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SECONDA GUERRA MONDIALE OK, Tesine di Maturità di Storia

TESINA STORIA

Tipologia: Tesine di Maturità

2013/2014

Caricato il 21/07/2014

katia15
katia15 🇮🇹

4.3

(3)

11 documenti

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Scarica SECONDA GUERRA MONDIALE OK e più Tesine di Maturità in PDF di Storia solo su Docsity! SECONDA GUERRA MONDIALE La seconda guerra mondiale fu originata dall’azione aggressiva della Germania in Europa e del Giappone in Asia. Mentre in Germania l’ascesa al potere di Hitler aveva segnato la rinascita del nazionalismo, in Giappone si vedeva nella creazione di un grande impero la soluzione dei gravi problemi interni. Incoraggiato dal potere conquistato da Hitler, Mussolini assunse un atteggiamento colonialista e nel 1936 proclamò l’Impero d’Etiopia. In seguito, assieme alla Germania offrì il proprio appoggio alla guerra di Franco contro il fronte popolare spagnolo. A questi primi atti di violenza, gli stati democratici non reagirono, mentre l’Italia e la Germania erano sempre più unite dall’asse Roma – Berlino. Il 1° settembre 1939 Hitler invase la Polonia,a causa della rivendicazione della città di Danzica. Lo stato maggiore tedesco applicò con successo la guerra lampo, una tecnica di invasione che aveva come obbiettivo il rapido annientamento del nemico. Alla notizia dell’attacco Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania, sostenendo la Polonia, mentre l’ Italia, sorpresa dalla mossa di Hitler, si dichiarò non belligerante. La Russia, dopo aver occupato la Polonia orientale come concordato con Hitler, si impadronì delle repubbliche baltiche, e strappo con un breve conflitto alcuni territori di confine alla Finlandia. Hitler,intanto, proseguiva la guerra lampo, passando di successo in successo. Nella primavera del 1940, la Germania invase e occupò la Danimarca e la Norvegia. Sul fronte occidentale Hitler si mosso travolgendo in pochi giorni il Belgio e l’Olanda, le truppe francesi furono aggirate e così i corazzati tedeschi sfondarono lo schieramento francese, conquistando in breve tempo la Francia settentrionale. L’avanzata tedesca proseguì verso sud e il grosso dell’esercito francese, che si sentiva al sicuro dietro le fortificazioni della linea Maginot, fu raggiunto e travolto da nove divisioni di carri armati d’assalto. Il 14 giugno le truppe tedesche entrarono trionfalmente a Parigi. Il territorio francese fu diviso in due zone: l’una che comprendeva Parigi e il nord-ovest del paese, fu direttamente occupata dai tedeschi; l’altra con capitale nella cittadina termale di Vichy, venne affidata al governo del maresciallo francese Petain. Molti francesi ostili al nazismo si rifugiarono a Londra dove organizzarono, sotto la guida del generale Cherles de Gaulle, un movimento di resistenza e di lotta contro l’occupazione germanica. La travolgente offensiva tedesca in Francia spinse l’Italia a entrare in guerra. Mussolini, colpito dalla rapidità dei successi di Hitler, dichiarò guerra alla Francia e all’Inghilterra il 10 giugno 1940. Umiliata la Francia, Hitler si volse contro la Gran Bretagna, che era allora guidata da Wiston Churchill. Per preparare lo sbarco in Inghilterra, il 10 giugno 1940 Hitler scatenò aviazione tedesca con una serie di terribili bombardamenti su Londra. L’Inghilterra si difese con il coraggio dei piloti dei suoi caccia che seppero fronteggiare i continui attacchi dei bombardamenti tedeschi. Questo lungo scontro nei cieli, la famosa battaglia d’Inghilterra, si concluse con un insuccesso per laGermania: dopo aver perso centinaia di aerei, Hitler dovette sospendere gli attacchi e rinunciare allo sbarco. La lotta proseguì sul mare. Poiché la Gran Bretagna riceveva aiuti di ogni genere dalle sue colonie e dagli Stati uniti, la Germania