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Seconda lezione dell'anno, Appunti di Etica

appunti di lezione di corrado del bo'

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 07/04/2023

Ire_-28
Ire_-28 🇮🇹

10 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Seconda lezione dell'anno e più Appunti in PDF di Etica solo su Docsity! Il migrante può essere considerato viaggiatore? Risposta: se per viaggiatore intendiamo esclusivamente chi I sposta nello spazio, quindi chi va da un punto all'altro, chi fa un viaggio, qualunque ragione ce lo porti, chiaramente può essere considerato tale. Tuttavia il viaggiatore per noi è qualcuno che fa uno spostamento nello spazio ma avendo a mente il viaggio in se. noi pensiamo al viaggiatore come colui che inizia un viaggio che è l'obiettivo in se. il migrante non inizia il viaggio come obiettivo, ma con lo scopo di cambiare le condizioni della sua esistenza. Quindi possiamo affermare che il turista parte con l'idea del ritorno, il viaggiatore si sposta ma senza l'obiettivo del ritorno. Dei tre elementi identificativi del turista, per essere riconosciuti tali, devono coesister per definire un turista, per un migrante solo lo spostamento è sufficiente mentre per il viaggiatore necessita solo lo spostamento e il diletto. - Ad oggi il viaggiatore come concetto si è estinto, in quanto il viaggiatore vada in luoghi poco conosciuti o poco commercializzati, prima che arrivi il mercato del turismo e che trasformi la conformazione anche geografica di questi luoghi. Essendo stato tutto scoperto, o visto o inserito nel mercato turistico, il viaggiatore non ha più punti di sfogo per esistere. Gli esploratori erano viaggiatori, in quanto l'idea del ritorno era molto aleatoria, e lo scopo del viaggio era ambiguo, perché se da una parte lo studio era il loro diletto, dall'altra lo studio era anche il loro lavoro, quindi una specie di obbligazione verso di esso. Gli esploratori andavano alla ricerca di qualcosa di nuovo rispetto al semplice diletto, le loro spedizioni erano finanziate dai reali o dagli stati o da qualche nobile. Detto questo possiamo affermare che l'esploratore sia una categoria a parte rispetto al viaggiatore e al turista. Tutte queste concettualizzazioni e definizioni hanno sempre una parte di ambiguità. l'obiettivo degli esploratori andavano alla ricerca di nuovi luoghi, scoprire nuovi mondi per interessi economici anche. l'idea di colombo era che si potessero raggiungere le indie da ovest invece di dover aggirare l'africa, per facilitare gli obiettivi di scambio commerciale e raggiungere nuovi punti di sfogo di mercato e di raccolta di risorse, per la quale ottenne il finanziamento dai reali di spagna. 2Questo si applica anche alle esploratori del continente africano, che videro tale continente come sfogo di emigrazione e per un motivo colonizzatore e espansivo. Questi fenomeni però realizzarono l'allargamento dell'influenza europea su tutti I continenti scoperti. Questa idea di andare a percorrere territori non battuti, è rimasto anche nei viaggiatori che si spostano per scopi di diletto e anche facilmente rimane nell'idea del turista che va alla ricerca di luoghi incontaminati e non toccati o poco toccati dagli altri. Quindi anche il turista va alla ricerca di qualcosa di nuovo, diverso dal normale, distaccandosi dalla quotidianità. Quando chiesero agli astronauti perché volevano andare sulla luna, oltre a tutta la situazione politico-economica, risposero che volevano arrivare dove ancora non era arrivato nessuno. Se si leggono le conquiste dell'Everest, del cervino, ecc., si trovano persone interessate ad arrivare in cima alla vetta, correndo grandi rischi, solo per la pura idea di andare a vedere cosa c'è , per andare alla scoperta di posti inviolati e intoccati da nessuno prima d'ora. Quindi permangono alcuni elementi che possiamo trovare in altri tipi di spostamenti a partire dalle esplorazioni classica intesa come propensione a conoscere