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Shakespeare- Macbeth, Sintesi del corso di Inglese

Riassunto atto per atto dell’opera teatrale di Shakespeare

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 26/03/2020

Kc-
Kc- 🇮🇹

3.7

(11)

11 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Shakespeare- Macbeth e più Sintesi del corso in PDF di Inglese solo su Docsity! Shakespeare Machbeth Macbeth è una tragedia scritta nei primi anni del regno di Giacomo I Stuart, rappresentata per la prima volta nel 1611. L’opera è divisa in cinque atti ed è ambientata in Scozia in epoca medioevale. Le principali fonti di Macbeth furono: Cronache d'Inghilterra, Scozia e Irlanda, di Raphael Holinshed e Storia del Popolo Scozzese, dello storico e filosofo scozzese Boezio. Shakespeare trasse ispirazione anche dall’opera di Reginald Scot “Scoperta della Stregoneria”, che l’autore scrisse dopo aver assistito a un processo per stregoneria, e Daemonologie, scritto da re Giacomo I Stuart e pubblicato in Inghilterra quando re Giacomo successe a Elisabetta I. Nell’opera Giacomo afferma di credere nella stregoneria e per lui l’unica punizione possibile per tali pratiche è la morte. Macbeth è la tragedia più breve scritta da William Shakespeare, ma anche la più complessa e completa per quanto riguarda l’analisi di ciò che accade in una mente criminale, come quella del protagonista. Nel primo atto, due generali di re Duncan, Macbeth e Banquo,incontrano tre strane donne in una brughiera scozzese, durante il loro viaggio di ritorno verso casa, dopo una feroce battaglia contro un parente del re che voleva usurparlo . In tale battaglia i due generali si sono distinti per forza, coraggio e lealtà. Le tre strane donne, sono tre streghe, salutano Macbeth col suo titolo nobiliare, e gli predicono che oltre conte di Glamis, diventerà anche conte di Cawdor, ed infine re di Scozia. A Banquo invece dicono che sarà meno felice, ma più felice, e che non sarà re, ma padre di una stirpe di re. Fatta la profezia, le tre streghe scompaiono nell'aria. Durante il proseguo del viaggio Macbeth apprende la notizia che il re lo ha nominato conte di Cawdor, poiché si e' scoperto essere l'artefice della rivolta contro il re Duncan, ed il suo posto andrà a chi più valorosamente ha combattuto per salvaguardare il re. Macbeth, e' rapito dal fatto che la profezia delle streghe si sia avverata con così tanta velocità. Dopo aver premiato Macbeth, il re annuncia che si recherà al castello di Macbeth per rendergli onore con una breve visita. Macbeth scrive una lettera a sua moglie dove racconta gli ultimi eventi, con particolare attenzione alla profezia, inoltre informa sua moglie della prossima visita di re Duncan. Quando Lady Macbeth la riceve, giura che lo aiuterà a diventare re, usando qualsiasi mezzo e non fermandosi di fronte a niente. Macbeth rientra a casa, e presto anche il re Duncan. I due coniugi tramano insieme di uccidere il re, e mentre Macbeth si dibatte e non riesce a decidere se agire o meno, sua moglie è risoluta e riesce a convincerlo spiegandogli il piano che ha ideato: intende drogare con del vino le guardie del re, assassinarlo con i pugnali delle guardie, far ricadere la colpa su di loro e quindi ucciderle. ATTO I Scena 1 Il bello è brutto ed il brutto è bello. È il motto che guida le azioni delle streghe. Lo sentiamo nella prima scena del Macbeth, quando le tre fatidiche sorelle organizzano di incontrare Macbeth, dopo la battaglia. Scena 2 Durante uno spostamento, mentre è in corso la battaglia contro le truppe del capo dei ribelli (Macdonwald), Duncan, re di Scozia, accompagnato dai figli Malcom e Donalbain, incontrano un capitano ferito a cui chiede di riferire l'andamento della battaglia. Il capitano informa il re che, quando la battaglia sembrava ormai persa, Macbeth