai tedeschi dal Trattato di Versailles e riportare la Germania al rango di potenza continentale, alla pari di Francia e Regno Unito. Inizia così la conquista dello spazio vitale verso est: ● marzo 1935: la Germania ordinò la circoscrizione militare obbligatoria. Subito dopo, avviò un gran programma di riarmo. ● marzo 1936: truppe tedesche occuparono la Renania, regione che secondo i trattati di pace doveva rimanere smilitarizzata ● novembre 1937: Italia, Germania e Giappone firmano il Patto antikomintern ● 1936-37: Italia e germania aiutano Franco in spagna ● marzo 1938: occupò l’Austria, annettendola. ● nel 1938 cerca di occupare il territorio dei Sudeti, regione della Cecoslovacchia abitata da circa 3 milioni di tedeschi. A questo punto scoppiò una crisi internazionale che si cercò di risolvere con la Conferenza di Monaco. Durante la conferenza venne firmato il Patto di Monaco tra Regno Unito, Francia, Italia, e Germania, che sancì lo smembramento della Cecoslovacchia e la cessione dei Sudeti alla Germania. Il Patto di Monaco rappresenta il definitivo cedimento delle democrazie al nazismo. Subito dopo l’occupazione dei Sudeti Hitler impose il protettorato tedesco su Boemia e Moravia A Londra si incominciò a temere che il dittatore volesse costruire un nuovo Reich. La Francia e il Regno Unito si impegnarono allora a garantire la difesa della Polonia. ● maggio 1939: l’Asse Roma-Berlino si era trasformata nel Patto d’acciaio, una vera e propria alleanza militare. Successivamente si sarebbe unito anche il Giappone ● agosto 1939: viene firmato il Patto Molotov-Ribbentrop. Si tratta di un patto di non aggressione tra le due potenze: la Germania avrebbe così potuto annettere la parte occidentale della Polonia (la Polonia confinava a occidente con la Germania e a oriente con l’URSS) e lasciare quella orientale e alcuni territori della penisola scandinava all’URSS, senza che scoppiasse una guerra tra i due paesi. Una guerra totale La Seconda guerra mondiale fu il più grande conflitto armato della storia. Durante il suo corso furono sperimentate armi sempre più potenti e distruttive, fino ad arrivare alla bomba atomica. La guerra fu mondiale perché: ● coinvolse quasi tutte le nazioni del pianeta e si estese lungo gran parte della superficie terrestre. ● ebbe un effetto duraturo nel configurare il clima politico del mondo come lo conosciamo oggi (Guerra fredda e divisione del mondo in due blocchi: filoamericano e filorusso) ● la guerra colpì le popolazioni civili più gravemente di qualsiasi altro conflitto precedente, per questo si parla di conflitto totale, e si servì come sfondo per: ○ il genocidio degli Ebrei compiuto dai nazisti; L’alleanza antifascista Il 14 agosto 1941 W. Churchill e F. Roosevelt si erano incontrati sull'isola canadese di Terranova e avevano redatto la Carta Atlantica, in risposta al Patto tripartito. I punti essenziali della Carta erano: ● diritto di scegliersi forma di stato e governo ● rifiuto autoritarismo ● libertà dei commerci ● rinuncia all'uso delle armi ● impegno alla cooperazione nei rapporti internazionali Alla Carta Atlantica si unisce anche Stalia Verso la fine della guerra: Italia, EU, resto del mondo Italia Nel 1942 cominciò a diffondersi in Italia un clima di sfiducia. L’Italia cadeva sotto i colpi del nemico, nonostante gli organi di informazione dicessero il contrario. Nel marzo del 1943 gli operai iniziarono a scioperare prima a Torino, poi in altre città del Nord. Gli industriali temevano lo scoppio di una rivoluzione. Ma ai primi di luglio del 1943 le truppe alleate sbarcano in Sicilia e in quattro settimane riescono ad assumere il controllo dell’isola. Di fronte a questo evento gravissimo