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Shakespeare and The Tempest, Appunti di Letteratura Inglese

Shakespeare, contesto storico, teatro inglese e teatro elisabettiano, testo drammatico e l’opera The Tempest

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 19/11/2022

denise-piazza
denise-piazza 🇮🇹

4.2

(9)

8 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Shakespeare and The Tempest e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! SHAKESPEARE CONTESTO STORICO XVI-XVII-Renaissance/Early Modern Henry VIII Tudor -1534 act of supremacy -costruzione flotta potente -esplorazioni geografiche Elizabeth I Tudor -equilibrio politico-religioso -prosperità economica -potenza militare -scoperte scientifiche -espansione geografico-coloniale -fioritura cultura -tensioni fra aristocrazia e borghesia James I Stuart -unione corona inglese e scozzese -tensioni politica interne ed esterna -lotte religiose Charles I -politica interna molto problematica (scontro con il parlamento) -tensioni religiose (pro-cattolico) -condannato a morte (primo re condannato a morte) Lezione V TEATRO INGLESE Ha origini liturgiche ovvero ha origini religiose. 1.Mistery/miracle plays (XIII-XIV): Luoghi: vengono rappresentati su delle piattaforme mobili (pageants). Gli spettacoli potevano anche essere su uno spazio circolare fisso, chiese ecc.. Contenuti: rappresentano episodi biblici, della vita di cristo. 2. Morality plays (XIV-XV): rappresentazioni molto più complesse, la scena è fissa e sono dei drammi allegorici e hanno uno scopo didattico-edificante, i personaggi diventano delle astrazioni, ad esempio allegorie di vizi e virtù , i contenuti sono più complessi. Una morality molto famosa si chiama Every man e rappresenta il genere umano: c’è un uomo cristiano che si trova sul punto di morte e chiede a qualcuno di accompagnarlo e lì, gli amici non si rivelano tali perché nessuno lo vuole veramente seguire. 3. Interludes. (XV-XVI): Le personificazioni astratte vengono sostituite da personaggi, si sviluppa anche la forma comica, convivono ancora i retaggi dei morality plays, però ci sono anche dei tipi sociali e dei personaggi storici. Un personaggio molto importante è il Vice ovvero il vizio, rappresenta il male ma è un po' la star poiché è un manipolatore. Luoghi: sale dimore signorili, piazze, cortili delle locande, saloni dei monasteri, scuole di formazione personale chiamate Inns of courts (dove si formano avvocati e specialisti dell’epoca). Con gli interludes inizia la professione attoriale, compagnie fisse che vengono protette e riconosciute dal sovrano. Le prime compagnie sono formate da 4 uomini e un ragazzo adolescente (poiché avendo una voce ancora non sviluppata fa i ruoli femminili). Queste compagnie iniziano ad essere riconosciute dai sovrani. Il teatro è un’espressione tipica del rinascimento inglese, poiché analizza tutta la riflessione sul dibattito che si fa sull’uomo, è una forma estremamente eterogenea, ricca di cose molto diverse fra loro e in constante mutamento come la società inglese dell’epoca dato che in questo periodo inizi a svilupparsi la poesia mercantile che avrà la meglio. La borghesia grazie a questo, diventerà la classe dominante e il teatro rappresenterà tutti i conflitti sociali. Il teatro è un mezzo di informazione e comunicazione che raggiunge tutti i livelli sociali, dalla corte ai reietti della società, come ad esempio le prostitute. Il teatro ha una funzione didattica, informativa, estetica, sociale e politica, riversa contenuti eterogenei ed è un modo di rappresentare o criticare le strutture di potere, se si voleva condannare la politica dell’epoca, difficilmente si criticava in maniera diretta, si prende un modello di un altro paese e si critica. TEATRO ELISABETTIANO (1570-1642. Finisce sicuramente in quest’anno poiché muore Carlo I e