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Montesquieu e Voltaire: Il ruolo delle passioni nella storia e nella politica, Schemi e mappe concettuali di Storia Della Filosofia

Il ruolo delle passioni nella storia e nella politica secondo i pensieri di Montesquieu e Voltaire. Montesquieu studia le opere principali di questi autori e il loro approccio alla storia e alla politica, con particolare attenzione al concetto di passione e alla sua influenza sulla personalità e sulla società. Il documento illustra come Montesquieu e Voltaire abbiano sviluppato idee importanti sulla storia, la filosofia e la politica, e come queste idee siano state influenzate dalle loro esperienze e dai contesto storico e culturale del loro tempo.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 05/12/2022

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Scarica Montesquieu e Voltaire: Il ruolo delle passioni nella storia e nella politica e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Della Filosofia solo su Docsity! Seminario Autori manuale: Illuminismo: bisogna parlare di illuminismi in quanto a seconda dell’area geografica noi abbiamo varie forme di illuminismo che hanno aspetti in comune e altri no. L’illuminismo britannico, francese, tedesco e scozzese. Francese: due date fondamentali 1688 ( RIV. INGLESE) 1979 (RIV FRANCESE). Questo mette in luce un elemento di continuità e sta nel fatto che la cultura francese eredita un atteggiamento critico della cultura inglese in particolar modo: Newton e Locke. Due elementi quesi che convergono nell’area francese. Locke si confronta sempre con il razionalismo di Cartesio e infatti i confini che tracciamo tra i saperi sono sempre molto convenzionali. Altro punto fondamentale (ambito gnoseologico) è il Deismo: senza un focus sul rapporto tra religione e politica capiamo poco. Bisogna capire che questi aspetti condivisi assumono in Francia un carattere particolare in quanto in Francia c’è un contesto dove regna una guerra al pensiero libero da parte del pensiero politico. Il Deismo inglese in Francia assume un significato diverso, nel senso che diventa un modo per rivendicare una rappresentazione per rivendicare una minoranza religiosa rispetto al grado di oscurantismo che esercita la politici. In questo senso capiamo che il Deismo ovvero il rifiuto della rivelazione che non preclude però il credere in Dio ma in Francia assume connotati atee. Dunque lo stesso concetto si declina in vari modi. Cifra carindine dell’ illuminismo francese è l’idea di una linearità della storia in termini progressivi come la metafora della luce e l’idea matura tematizzata nell’Enciclopedia. Ottimismo per il progresso, la tolleranza: con il trattato di Voltare che mette in luce la figura del filosofo (vedi Trattato sulla tolleranza). Il buon senso consiste nel conoscere le sfumature delle cose citazione dallo Spirito delle Leggi di Mont. La Storiografia di vari autori solitamente dividono l’Illuminismo in Protoillumismo (Mont. E Volt.) e Apoteosi dell’Ill. e Metamorfosi. Le pubblicazioni abbiamo nel Proto. Molto poco perché spesso erano censurate (moralisti) e le passioni sono sempre tenute in grande considerazione in particolar modo le emozioni sono ciò che sta alla base del comportamento umano e questa cosa è importante per ricordare che l’Ill. non esclude il ruolo delle passioni e non è scientismo e il secondo motivo è che questa coppia personalità-comportamento in questo periodo si lega all’aspetto emotivo (non che sia una novità) ma qui viene esplicitato e l’emozione sta alla base della condotta e della formazione della personalità. Questo sarà super evidente in Adam Smith dove questa coppia concettuale sarà spalmata in tutto e sarà fondamentale per capire come è possibile che si diano relazioni virtuose per far si che la società stia in piedi. Il tema delle passioni dunque ha un carattere specifico: opera Ars sace romanzo di Montesquieu che lo continua nel 1748 e qui emerge il tema delle passioni egli qui parla di passioni tristi ovvero la gloria e la brama di ricchezza. Passioni belle l’amore, la moderazione e la benevolenza e dice che questo binomio rimanda alla coppia false gioie-piaceri veri. La falsa felicità non si comunica mentre la vera può essere