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SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE, Appunti di Storia del Teatro e dello Spettacolo

riassunto del testo di pirandello con analisi dettagliata

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 02/01/2023

eleonora-tonin
eleonora-tonin 🇮🇹

4.3

(13)

15 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE e più Appunti in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE – Luigi Pirandello Genesi dell’opera: ⋅ 1921 ! viene pubblicato e messo in scena per la prima volta al Teatro Valle di Roma il 9 maggio ⋅ 1921 – 1925 ! Si susseguono tre edizioni ⋅ 1925 ! viene pubblicata l’ul>ma edizione defini>va dopo revisioni, correzioni e l’aggiunta di una prefazione scriBa a quaBro mani da Pirandello e il figlio Stefano Pirandello, però, aveva l’idea dell’opera in mente fin da mol> anni prima. 1906 ! Pubblica il racconto “Personaggi” dove l’autore viene visitato dai personaggi delle sue future novelle, i quali hanno il desiderio di prendere vita. Essi sono accompagna> dalla serveBa “Fantasia”, che troveremo anche nell’edizione finale dell’opera, la quale veste sempre di nero, sghignazza spesso e ama la filosofia. 1911 ! Pubblica “la tragedia di un personaggio” dove ritroviamo il tema dei personaggi incompiu> che vogliono essere rappresenta> e non rimanere abbozzi 1915 ! Pubblica “colloquio con i personaggi” perché, dopo la guerra, Pirandello sospende i colloqui con i personaggi, ma uno in par>colare non ne capisce il mo>vo e inizia quindi a fargli molte domande. 1917 ! scrive una dichiarazione al figlio Stefano nella quale gli confessa di essere perseguitato da uno stuolo di personaggi che vogliono essere rappresenta> in un romanzo stru@ura La par>colarità del testo è che non è diviso in aS, ma in 4 par>: Prefazione Pirandello scrive la commedia per liberarsi da un incubo, ovvero questa famiglia di sei disgrazia> accompagna> dalla serveBa fantasia che lo perseguitano chiedendogli con>nuamente di inscenare il loro dramma familiare. Vogliono essere espressi da un autore che capisca il loro dolore e non li abbandoni. Muovono anche una cri>ca indireBa al teatro in quanto i personaggi quando vedono gli aBori recitare il loro dramma non sono conten> e non si sentono rappresenta>, trovando recitazione e testo inadaS (qui possiamo fare riferimento al testo “illustratori, aBori e traduBori” pubblicato da Pirandello nel 1908 dove emerge il confliBo tra autore e personaggi). Personaggi della commedia da fare Padre Madre Figliastra Figlio GiovineBo Bambina ABori della compagnia + direBore di scena In questa parte troviamo un elenco Ogni personaggio possiede una maschera costruita per se Esempio ! la madre rappresenta il dolore e indossa sempre una maschera con goccioloni di lacrime Prima parte La commedia si apre con le prove per “il gioco delle par>”, ovvero un’altra commedia di Pirandello, ma immediatamente i sei personaggi irrompono sulla scena I sei personaggi vengono faS entrare dal palco con lo stupore degli aBori presen> e gli viene chiesto se possiedono un copione, a questo rispondono che il copione è dentro di loro e iniziano a raccontare la loro storia. In questo momento il direBore scende dal palco e questo movimento sta ad indicare un cambio di prospeSva Dramma familiare ! il padre ha abbandonato la madre ed un figlio, la madre si è quindi rifaBa una vita con l’ex segretario del marito dal quale ha avuto la figliastra, il giovineBo e la bambina. Alla morte del segretario la mamma e la figliastra vanno a lavorare nell’atelier di Madama Pace dove si pros>tuivano con clien> anziani ed un giorno la figliastra si ritrova come cliente il padre (primo marito della madre). Il capocomico rimane ammaliato dalla storia e richiede subito al padre la scaleBa, così la compagnia e i personaggi si riuniscono una ven>na di minu> per redigere