quindi chiudono tutti i teatri) Luoghi: scaffolds, Inns of Courts, università, corte, cortili taverne, sale e banchetti nasce dall’unione di questi 3 elementi: -Tradizione autoctona popolare: mistery, miracles e intrludes -tradizione classica: modelli Senecani per la tragedia Viene rappresentato nei college o nelle dimore aristocratiche e si sviluppa anche grazie all’influenza italiana della - commedia dell’arte che si sviluppa in Italia nel XV-XVI secolo e sono compagnie formate da uomini e donne, non c’è un copione, gli attori improvvisano su una trama molto semplice (detta canovaccio) sul quale vengono date indicazioni. Si pensa che lavorassero anche in Inghilterra e si diffonde perché c’erano alcuni italiani che diffondevano la cultura italiana. Pesca temi e tecniche da elementi diversi tra loro e li fonde in qualche modo. Luoghi ante 1570: teatri ufficiali pubblici o privati, Università, corte, taverne ecc. I teatri privati erano più piccoli, il biglietto costava di più e le opere venivano rappresentate da professionisti. Il luogo degli spazi teatrali è Londra, esattamente le liberties, al sud della città. Il primo teatro è stato costruito nel 1576, chiamato “theatre” (il termine generico teatro è PLAYHOUSE) diretto da James Burbage. Elisabetta I concede ad una compagnia di poter recitare a Londra quotidianamente. Nel 1577 nasce il Curtain, nel 1587 nasce il Rose, 1595 il Swan e nel 1599 il Globe che è il teatro della compagnia di Shakespeare, è stato ricostruito nel 1613 a causa di un incendio. La compagnia del Globe di Shakespeare è conosciuta come The King’s Men, recitavano anche in un teatro al chiuso chiamato Blackfriars. La gestione del teatro da parte della compagnia era di tipo cooperativo, ovvero tutti collaboravano a gestire il teatro. PLAYHOUSE Struttura: L’arena era circolare e scoperta, circondata per 3/4 da tre ordini di gallerie coperte. L’entrance stage è il palcoscenico ed è un piattaforma rettangolare al centro dell’arena. Infondo l’entrance stage c’è l’inner stage ovvero il palcoscenico interno con due o tre porte e una parete, a volte c’era anche una piattaforma rialzata vicino ad esso che era una cabina chiusa, chiamata discovery place dal quale potevano uscire personaggi nascosti o sorprese. Performance: avvenivano di giorno, per indicare la notte avevano oggetti di scena (propaganda property) per rappresentarla come ad esempio le candele. Attori: attori professionisti solo uomini, hanno un contatto molto ravvicinato con il pubblico e con pochissimi supporti scenografici devono saper rappresentare luogo, tempo e contesto. L’impresario del teatro Rose, aveva una compagnia The Admiral’s Men che recitava un’opera nuova quasi ogni sera per una media di 15 opere in 25 giorni, tutti dovevano conoscere tutte le parti in caso di assenze. Pubblico: ha una funzione attiva, doveva riconoscere alcuni segnali dell’attore. Anche il pubblico era eterogeneo, c’erano quattro classi sociali che frequentavano il teatro: i nobili, i cittadini, i piccoli proprietari terrieri e gli artigiani. L’eterogeneità del pubblico indicava l’istruzione, lo status sociale e lo frequentavano anche le prostitute. Veniva frequentato quindi da uomini e donne ma, la presenza di una donna la diceva THE TEMPEST si colloca alla fine della carriera di Shakespeare. Contesto: in ogni opera si trova l’incrocio di più fattori che interagiscono, sia esterni che interni all’opera, ovvero relativi all’autore. 1. I fattori esterni sono riconducibili alle esigenze ideologiche e di mercato: la tendenza da parte dell’aristocrazia e della nuova borghesia al non frequentare i teatri pubblici e privati, la componente popolare del pubblico dei teatri pubblici aumenta perciò il copione deve accontentare tutte le fasce del pubblico, bisogna pensare le rappresentazioni al chiuso tenendo conto anche delle esigenze della compagnia e quindi l’esigenza di teatri sia pubblici che privati. 