sempre condivisa. Le relazioni umane sono mediate dalle passioni e ci sono passioni triste e belle che sono alla base del comportamento umano e quindi alla base della società. Tema della passione centrale in Montesquieu come nelle lettere persiane e considerazione dei Romani ed è centrale nello spirito delle leggi dove ogni governo ha una natura un principio il quale è la passione che lo fa muovere (vedi il Principio nelle diverse forme di governo). Cosa interessa per l’esame: LE opere principali e anche soltanto che esistano gli scritti postumi ( da vedere) Lettere Persiane, Le considerazioni sulle cause di Roma 1734 e qui M. studia la storia come fenomeno fisico ovvero indaga cause che influiscono sul contesto storico e anche qui si parla di una riconoscibilità delle passioni e Lo spirito delle leggi 1748 e i motivi. Dello spirito delle leggi o del rapporto (parola fondamentale in M) che le leggi debbono avere con (..): per spirito intende l’insieme delle concause storiche e sociali che condizionano il comportamento politico e queste cause generali variano con il variare del processo storico e il terzo aspetto e l’analogia che fa tra scienza politica e fisica. Passione, spirito, rapporto, contesto storico e analogia tra fisica e politica. Lo schema classico di M. nello spirito delle leggi: definisce i tipi fondamentali di governo e usa due criteri: il numero di persone che detengono il potere e il rifermentò a cosa lo detengono e il principio per il quale questo sussiste. Questa classificazione è un elemento chiare dello spirito delle leggi: repubblica, monarchia e dispotismo. Sta dicendo cose che so già. Il carattere fondamentale del dispotismo è l’arbitrio. Aristocrazia moderazione principio. Il dispotismo è una forma di governo che si basa sul potere di uno il cui potere fa riferimento solo al proprio arbitrio e per sussistere si avvale della paura. Qual è l’interesse di M. nel delineare quesrto? Quello di mostrare quale è il governo più adatto alla Francia per garantire la libertà. E su cosa si basa questo governo? Da cosa è garantito? Dalla separazione dei poteri del potere legislativo, federativo e giudiziario. È importante che M. non si riduce solo a questo, c’è un M. postumo che va oltre questo. Altro è contestualizzare M. nel suo tempo in che secolo siamo. Anche M. parteciperà all’Enciclopedia e contribuisce con un saggio sul gusto. Egli compie numerosi viaggi. Quello che interessa è che assorbiamo i contributi che egli ci da e ci parlano ancora in quanto tutti noi siamo persone con passioni e ci rapportiamo ad un contesto storico. illuministi, viaggi continui. In questo senso egli sviluppa idee pedagogiche riprendendo influssi di Locke. Il primo R. è un filsofo di ascendenza empirista poi però avviene un fatto: diderot si sta recando presso il Castello a Parigi dove egli è incarcerato per la pubblicazione della Lettera sui Ciechi. Abbozza così la tesi del Discorso sulle scienze e le arti: che creerà diversi pensieri che saranno motivo di rottura con gli illuministi francesi e al senso comune dell’epoca: ovvero quella che il progresso storico sarebbe per forza fautore di incivilimento e viceversa il processo di civilizzazione porta razionalità, e moralità umana. R. sostiene che la cultura questa è fondamentalmente anti progressiva e indicano una decadenza del processo di liberazione dell’uomo. La libertà viene capovolta. Ancora più pericoloso è la falsa idea apparente che le scienze e le arti possano rischiarare dall’oscurità del fanatismo e ignoranza. È ILLUMINISta perché sposa i principi ma non lo è perché sposta i significati. Fino a 4 anni fa ci stavano ancora libri che creavano scalpore. R. rappresenta la possibilità della consapevolezza. Abbiamo parlato in M. dell’importanza delle passioni e in V. come la filosofia si fa militante e come R. si parla di consapevolezza, dell’osservazione. V. attacca R. sul personale. Male assoluto: disuguaglianza: cosa si intende per Dedacadenza? Corruzione? Le scienze e le arti hanno favorito alla permanenza della disuguaglnza e non può essere quindi imputata allo stato di natura. V. non fa riferimento a una visione primitivista allo stato di natura, è un’astrazione e quesro è il termine per rivendicare l’uomo naturale: l’uso astrattio