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Secondo parziale di sociologia dei processi culturali, Appunti di Sociologia Dei Processi Culturali

gli autori affrontati sono: Weber, la scuola di francoforte, Parsons e il funzionalismo, Bauman, Sorokin

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 08/05/2023

sofia-dellavittoria
sofia-dellavittoria 🇮🇹

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Scarica Secondo parziale di sociologia dei processi culturali e più Appunti in PDF di Sociologia Dei Processi Culturali solo su Docsity! CONCETTI FONDAMENTALI DEL PENSIERO DI WEBER -Azione razionale rispetto a un fine: il soggetto concepisce chiaramente un fine e predispone i mezzi per conseguirlo. Questo fa riferimento all’uomo tipico contemporaneo, ovvero l’uomo che ha uno scopo preciso ma si concentra maggiormente nel curare i mezzi per arrivare a quel determinato scopo. Sono quindi obiettivi limitati, non sono grandi ideali. Il perseguimento del fine è legato al metodo e mezzi che utilizzo per arrivarci. È secondo Weber il tipo di azione che tende prevalere su ogni altro tipo di azione facendo dell’uomo moderno un razionalista. - Azione razionale in rapporto a un valore: il soggetto agisce razionalmente assumendosi ogni rischio al solo scopo di non deviare da una costellazione di valori. Il soggetto tende ad agire razionalmente ma in riferimento a valori ultimi (es: pacifista → il pacifista agisce razionalmente ma solo per arrivare all’obiettivo finale, i mezzi vengono messi in secondo piano). - Azione affettiva: non dipende da uno scopo, ma dalla reazione emotiva del soggetto in una determinata situazione. Questa azione è tipica di ogni uomo ed è l’azione in cui entrano in gioco meccanismi di tipo affettivo legato a un certo contesto. Weber tende a chiarire che ci sono ambiti della società nei quali questo tipo di agire non è ammesso (per esempio all’università tra studente e docente). - Azione tradizionale: è dettata dalla fedeltà a determinati costumi e credenze. Ci può essere una sovrapposizione di queste azioni. LA TEORIA DELLA SCIENZA Come agisce lo scienziato? 1. Agisce razionalmente in rapporto a un fine: raccoglie dati, rileva rapporti di causalità e formula interpretazioni che abbiano carattere di universalità 2. Cerca la verità in rapporto alla verità come valore. L’azione scientifica combina l’agire razionale in relazione a un fine e l’agire razionale ancorato a valori, nel caso specifico alla verità I tratti peculiari della verità scientifica sono per Weber: - Oggettività: astensione da giudizi di valore - Incompiutezza: la scienza è in perenne divenire Pluralismo metodologico: Weber dice che la sua tesi è rispettabile come tante altre, si affianca alle altre, non è verità assoluta, non bisogna eliminare tutte le altre concezioni. Le caratteristiche della scienza di weber: 1. avalutabilità, il compito dei sociologi non è quello di dire, ad esempio “la società si è evoluta, c’è stato un cambiamento positivo nel 800”, perché altrimenti esprimo il loro giudizio personale (giudizio di valore) invece secondo weber, il compito della sociologia è quello di eliminare i giudizi di valore e basarsi esclusivamente sui giudizi di fatto, presentare quindi la realtà così com’è senza esprimere giudizi personali (rapporto ai valori). 