2. I fattori interni invece riguardano sviluppo drammaturgico dell’artista: nasce esigenza dell’autore di soddisfare un pubblico di varia natura, mescola fonti storiche, narrative e drammatiche, utilizza riferimenti all’epoca classica e al codice cavalleresco, li contamina l’uno con l’altro diversificandoli, questo aspetto riguarda lo sviluppo dell’autore ma anche dell’uomo. Fa parte dei ROMANCES Sono dei drammi romanzeschi, sono 5 (guardare manuale di letteratura bertinetti): Pericle, Cimbelino, The Winter’s Tale e The Tempest. Opere sperimentate a livello di contenuto e di forma. Sono, secondo alcuni critici, delle trasformazioni in chiave cavalleresca del modello di King Lear. La definizione inglese di Romance, richiama alla mente la leggenda degli eroi della tavola rotonda, i poemi di Chaucer, poema cavalleresco di Ariosto (Orlando Furioso), poema epico-eroico di Tasso (Gerusalemme Liberata). Questo genere fiorisce alla fine del 1500. Narrativa in prosa e in versi: -avventurosa -elementi pastoriali che riguardano la natura. - richiamo mondo classico in chiave cavalleresca -elementi del magico e meraviglioso Queste 5 opere sono accomunate da queste caratteristiche: -precisa tecnica di presentazione scenica -eventi sovrannaturali -elemento il meraviglioso che sconvolge una trama prefissata -ruolo figura femminile che ristabiliscono una sorta di ordine infranto -presenza di livello di significazione simbolico: vuol dire che ci sono varie interpretazioni e sono opere complesse, mai facilmente risolvibili In tutte queste opere c’è uno schema ricorrente: 1. Un’iniziale colpa 2. Una crisi della storia a casa i questa colpa 3. Una perdita 4. Un ritrovamento 5. Una riconciliazione 6. Una sorta di rinascita dovuta alla conoscenza di personaggi nuovi e l’elemento femminile. Possono essere considerati dalla critica in modo risolutivo-problematico, quindi sia in negativo che positivo. Traspare un messaggio di speranza nel quale si pensa che il benigno sia divino. La natura umana viene mostrata come ambigua ed inquietante, poiché non esiste il buono e il cattivo ma il positivo e il negativo intrecciato in ognuno di noi. Allegoria: qualcosa che significa qualcos’altro, il significato è codificato Simbolo: il significato di x non è codificato, cambia a seconda di chi lo interpreta The tempest (1611): all’inizio viene considerata come una commedia. Usa la forma Romance in pieno, la scrive dopo le grandi tragedie. Il testo vive in relazione a due elementi: con la situazione storica, politica, sociale e culturale in cui viene scritto e la relazione universale dell’uomo e dell’animo umano. Il personaggio principale, Prospero, è estremamente covalente perché era duca di Milano, è un governatore, è un padre, è un uomo di fronte alla vita ed è un’artista, drammaturgo e regista. Il tema portante, oltre il potere e l’arte, è quello di conoscere e di interpretare la realtà e la vita. L’arte è un mezzo per interpretare la vita secondo Shakespeare. Quest’opera è un viaggio introspettivo e conoscitivo per tutti i personaggi, perché arrivano nell’isola e si perdono. Questo senso di perdita è fondamentale per tutti perché inizi un percorso di riconoscimento della propria identità. Rappresentata 1.11.1611 per la festa di Ognissanti, nel salone di Whitehall (spazio chiuso), viene pensata come spettacolo di corte quindi è molto raffinato. SINTESI DELL’OPERA Ci sono 14 individui di status diverso, ci sono dei marinai, degli spiriti, un mostriciattolo nativo dell’isola. I personaggi si possono dividere in 5 gruppi. 