l'ignoto. Non sempre ma in alcuni, molti casi permane. Questi concetti si trovano anche nell'offerta che viene fatta dai fornitori di servizi turistici, che fanno leva sull'autenticità, sull'inviolabilità, sull'innovazione. Anche perché non attirerebbero nessun turista facendo leva su altri elementi. Noi diamo quindi una definizione di turismo e turista basata su tre elementi, sapendo che lo Lezione 2: 23 March 2023 09:41 appunti lezione Pagina 1 Noi diamo quindi una definizione di turismo e turista basata su tre elementi, sapendo che lo spostamento è uno degli elementi ma non è l'unico, quindi è condizione necessaria ma non sufficiente per l'essere del turista. Il turismo virtuale è un ambito molto ambiguo, perché mette in discussione il concetto di spostamento. Questo perché non c'è uno spostamento fisico, ma comunque porta alla scoperta di alcuni luoghi. Quindi possiamo dire che è una forma di esperienza diminuita dall'originale, ma che comunque è una forma di esperienza che può anche portare vantaggi economici e ha molte potenzialità e similitudini con la forma di turismo fisica in senso proprio. Possiamo affermare quindi di essere restii a considerare il turismo virtuale al pari di quello dove avviene uno spostamento fisico effettivo. Turismo di alta quota: giusto o sbagliato? Cosa significa fare questo tipo di turismo? Può essere giusto a certe condizioni e sbagliato ad altre. ○ Questo vale anche per altre mete turistiche. Etica del turismo: che cosa si intende? Ipotesi di risposta: Regole di comportamento ○ Rispetto verso I luoghi○ Soggettività○ Buonsenso○ Sistema di valori personali○ Studio comportamenti delle persone○ - Esistono delle differenze tra etica e etica del turismo, essendo innanzitutto la seconda un sottoinsieme della prima. Potrebbero esistere quindi anche altri ambiti, come l'etica dello sport e l'etica degli affari. Negli altri riferimenti si è pensato all'etica in generale. I termini etica e morale, con I relativi aggettivi e derivati, vengono utilizzati come sinonimi. L'etica quindi ha a che fare con I valori e con ciò che vale, come la libertà o l'autonomia personale, ma non vi coincide. Sicuramente anche ha anche a che fare con il comportamento umano, che siano regolamenti o studi al riguardo. Noi possiamo quindi fare un'analisi etica dal punto di vista descrittivo, analizzando il comportamenti che hanno a che fare con l'etica o che ne derivano, mettendo in gioco un qualche tipo di valore. Possiamo però anche guardare all'etica come una serie di regole di comportamento, nel senso che riteniamo alcune regole eticamente corrette. Per esempio regole etiche possono essere considerate quelle date dal professore all'inizio del semestre, che volgono al rispetto per chi sta spiegando e la possibilità dei presenti di ricevere delle lezioni adeguate e dignitose. Servono a stabilire un obiettivo didattico, indicendo un valore. Definiscono uno standard di comportamento e che cosa va fatto (o non). Tuttavia queste regole hanno valenza solamente all'interno di questo contesto didattico, e non valgono per altri contesti dove queste regole sarebbero delle prevaricazioni, violazioni. Una regola più generale (non ci si prende a schiaffi) ha una portata quasi universale, con una portata assai più ampia. Questa descrive un certo comportamento da tenere che si applica anche al di fuori di questo contesto. l'etica vincola il comportamento, quindi, diventando l'idea di fondo. Essa lo vincola definendo delle regole da tenere, riguardando una vasta platea di soggetti, in primo luogo. Successivamente dobbiamo analizzare il contenuto delle regole, che vanno a specificare il tipo di vincolo. Il vincolo dipende dal contesto in cui la regola è applicata. Solamente considerando I contesti in classe con altri professori, cambiano le considerazioni che portano alla creazione delle regole etiche. Il vincolo di non uccidere le persone è sbagliato ed è un reato. Tuttavia non sempre I vincoli giuridici sono anche etici (guidare da un determinato lato della strada). appunti lezione Pagina 2 cooperativa di guide turistiche a una organizzazione di crociere o tour operator a livello internazionale). Occorre quindi costruire un'offerta etica per ricevere una domanda etica. Gli abitanti del luogo subiscono l'effetto del turismo, e fanno parte dello sfondo del turismo. Un terzo attore di questo ambito è l'istituzione giuridica. Per esempio, in un luogo in cui c'è una forte pressione turistica, accade che la domanda: Per le istituzioni significa che debbano imporre delle regole per gestire la pressione turistica; 1. Per gli operatori significa che devono programmare le operazioni in modo da poter offrire a tutti le stesse opportunità; 2. Per I turisti significa chiedersi se bisogna andare a visitare quei luoghi o no.3. È sempre importante quando si avanza una richiesta etica, precisare a chi si rivolge. Quando diciamo che il turismo deve essere sostenibile, bisogna individuare in che modo e precisare a chi ci stiamo riferendo. Quale di queste tre categorie è quella alla quale devono essere avanzate meno richieste? La categorie del consumatore. Però l'etica per il turismo viene confusa con un'etica esistente per il turista. Questo agisce in base alla disponibilità. Quindi I soggetti che più vanno caricati di richieste saranno le istituzioni e l'offerta turistica, quindi I tour operator. Quindi l'etica del turismo non è un manuale del bravo turista ma dà indicazioni agli operatori del turismo che creano l'offerta. Questo significa che l'offerta e le istituzioni debbano regolare meglio e gestire bene I vari ambiti del trismo, cercando di creare un turismo più etico senza biasimare il turista per le sue scelte moralmente sbagliate. Niente toglie che anche il turista abbai le sue responsabilità. Per dare delle regole al turismo, OMT ha stilato una serie di 10 punti che affermano il diritto al turismo e alla libertà di spostamento per motivi turistici, con la volontà di promuovere un turismo responsabile, sostenibile ed equo. Art. 1: contributo alla comprensione e al rispetto reciproco tra I popoli e le società. Art. 2: il turismo come mezzo di soddisfazione individuale e collettiva Art. 3: il turismo quale fattore di sviluppo sostenibile. Art. 4: il turismo quale mezzo per sfruttare il patrimonio mondial e contribuire al suo arricchimenti Art. 5: Il turismo come mezzo vantaggioso per I paesi e le comunità di accoglienza. Art. 6: Obblighi specifici per gli operatori dello sviluppo turistico. Art. 7: Diritto al turismo. Art. 8: Libertà di spostamenti turistici. Art. 9: Diritti dei lavoratori e degli imprenditori dell'industria turistica. Art. 10: Applicazione dei principi del codice mondiale di etica del turismo. Questo codice che ha una forma giuridica seppur essendo una soft law (non è vincolante a livello normativo, sono più delle raccomandazioni che I soggetti sono tenuti fortemente a rispettare), serve ad orientarci nell'ambito turistico. Non dà indicazioni precise, qualunque sia il nostro ruolo nel settore. Ci dice I principi secondo le quali bisogna ispirarci nell'eseguire le nostre azioni. Danno indicazioni di carattere generale. Non ci dà numeri, attività specifiche o professioni definite. Si rivolge a tutti I personaggi del settore creando una etica basata su principi generali. Per esempio non stabilisce una quota precisa da rispettare al livello finanziario. Ci dice che il turismo deve essere remunerativo per le popolazioni autoctone, però non ci dice una cifra, una percentuale precisa. A ogni parte del settore vengono attribuite delle responsabilità, evidenziando che la costruzione di un approccio etico del turismo non si ferma ai turisti e che quindi è necessario partire da un'iniziativa di collaborazione tra istituzioni e fruitori di servizi turistici. appunti lezione Pagina 5 Masseiomibuttassi come stile di vita. Mi sono scassata le palleeeeeeee appunti lezione Pagina 6
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