dello stato di natura serve per criticare in qualche modo il giusnaturalismo inteso come fondamento di validità dell’idea di una naturalizzazione della storia. L’uso che fa del concetto di natura lo fa per contrapporre una figura di uomo naturalmente buona e critica quei pensatori giusnaturalisti (Hobbes) che fondono la storia sulla natura: quando dicono che la proprietà privata è naturale in qualche modo fa pensare che ciò che è naturale è storico. Capovolge la critica che gli viene fatta. Uomo naturale: non pensa all’uomo primitivo: possiamo fare riferimento alle scoperte di 500 600 dei nativi americani. questo uomo naturale è diverso dqll’uomo di Hobbes e in particolare si connota per: l’amore di se e la pietà: amore di se: è l’istinto di conservazione che porta l’uomo a badare alla vita mentre la pietà è la tendenza di provare compassione mente l’altro soffre. Smith, Hume si confrontano con R. e il tema della tendenza naturale alla compassione. Altra caratteristica è: che egli vuole salvaguardare è la libertà e il tutto espresso dalla perferttibilità. L’uomo per R. è perfettibile: ovvero che può mutare. La morale e politica per R. si esercitano nella storia. R. in qualche modo non è naturalist ama anzi con la sua critica storicizza quelle che idee che si poggiavano su una filosofia della storia. Questo uomo naturale è il soggetto che subisce la corruzione delle arti e scienze. E lo si vede da un aspetto della degenerazione di amor di se in amor proprio. In R. autobiografico ci suggerisce l’idea ce non solo la realtà in cui si esercita la politica conta l’azione ma anche la vita dell’essere umano è coinvolta in quei meccanismi interiori non solo in termini gnoseologici ma esistenziali. R. cerca questo uomo buono in se stesso e nasce così in Francia contro un certo tipo di bersaglio politico. Fa il paio con questo binomio naturalezza-artificio ovvero il Secondo Discorso è anche esso ispirato dall’accademia di Digione e il secondo bando tratta dell’origine della disuguaglianza e qui R. si serve della nozione di stato di natura. Primo discorso critica arti e cultura. Secondo uomo naturale, stato di natura. Contratto sociale: per l’esame: l’idea che questo corpo politico egli lo chiama volontà generale del singolo e della totalità. Contrattualismo: dividiamo il contratto sulla base della modalità di attuazione e ricordiamo che Locke e Kant anche: patto di società e patto si soggezione. Contenuto: diritti che trasferisce: in questo senso R. sostiene una cessazione totale dei diritti mentre Hobbes l’individuo rinuncia a rutti i diritti tranne quello della vita per Spinoza la libertà pensiero mente per Locke giustizia da soli. Perché R. suggerisce di alienare alla volontà generale’ perché solo qui è possibile la garanzia del bene comune. la volontà generale non è volontà di tutti: ovvero che se la maggioranza 99 persone sostengono un qualcosa e una non la sostiene ma una cosa in linea con il bene generale ha comunque ragione. Questo perché in quell’alienazione generale i soggetti si muovono dalla loro naturale bontà e non libero arbitrio. R. descrive una forma di governo particolare dove è una democrazia ma che non vede la separazione dei poteri. Democrazia diretta infatti ma in questo senso la virtù è fondamentale per Rousseau. Questa democrazia vede il suo corrispettivo storico ideale e lui si tra a confrontarsi con delle piccole realtà come la corsica o polonia. La sua teoria politica si confronta con la necessià concreta della caso storico in quanto lui deve mediare arrivando a dire che non tutti in tutti gli stati la. Anche R. è un pensatore che si confronta con la realtà diretta come M. V. D.. questo è il contributo: si può sempre imparare a vedere le cose in modo diverso perché è la base per pensarle in modo diverso e viverle, muoverci dento nella realtà. È il modo di porre le domande che apre a modi di concepire la realtà diversi in questo sono Rivoluzionari. Non è che una rivoluzione fallisce e duqnue è da buttare ma ogni Riv. È Riv. Di un modo di vedere le cose. Video di Burgio su R. Amore di se: istinto conservazione; amor proprio: è l’egoismo e la disuguaglianza si fondsa su questo atteggiamento. Machiavelli: passaggio tra signoria e principato: parlare di Stato: in senso