2. differenza tra spiegazione e comprensione LE SCIENZE STORICO-SOCIALI E LE SCIENZE DELLA NATURA Le scienze della natura sono monotettiche (ovvero è possibile formare delle leggi generalizzabili), rilevano regolarità, che esprimono con proposizioni di forma matematica. Mentre le scienze della cultura sono ideografiche ovvero il soggetto di studio è unico, irripetibile quindi hanno sempre a che fare con la singolarità degli eventi. La coscienza, l’intenzionalità sono aspetti specifici delle scienze storico-sociali, che invece non ci sono nelle scienze della natura, come anche l’elemento della singolarità. Per Weber, la differenza principale tra scienze della natura e storico-sociali risiede nei fini conoscitivi del ricercatore . Giudizio di valore: ognuno giudica i valori in maniera soggettiva. È il riferimento pratico ai valori, cioè una presa di posizione valutativo normativa rispetto ad un oggetto o ad una circostanza. Rapporto ai valori: è il riferimento teoretico ai valori, che consente di rinvenire, all'interno di una costellazione infinita di oggetti, quali siano quelli importanti da conoscere L’INDAGINE STORICO-SOCIALE La causalità storico-sociale è l’elemento essenziale che si compone di fasi: 1. Definire l’evento nella sua individualità storica, cioè nei suoi tratti peculiari e irripetibili 2. Analizzare l’evento scomponendolo nelle parti che lo costituiscono 3. Data una successione singolare (accaduta una volta sola) di eventi, per definire una determinazione causale dobbiamo formulare l’esperimento mentale supponendo che uno degli antecedenti non si sia verificato o si sia verificato diversamente 4. Bisogna confrontare l’evoluzione supposta, e quindi non verificatasi realmente, con l'evoluzione reale, potenziando così il processo di selezione causale e delimitando via via la ricerca per giungere al risultato di una ricostruzione causale (possibilità oggettiva) quanto più rigorosa LA METODOLOGIA DEL TIPO IDEALE è un costrutto generale e astratto che io elaboro raccogliendo aspetti/momenti della realtà (anche storica) per collegarli in un mondo intellegibile fra di loro, all’interno di questo schema. Quindi il tipo ideale è una metodologia che serve per confrontarsi con la complessità della realtà. Si tratta perciò di un costrutto fondamentalmente astratto, schema astratto che riprende alcuni aspetti più significativi della realtà empirica. Il tipo ideale, elaborato da Weber è strutturalmente ipotetico, significa che io una volta che ho in mano il concetto di azione razionale rispetto al valore, ad esempio il concetto di burocrazia o capitalismo, poi nell’osservazione empirica della realtà, metto alla prova questo tipo ideale e cerco di verificare quanto esso è adattabile alla realtà e quanto non lo è. Weber dice che ogni volta che noi sviluppiamo questi tipi ideali, il rischio è di accentuare un aspetto rispetto un altro. Questi tipi ideali non sono assoluti ma sono modelli che bisogna confrontare con la società che cambia. Come l’organizzazione del lavoro: prima il fordismo ora vi è un'altra visione dell’organizzazione del lavoro. ASPETTI DELLA SOCIOLOGIA POLITICA DI M. WEBER Una particolare forma di tipo ideale sono i tipi di potere (che possiamo definire la sociologia politica di Weber e che rielabora nel libro intitolato” economia e società”. La politica per Weber è l’insieme dei comportamenti umani che implicano il potere dell’uomo sull’uomo. Mentre potere per Weber è la probabilità che gli ordini impartiti vengano eseguiti. La classificazione delle forme di potere sulla base del criterio di legittimazione (cioè l’insieme di ragioni che mi spingono a obbedire) include: •Potere razionale o legale-burocratico: è un potere fondato sulla legge, sulla validità dello Stato di diritto. È un potere impersonale (non identificato in una persona specifica) colui che detiene i titoli che gli consentono di esercitarlo. Ha un titolo conferito dalla legge. Esempio il poliziotto •Potere tradizionale: è un tipo di potere personale, la legittimità deriva dalla tradizione, ad esempio il re •Potere carismatico: è fondato sulle qualità straordinarie di un ‘capo’ e su una devozione fuori dal comune. È un potere straordinario ma anche precario. Per aver previsto questo potere, Weber venne accusato di aver favorito l’avvento del nazismo in Germania. Questo è un potere ineliminabile dalla politica ma non va identificato con i totalitarismi, la tirannia ma nei sistemi