il canovaccio. Seconda parte La rappresentazione ricomincia, gli aBori si meBono da parte e i personaggi provano per far vedere agli aBori come inscenare il loro dramma. MeBono in scena l’atelier e l’incontro tra la figliastra e il padre. Il ruolo della figliastra viene assegnato alla prima aBrice, ma il personaggio si ribella non ritrovandosi nell’aBrice (stessa cosa il padre). Nonostante questo, il padre partecipa all’alles>mento prendendo alcuni cappelli per evocare Madama Pace (in questa parte troviamo la passione di Pirandello per il mistero e le sedute spiri>che perché è come se meBendo ques> oggeS il personaggio di Madama Pace venisse rievocato). Madama Pace (definita “megera d’enorme grassezza”) entra quindi in scena aSrata dagli oggeS del suo commercio quo>diano. La figliastra e la Madama iniziano quindi a parlare, ma con un tono di voce molto soSle. Questo aBeggiamento fa nascere lamentele da parte della compagnia teatrale, ma la figliastra replica dicendo che non capiscono il loro dramma e che certe cose non si possono dire ad alta voce. La soluzione viene trovata da Madama Pace la quale parla con la sua can>lena italo-spagnola facendo ridere tuS. Il capocomico rimane impressionato e decide di far provare il primo aBore e la prima aBrice ad interpretare i ruoli. I personaggi però li trovano inadaS in quanto non sono loro. Successivamente, la madre di oppone a spiegare il suo dramma gridando e piangendo, non se la sente perché la vicenda sta con>nuando nella sua vita. Il comportamento della madre porta il capocomico ad invocare il sipario e il macchinista lo fa calare, provocando però l’ira del capocomico, il quale intendeva di sospendere la prova e non di calare il sipario fisicamente. Terza parte Si riapre il sipario e l’atelier di Madame Pace viene smantellato. Viene collocata sul palco una vasca da giardino necessaria per la scena successiva. Parlando della rappresentazione si u>lizza il termine “illusorio”, il quale fa scaturire nei personaggi un dolore acuto in quanto per loro quella non è un’illusione ma un dramma vero. Il padre chiede quindi al capocomico: chi è veramente lei? Il dramma riprende con la disperazione della madre perché aveva lasciato affogare la bambina nella vasca da giardino. Si rivolge poi al figlio per aiutare la bambina e, mentre sta provando a salvarla, si sente un colpo di rivoltella e si scopre che il giovineBo si è suicidato. Il capocomico a questo punto interviene chiedendo se si fosse ferito veramente, alcuni aBori pensano che sia morto e altri che sia finzione. Il capocomico si arrabbia con tuS, stanco della ques>one finzione/realtà. Il palco viene inondato di luce e la compagnia si sente liberata dall’incubo dei personaggi, ma poi il buio torna improvvisamente e i personaggi compaiono come ombre proieBate da un rifleBore verde sul fondale della scena. Il capocomico scappa via e il teatro diventa così irruzione del fantas>co nel mondo quo>diano. Questo racconto è un esempio di META-TEATRO ! il dramma consiste nell’esecuzione di un altro dramma Secondo Pirandello un testo si può considerare meta-teatrale se si ha espressamente azione sul palcoscenico e nella sala e se si rappresenta ogni possibile confliBo. I sei personaggi non troveranno mai chi li possa completare perché l’unico capace di farlo è l’autore che li ha crea> che però li ha rifiuta> (commedia da fare = storia fallimentare) Contrapposizione antologica = contrapporre due cose che non hanno la stessa natura (piani diversi) Es. piano della realtà = aBori che provano / piano della fantasia = personaggi che si presentano La messa in scena di una commedia astraBa può essere realizzata solo in uno spazio che non è reale ma che è comprensivo di tuS gli spazi ovvero il palcoscenico privo di ogni elemento che possa definire tempi o luoghi e in questo spazio Pirandello concepisce la messa in scena