moderno. Nella signoria il potere era concentrato nelle mani di una persona esercito in maniera personale. Nel principato il potere è riconosciuto come su un intero territorio. Questo connota l’a per Stato intendiamo un territorio sul quale si esercita un potere sovrano riconosciuto. Machiavelli viene studiato anche in Letteratura. Quali sono i fondamenti che orientano il contributo politico di Machiavelli? Osservazione dei fatti e studio della storia: aspetto centrale è che la storia per il Principe diventa elemento, repertorio che consente di trarre insegnamento su come il potere vada gestito, la storia è centrale sia per machiavelli ma anche è centrale per il Sovrano. La cosa importante è come il principe esercita un potere attraverso una virtù che non è connotata a fini morali. L’ineressae del porincipe è conservare il potere: per fare questo è necessario un atteggiamento rispetto ai fatti adeguato alla situazione. Nel principe Machiavelli sottolinea gli elementi centrali che servono al sovrano perché questo riesca a mantenere il potere. Questo potere si fonda non su indicazioni morali o religiose ma su un comportamento che ha che fare con la realtà storica e questo atteggiamento è mosso da un comportamento che a seconda da quanto conviene e funzionale allo stato. Questo è ciò che Machiavelli nel Principe è la Virtù. Il successo politico è lo scopo del comportamento virtuoso e implica una capacità di saper confrontarsi con la realtà che cambia. Questo aspetto è centrale perché da vita al realismo politico. Questo è uno degli elementi centrali del pensiero politico moderno. Altro aspetto Fortuna: il Sovrano, Principe è calato in un contesto dove deve avare a che fare con il caso: una fortuna che non può governare e ci deve fare i conti. Identificazione tra materia e vita uno dei motivi per il rogo di Bruno. Fonti aristotele e copernico: materia aristotelica attiva. Panteismo e panenteismo: dio in ogni cosa. Lotta con Cristo: faceva coesistere il finito e l’infinito. Magia neoplatonica: in che sensi si parla di magia in Bruno? Tema della Scala della Natura: nel De Magia Bruno sostiene che l’architettura del mondo si articola scala della natura ovvero un ordine di influssi che sono generati da parti che costituiscono l’universo: le parti dell’universo si influenzano sulla base di influenze: scala che parte da Dio verso tutte le cose. Questo modo di vedere il mondo è centrale per capire perché si parla di Bruno come mago. Rogo: questione che ha per lui la civiltà egizia come saggia da quella cristiana che corrotto natura e ragione: gli egiziani capivano che Dio era in tutte le cose. Altro aspetto: Bruno critico dell’idea dell’ inefficacia delle opere. Ripresa del valore del lavoro: volari che sono ciò che sottendono alla virtù umana: virtù nasce per B. dalla Mano altrimenti non ci sarebbe lavoro. Ruolo del sapiente e del furioso negli Eroici Furori: descrive il percorso che il singolo deve compiere per arrivare alla visione della verità ovvero il fatto di vedere il tutto come unità. Esperienza della verità è visione della verità ed è un viverla. Percorso per questo: due gradi: il sapiente e il furioso. Sapiente: colui che mantiene una indifferenza rispetto a quel perire e rinascere delle cose ovvero qualcuno che non si attacca alle cose mutabili. È colui che è equidistante. Furioso: è una persona che è caratterizzata da uno stare sugli estremi che in qualche modo è viziosa. Questo vizio permette la visione originaria della realtà. Questa tendenza, propensione viene definita come eroico. Una forma di coraggio tendono conto che la visione dell’unità non è conquista della verità. Le idee che ci facciamo sono solo ombre della realtà divina. Come si articola questo: per Bruno è per grazia divina l’essere furiosi. Aspetto esoterico. Processo a Bruno: lui non aveva nessuna intenzione di morire: finché può lui ritratta e quando non riesce più a dissimulare a quel punto la simulaozme sarebbe andata a toccare la verità e non sarebbe stato.à Dissimulazione: tenere nascosto aspetti. Simulazione: dire che questo che ho detto è falso. Bruno ci mette davanti all’atteggiamento della epochè: lui muore per la verità. Lui ha mantenuto una coerenza.
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