democratici. Stalin, Hitler, Mussolini, De Gaulle sono esempi di individui che hanno incamerato questo potere in alcuni casi bene in altri casi male. È un potere personale, non è trasmissibile a differenza degli altri due. Per Webern, la politica è in crisi a causa di una carenza di deficit carismatici. ETICA DELLA CONVINZIONE E ETICA DELLA RESPONSABILITA’ Etica della convinzione è ad esempio il pacifista il patriota, il missionario, cioè persone che agiscono in nome di un ideale. Non è un comportamento irrazionale ma razionale e spiegato irrazionalmente, solo nelle misure in cui io comprendo quale è il valore che muove questa persona ed etica della responsabilità è l’etica tipica del politico. Etica che, a prescindere dalle convinzioni, cerca di capire e di soppesare l’effetto delle proprie scelte/decisioni. Considero le conseguenze del mio agire. Weber dice una cosa ancora più profonda, il politico vero è colui che è mosso sia dall’etica delle proprie convinzioni, dalla fedeltà delle proprie convinzioni, ma anche dall’etica della responsabilità. Se io per combattere un invasore, procedo in un certo modo, quali conseguenza ha il mio agire? Il politico deve porsi questa domanda per Weber CASUALITÀ STORICA E SOCIOLOGICA La causalità storica determina le circostanze che rendono possibile un evento. La causalità sociologica studia la relazione regolare fra due eventi (es: un regime dispotico tende a favorire l’intervento dello stato nella gestione dell’economia). Occorre sempre chiedersi «che cosa sarebbe successo se…» Un evento complesso è sempre il risultato di un gran numero di circostanze. Come dice Aron, secondo Weber gli uomini non sono «pedine» in mano al destino storico. Proprio perché l’avvenire è incerto, alcuni uomini possono influenzarlo. LA QUESTIONE DEI VALORI Un’altra questione fondamentale è questione dei valori. La filosofia dei valori di Weber è quella neokantiana: fondata sulla distinzione tra fatti e valori. Weber aderisce a una concezione relativistica della verità (la verità esiste ma è una costruzione dell’uomo), ecco perché parla di politeismo dei valori: non esiste solo un valore che ogni civiltà deve riconoscere ma tante differenti gerarchie di valori. Su questa interpretazione di Weber, vicina a quella Nietzsche, gli studiosi di dividono: da una parte Leo Strauss è convinto che Weber abbia superato ormai la “linea rossa” del relativismo-costruttivismo, tant’è che parla di politeismo dei valori. Altri studiosi, sostengono che Weber dice queste cose, ma le dice semplicemente perché ha davanti a sé Il problema dell’ordine e dell’integrazione non è né conservatore, né progressista. Anche le società e i sistemi nati da rivoluzioni, hanno il problema di una stabilizzazione di un nuovo ordine sociale (vedi: Russia sovietica con Stalin → nasce una contra rivoluzione;) Definizione di funzione: «Contributo particolare oggettivamente fornito da un processo o una componente strutturale (es. un ruolo, una istituzione, una norma, un gruppo) al mantenimento o al conseguimento di uno stato specifico di un determinato sistema sociale, o di una sua parte. Un’ interdipendenza che sia misurabile empiricamente. La Funzione può essere intesa: In senso biologico→ le parti svolgono la loro funzione per mantenere in vita l’organismo. La funzione è un concetto astratto ossia non dipende dall’organo concreto. In senso matematico→ la funzione è la relazione tra variabili. Durkheim quando parla di ordine sociale fa riferimento all’organismo biologico, mentre Parsons ha una concezione più matematica e rifiuta quindi la metafora organicista → la società non va più pensata come un grande corpo ma come un “sistema sociale “in cui è importante capire come le parti si armonizzano. Parsons produce la “ grande teoria ” capace di spiegare come una società si costituisce e si sviluppa; crea un solo modello astratto strettamente legato