Vittorio Emanuele III prese accordi con il Gran Consiglio del Fascismo, che il 25 luglio chiese le dimissioni di Mussolini. Il giorno dopo il re fece arrestare il duce e affidò al maresciallo Pietro Badoglio un nuovo governo, determinando così la caduta del fascismo. La popolazione accolse la notizia dilagando per le strade, tutti pensavano che la guerra fosse finita. Purtroppo gli italiani si sbagliavano. Gli Alleati, dopo aver risalito l’Italia meridionale, restarono bloccati a Cassino dove i Tedeschi opposero una dura resistenza. L’Italia era divisa in due dalla cosiddetta Linea Gustav. Badoglio intanto negoziava segretamente l’Armistizio con gli Alleati e senza nessun preavviso lo annunciò per radio agli italiani l’8 settembre 1943. All’alba del giorno dopo Badoglio scappò con il re a Brindisi, sotto la protezione degli Alleati. L’Italia era così divisa in due: il sud sotto il controllo degli Alleati e il nord sotto quello dei tedeschi. Nell’esercito italiano mancava un punto di riferimento, così precipitò nel caos: “La guerra continua? E contro chi? Contro gli Alleati o i tedeschi? Molti disertarono o si unirono alla lotta partigiana. (L'eccidio di Cefalonia fu un crimine di guerra compiuto da reparti dell’esercito tedesco a danno dei soldati italiani presenti su quelle isole alla data dell'8 settembre 1943, giorno in cui fu annunciato l’Armistizio. La guarnigione italiana di stanza nell'isola greca si oppose al tentativo tedesco di disarmo, combattendo sul campo per vari giorni con pesanti perdite, fino alla resa incondizionata, alla quale fecero seguito massacri e rappresaglie nonostante la cessazione di ogni resistenza. I superstiti furono quasi tutti deportati verso il continente su navi che finirono su mine subacquee o furono silurate, con gravissime perdite umane). Il 12 settembre Hitler fece liberare Mussolini da un commando di paracadutisti tedeschi, bisognava ricostruire un esercito e contrastare l’avanzata anglo-americana. Mussolini fonda, con l’aiuto dei tedeschi e dei fedelissimi, la Repubblica di Salò (Lago di Garda). L’Italia era così divisa: ● Centro-Nord: occupato dai tedeschi, divenne Repubblica sociale italiana (Rsi), chiamata anche Repubblica di Salò dal paesino in cui risiedeva il duce. ● Meridione: occupato dagli Alleati, venne affidato formalmente a Vittorio Emanuele II e prese il nome di Regno del Sud. Mentre il sud veniva liberato dagli Alleati con l’aiuto degli antifascisti locali, al nord la lotta di liberazione è in mano ai partigiani. I partigiani Erano cittadini/e (liberali, cattolici, monarchici, comunisti e socialisti) che si proponevano di eseguire attentati o azioni di guerriglia e di sabotaggio contro le truppe di occupazione. A partire dall’8 settembre del 1943, il Movimento partigiano si organizzò in gruppi politicamente omogenei e fortemente differenziati l’uno dall’altro: ● le Brigate Garibaldi, comuniste, che rappresentavano il 35-40% del totale ● Giustizia e Libertà, liberali socialisti, che costituivano circa il 25% ● Ex militari, che costituivano il 15-20% ● Il resto era costituito da Formazioni cattoliche e altri gruppi minori Tutti questi gruppi erano diretti dal CLN, il Comitato di liberazione nazionale. Oltre al CLN ricordiamo anche i GAP, Gruppi d'Azione Patriottica, piccoli nuclei partigiani, formati da quattro o cinque persone, sia uomini sia donne, bene addestrate. Mentre i gruppi partigiani agiscono in collina, i GAP si muovono nelle principali città del centro-nord Italia dove, dall'autunno del 1943, organizzano e realizzano «attentati a reparti e sedi nemiche, a installazioni, impianti e reti di comunicazione [...] uccisioni – eseguite o tentate – di ufficiali