Scarica Sei personaggi in cerca d'autore: sintesi interpretativa e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE I quattro momenti del teatro pirandelliano Pirandello giunge al teatro relativamente tardi, dopo cioè aver pubblicato alcuni romanzi e molte novelle: si dedica alla drammaturgia con un certo impegno solo a partire dal 1910 e vi lavora in modo continuativo solo dal 1916. Nella sua ricca drammaturgia si possono distinguere, in linea di massima, quattro momenti fondamentali: il teatro degli esordi, regionale e di impronta verista; il teatro di argomento borghese, che mette in scena il principio del relativismo ed è inaugurato da Così è (se vi pare); la trilogia del «teatro nel teatro» che, unita a un capolavoro come l’Enrico IV, costituisce una svolta decisiva; infine l’ultimo momento, il «teatro dei miti». Pirandello stesso, nel 1933, ha organizzato la raccolta completa di tutto il teatro sotto il titolo, già di per sé emblematico, di Maschere nude. Un’opera decisiva: Sei personaggi in cerca d’autore I Sei personaggi in cerca d’autore (1921) costituiscono un capolavoro e un momento decisivo nella vita dello scrittore. È anche in seguito al successo di quest’opera che la scelta teatrale diventa irreversibile per Pirandello. Ed è proprio questo il testo che l’autore pone all’inizio dell’edizione definitiva delle sue opere teatrali, facendolo seguire dagli altri due esempi di «teatro nel teatro», Ciascuno a suo modo e Questa sera si recita a soggetto. L’opera è rappresentata nel 1921 con insuccesso a Roma (il 9 Maggio, al teatro Valle), ma con grande successo a Milano cinque mesi dopo, e fuori d’Italia negli anni successivi. La trama di una «commedia da fare» L’opera racconta la storia di sei personaggi senza nome ma ognuno con una parte da recitare: i protagonisti, appunto, di una rappresentazione che reca il significativo sottotitolo di «commedia da fare». Il Padre angosciato, la Madre addolorata, la Figliastra vendicativa, il Figlio sdegnato, due piccoli (il Giovinetto e la Bambina) e Madama Pace, si presentano sul palcoscenico di un teatro, dove una compagnia di attori (il Direttore Capocomico, la Prima Attrice, il Primo Attore, la Seconda Donna, l’Attrice giovane e così via, fino all’Usciere del teatro e i Servi di scena) sta provando una commedia di Pirandello, Il giuoco delle parti. Questi sei personaggi spiegano che un autore ha creato la loro storia; una storia che ha tutti gli ingredienti di un melodrammatico «drammone» ottocentesco. Il Padre ha spinto sua moglie, la Madre, ad andare a vivere con l’amante, abbandonando il marito e il Figlio. Dalla nuova unione sono nati altri tre figli: la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina. Morto l’amante, la Figliastra si è lasciata irretire da Madama Pace che gestisce un bordello. Un giorno, tra i clienti c’è il Padre che non riconosce la Figliastra ed a cui solo l’intervento della Madre impedisce di avere un rapporto sessuale con la ragazza. A completare la tragedia vengono la morte della Bambina, che affoga nella vasca del giardino e il suicidio del Giovinetto. L’autore però ha poi accantonato la storia, impedendo ai sei personaggi di viverla almeno nella realtà teatrale. Questi stanno cercando un altro autore e si rivolgono al Capocomico per portare in scena la loro vicenda, che però vogliono rappresentata non da altri interpreti, ma da ciascuno di loro stessi: da «personaggi» della loro storia vogliono diventarne gli «attori». Il Capocomico tenta di mettere in scena la storia che i sei personaggi raccontano, ma ci sono continui fraintendimenti: i sei personaggi nati dalla fantasia dell’autore hanno
