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Seconda rivoluzione industriale, Appunti di Storia

Appunti sulla seconda rivoluzione industriale e l’Italia alla fine del secolo

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 03/10/2021

Justy03
Justy03 🇮🇹

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Scarica Seconda rivoluzione industriale e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! La seconda rivoluzione industriale e la questione sociale 13.1 LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: Grazie a diversi fattori come : il costante incremento demografico, lo sviluppo della rete ferroviaria e della navigazione a vapore che velocizzarono gli spostamenti e incrementarono le vendite nei commerci, grazie ad un migliore sfruttamento delle miniere che incitò alla scoperta di nuovi metalli (cromo, manganese.) a che favori la creazione di nuovi strumenti perla produzione. .Di grande importanza la nascita della società per azioni che facilitò la reperibilità dei capitali necessari agli investimenti e soprattutto l'evoluzione degli istituti bancari che si suddivisero in banche commerciali(prestiti a breve scadenza) e banche di investimento (finanziamenti di lunga durata), a fine ottocento si diede vita alla seconda rivoluzione industriale ottenuta da un salto tecnologico di cui contributo fondamentale fula ricerca scientifica, che portò a nuove scoperte tecniche capaci di rivoluzionare l’intero apparato riproduttivo. l'acciaio, (lega di ferro e carbonio) nel settore siderurgico aumentò d'importanza e rivoluzionò l’industria attraverso la realizzazione di macchinari più resistenti e precisi che trasformarono l'apparato produttivo soprattutto nella costruzione di edifici ,di strutture metalliche , attraverso la risoluzione dei problemi del XIX secolo, dovuti al processo di lavorazione apportate da Henry Bessemer, Sidney Thomas, Carl Wilhelm Siemens e Pierre-Émile Martin . Anche nel settore chimico ci furono ulteriori progressi , nel 1862 Louis Pasteur studiando il processo di fermentazione del latte e del vino determinò il metodo di pastorizzazione , che attraverso il calore distrugge i microrganismi, permettendo di conservare gli alimenti .I suoi esperimenti trovarono applicazione anche in campo medico , nello studio dei vaccini, che rafforzassero il sistema immunitario contro la proliferazione dei batteri, che costituì un progresso nello sviluppo dell'industria farmaceutica. Nel 1867 Alfred Nobel, manipolando la nitroglicerina creò la dinamite, un esplosivo potente che trovo applicazioni in campo militare, minerario e edilizio. Nello stesso periodo si manifestò una nuova forma di energia :l’elettricità, le cui sperimentazioni sono state avviate da Luigi Galvani che avevano inoltre portato all'invenzione della pila per opera di Alessandro Volta e infine nel 1832 allo studio sistematico dell’elettrolisi, compiuto da Michael Faraday. Tuttavia diversi problemi tecnici ne hanno limitato l’uso, soltanto nel campo delle comunicazioni, grazie al telegrafo elettrico inventato da Samuel Morse. Nella seconda metà dell'Ottocento i problemi tecnici vennero risolti da alcuni scienziati come Thomas Alva Edison per il sistema di distribuzione a corrente continua e la lampadina a incandescente e Nikola Tesla per la distribuzione a corrente alternata e infine Antonio Pacinotti e Ernst Siemens perla dinamo e il motore elettrico e cominciarono a perfezionarsi i motori a combustione interna che ha dato un impulso fondamentale all'impiego del petrolio. Questa evoluzione portò alla costruzione dei primi prototipi di automobile negli ultimi anni del secolo. Tra il 1873 e il 1896 si ebbe una generale caduta dei prezzi, considerata la prima grande depressione mondiale. La diminuzione dei prezzi fu una conseguenza delle grandi trasformazioni produttive in atto e dell’interconnessione mondiale che accrebbe la concorrenza fra i paesi. Alla fine degli anni