tedeschi, della RSI, di dirigenti periferici o nazionali del partito fascista. Gli alleati ● tenevano sotto controllo il Regno del Sud ● non riconoscevano però il ruolo del CLN. Questa situazione di stallo ebbe termine nel marzo 1944 quando, dopo venti anni di esilio, retrò da Mosca Palmiro Togliatti, segretario del Partito comunista italiano. Togliatti, del tutto inaspettatamente, propose ai suoi e alle altre forze politiche di non chiedere più l’abdicazione del re e addirittura di compromettersi con il Governo Badoglio. In cambio dopo la guerra Vittorio Emanuele III doveva sottomettersi a un referendum popolare con cui l’Italia avrebbe scelto se mantenere la monarchia o passare alla repubblica Questa mossa, nota come svolta di Salerno, cambiò le sorti dell’Italia. Da quel momento le truppe italiane di stanza al sud poterono partecipare ai combattimenti. Mentre al Nord l’azione dei partigiani diventava sempre più importante. Nel corso del 1944 gli Alleati riuscirono finalmente a sfondare le linee tedesche a Cassino. Mentre ll’11 agosto venne liberata da Firenze. Dopo lunghi mesi di sosta, le truppe anglo-americane ripresero la marcia verso il nord; quando ebbero passato il Po, il CLN proclamò l’insurrezione generale dell’Italia settentrionale. Dopo pochi combattimenti, le truppe tedesche fuggirono da Milano. Era il 25 aprile 1945, festeggiato ancora oggi come il Giorno della Liberazione. Mussolini tentò di fuggire in Svizzera, ma fu catturato e fucilato dai partigiani il 28 aprile. Nel resto d’Europa Il 6 giugno del 1944, il generale Eisenhower, con una chiamata in codice “Operazione Overlord” effettuò lo sbarco in Normandia, la più grande operazione di sbarco mai tentata. L’operazione costò un numero altissimo di morti, ma risultò essere un successo. Pochi mesi dopo Parigi insorse, cacciò i tedeschi e accolse trionfalmente il generale Charles De Gaulle, che da Londra aveva coordinato la Resistenza francese. Dal maggio del 1945 gli alleati penetrarono in Germania da occidente, mentre quelli sovietici da oriente. Contemporaneamente un esercito di partigiani volontari comandati dal comunista Tito liberava la Jugoslavia Hitler si era trasferito con i suoi collaboratori in un bunker nel centro di Berlino. Era ancora convinto di poter vincere e ordinò la leva dei ragazzi di quattordici anni. Le prove di questa sua ferocia sono moltissime, ma può bastare per tutto il decreto noto come Ordine Nerone, che prescriveva la distruzione totale di tutte le case e beni del Reich affinché non cadessero in mano dei nemici. Il 30 aprile 1945 i sovietici entrarono a Berlino. Hitler si suicidò insieme alla sua compagna Eva Braun. Il 7 maggio 1945 la Germania firmò la resa dei conti. La guerra in Europa era finita. Nel resto del mondo Per porre fine alla guerra contro il Giappone, il presidente degli USA, Harry Truman, esaminò la possibilità di usare la bomba atomica. Inviò quindi un ultimatum al quale non ottenne risposta. Scagliò quindi due bombe: il 6 agosto 1945 su Hiroshima e il 9 agosto 1945 su Nagasaki. Le città furono rase al suolo, i morti incalcolabili. L’imperatore giapponese firmò la resa il 2 settembre 1945. Dopo lo scoppio della bomba atomica nulla fu come prima, gli equilibri mondiali cambiarono per sempre. Razza: una parola che la scienza ha cancellato La specie umana è una sola. Le razze non esistono; esiste una specie umana, all’interno della quale le differenze sono soltanto apparenti. Esistono certamente delle differenze che riguardano il colore della pelle o dei capelli, la forma di alcuni elementi del viso, l’altezza ecc. ma non sono dovute a differenze razziali, bensì all’adattamento dell’Homo sapiens sapiens ai climi, agli