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Sei personaggi in cerca d'autore, Appunti di Storia del Teatro e dello Spettacolo

Riassunto ed analisi di "Sei personaggi in cerca d'autore" di Pirandello.

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 26/10/2022

anna.v00
anna.v00 🇮🇹

4.6

(24)

14 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Sei personaggi in cerca d'autore e più Appunti in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE A partire dal 1916 inizia la stagione della drammaturgia di Pirandello. Questo successo arriva, però, in un momento di crisi artistica e psicologica di Pirandello, crisi dovuta a motivi personali ed alla guerra. Pirandello si sentiva inutile ed emarginato rispetto alla situazione che stava accadendo, specialmente dopo la partenza del figlio Stefano. In questi anni muore anche la madre a cui era molto aezionato ed aumentano anche gli attacchi di gelosia della moglie che era in preda alla follia. La guerra gli pone un problema: non può più limitarsi a scrivere storie come un romanziere mentre attorno a lui tutto era AZIONE. Il gusto della forma narrativa sembrava svanito; la battuta del personaggio doveva diventare azione e recitazione. La battuta era azione immediata che produce l’esplosione e lo scoppio della parola nell’aria. Ma per Pirandello rendere fisica la parola, materializzarla in un suono ed un grido vuol dire provocare un disastro artistico. Questo perché il mondo reale è corrotto da ciò che accade che non può corrispondere alla libera creazione fantastica. GENESI DELL’OPERA: Nel 1920 annuncia al Corriere della sera che avrebbe scritto una nuova opera, la più grande delle sue: i Sei personaggi in cerca d’autore. Questa commedia avrebbe dovuto chiudere il suo lavoro con il teatro. Il testo era nato qualche anno prima come un’idea di un romanzo; la storia aonda le proprie radici dagli eventi personali che dopo lo scoppio della guerra lo avevano chiuso in una cupa angoscia. Il tema della gelosia della moglie era apparso giù più volte nelle opere, ma ora la gelosia era diventata un’ossessione. L’aetto che legava Pirandello alla figlia Lietta diventa nella mente della moglie un legame incestuoso e segreto. Il tema dell’incesto si deposita alla base del suo romanzo che doveva raccontare di una sciagurata famiglia in cui l’incesto padre-figlia viene evitato solo all’ultimo momento. Da un lato questo materiale gli provoca rifiuto siccome si tratta di un materiale che gli appare doloroso e ripugnante, ma è talmente rilevante che si impone alla sua attenzione. Per questo motivo aveva avuto l’idea dei Sei personaggi in cerca d’autore come un romanzo da fare, nel quale la dialettica tra “non deve essere detto” e “voglio dirlo” si trasforma all'atto della costruzione del dire. Il progetto di romanzo non si realizza siccome era già occupato dal teatro. Poco dopo l’idea si ripropone, ma come testo teatrale. Nel testo teatrale la storia non è di sei personaggi che importunano l’autore nel suo studio, ma si rivolgono ad una compagnia di attori. Il testo nasce, quindi, come romanzo che racconta una storia esprimendo allo stesso tempo un rifiuto nel narrarla e diventano un testo teatrale che mostra l'impossibilità, ma la necessità di mettere in scena una commedia. TRAMA: ATTO I: palcoscenico vuoto di una compagnia di attori che prova una commedia di Pirandello (Il giuoco delle parti), le prove sono interrotte dall’usciere che annuncia l’arrivo di un gruppo di persone. Il capocomico rifiuta, ma queste persone insistono. Sono sei: Padre, madre, Figliastra, Figlio, Giovinetto, Bambina e dicono di essere personaggi abbandonati dal loro autore che non ha voluto finire l’opera che narrava la loro storia. Cercano di raccontarla al capocomico e agli attori che non sanno cosa pensare passando da insoerenza a divertimento a interesse. Il padre convince il capocomico a buttare giù la traccia della storia e poi a farla mettere in scena dagli attori. ATTO II: iniziano a provare la commedia iniziando dalla scena principale in cui la Madre sorprende la Figliastra nella casa di appuntamenti di Madama Pace. Il capocomico fa disporre bene il salottino per ricreare il salotto di madama Pace. Poi si passa al colloquio tra la Figlia ed il Padre. Prima sono i personaggi a recitare le scene e poi gli attori della compagnia. Interviene la Figliastra che vuole portare in scena quel momento, quando sta per concedersi al cliente e la Madre urla. Questo grido scatena l’entusiasmo del capocomico e si conclude l’atto. ATTO III: la scena è stata allestita per creare il giardino; ci sono alcune sagome di alberi e la vasca. Non è chiaro quali sono i fatti che devono accadere; il Padre non spiega la vicenda, ma crea una discussione confondendo sempre più il capocomico. Ci dovrebbe essere un colloquio tra la Madre ed il Figlio che non è mai avvenuto. Mentre si allontana dalla Madre il Figlio, attraversando il giardino, si accorge che la Bambina è caduta nella vasca ed è annegata. Contemporaneamente esplode un colpo di rivoltella: il Giovanotto si è sparato. Tutti accorrono per dare soccorso e qualche attore grida che è solo finzione. Il padre sostiene che è realtà. Il capocomico esasperato manda al diavolo tutti Pirandello riprende questi elementi Nel 25 Pirandello vede un’altra messa in scena di un altro testo e copia altre cose: macchinista che inchioda le assi ecc… ● Sposta l'attenzione anche nello spazio reale della platea: pone i sei