settanta molte aziende agricole andarono in fallimento, con l’aumento della disoccupazione e della miseria nelle campagne . Vennero scaturite violente tensioni sociali che ebbero 2 esiti: -emigrazione - nascita di organizzazioni operaie Il boom dell'emigrazione, diretta sopratutto verso l'America che iniziò intorno al 1880 di cui protagonista fu l'Europa meridionale ,in cui la crisi agraria fu più forte. Per far fronte alla nuova condizione, a parte che in Gran Bretagna, si concluse il periodo del liberismo (dottrina economica basata sul libero commercio, senza interventi dallo Stato), facendo ritorno a politiche protezionistiche (politica commerciale opposta al libero scambio, vuole proteggere le attività produttive nazionali, impose alti dazi sulle importazioni). Queste misure e la reintroduzione dei dazi, non riuscirono a bloccare del tuto lo sviluppo commerciale in corso; si protessero le industrie ma l’agricoltura europea andò in declino. Per quanto riguarda il settore industriale, si ebbe una trasformazione delle imprese in campo organizzativo. Per sostenere l’aumento della domanda di merci, si avviò un processo di concentrazione delle imprese, che volevano diminuire i costi e aumentare i profitti. Viene inserito il Monopolio, ovvero l’accentramento di un bene o servizio nelle mani di un singolo individuo, nei riguardi di determinati settori, detti cartelli. Questi, erano capaci di influire direttamente o meno, nelle decisioni dei governi. Questo fenomeno si sviluppò in Grand Bretagna, in Germania e negli Stati Uniti, dove si accese un dibattito politico a favore di una legge che limitasse il potere di questi cartelli (antitrust; trust=cartelli). Inoltre, il monopolio, accrebbe il legame tra industria e finanzia e portò all’associazione di più banche: solo le “grandi banche” potevano garantire gli enormi capitali necessari per le attività industriali. Questo fenomeno viene chiamato “capitalismo finanziario”. Le nuove capacità produttive, comportò un ampliamento dei mercati (da una sfera d’azione regionale/nazionale, a una continentale/ mondiale) e una richiesta sempre maggiore di materie prime, sia tradizionali ma soprattutto quelle nuove, le quali erano difficilmente reperibili. Di conseguenza aumentarono, oltre agli scambi mondiali, le forme di sfruttamento da parte dei paesi industrializzati come Francia, Gran Bretagna, Germania e Stati 2 classi, riconobbe sia il diritto di salario che la proprietà privata, che però doveva servire allo sviluppo di tutta la società, e non solo a favore personale. La Chiesa fu in contrasto quindi anche con il liberismo, volto all’arricchimento personale e al proprio profitto. Il socialismo fu invece ritenuto incompatibile con il Cattolicismo, sosteneva l’idea di lotta fra classi e proponeva una visione atea della vita. Nel 1891, Papa Leone XIII, con l’enciclica Rerum Novarum pone le basi della dottrina sociale cattolica, fondata sul reciproco riconoscimento dei ruoli. Per incoraggiare la nascita di movimenti operai ispirati ai valori cristiani, la Chiesa promosse l'educazione, la costruzione di strutture sociali e con la creazione di Casse di Risparmio, attraverso le quali potevano assicurarsi il controllo sui cittadini. L’Italia di fine secolo 16.1 LA SINISTRA STORICA AL GOVERNO: nel 1876 la Destra storica era al governo da più di 15 anni ed era riuscita nell’unificare Veneto, Lazio e Roma all'Italia. Portò anche conseguenze negative, per esempio per pareggiare il bilancio, vennero tassate le classi più povere. Inoltre dovette scontrarsi con i nuovi orientamenti, interessati a un diverso sviluppo dell’economia del paese. Intorno al 1870, una nuova generazione politica, la Sinistra, unita agli altri fattori, portò alla caduta della Destra nel 1876. Dopo le dimissioni di Minghetti, il potere andò in mano a Agostino Depretis e si compì così la “rivoluzione parlamentare”, confermata poi nelle elezioni di novembre 1876. La