riuscì a ribaltarne le sorti, respingendo le truppe del ribelle e del re di Norvegia. La corona di Scozia è, grazie a Macbeth, salva. Subito dopo il re viene informato dal barone scozzese Ross, che i norvegesi sono andati vicinissimi alla vittoria, grazie al supporto del conte di Cawdor, persona su cui re Duncan aveva una fiducia illimitata. Il titolo di conte di Cawdor, così, viene assegnato a Macbeth , già conte di Glamis. Scena 3 Riappaiono le streghe, che si raccontano a vicenda come abbiano rovinato la famiglia di un marinaio, per vendicarsi del fatto che sua moglie non abbia voluto condividere delle castagne con le streghe: futili motivi, scatenano nelle streghe reazioni sproporzionate. Mentre Macbeth e Banquo (un generale valoroso e fedele al re quanto Macbeth) rientrano a casa, vedono queste "donne con la barba" che salutano Macbeth con i titoli di conte di Glamis e di Cawdor, e di re di Scozia. Macbeth ne è rapito, perché non riesce a spiegarsi come le tre fatidiche sorelle possano sapere come Macbeth sia il conte di Glamis. Conte di Glamis lo sa perché Sinell è morto, ma, per quanto riguarda l'essere conte di Cawdor non se lo spiega perché il signore di Cawdor è vivo e prospera (Macbeth non sa ancora di esserlo) e per quanto riguarda il diventare re la cosa sembra inverosimile. Le streghe fanno una profezia anche a Banquo, dicendogli che non sarà re, ma padre di re. Le streghe scompaiono, e subito Entrano in scena Ross e Angius, che comunicano a Macbeth che il re ha deciso di farlo diventare conte di Cawdor. Lo stupore è totale: come potevano sapere, le tre creature della profezia, che Macbeth sarebbe diventato conte di Cawdor, oltre che di Glamis? e soprattutto, visto che le streghe hanno detto il vero, non potrebbe essere vero anche che io possa diventare re? perso nei suoi pensieri, Macbeth va a ad incontrare il re. Scena 4 Nel castello del re, Malcolm riferisce a suo padre che il conte di Cawdor è stato giustiziato, e Duncan ringrazia pubblicamente Banquo e Macbeth, che riaffermano la loro lealtà al re, annunciando anche che presto andrà a rendere omaggio a Macbeth nel suo castello, dove soggiornerà per una notte. Duncan, infine, nomina formalmente come successore alla corona suo figlio Malcolm. In questo preciso momento Macbeth realizza che non potrà succedere al re per diritto naturale in caso di morte, e sebbene consapevole che "se la sorte vuole che io diventi un re, lo farà senza che io muova un dito", si insinua il dubbio di potere, con la forza, far si che la profezia delle streghe si compia. In Macbeth parte un conflitto interiore, in lui le forze del bene e del male si dimenano, la lealtà e l'ambizione sono in conflitto. Macbeth inizia a vivere in un mondo immaginario, i pensieri causati dalla profezia prendono il sopravvento nella sua mente e la realtà si allontana sempre più dal mondo desiderato, fino a diventare, nel proseguo dell'opera,baratro. Scena 5 Il rientro al castello di Macbeth è anticipato da una lettera dello stesso. Lady Macbeth legge dell'incontro con le tre streghe e delle loro profezie, di come lo abbiano chiamato conte di Glamis pur senza conoscerlo, e di come lo hanno chiamato conte di Cawdor prima ancora che lo stesso Macbeth lo sapesse, fino alla regale previsione. A differenza di suo marito, lady M. realizza che l'unico modo per diventare re e' di assassinare re Duncan. Lady M. , tuttavia, teme che il conflitto interiore di suo marito possa fargli rinunciare all'azione, ma allo stesso tempo, per mezzo di una macabra preghiera, chiede aiuto alle potenze del male, e promette a se stessa di riuscire nell'impresa. Entra un messo e la informa che il Re gli farà visita la sera, all'arrivo di Macbeth questo conferma la imminente vista del re e che andrà via il giorno seguente. Lady Macbeth promette che il re non vedrà