alla sua realtà, cosa che verrà fortemente criticata → non c’è un solo modo di modernizzare la società, se ci si conforma troppo si rischia una omologazione culturale. CONCETTI BASE DEL FUNZIONALISMO: - La società è un sistema sociale ossia un insieme strutturato e non contingente di relazioni tra ruoli istituzionalizzati. - La struttura è la forma stabile che le relazioni tra le parti del sistema (ruolo sociali) assumono. - La struttura mantiene la sua funzionalità attraverso dei processi (processo di interiorizzazione). Il sistema sociale è un insieme integrato di ruoli e funziona perché gli individui hanno interiorizzato le credenze alla base delle aspettative sociali tipiche dei ruoli che ricoprono. I due aspetti sono: 1. ruolo sociale → il ruolo è indipendente dalla persona. Il ruolo è definito dalle aspettative di ruolo. Le aspettative di ruolo sono il risultato del processo di interiorizzazione. 2. processo di interiorizzazione →consente una integrazione del mio ruolo di permanere nel tempo. Ciò è possibile solo se gli individui hanno interiorizzato i valori socialmente condivisi che stanno alla base delle aspettative di ruolo. VARIABILI STRUTTURALI E I 4 IMPERATIVI FUNZIONALI Parsons elabora un modello generale con cui interpretare ogni società: in ogni sistema sociale di identificano 4 funzioni. L’insieme di questi elementi prende il nome di schema AGIL- Imperativi funzionali (4) e sono: A: adattamento G: goals I: integrazione L: latenza sono i 4 sistemi che Parsons immagina presenti in ogni società moderna. Ogni sistema sociale si deve procurare, mediante adattamento all’ambiente esterno (A), i mezzi materiali utili a raggiungere i suoi fini esterni(G); per raggiungere i fini interni della stabilità(I) deve istituzionalizzare un modello latente di credenze (L). Ogni sistema sociale, ha bisogno di creare al suo interno un sottosistema: 1. primo sottosistema= funzione di adattamento→ è la funzione del sistema che indica come il sistema debba usare i mezzi a disposizione in modo efficace. 2. secondo sottosistema = Funzione di goal---- il sistema deve avere degli obiettivi esterni. 3. terzo sottosistema = funzione di integrazione---- mira al mantenimento dell’ordine interno tra i vari sottosistemi funzionalmente differenziati. 4. quarto sottosistema= funzione di latenza----- è il mezzo interno e mira al mantenimento delle credenze condivise per garantire la stabilità del sistema. Parsons elabora uno schema evolutivo delle società: Il processo di differenziazione funzionale. Tale processo spiega l’evoluzione storica delle società e quindi giustifica l’emergere della società moderna. Il motore del processo/del cambiamento è il sistema delle credenze e dei valori. Sistema di credenze della società moderna = individualismo. La natura dei valori sociali condivisi cambia radicalmente rispetto alle società premoderne dove i valori erano prescritti in modo rigido. Nella società moderna non si interiorizzano comportamenti dettagliati ma criteri generali d’azione proprio perché l’individuo è più libero di scegliere tra alternative funzionalmente differenziate. BAUMAN Secondo lui quella che stiamo vivendo è un’epoca di passaggio, stiamo assistendo a una liquefazione di tutti i legami sociali e dei valori di fondo sui quali si è fondata la modernità, c’è un passaggio quindi da una società solida (in cui vige l’individualismo) a una modernità liquida. I grandi valori dell’illuminismo (soggetto, senso della storia, del progresso) si stanno indebolendo; quindi, modernità liquida significa vivere in una insicurezza collettiva. 