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Sharing mobility economy e capitale sociale: BlaBlaCar crea relazioni solo tra chi lo usa spesso?, Guide, Progetti e Ricerche di Comunicazione di Massa

L'indagine prende spunto dal paper di Arcidiacono e Pais in cui si dimostra come gran parte degli utenti di BlaBlaCar sviluppino relazioni tra loro. Tale ricerca si concentrava però sugli utilizzatori pesanti della piattaforma, che usano il servizio almeno 5 volte in 4 mesi. Da ciò è scaturita la nostra domanda di ricerca: lo sviluppo di relazioni è un fenomeno generalizzato o riscontrabile solo tra heavy user? Vi sono ragioni più importanti per cui gli utenti la usano (es.: risparmio)?

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2018/2019

In vendita dal 19/09/2019

montebello.mariachiara
montebello.mariachiara 🇮🇹

5

(1)

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Scarica Sharing mobility economy e capitale sociale: BlaBlaCar crea relazioni solo tra chi lo usa spesso? e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Comunicazione di Massa solo su Docsity! Sharing mobility economy e capitale sociale: BlaBlaCar crea relazioni solo tra chi lo usa spesso? di Mariachiara Montebello Andrea Careddu ABSTRACT La nostra ricerca è incentrata sul servizio di car pooling BlaBlaCar e sullo sviluppo di capitale sociale e relazionale derivante dall’utilizzo di tale piattaforma. Questa indagine trova le sue radici nel paper realizzato nel 2016 da Arcidiacono e Pais, nel quale viene dimostrato come la maggior parte degli utenti di BlaBlaCar sviluppi relazioni sociali con altri viaggiatori. Analizzando la metodologia di tale ricerca, tuttavia, è possibile notare come essa si sia concentrata soltanto sugli utilizzatori pesanti della piattaforma, ossia tra persone che viaggiano con tale servizio almeno 5 volte in un periodo di tempo di 4 mesi. Da tale considerazione è quindi scaturita la nostra principale domanda di ricerca: lo sviluppo di relazioni sociali generato dall’utilizzo di BlaBlaCar è un fenomeno generalizzato o riscontrabile soltanto tra gli heavy user del servizio? Vi sono ragioni più importanti per cui gli utenti fanno uso di tale piattaforma (su tutti, il risparmio economico)? DOMANDA DI RICERCA E METODOLOGIA Analizzando l’impatto dell’utilizzo di BlaBlaCar nella vita sociale dei suoi utenti, ci siamo chiesti se la rilevanza degli aspetti relazionali della piattaforma fosse la stessa per chi viaggia con più frequenza tramite la piattaforma e per chi ne fa un uso più sporadico. Abbiamo quindi ipotizzato che la maggior parte degli utilizzatori di BlaBlaCar, al contrario, preferisca tale piattaforma per via dei vantaggi economici e pratici più che per il senso di comunità. Abbiamo scelto, pertanto, di produrre una ricerca quantitativa, distribuendo un questionario (tramite Google Form) in cui riproporre alcuni quesiti adottati da Arcidiacono e Pais nel loro progetto. Le dimensioni di ricerca da noi considerate sono state: ● Genere, età, livello di istruzione, condizioni lavorative, reddito e domicilio degli utenti; ● Frequenza di viaggio, ruolo principale (guidatore o passeggero) e scopo dei viaggi; ● Valori associati a BlaBlaCar e ragioni di utilizzo della piattaforma; ● Rilevanza del sistema di feedback, fiducia riposta in BlaBlaCar e negli estranei; ● Relazioni sociali sviluppate in seguito all’utilizzo del servizio; ● Condivisione di informazioni, racconti ed emozioni connessi alle esperienze vissute con BlaBlaCar; ● Coinvolgimento emotivo nella community e opinioni sull’azienda. Utilizzando Microsoft Excel, abbiamo in seguito provato a correlare i risultati per osservare similitudini e differenze rispetto alle conclusioni di Arcidiacono e Pais. ANALISI DEI DATI Abbiamo raccolto le risposte di 429 utenti di BlaBlaCar, tra il 30 Maggio e il 9 Giugno 2018. Profilo sociodemografico Quasi la totalità dei rispondenti (90,9%) sono giovani, tra 18 e 27 anni (64,3%) e tra 28 e 37 anni (26,6%). Gli adulti (con più di 38 anni) rappresentano solo il restante 9,1% del campione (il 4,9% ha tra 38 e 47 anni, il 3,7% ha tra 48 e 57 anni, lo 0,5% ha ne più di 58). Grafico 1 – Età degli intervistati La maggioranza degli intervistati ha un buon livello di istruzione. Il 57,4% del