più il sole, e chiede a suo marito di non tradire emozioni dal suo volto, che possano svelare il piano. Scena 6 Lady Macbeth accoglie il re Duncan, Malcom, Donalbain, Banquo, Lennox, Macduff, Ross, Angus e gente del seguito. Ella si comporta come una perfetta dama di compagnia, accompagnandolo per il castello, ballando con lui e ostentando una felicità senza fine. A differenza di sua moglie, Macbeth è ancora corroso dai dubbi. Scena 7 Macbeth matura la decisione di non "proseguire oltre in questa impresa": la parentela, la paura di sconvolgere l'ordine delle cose in Scozia, ma soprattutto il timore che il peso della sua azione diventi un fardello insostenibile per il proseguimento della sua esistenza, prevalgono sulla sua ambizione. Sua moglie nel sentire questi propositi si infuria, ed allo stesso tempo rassicura il suo sposo sulla riuscita del piano, presentandolo nei dettagli : drogherà il vino delle guardie del re in modo da renderle inoffensive, quindi, quindi è realizzata, ed un messaggero annuncia a Macbeth che la foresta sta avanzando verso il castello. ATTO IV Scena 1 Macbeth entra, mentre le streghe preparano una pozione nel loro calderone, e chiede che le streghe rispondano alle loro domande. Le streghe accettano, e chiedono al re di bere una pozione, che gli procurerà delle visioni, che soddisferanno le sue domande. La prima visione ripete continuamente "guardati da Macduff”, la seconda che nessun uomo partorito da donna potrà mai sconfiggerlo. La terza visione, mostra un bambino con una corona, che rassicura Macbeth, giacché fino a quando la foresta di Birman non marcerà verso il suo castello, nessuno potrà sconfiggerlo. Macbeth è raggiante: le foreste non si muovono. Infine chiede alle streghe se i discendenti di Banquo saranno re, e queste, dopo aver mostrato otto re, svaniscono. Scena 2 La moglie di Macduff, informata da Ross che suo marito è andato in Inghilterra, accusa il marito di essersi voluto salvare, senza curarsi della sua famiglia e delle persone che vivono nel suo castello. Presto gli uomini mandati dal re entreranno e cancelleranno ogni forma di vita dal castello. Scena 3 In Inghilterra, Macduff si incontra con Malcolm, e riferisce al legittimo erede del re defunto re di Scozia, della tirannia di Macbeth. Entra Ross, e riferisce a Macduff della terribile carneficina che è avvenuta nel suo castello. Macduff giura vendetta. Il quinto e ultimo atto si apre con Lady Macbeth che nel frattempo è tormentata dai sensi di colpa, e durante le notti, cammina nel sonno parla ripetutamente delle sue colpe e compie il gesto di lavare via il sangue di Duncan dalle sue mani e si uccide. Nonostante l’avverarsi della profezia della foresta che avanza, Machbeth si sente ancora sicuro, perché nessun uomo nato da una donna può ucciderlo. Nel frattempo Malcolm e Macduff entrano nel castello, e Macduff sfida a Macbeth a duello. La battaglia ha inizio e Macbeth gli dice di desistere, perché vi è quella profezia, ma Macduff rivela ceh lui è nato da parto cesareo e, perrtanto non è uomo partorito da una domma ma da un chirurgo. Macbeth maledice il momento in cui ha ascoltato i demoni impostori. Macduff uccide Macbeth ed entra nel castello portando la testa di Macbeth e proclama Malcolm legittimo re di Scozia. I futuri re di Scozia, come previsto dalla profezia delle streghe, sarà la discendenza di Fleance. ATTO V Scena 1 Un medico e una dama di lady M. parlano degli accadimenti delle ultime notti: lady M. è sonnambula, e durante il suo girovagare notturno parla continuamente di quello che lei e suo marito hanno fatto. Mima continuamente il lavaggio delle mani, per rimuovere il sangue di re Duncan, inoltre parla dell'assassinio di Banquo. Il medico emette la sua diagnosi: ormai nessuno può aiutare la donna, in quanto la sua malattia consiste nella