sinistra, che aveva abbandonato le idee più radicali come la repubblica, era affiancata anche da una generazione più giovane, e decisero di intraprendere politiche di inclusione dei ceti popolari. Col discorso tenuto a Stradella nel 1875, Depretis illustra la propria azione: -RIFORMA ELETTORALE = allargare la partecipazione politica popolare; «RIFORMA FISCALE= aumento tasse sui ricchi; -RIFORMA SCOLASTICA= riduzione analfabetismo «RIFORMA PER DIVARIO TRA NORD e SUD. Molti di questi obbiettivi vennero realizzati. Nel 1877, con la Legge Coppino, si ribadisce la gratuità dell’istruzione elementare e alzato l'obbligo scolastico a 9 anni. Nel 1882, variata la riforma elettorale (abbassato limite di età elettore da 25 a 21; abbassato costo del censo da 40 a 19,80 lire e chi possedeva una licenza elementare poteva votare). Depretis promosse una convergenza fra Destra e Sinistra, dal 1980 il governo si appoggiò a deputati da entrambe le parti; questa pratica viene definita “trasformismo”. Purtroppo però ogni deputato poteva cambiare idea in base al proprio interesse personale, non basandosi su programmi e posizioni precise. Questa convergenza portò al formarsi di ali estreme di Destra (conservatore) e di Sinistra (radicale). Sin dal 1877 dalla Sinistra si erano separati due gruppi: -Repubblicani; tradizione mazziniana -Radicali; guidati da Agostino Bertani e Felice Cavallotti; erano fedeli alla tradizione mazziniana; fecero proposte meno moderate. Nel 1882 la riforma elettorale favorì il rafforzamento di questi ultimi e l’ingresso in parlamento del rappresentante del parlamento socialista italiano Andrea Costa. 16.2 I governi della sinistra abbandonarono la politica economica seguita dalla destra, basata sul liberiamo classico e adottarono una posizione protezionistica. Il primo intervento fu fatto nel 1878, quando gli industriali tessili e meccanici ottennero l'istituzione della prima tariffa doganale protettiva. La sinistra, invece che sull’agricoltura, puntò sul progresso industriale come fonte di ricchezza e ne favorì lo sviluppo. Viene avviata una politica di sostegno alla grande industria tramite esenzioni fiscali e commesse pubbliche. 1884, nascono le acciaierie Terni. Tra il 1881 e il 1887 le attività industriali crebbero grazie alla fondazione di banche per concedere i prestiti. L'Italia si avviò sulla strada dell’industrializzazione e si svilupparono le industrie tessili, siderurgiche e meccaniche; il complesso idroelettrico della Edison; quello chimico di Monte asini e automobilistico della Fiat. Nel 1886-87, introdotti alti dazi, che favorirono i grandi gruppi industriali del nord e agrari del Sud. Queste misure protezionistiche però fecero andare in declino l'agricoltura italiana, dove i proprietari terrieri locali continuarono a sfruttare la terra commento di e tecniche rudimentali. I prezzi conobbero un aumento generale e a farne le spese furono i consumatori dunque la classe popolari. La Francia reagì all' aumento delle tariffe doganali, raddoppiando i dazi sulle merci italiane rispetto a quelle degli altri paesi. Dal 1888 si scatena così una “guerra delle tariffe”tra Francia e Italia che ebbe effetti disastrosi: crollarono le esportazioni e numerose aziende agricole fallirono. Tutto ciò ebbe conseguenze anche sul piano sociale, aumentò l'emigrazione verso l'America tanto che tra il 1881 e il 1901 circa due milioni di italiani emigrarono (grande emigrazione). l'America del Sud fula meta delle regioni settentrionali mentre l'America del nord era quella favorita dal sud Italia. Oltre l'emigrazione, la forte crisi nelle campagne portò, tra il 1882 e il 1885, agitazioni contro i proprietari e il governo. Ebbero luogo i primi scioperi organizzati e le classi popolari, non sentendosi rappresentate né dalla destra né dalla sinistra, volevano creare un'unità dei lavoratori opposta allo stato borghese. Decisivo fu il ruolo di Bakunin che orientò il movimento italiano