campione ha almeno una laurea: il 28,2% ne ha una, il 23,8% ha una laurea specialistica, il 5,4% ha un dottorato (concluso o in corso) o un master. Il 41% dei rispondenti ha frequentato le scuole superiori e il 79% l’università. Solo l’1,6% ha frequentato soltanto le scuole medie. Grafico 2 – Titolo di studio dei rispondenti I nostri risultati riguardanti età e istruzione degli utilizzatori confermano le conclusioni di Arcidiacono e Pais riguardo la maggiore diffusione della sharing economy tra giovani istruiti, definiti anche “Millennials” o “Generazione Y”. Motivazione di viaggio Gli utenti di BlaBlaCar possono essere divisi in due parti eguali: una metà (il 46,9%) utilizza la piattaforma di car pooling per ragioni ludiche (il 15,6% per vacanze e viaggi di piacere ed il 31,2% per visitare amici, familiari e partner). La restante metà del campione (il 51,7%) sceglie tale servizio per motivazioni legate alla professione o allo studio (il 30,5% occasionalmente ed il 21,2% quotidianamente). Il restante 1,4% degli intervistati utilizza la piattaforma per altre finalità: ad esempio, per raggiungere aeroporti poco collegati alla città in cui vivono. Grafico 3 – Ragioni di utilizzo di BlaBlaCar Confrontando questi dati con la letteratura precedente, notiamo un più numeroso gruppo di utenti che viaggiano per piacere (il 65%). Tale risultato può essere motivato dalla differenza tra i campioni, in quanto ricordiamo come lo studio di Arcidiacono e Pais si sia concentrato solo sugli utenti più attivi (almeno 5 viaggi con BlaBlaCar nei 4 mesi precedenti alla ricerca). Il nostro campione, invece, si estende agli utilizzatori che hanno compito da 0 a 20 viaggi nell’ultimo anno. Grafico 7 – Fasce di reddito degli intervistati Difatti, nel nostro campione, il reddito sembra influenzare molto le ragioni per cui gli utenti preferiscono viaggiare con BlaBlaCar anziché con più costosi mezzi di trasporto: la percentuale di persone che ha assegnato solo 1 punto su 7 al risparmio economico aumenta infatti al crescere del reddito. Questi dati sono profondamente differenti da quelli emersi dalla ricerca di Arcidiacono e Pais, in cui la maggior parte del campione (il 62% dei passeggeri e il 70,3% dei guidatori) affermava di essere soddisfatto della propria situazione economica. Ciò spiegherebbe quindi perché il risparmio offerto da BlaBlaCar non è considerato più importante degli altri aspetti sottolineati. I risultati riguardanti l’importanza dell’elemento economico possono inoltre essere connessi al sesso dei rispondenti, dato che nella ricerca precedente essi erano soprattutto uomini, generalmente pagati più delle donne12. Nel nostro campione, invece, le percentuali sono opposte: il 71,6% è rappresentato da donne e il 28,4% da uomini. 12 Carlini, R. (2017) - Perché le donne continuano a guadagnare meno degli uomini, https://www.internazionale.it/opinione/roberta-carlini/2017/03/07/donne-guadagnano-meno-uomini Grafico 8 – Sesso degli intervistati Questa ipotesi è stata confermata dalla percentuale di donne che ha attribuito il massimo punteggio (7) a “Risparmio”, ben più alta di quella degli uomini. Al contrario, la percentuale di uomini che hanno assegnato solo 1 punto su 7 a questo attributo è il doppio di quella delle donne. Differenze tra uomini e donne Vi sono inoltre ulteriori differenze tra gli uomini e le donne intervistati. - Viaggiare in compagnia ha ottenuto il punteggio massimo (in una scala da 1 a 7 punti) dal 4,9% dei rispondenti maschi e dall’1,9% delle donne. - BlaBlaCar è considerato un modo per viaggiare comodamente più dalle donne (che assegnano a tale aspetto mediamente 3,9 punti) che dagli uomini (con media di 3,4 punti). Tale dato riflette inoltre la percentuale di uomini che ha assegnato al comfort il minimo punteggio (1), pari al doppio di quella delle donne. Al contrario, il numero di donne che ha assegnato a tale aspetto il massimo punteggio (7) è due volte quello degli uomini. - Un’altra ragione di utilizzo di BlaBlaCar che presenta significative differenze a seconda del genere degli intervistati è la mancanza di mezzi di trasporto alternativi. Mediamente, tale ragione di utilizzo del servizio di car pooling ha ricevuto 2,9 punti su 7 dagli uomini e 3,4 su 7 dalle donne. Questo