colpa. Scena 2 Nella campagna vicino Dunsinane gli eserciti di Angus e Lennox, organizzano di incontrarsi con l'esercito inglese, guidato da Macduff e Malcom. Sono a conoscenza che Macbeth ha fortificato il castello per meglio difendersi da un attacco, e sanno che Macbeth non può contare su nessuno, in quanto regna solo col terrore . Scena 3 Dentro il castello di Dunsinane, Macbeth si sente invincibile nonostante i messaggeri portano notizie di un imminente attacco da un esercito molto più forte. Le parole delle streghe sono più forti della realtà: finché la foresta non camminerà, o arriverà un uomo non partorito da donna, sarà impossibile sconfiggerlo. Il medico riferisce sulle condizioni di lady Macbeth, che viene così a conoscenza della pazzia della moglie. Scena 4 L'esercito scozzese incontra quello inglese, guidato da Malcolm e Macduff. Per nascondere l'entità delle forze, Malcolm ordina ad ogni soldato di tagliare un albero, e di avanzare verso il castello, ciascuno nascosto dietro un albero: la profezia delle streghe si adempie, e gli alberi avanzano verso il castello. Scena 5 Macbeth è pronto all'assedio. Una donna piange, e quando le viene chiesto il motivo spiega che lady Macbeth è morta. Il re ormai è assuefatto da troppi avvenimenti, e dopo aver ironizzato sull'esistenza, apprende che la foresta sta marciando verso il suo castello. Per la prima volta teme di essere sconfitto, e mette in dubbio la parola delle streghe, che "mentono pur dicendo la verità". Scena 6 Fuori dal castello. Gli eserciti si liberano dei loro alberi e rami. Malcolm da le disposizioni finali per l'attacco. Scena 7 Dentro il castello, le forze di Macbeth fuggono, Macbeth è ormai solo, tuttavia si aggrappa alla profezia che nessun uomo partorito da donna possa sconfiggerlo. Entra Macduff, seguito da Malcolm e Siward . Scena 8 Macbeth e Macduff sono pronti al duello: Macbeth consiglia Macduff di farsi da parte, spiegandoli che nessun uomo partorito da donna possa sconfiggerlo, ma Macduff spiega che sarà proprio lui ad ucciderlo, giacché non nato in maniera convenzionale, ovvero tramite un taglio cesareo. Macbeth adesso sa che le streghe altro non sono che demoni impostori, che solo vogliono la nostra perdizione. E mentre Macduff porta in mano la testa di Macbeth, Malcolm informa che lady Macbeth si è suicidata. Malcolm richiamerà tutti coloro che Macbeth aveva esiliato,e l'ordine in Scozia, è ripristinato. TEMI PRINCIPALI AMBIZIONE→Macbeth inizialmente si presenta al pubblico come un uomo coraggioso, un eroe che combatte per la sua patria, ma diventa un assassino e un tiranno per soddisfare la sua ambizione e la sua sete di potere. Le tre streghe e le loro profezie alimentano le ambizioni di Macbeth e di sua moglie. Una volta che Macbeth e lady Macbeth sono re e regina, la loro coscienza non regge il peso dell'atto compiuto, trasformando le loro vite in una sorta di incubo fatto di apparizione di spiriti, paure, rimorsi. Macbeth non dormirà più e le notti di sue moglie saranno una rievocazione( da sonnambula) della notte del delitto. L'ambizione, senza il controllo della morale, fa perdere di vista la realtà, che si dilata e diventa baratro. VIOLENZA → e spargimento di sangue sono anch’essi temi centrali dell’opera, infatti, Macbeth ha conquistato il trono commettendo un orrendo delitto e ciò porterà l’uomo a perpetrare altri atti violenti per difendere la sua posizione. Il sangue rappresenta anche il senso di colpa che tormenta i due protagonisti della tragedia che li condurrà alla morte; Lady Macbeth, in preda al delirio, cerca metaforicamente di lavare via il sangue dalle sue mani, ma sa benissimo che le macchie di sangue non possono essere rimosse dalla sua coscienza. La spirale di violenza generata, genera altra violenza, nei confronti di coloro che sono dalla parte del re