1 cittadino de Jure: titolare di diritti formali 2) cittadino de facto: cittadino che agisce ma non riesce a emanciparsi realmente. La modernità liquida ti riconosce come cittadino de jure ma si ferma a questo, ma il fatto di darti i diritti per emanciparti non ti permette di addossare la colpa a nessuno se non a te stesso per non essersi emancipato (es: diritto di laurearsi ma in realtà solo una determinata classe sociale). La società attuale si basa sulla liberazione del desiderio in linea di principio, ma di fatto non consente la realizzazione di ciò che promette. Rischio di sottovalutare l’impegno del singolo. Bauman non pensa che la nostra società attuale sia effettivamente liquida: pensa, in sintonia con Marx, che il cambiamento continuo ci faccia apparire tutto come liquido, instabile, precario, anche se, naturalmente c’è una solidità al di sotto di questa apparentemente liquidità. Secondo Baumann: il dominio dell'economia (Marx) e della razionalità strumentale (Weber) hanno creato un nuovo ordine che produce nuove forme di oppressione. In una parola, la liquidità è l'ideologia del sistema di dominio attuale. Si tratta di una forma di dominio che si afferma presentandosi come il prodotto della libertà dei soggetti, privandoli così della libertà di rifiutare il sistema loro offerto. All'interno del libro di Baumann intitolato “modernità liquida” esso analizza 5 temi classici della modernità (emancipazione, individualità tempo/spazio, lavoro e comunità). Tempo/spazio → Non-luoghi (luoghi senza identità). Incapacità dell’uomo contemporaneo di vivere nella memoria, si vive solo nell’istante, no passato no futuro. Comunità → Ogni legame solido e duraturo ha perso consistenza. Si sbriciola l’idea di un ‘bene comune’, di un ‘interesse comune’. L’idea di comunità assume una comunità guardaroba, ovvero un’idea di comunità in cui riponiamo ciò che ci interessa ma che nella realtà non esiste. Ad esempio: vorrei essere un pianista, magari un grande pianista, ma non ho le competenze tecniche e/o non ho avuto la possibilità di studiare pianoforte. Se non valgo nulla come pianista, sarà la mia personale presa di consapevolezza a riportare i miei desideri all'interno della mia capacità di agire. Dal punto di vista sociale, invece, ci sono modelli di società che tendenzialmente sfruttano i desideri in nome delle necessità collettive (servono contadini e non pianisti); oppure ce ne sono altri, in particolare la società moderna, che tendono a liberare i desideri soggettivi e a valorizzarli. È paradossale che proprio nel mondo moderno appaia, come mai nel passato, la costrizione sociale sull'individuo: voglio essere un pianista e mi ribello all'idea di non avere la possibilità di provarci. SOROKIN Sorokin in modo simile a Scheler ammette la presenza di TRE TIPI DI CONOSCENZE: - conoscenza sensoriale → mediante gli organi sensoriali l’uomo conosce i dati esterni - conoscenza razionale → conoscenza della realtà mediante la ragione discorsiva\filosofica, che si esprime soprattutto nella scienza matematica. - conoscenza super razionale→ conoscenza ottenuta per mezzo di intuizione super razionale, mediante la quale si colgono i valori supremi e divini irriducibili al razionale. Questa conoscenza si manifesta nella spiritualità umana, arte, religione e morale. Per Sorokin questi 3 tipi di sapere sono presenti in tutte le epoche storiche perché corrispondono a tre diverse esigenze della natura umana stessa. Sorokin utilizza una metodologia del tipo ideale (Weber) e lo fa dopo aver studiato a lungo la storia delle culture e civiltà umane dal 480 a.C. al 1920 d.c., studiando i sistemi culturali che si sono avvicendati in questi anni e individuando così due grandi tipi di super sistemi culturali puri, che servono per comprendere i mutamenti e i processi delle varie culture I SUPER SISTEMI CULTURALI PURI Essi sono: - sistema ideazionale→ è un sistema socioculturale nel quale i bisogni e i fini che prevalgono sono più di tipo spirituale che materiale. La ricerca interiore prevale su quella esteriore poiché gli aspetti metafisici, soprannaturali, trascendenti, prevalgono su quelli naturali. - sensistico→ c’è un capovolgimento rispetto