dato potrebbe essere giustificato da alcune caratteristiche delle donne italiane, che spesso non guidano per lunghe distanze e si sentono meno sicure nell’utilizzare trasporti pubblici. Ciò trova un’ulteriore conferma nella differenza di percentuali riscontrata tra passeggeri e guidatori: l’82,41% delle donne intervistate utilizza BlaBlaCar come passeggero, contro il 65,57% degli uomini. I guidatori uomini sono inoltre il doppio delle donne. Grafico 9 – Sesso di guidatori e passeggeri Differenze tra guidatori e passeggeri - Confrontando i punteggi medi assegnati da passeggeri e guidatori, è possibile notare come la compagnia sia più importante per i guidatori, che assegnano a tale aspetto mediamente 3,3 punti (nella scala da 1 a 7), con solo l’11,5% di essi che vi attribuisce solo un punto. I passeggeri, invece, valutano la compagnia mediamente con 2,8 punti. Tale risultato può essere connesso alla maggiore sicurezza della guida in compagnia rispetto a quella in solitaria, che risulta essere un pensiero rilevante per gli utenti più anziani. - La comodità è maggiormente popolare tra i passeggeri che tra i guidatori: la maggior parte di questi ultimi (il 42,7%), infatti, assegna a tale elemento solo 1 o 2 punti su 7, mentre la percentuale si dimezza tra i passeggeri (23,1%). Il totale di passeggeri che, al contrario, attribuisce 6 o 7 punti a tale valore (ossia il 25,5%) è inoltre il doppio di quella dei guidatori (12,5%). Questo risultato è probabilmente dovuto al minore stress ovviamente dovuto alla mancata responsabilità della guida. - Un dato simile emerge dall’analisi della mancanza di mezzi di trasporto, aspetto a cui è stato attribuito solo 1 punto su 7 dal 33,3% dei guidatori e dal 17,8% dei passeggeri. Al contrario, il 13,5% dei passeggeri e solo il 5,21% dei guidatori vi attribuisce il punteggio massimo. Tale problema sembra presentarsi maggiormente nel Sud Italia e nelle isole, in cui la percentuale degli utenti che attribuisce 7 punti su 7 alla mancanza di mezzi di trasporto alternativi come ragione per utilizzare BlaBlaCar rappresenta rispettivamente il 17,6% e il 19,5% dei rispondenti, contro il 7,1% degli intervistati domiciliati nel Centro Italia e il 9,7% del Nord. - Tuttavia, il risparmio si conferma la più importante ragione per cui tutti gli utenti scelgono BlaBlaCar, dato che solo 9 (6 passeggeri e 3 guidatori) dei 429 intervistati vi attribuisce 1 punto. I passeggeri sono più interessati all’aspetto economico probabilmente in quanto per il 49% studenti (e solo per il 22,5% dipendenti, per il 12,6% studenti lavoratori, per il 5,7% lavoratori autonomi, per il 5,4% studenti in cerca di occupazione, per il 3,9% disoccupati in cerca di lavoro e per lo 0,9% inoccupati). Una situazione diversa emerge infatti dall’analisi dei guidatori, rappresentati per la maggior parte da dipendenti (46,9%), seguiti da studenti lavoratori (18,7%), lavoratori autonomi (16,7%), studenti (13,5%), disoccupati in cerca di lavoro (3,1%) e inoccupati (1%). si fida di chi usa tale tipologia di piattaforma e solo il 4,7% esprime una fiducia generalizzata verso gli estranei. Grafico 13 – Ragioni per cui il campione accetta di viaggiare con degli sconosciuti su BlaBlaCar Tale ripartizione è valida per chi guida quanto per i passeggeri. Vi è inoltre una piccola quantità di questi ultimi (circa il 6%) che si mostra più incline a fidarsi del sistema dei feedback, rispetto ai guidatori, che hanno leggermente più fiducia negli sconosciuti. Abbiamo ipotizzato che tale risultato potesse essere connesso all’età e al livello di esperienza degli utenti. - Riguardo l’età dei rispondenti, sia guidatori che passeggeri sembrano affidarsi soprattutto al sistema di feedback fino ai 47 anni, ma poi mostrano un’apertura verso gli sconosciuti e gli utenti delle piattaforme di sharing economy. - Per quanto concerne il livello di esperienza degli intervistati, il sistema di feedback sembra essere il parametro più importante per i viaggiatori più e meno frequenti, seguito dalla fiducia riposta nei sistemi di sicurezza di BlaBlaCar. Quest’ultimo elemento risulta essere più apprezzato dai meno esperti, che potrebbero ovviamente essere meno inclini a fidarsi degli sconosciuti incontrati attraverso tale tipo di piattaforma. Il