verso l'impostazione anarchica dell’Internazionale promuovendo un'idea insurrezionale contro lo stato. Così il leader del movimento anarchico Carlo Cafiero Andrea Costa e Enrico Malatesta, a Rimini nel 1872 fondarono una loro “internazionale”, promuovendo moti insurrezionali che furono però repressi. Nel 1881 Costa fonda il “partito socialista rivoluzionario di Romagna” con l'obiettivo di dar voce in Parlamento alle esigenze operaie e contadine. Nel 1882 Costa fu eletto alla camera e a Milano nacque il “partito operaio italiano”; nacquero poi le <<federazioni di mestiere nazionali>>(aggrappavano lavoratori di un determinato settore su tutto il territorio) e <<Camere di Lavoro>> (raggruppavano lavoratori di diverse categorie in città o provincia). Nel 1892 i rappresentanti delle società operaie si riunirono a Genova dove, guidati da 6 Filippo Turati e dalla compagnia russa Anna kuliscioff, nel 1895 fondarono “il partito socialista italiano” che prendeva le distanze dall' impostazione anarchica. Il programma prevedeva la partecipazione alle elezioni per la conquista dei pubblici poteri e la lotta sindacale per ottenere miglioramenti nella vita operaia.Ebbe subito una forte espansione grazie anche al quotidiano del partito “Avanti” fondato nel 1896. 16.3 la Sinistra si trovò da affrontare una situazione delicata anche in politica estera, segnata da un progressivo isolamento dell’Italia. Nel 1881 la Tunisia, considerata un eventuale obiettivo coloniale italiano , fu occupata dalla Francia, inasprendo ancora di più le relazioni con quest'ultima. L'unico modo per uscire dall' isolamento diplomatico era di avvicinarsi alla Germania anche se significava un avvicinamento all' Austria-Ungheria, dato che i due erano uniti dal 1879 nella duplice alleanza. Il 20 maggio 1882 viene firmata la triplice alleanza un patto militare difensivo che garantiva all’ Italia l'aiuto austro-tedesco nel caso di un aggressione francese, in cambio della rinuncia ai territori del Trentino e della Venezia Giulia. L'alleanza con la Germania favoriva le esportazioni italiane e inoltre limitava il papato che perdeva il sostegno della cattolicissima Austria. nel 1887 e l’Italia ottiene alcune “garanzie” ovvero ad ogni espansione di Austria o Italia, corrispondevano dei compensi per l'altra, inoltre la Germania si impegna a sostenere gli interessi italiani in Nord Africa. Depretis, spinto sulla via della politica di espansione coloniale e con le pressioni del nuovo re Umberto primo , salito al trono il 1878, indirizza la politica coloniale italiana verso le coste eritree del Mar Rosso raggiungibili tramite il canale di Suez. Lo stato italiano nel 1882 acquisì la compagnia di navigazione Rubattino che aveva stabilito uno scalo commerciale nella baia di Assab. Nel 1885 gli italiani occupano il porto di Massaua e si spinsero poi in direzione dell' Etiopia, dove incontrarono una forte opposizione e nel gennaio 1887, a Dogali le truppe dei negus sconfiggono quelle italiane. Per riscattarsi dalla sconfitta L'Italia consolida la sua presenza in Eritrea malgrado le proteste dell’ estrema sinistra, che era opposta all' avventura coloniale. 16.4 Quando Depretis morì nel 1887 succedette Francesco Crispi il primo politico meridionali a diventare primo ministro. La sua azione si ispirò al modello autoritario, voleva quindi creare uno stato forte ed efficiente, che promuovesse la modernizzazione del paese. La sua politica fu un alternarsi di provvedimenti autoritari e di aperture liberaldemocratiche: -1888=ampliò l'elettorato, i sindaci non erano più nominati per decreto Regio ma scelto da consiglieri eletti. -1889=varato il nuovo codice penale noto come “codice Zanardelli” il quale aboliva la pena di morte sostituita dall' ergastolo, riconosceva il diritto di associazione e di sciopero. Varata anche la legge di “pubblica sicurezza” che ampliava i poteri della 7
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