1. Prospero (protagonista), Miranda (figlia di Prospero), Ariele (uno spirito), Calibano (mostriciattolo dell’isola) e Ferdinand (un nobile) 2. I cortigiani: Gonzalo (un servitore), Alonso (re di Napoli) Sebastian (fratello di Alonso), Antonio (fratello di Prospero) 3. Clown: Stefan e Trinculo È una storia di un usurpazione fatta da un fratello ad un altro, inizia cn una sorte di flashback e poi c’è la riconciliazione che nasce grazie al rapporto fra Miranda e Ferdinand. C’è una tempesta nel mediterraneo, un veliero naufraga che proviene da Tunisi, dove c’è stato il matrimonio della figlia del re di Napoli, Alonso. A bordo di questo veliero ci sono Alonso, suo figlio, Ferdinand, Sebastian, Gonzalo, Antonio e vari cortigiani. Il veliero naufraga in quest’isola dove c’è Prospero, Miranda, gli spiriti e Caliban. 12 anni prima, Antonio, aveva spodestato Prospero dal ducato poiché non era un bravo regnante e pensava solo ai libri di magia, quindi gli usurpa il titolo di duca lo mette su una barca con la figlia. Essi vanno alla deriva e finiscono in quest’isola. Nella barca il consigliere Gonzalo gli mette questi libri di magia poiché sapeva la passione di Prospero per essi. Prospero vuole far naufragare il veliero, vuole che suo fratello ecc siano naufraghi sulla sua isola e che si pentano in qualche modo, creando questo processo di pentimento in loro. Quando Prospero arriva sull’isola incontra Caliban, figlio di una strega e tenta di insegnargli a parlare e di renderlo civile, lui però cerca di violentare la figlia Miranda e da lì Prospero lo rende suo schiavo. Ci sono anche una serie di spiritelli, il capo si chiama Ariele, Prospero, dopo che la strega (madre di Caliban) lo aveva imprigionato, lo libera a patto che diventi anche lui suo schiavo e lo aiuti nel suo progetto di vendetta. Quando arrivano gli altri sull’isola, lui stesso mette in scena la sua opera e li fa andare come decide sull’isola: Ferdinand si perde da solo (farà parte del primo gruppo), il secondo gruppo è quello dei nobili e il terzo gruppo è quello dei clown (figure fiabesche) che incontreranno Caliban e cercheranno di spodestare l’isola a Prospero. Alla fine non ci sarà una vendetta vera e propria. È prevista la conciliazione tra i due regni a causa dell’amore tra Ferdinand e Miranda e il fratello del duca di Napoli vuole anche lui spodestare il fratello dal trono. I personaggi alla fine si ritrovano, nella sua negatività o positività. Il dramma romanzesco si divide in 5 atti: -Il prologo: inizia con la tempesta -la sequenza sull’isola:parte fondamentale che si divide in prima parte (protasi), introduttiva che espone l’antefatto (analssi) e seconda parte (azione) -epilogo: chiude il 5 atto ed è detto da Prospero che parla al pubblico direttamente fuori definizione scenica. Il viaggio e il naufragio sono altri elementi importanti che aprono e chiudono l’opera. Luogo fisso: isola, luogo di natura selvaggio ma di cultura da quando è arrivato Prospero. Lezione VI Essendo nel 1500-1600 è difficile ritrovare una documentazione oggettiva. Le opere di Shakespeare non sono tutte originali, vengono anche tratte da altre storie. Per quanto riguarda The Tempest, non si ha la certezza che ci siano state fonti d’ispirazioni ma si immagina potesse conoscere alcune di esse. Mucedorus (anonimo): storia romanzesca misto di farsa popolare, elementi cavallereschi, avventurosi, pastorali, con la presenza di un orso, di un selvaggio (Caliban). The rare triumphs of love and fortune (anonimo): storia di un cortigiano (Bomelio) bandito senza giusta causa, si ritira in una grotta e si dedica alla magia (come succede a Prospero). El Espejo de Principes y Caballeros (autori diversi) e Die Schõne Sidea (Jacob Ayer): storie di naufragi, isole incantate, magia. Nel secondo c’è un diavolo che funge nello stesso ruolo dello spiritello per Prospero Li tre satiri (Commedia dell’Arte): personaggio del mago e dell’isola con a suo servizio dei satiri. Discovery of the Bermudas (Sylvester Jourdain, 1610): Caliban e la tempesta in questo senso celebrano la