della propria fantasia Alcuni ar>s> hanno provato a rappresentare le commedie di Pirandello a teatro Es. per rappresentare “sei personaggi” Pitoeff u>lizza una luce verde all’ingresso dei personaggi per dare il senso di fantasmi e li fa scendere dall’alto su un montacarichi Pirandello però è contrario perché reputa i personaggi reali e concre> e vuole contrastare l’idea che i personaggi siano immateriali, inoltre li fa entrare dal fondo della platea Ad un certo punto per Pirandello non è più sufficiente la carta e vuole meBere in scena a teatro le sue opere in maniera tridimensionale però non trova aBori e una scena pronta a meBere in scena le sue idee perché il teatro italiano era ancora molto legato al teatro dei ruoli e ai modi di fare oBocenteschi Anche per questa ragione i suoi tes> commentano e vanno contro al teatro del tempo Pirandello ha anche provato a creare una bozza per meBere in scena i sei personaggi al cinema ma non c’erano gli strumen> necessari TemaHche che emergono dalla novella: ⋅ ripensamento sulle tre tappe del teatro che ragiona sul teatro e dell’autore contro il teatro e questo meccanismo è una >pica risorsa del Novecento e rappresenta una emersione dalla censura ⋅ l’aspe@o poliHco (sembra demolire le figure autoritarie) es. il padre di famiglia trovato a fare sesso in un bordello con la figliastra ⋅ sacrificio (molte scene di morte) ⋅ paradossi (sull’immortalità dei personaggi) ⋅ triangolo filosofico tra l’io, l’altro e un grande fraintendimento (il pensiero che uno ha sull’altro) ⋅ gioco delle parH E’ il dramma più famoso di Pirandello Tema principale: la ricerca di un autore (la ricerca di chi ha la colpa), la vendeBa ci sono altri temi un po’ più nascos>: la contrapposizione tra l’arte dell’autore e l’arte materiale degli aBori Il testo di Ferrari (Goldoni e le sue sedici commedie nuove) e quello di Pirandello condividono alcune cara@erisHche: entrambi sono tes> meta teatrali , ovvero tes> che rifleBono sul teatro; ci danno delle indicazioni su come funziona il teatro. In “Sei personaggi in cerca d'autore” : ogni personaggio porta avan> un suo tema, soBo forma di caraBeris>ca molto forte del proprio caraBere o della propria personalità (colpa, vendeBa ecc.). Nel caso di Sei personaggi, un protagonista importante è l’autore che ha creato i personaggi: si dice che è un “motore assente”. Fantasia: viene iden>ficata come “serveBa”; è la sua facoltà creatrice; essa compone; dà una consistenza formale ai nostri impulsi, s>moli, sensazioni, impressioni. fu proprio lei a creare le sue opere, compresi i “Sei personaggi in cerca d’autore”. (Pirandello li percepisce proprio così, vivi, che si possono toccare). Pirandello ci riporta due Hpi di scri@ori: ⋅ Storici a cui basta rappresentare la figura di un uomo o di una donna solo per il gusto di rappresentarla; narrare una vicenda solo per il gusto di narrarla; descrivere un paesaggio solo per il gusto di descriverlo. ⋅ Filosofici lui si sente appartenente a ques>; hanno un profondo bisogno spirituale; non ammeBono figure, vicende o paesaggi che non abbiano un senso della vita e che non abbiano un valore universale. Questo senso della vita, non lo ritrova nei sei personaggi: trova che non abbia nemmeno senso farli vivere; faceva di tuBo per allontanarli; più cercava di liberarsene, più per loro era facile tornare a tentarlo, perché pensando a loro, lui dava loro vita; ne ebbe ad un certo punto una vera e propria ossessione (gli facevano visita anche quando era da solo nel suo studio). Ad una certa gli venne un’idea, per liberarsene: ha deciso di rappresentare questo nuovo caso, di un autore che rifiuta di far vivere i suoi personaggi, na> vivi nella sua fantasia; tanto, dice Pirandello, sono già stacca> da me, vivono per conto loro e hanno acquisito voce e movimento. è giusto che ques> sei personaggi siano lascia> andare dove sono