cercò di bloccare i PAGE 4 rifornimenti lanciando sottomarini all’attacco delle navi mercantili. Inizialmente con notevoli risultati: oltre quattro milioni di tonnellate di affondamenti l’anno. Intanto, nel settembre del 1940, le forze dell’asse firmarono con il Giappone un patto con in quale ogni paese si sarebbe assicurato il controllo di un’area. Mussolini intanto aspirava a un piano di conquiste autonome rispetto a quello tedesco, per poter sottolineare la sua indipendenza da Hitler. Nel settembre 1940 sferrò un deciso attacco contro l’Egitto partendo dalla Libia, ma le truppe italiane furono presto respinte da una controffensiva britannica. Un mese dopo Mussolini decise di attaccare anche la Grecia. L’offensiva partì dall’Albania, ma la povertà dell’equipaggiamento e le difficoltà della guerra in zone montagnose, logorarono le truppe italiane, che dovettero arrendersi ad una pericolosa controffensiva greca. Infine nel maggio 1941 cadde in mano agli inglesi l’Africa Orientale italiana, Hitler, vedendo l’alleato in difficoltà travolse in un mese la Grecia e la Iugoslavia, che fu spartita fra i due alleati. A metà del 1941 l’intera Europa, era ormai sotto il controllo nazista. Al culmine del successo, Hitler ritenne giunto il momento di aggredire l’URSS. Fu così che il 22 giugno 1941, senza dichiarazione di guerra, Hitler lanciò l’operazione Barbarossa: L’esercito tedesco si mosse all’assalto del territorio russo. Ancora una volta la guerra lampo ebbe successo, i tedeschi occuparono le terre più ricche di grano e bestiame dell’URSS. Alla minacciosa avanzata germanica i Russi risposero con la tradizionale tattica della “terra bruciata” e con la guerriglia partigiani nelle retrovie. In autunno, i Tedeschi furono ad un passo dall’occupare Mosca, ma l’arrivo dell’inverno stabilizzò le posizioni e consentì all’Armata russa di riorganizzarsi per la difesa. I Tedeschi avevano occupato una parte assai grande del territorio russo, dalla città di Leningrado, fino al fiume Don e alle pendici del Caucaso. Nell’estate del 1942 ripresero gli attacchi tedeschi, appoggiati dagli uomini dell’Armata italiana di Russia(ARMIR). Rinunciando a conquistare Mosca, Hitler puntò a sud verso il grande centro industriale di Stalingrado. Per lunghi mesi ,nell’inverno 1942-43 le armate tedesche e quelle russe si affrontarono presso la città di Stalingrado. Alla fine prevalsero i russi e all’armata tedesca non restò che la resa. La Germania nazista subiva una grave e irrimediabile sconfitta. Verso la fine del 1941, quando I tedeschi stavano per prendere mosca e il crollo dell’URSS sembrava imminente, il Giappone decise di entrare nel conflitto. Il Giappone mirava da tempo ad estendere il suo dominio in estremo oriente: aveva occupato la Manciuria, invaso la Cina e aveva esteso la sua occupazione all’Indocina Francese suscitando la reazione di Roosevelt e Churchill. Il Giappone voleva intervenire nel conflitto mondiale per estendere i territori del’impero giapponese nell’ oceano Pacifico e sul continente asiatico. Solo la presenza della flotta americana stanziata nelle isole Hawaii, costituiva un ostacolo al loro progetto. I successi di Hitler avevano spinto il presidente Roosevelt a sostenere lo sforzo militare dell’Inghilterra e dell’URSS con denaro e rifornimenti. Il 7 dicembre 1941 successive ondate di aerei giapponesi attaccarono di sorpresa la base americana di Pearl Harbour alle Hawaii, annientando gran parte della flotta navale e aerea americana. La prima conseguenza dell’attacco fu l’allargamento del conflitto: Gli stati uniti e la gran Bretagna dichiararono guerra al Gippone, la Germania e l’Italia agli stati Uniti. Dopo Pearl Harbour, i Giapponesi si lanciarono alla conquista dell’Asia meridionale, occupando PAGE 4
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