personaggi fuori dal palcoscenico (quando lavora a questo problema c’era in Europa il problema di posizionare fuori dal palco La messa in scena di un suo spettacolo aveva lasciato due scalette che servivano a far passare una processione che entrava da fondo sala e salivano sul palcoscenico; queste scalette diventano fondamentali. l’azione). Riscrive le didascalie: il capocomico entra dal fondo della sala e sale sul palco dalla scalette e la stessa cosa la fa la prima attrice. Nel secondo atto gli attori correranno verso le scalette sul palco quando arriverà madama Pace. Nel terzo atto la figliastra scenderà dal palco ed attraverserà la sala per scomparire dalla porta di fondo e far sentire la propria risata a tutto il teatro. I personaggi nella prima stesura arrivavano dal palcoscenico, ora dal fondo della sala ed il loro faticoso tentativo di farsi accettare diventa una cauta, ma implacabile avanzata verso il palco. ● Influenza di Pitoe: Pitoe nella messa in scena del 1923 aveva inserito un montacarichi sui cui arrivano i sei personaggi; i loro volti sono bianchi che potevano sembrare una maschera. E’ un’entrata inquietante. Pitoe aveva tenuto personaggi ed autori sempre separati. L’opera non mostrava più la possibile coincidenza tra i due piani, ma mostrava cosa accade quando una reazione fantastica superiore a quella dell’arte entrava in contatto con la materialità. Con l'arrivo dei personaggi si assisteva a l'irrompere di una realtà ulteriore ed il palcoscenico diventa una zona magica: quella realtà si può manifestare SOLO sul palcoscenico. Madama Pace è una figura che si manifesta direttamente dalla fantasia dell’autore. Nel 1921 capocomico ed attori dicono “Cosa sono questi scherzi ecc….”; nel 1925 corrono spaventati come per andare via. I due gruppi ignorano ogni punto del copione in cui hanno contatto. ● Il finale viene riscritto: i personaggi compaiono come ombre grandi proiettate sul fondale della scena della luce verde di un riflettore (presenze ossessive). Procederanno lentamente ad uno ad uno fino al centro della scena restando immobili. Non è il capocomico che manda al diavolo tutti, ma i personaggi compaiono in scena come ombre ecc.. Il capocomico è terrorizzato e fugge dal palcoscenico e rimangono i personaggi. Attraverso il lavoro su questo testo Pirandello comincia a elaborare una concezione del teatro intesa come esperienza privilegiata. L’azione scenica è un rito magico (nel rito magico è fondamentale il reale). didascalia entrata personaggi: (versione 25) Rivela una serie di conflitti e tensioni (la prima attrice è in ritardo e si vanta, il direttore non è contento di cosa sta facendo ecc…) La didascalia diventa più attenta: crea dei mini quadretti e questo è congruente con idea che quei personaggi cono in qualche modo dei quadri/delle immagini fisse. Non indicano solo come personaggio è vestito o pettinato, ma hanno qualcosa di descrittivo in senso narrativo. “la madre atterrita è schiacciata da un peso di vergogna…” : sembra una descrizione Pirandello da indicazioni sul modo in cui devono apparire dicendo “Non vi sognate di farli come fantasmi”: non sono creature eteree, ma più consistenti, quasi anticipa nella didascalia quello che dirà il padre successivamente. Sono entità consistenti che si materializzano. Pirandello specifica quando ognuno dei personaggi sale sul palco. Questo entrare sul palco sembra legato agli obiettivi dei personaggi: la prima che sale è la Figliastra perché desidera compiere il suo dramma. è il suo obiettivo perché quello potrà liberarla). Anche il Padre vuole rappresentare il dramma, invece, il Figlio no, infatti,rimane in platea per un po’. I personaggi hanno maschere perché aiutano a contribuire l'impressione di figure create per arte fissate nel proprio sentimento. (pag. 12 pdf) la madre sembra avere uno svenimento ed il capocomico. C’è costantemente l'idea di qualcosa che non capiamo. L’ obiettivo che regge il primo atto è convincere il capocomico a mettere in scena lo spettacolo. I personaggi hanno un obiettivo (convincere a mettere in scena), ma c’è un conflitto interno a quell’obiettivo che sembra rendere impossibile quell’azione. Pirandello immagina di ricevere i personaggi nel suo studio ed ogni personaggio porta la propria causa; l’autore è giudice che deve ascoltare testimonianze diverse spesso contrastanti. Questo modello si ripropone qui sul palco creando (c’è trama principale: la compagnia che deve essere convinta a mettere in scena quella storia, ma c’è una sottotrama: scontro interno ai personaggi). L’autore si invita a guardare all’esterno di quella sotto storia. L’azione inizia con i personaggi che entrano ed hanno una volontà ed il capocomico e la compagnia la loro risposta è “No”. L’abilità è come durante il primo atto la risposta diventa “Si”. (cercare momento in cui il capocomico si è convinto). Dierenze tra testo e spettacolo di de Lullo: ❖ modo in cui entrano sul palco ❖ come sono vestiti ❖ alla fine entrano tutti i personaggi, mentre nel testo entrano Padre, Madre e Figliastra e non i bambini ❖ la Figliastra nel testo esce dal fondo ridendo, invece nel video rimane lì. De Lullo ha fatto diventare i personaggi più credibili (fanno gli scemi quando recitano). Ci sono sempre molti personaggi in scena (circa 20) che fanno molte azioni. (è dicile descrivere cosa fanno gli attori, se dovessimo descrivere cosa fanno dovremo inventare.
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