bellezza dell’isola. A True Declaration of the State of the Colonie of Virginia (1610, libello sponsorizzato dal Consiglio della colonia): isola misteriosa, selvaggi, elementi che si ritrovano. A true reportory of the Wreck (William Strachey, 1625) : anche se non lo ha potuto vedere in prima persona da pubblicato in quanto morto, può essere che Shakespeare ne sia venuto a conoscenza prima The history of trauayle in the West and East Indies [History of Travaile] (Pietro Martire) : consonanze con il nome della Tempesta, come ad esempio Gonzalus e Ferdinandus. Uno dei racconti di viaggio di Magellano (1524-25): Settleboss come nome di riferimento di una divinità pagana. I diari di Pedro Sarmiento de Gamboa (1532-1592): ci sono nomi che ritroviamo, Antonio, Gonzalo, Ferdinando. Sarmiento si trova in Corte e perciò ha sicuramente raccontato, quantomeno a livello orale, qualcosa, che può essere facilmente arrivato a Shakespeare. Descrizioni di mostri marini in forma umana da parte del frate Dos Santos Hymenaei (1606) masque di Ben Jonson: anche nella tempesta c’è una rappresentazione di un masque. Des Cannibales de Montaigne ( Essais 1580-88 ): Gonzalo che fa riferimento ai cannibali Metamorfosi di Ovidio: Shakespeare conosceva il latino, per cui può essere che le avesse lette in latino così come avesse letto la traduzione. La tempesta è prospera di incantesimi, inoltre Prospero fa un discorso sulla magia. La tempesta apre l’in-folio, non vi sono (non ne hanno ancora trovate ad oggi) versioni in-quarto. Ha goduto tantissimo del piacere del pubblico, raccoglie tutta la bravura di Shakespeare infine. Gli studiosi concordano sul fatto che essa sia la summa del suo lavoro, la migliore, una sperimentazione molto ben riuscita in cui sfrutta le potenzialità sia del teatro pubblico che di quello privato, perché oltre alla recitazione mette in scena danze, musica (varia, con canzoni molto dedicate di Ariele ma anche molto grossolane come quella di Trinculo) e apparizioni. È densa di potenzialità semantiche, di significati. Prende tutto ciò che aveva scritto prima e in qualche modo nella Tempesta lo rimescola: ciò fa sì che la difficoltà dell’opera non sia solo in come essa sia stata scritta ma anche in come perfino oggi può essere ancora interpretata. Tutto questo contenuto è chiuso, ben raccolto, in una struttura. La forma della Tempesta ha un disegno molto unitario, compatto, per diversi motivi: -rispetta le tre unità aristoteliche: tempo (un giorno), luogo (isola), azione (unica, quella di Prospero, artefice di tutto); -Cornice esterna e cornice interna basate su simmetrie: si apre e si chiude con il narrare di Prospero. -Durata azione (storia che viene raccontata) = durata messinscena (realtà, spettatori) : la storia dura tante ore quanto gli spettatori stanno sulla sedia a vederla. -Azioni simmetriche tra gruppi di personaggi: i tre gruppi di personaggi fanno cose che li accumunano. -Simmetria di intrecci (basati sulla deposizione di un capo): c’è il plot principale di Prospero e i subplot (il fratello di Napoli che vuole detronizzare suo fratello anch’egli, e quello di Stefano e Trinculo che vogliono spodestare Prospero dall’isola). -Musica è l’elemento unificante perché connettore dell’azione, tutti i cambi di scena e cose sensazionali vengono notificati con la musica. Ariel canta e suona, ci sono tantissimi suoni definiti da Prospero “musicali” che provengono dall’isola, e le canzoni sono anche quelle dei clown. Le piste interpretative sono tantissime, ma ci soffermiamo sulle più rilevanti. Le varie cose in simultanea. Il testo va maneggiato più volte, si deve leggere l’introduzione (di tutti). Ogni testo è fornito di note, che devono essere controllate per capire al meglio il testo. Solitamente si trovano nella parte italiana.
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