soli> andare i personaggi dramma>ci → su un palcoscenico; Il padre: questo suo essere “personaggio in cerca d’autore” lo soffre e non lo crea; lo soffre come una fatalità inesplicabile e come una situazione a cui cerca con tuBe le forze di ribellarsi e di rimediare. La madre: a lei non importa affaBo aver vita, considerato l’aver vita come fine a sé stesso; non ha il minimo dubbio di non esser già viva (non le è neanche mai passato per la testa di domandarsi come e perchè); non ha coscienza d’esser personaggio, non sa di avere una parte. non vive come spirito, vive in una con>nuità di sen>mento che non ha mai soluzione, e perciò non può acquistare coscienza della sua vita (che rispecchia proprio il suo personaggio); nonostante questo però, anche lei cerca un autore. Ella si presenta con gli altri personaggi sul palcoscenico, ma senza capire quello che essi le fanno fare: forse questo dipende dal suo spirito materno; non può abbandonare quel palcoscenico perchè non vuole abbandonare il padre e il figlio; si traBa insomma di natura, una natura fissata in figura di madre. Questo personaggio ha dato una soddisfazione diversa a Pirandello: tuBe le sue creature erano descriBe come “disumane”, ma finalmente dalla sua fantasia era nata una creatura invece umanissima; secondo Pirandello questo accade proprio perché il personaggio della Madre rispecchia a pieno lo spirito e l’is>nto materno della madre di Pirandello. È questo l’aBeggiamento di una madre: senza possibilità di movimen> spirituali, è viva in tuBe le sue funzioni di madre (procreare, allaBare, curare…); la sua creatura è umanissima perchè priva di spirito, incosciente d’essere quello che è o incurante di spiegarselo; ma il faBo d’ignorare d’esser personaggio non le toglie già d’esserlo. La madre fa anche un’altra dichiarazione importan>ssima: dichiara il par>colare valore della forma ar>s>ca. La forma ar>s>ca: è una forma che non comprende e non uccide la sua vita, e che la vita non consuma; se il Padre e la Figliastra riaBaccassero centomila volte di seguito la loro scena, sempre essa risonerebbe → inalterato e inalterabile nella sua forma; ogni volta vivo e come nuovo; così come troveremo Francesca viva confessare a Dante il suo dolce peccato, e se cento volte tornassimo a leggere questo passo, centomila volte di seguito Francesca ridirà le sue parole, non mai ripetendole meccanicamente, ma dicendole ogni volta per la prima volta, con viva e improvvisa passione, che Dante ogni volta ne tramor>rà. Per concludere: tuBo ciò che vive, per il faBo che vive, ha forma, e per ciò stesso deve morire; tranne l’opera d’arte, che appunto vive per sempre, in quanto è forma. Madama Pace: in un dramma immaginato serve un personaggio che faccia o dica una certa cosa necessaria: quel personaggio è nato ed è quello preciso che doveva essere; così nasce Madama Pace; senza che nessuno se ne sia accorto ho cambiato di colpo la scena; la sua espressione non è composta ma cao>ca, perché pecca di roman>cismo. La rappresentazione del dramma in cui sono coinvol> i sei personaggi appare tumultuosa e non è mai ordinata: non c’è sviluppo logico; non c’è concatenazione negli avvenimen>. E’ il dramma dei personaggi: non rappresentato come se si fosse inserito nella fantasia dell’autore; ma rappresentato come dramma rifiutato (non poteva venir fuori che un qualcosa di molto disordinato e cao>co). Il figlio: nega il dramma che lo fa personaggio; tuBo il suo rilievo lo trae dall’essere personaggio non della “commedia da fare” ma della rappresentazione che n’è stata faBa da Pirandello; è il solo che vive soltanto come “personaggio in cerca d’autore”. Alla fine del dramma Pirandello capisce: per ar>ficio non si crea vita; il dramma dei sei personaggi, mancando l’autore che lo avvalori nello spirito, non si può rappresentare.
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