defunto: ci sono sempre potenziali minacce da sventare ed azioni assassine per prevenirle. Nonostante il Macbeth sia una tragedia violenta, la maggior parte degli atti cruenti si compie lontano dalla scena. Essa viene narrata dalle voci dei protagonisti, che forniscono al pubblico descrizioni dettagliate degli atti commessi. Il dramma si apre con la descrizione delle ferite in battaglia dei condottieri Macbeth e Banquo. Poi si apprende della carneficina al castello di Macduff. REGICIDIO→ che sovvertirà l’ordine naturale delle cose, causando il caos, terribili tempeste, catastrofi e anche gli animali diventeranno pazzi. Il caos nell’ordine naturale delle cose riflette il caos generato nel mondo politico e sociale, infatti, nella visione del tempo, il benessere del sovrano era strettamente legato al benessere della sua nazione. VISIONI ED ALLUCINAZIONI→ Durante lo svolgimento della tragedia i due personaggi principali sono spesso soggetti a visioni ed allucinazioni. Shakespeare non svela se le visioni sono reali oppure frutto di allucinazioni. Quando Macbeth e' in procinto di uccidere Duncan vede un pugnale coperto di sangue che fluttua nell'aria, e lo guida verso la camera in cui Duncan sta dormendo. Dopo che Macbeth ha ucciso Banquo, che appare come spirito durante un banchetto, tormenta Macbeth di fronte ai suoi ospiti. Visioni sono anche quelle di Lady Macbeth da sonnambula, che continua ossessivamente a compiere il gesto di lavare le mani sporche di sangue. SOPRANNATURALE→ Il dramma pone importanti quesiti sul tema del soprannaturale. E' possibile vedere nel futuro? Le tre donne che Macbeth e Banquo incontrano sono davvero tre streghe o solo tre losche ed ambigue donne? L' allucinazione che Macbeth che vede lo spirito di Banquo e' davvero tale, o si tratta di una visione reale di un fantasma? DESTINO E LIBERO ARBITRIO→ Le profezie delle streghe scuotono le vite di Macbeth e Banquo. Ad entrambi è predetto un futuro di grandezza, ed entrambi reagiscono alla profezia col proposito di far compiere al loro destino il suo corso. Entrambi sono consapevoli che se il destino ha in serbo qualcosa, la realizza. In un secondo momento, Macbeth è spinto da sua moglie ad agire affinché' uccida il re e gli succeda. Diversamente da Banquo, Macbeth prova a prendere in mano la sua vita, per rendere il suo destino conforme alla sua ambizione e, provando a combattere il destino porta se stesso alla rovina. ANALISI DEI PERSONAGGI La tragedia è ricca di elementi soprannaturali, rappresentati soprattutto dalle tre streghe, chiamate dagli altri personaggi weird sisters (strane sorelle); esse sono simili alle furie della mitologia greca che governano la vita umana e predicono il futuro. Rappresentano le forze oscure del male, hanno poteri soprannaturali; conoscono le debolezze di Macbeth e con le loro profezie lo inducono ad agire in modo criminale per soddisfare la sua ambizione e allo stesso tempo lo ingannano, soprattutto con le profezie finali quando gli fanno erroneamente credere di essere ormai al sicuro. Shakespeare scrive la tragedia in blank verse usato dalla maggior parte dei personaggi, le tre streghe invece parlano in rima baciata, quindi i loro discorsi sembrano delle innocue filastrocche, pronunciate dai personaggi più pericolosi di tutta l’opera. Le loro parole sono ambigue e insinuano che le cose non sono come sembrano, la loro ambiguità è evidente nella questa frase: il giusto è malvagio, il malvagio è giusto. Tuttavia non è chiaro se agiscono indipendentemente o per conto del destino, profetizzando ciò che è già scritto e non può essere cambiato. Il protagonista della tragedia, Macbeth, è presentato come un uomo coraggioso, un eroe, ma comprendiamo la sua vera natura dopo il primo incontro con le streghe: è
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