ambienti, ai cibi dei diversi luoghi in cui si stabilirono. Nel 1992 è stato scientificamente dimostrato che gli uomini sono tutti uguali, grazie allo studio di campioni di DNA dei popoli più disparati della Terra. È importante ricordare che il razzismo non nasce con il nazismo (Leggi di Norimberga del 1935) e il fascismo (Leggi del 1938), durante questo periodo però si cerca di dare al concetto di razze umane un fondamento scientifico. (Ad esempio Le Leggi razziali fasciste del 1938 sono precedute dalla pubblicazione ne “Il Giornale d'Italia” del 14 luglio 1938 del Manifesto degli scienziati razzisti o Manifesto della razza, firmato da alcuni dei principali scienziati italiani. Il Manifesto diviene la base ideologica e pseudo-scientifica della politica razzista dell'Italia fascista. Hitler però fu il primo capo di Stato che del razzismo fece il suo programma di governo applicandolo fino alle sue estreme conseguenze. La Shoah Per definire il Genocidio degli ebrei vengono utilizzati due termini: Olocausto e Shoah. ● Olocausto: deriva dal greco antico (olos tutto e causton brucia). Esso ricorda un tipo di sacrificio diffuso tra diversi popoli dell’antichità che prevedeva che l’animale venisse completamente bruciato. Questo termine, scelto per l’immediato richiamo all’incenerimento dei corpi nei forni crematori, porta però con sé l’idea di sacrificio e di offerta alla divinità e restituisce un messaggio fuorviante e potenzialmente offensivo nei confronti delle vittime. La maggior parte degli studiosi, quindi, considera più appropriato la parola Shoah, derivante dalla lingua ebraica e utilizzata nella Bibbia con il significato di catastrofe, disastro e distruzione. Non bisogna dimenticare che nell’obiettivo di una totale purificazione razziale rientrava - secondo l’ideologia nazista - anche l’eliminazione di Rom, Sinti, omosessuali, testimoni di Geova, dissidenti politici, ecc che furono infatti deportati nei campi di concentramento e sterminio. La specificità della Shoah Nel corso del Novecento sono stati molti gli omicidi di massa compiuti ai danni di minoranze etniche, religiose e politiche che rientrano nella definizione di Genocidio. Tuttavia, lo sterminio del popolo ebraico da parte dei nazisti ha in sé caratteristiche che hanno portato gli storici a parlare di unicità della Shoah: ● la presenza di una pianificazione scientifica dello sterminio; ● la creazione di un’industria sistematica della morte, coadiuvata dall’utilizzo delle tecnologie più avanzate dell’epoca e da una perfetta macchina burocratica; ● la presenza di un’ideologia razzista e antisemita che teorizzava sia l’esistenza di una razza ebraica da sterminare in quanto considerata inferiore, sia la negazione del valore dell’individuo; ● un massacro di massa fine a sé stesso, non legato alle dinamiche della ● guerra. Dai campi di concentramento alla “soluzione finale” ● Già nel 1933, il regime nazista aveva cominciato a realizzare una serie di strutture destinate a imprigionare e poi eliminare i cosiddetti “nemici dello Stato”. La maggior parte dei prigionieri, in quel primo periodo, era costituita da cittadini tedeschi: comunisti, socialisti, socialdemocratici, Rom (Zingari), Testimoni di Geova, omosessuali, e individui accusati di comportamenti ritenuti asociali o devianti. Queste strutture venivano chiamate campi di concentramento in quanto servivano a “concentrare” fisicamente i prigionieri in un unico luogo. ● Dal 1938 (dopo la Notte dei Cristalli) i nazisti cominciarono ad arrestare gli ebrei tedeschi ed austriaci e a imprigionarli prima nei ghetti e poi nei campi di concentramento di Dachau, Buchenwald e
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