al primo sistema. La mentalità è fondata sui beni materiali. Secondo Sorokin è il sistema che sta prevalendo nell’occidente negli ultimi secoli. Non prevalgono più i bisogni e gli interessi e la spiritualità, prevale l’esperienza sensibile. - sistema misto o sistema idealistico: integrato di elementi sia del primo che del secondo. Sorokin è convinto che una sorta di processo ciclico abbia fatto sì che questi 3 sistemi si siano succeduti (prima idealismo, poi sensismo, poi di nuovo idealismo). UN METODO LOGICO-SIGNIFICATIVO Per studiare i fenomeni socioculturali è necessario usare un metodo logico significativo. Sorokin ha in mente uno studio della totalità socioculturale (è infatti accusato di essere organicista), a partire dal legame logico tra i vari fenomeni che intervengono nel mondo. Secondo Sorokin per capire un sistema socioculturale dobbiamo individuare un principio unificante che è all'origine di questo sistema stesso, poiché esiste sempre un elemento che tende a prevalere e a condizionare maggiormente la produzione culturale di tipo letterario\artistico\filosofico. Ogni sistema presenta due DIMENSIONI: - una interna → La dimensione interna è la più importante perché è dove emerge la mentalità culturale. Ad esempio→ La Venere di Milo è solo un pezzo di marmo, bisogna andare oltre i dati sensibili e comprendere la dimensione significativa se la si vuole apprezzare a pieno - una esterna → Rilevanza essenziale dell’aspetto interiore: esempio: «L’azione di un chirurgo che immerge il bisturi nel corpo del paziente, e quella di un assassino che pugnala la sua vittima, non sono più distinguibili se si bada alla formale somiglianza esterna». DUE TIPI PROFONDAMENTE DIVERSI DI «CULTURE INTEGRATE» I due tipi sono: - primo tipo→ cultura ideazionalela mentalità culturale ideazionale: La cultura è concepita come non sensibile e immateriale. Sorokin all’interno dei sistemi ideazioni distingue poi dei sottosistemi: 1. ideazionalismo ascetico (controllo dell’uomo su se stesso) 2. ideazionalismo attivo (controllo dell’uomo sul mondo esterno). - secondo tipo → cultura sensisticala mentalità culturale sensistica: questa mentalità ritiene reale soltanto ciò che è presente agli organi di senso. All’interno di questa mentalità ci sono tre sottotipi: 1. mentalità culturale sensistica attiva (1 fase della società occidentale, rivoluzione scientifica e industriale) 2. mentalità sensistica passiva (sfruttamento parassitario del mondo esterno; «carpe diem») 3. mentalità sensistica cinica (le ideologie decadono). - I tipi misti di cultura e di mentalità: 1. Mentalità culturale idealistica →Cultura che consente di conservare al proprio interno una struttura di valori, ideali. 2. Mentalità culturale pseudo-ideazionale → la realtà intesa per lo più come realtà sensibile. LA MENTALITÀ CULTURALE Lo studio della mentalità culturale deve partire da quattro elementi fondamentali: 1. La natura della realtà: Come è concepita la realtà, ossia ad un estremo, dice Sorokin, avremo la mentalità per cui la realtà è quale la percepiscono i nostri organi di senso e nulla scorge al di là della presenza sensibile dell’ambiente. All’altro estremo abbiamo persone che considerano i fenomeni come mera apparenza, sogno, illusione. La realtà vera è per loro al di là di queste apparenze. Per questa mentalità la realtà è immateriale, spirituale. Bisogna quindi capire quale definizione di realtà un sistema culturale offre. 2. La natura dei bisogni e dei fini che debbono essere soddisfatti I bisogni possono essere meramente sensuali (fame, sete, sesso, cura del corpo) oppure spirituali (salvezza dell’anima, compimento del sacro dovere, servizio di Dio), oppure misti: insieme carnali e spirituali 3. Misura in cui è ammessa la soddisfazione dei bisogni e dei fini 4. Metodi per la soddisfazione dei bisogni
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