Sistema dei feedback Prima del viaggio, la maggior parte degli intervistati di ogni categoria (il 66,7%) esamina i profili degli utenti per scegliere con chi viaggiare. Il 27,7% dei rispondenti guarda i profili ma accetta di viaggiare con chiunque, mentre solo 24 persone (il 5,6% del campione) non guarda gli account degli utenti ed è disposto a viaggiare con tutti. Grafico 14 – Analisi dei profili prima di scegliere con chi viaggiare Nella ricerca di Arcidiacono e Pais, il campione si divideva in 3 categorie in modo maggiormente uniforme, mentre dalla nostra indagine risulta che il gruppo di utenti che controlla i profili dei viaggiatori prima di scegliere a chi affidarsi è quasi il doppio degli altri. Seguendo le orme dei due ricercatori, abbiamo correlato le risposte alle domande riguardanti le ragioni per cui gli intervistati accettano di viaggiare con persone sconosciute e il loro comportamento precedente al viaggio. Il risultato ha confermato una fiducia generalizzata. Analizzando più in profondità le diverse categorie di utenti, possiamo notare come le differenze emerse in precedenza all’interno del campione siano simili a quelle esistenti nei diversi gruppi: - La maggior parte delle persone che si fidano dei sistemi di sicurezza di BlaBlaCar (il 62,5%) tende ad essere più cauta e controllare i profili degli utenti prima di inviare o accettare una richiesta di viaggio, mentre il 30,7% dichiara di controllarli ma di accettare chiunque e solo il 6,8% ammette di non consultare affatto le informazioni presenti sugli account prima di confermare il passaggio. - Lo stesso accade all’interno del gruppo di utenti che si fida dei feedback positivi e viceversa: la percentuale più alta (ben il 71%) è infatti rappresentata dagli utenti che accettano di viaggiare con persone di cui controllano i profili. Il 27,9% li consulta, ma ammette di non prendere davvero in considerazione le informazioni presenti, mentre solo 3 persone (l’1,1%) non guarda affatto gli account degli altri utenti. - Una situazione simile si ripresenta anche all’interno del gruppo di utenti che si fidano degli utilizzatori di piattaforme come BlaBlaCar, ma con una percentuale più alta di rispondenti che non guardano i profili (il 17,8%). I viaggiatori che li controllano ma decidono di ignorare le informazioni rappresentano il 20%, mentre il 62,2% sceglie di viaggiare con qualcuno solo dopo averne esaminato l’account. - L’unico risultato differente riguarda gli utenti che si fidano generalmente degli sconosciuti. Nella ricerca di Arcidiacono e Pais, tale gruppo registrava il più basso tasso di rispondenti che considerano importanti i feedback ricevuti dagli utenti: era quindi possibile concludere che chi si fida in generale degli estranei tende solitamente a non considerarne i punteggi ricevuti. Il nostro gruppo appare invece più eterogeneo, con percentuali quasi pari raggiunte dalle persone che scelgono di scegliere i compagni di viaggio in base ai feedback (35%), dagli utenti che consultano i profili ma non si mostrano poi selettivi (30%) e dai rispondenti che non guardano affatto le informazioni e viaggiano con chiunque (35%). Tuttavia, mentre dalla ricerca di Arcidiacono e Pais emergeva una forte correlazione tra persone che si fidano degli sconosciuti e utenti che guardano i profili ma viaggiano con chiunque, la nostra indagine ha rilevato la presenza di altri due gruppi con lo stesso livello di fiducia. Difatti, la percentuale di persone che consultano gli account degli altri utenti ma non si mostrano selettivi è la stessa all’interno del sottocampione che si fida dei sistemi di sicurezza di BlaBlaCar (30,6%), in quello degli utenti che si fidano dei feedback (27,9%) e nel gruppo di utenti che si fida in generale degli sconosciuti (30%). Riteniamo quindi che nel nostro campione, maggiormente popolato da utilizzatori occasionali della piattaforma, alcuni rispondenti potrebbero non essere stati coerenti, dichiarando di avere generalmente fiducia negli sconosciuti, ma mostrandosi poi selettivi con gli utenti di BlaBlaCar. La bassa fiducia generalizzata è inoltre emersa anche dall’analisi delle risposte riguardanti la possibilità di viaggiare o meno con un utente che non abbia ancora ricevuto feedback. Difatti, il 57,3% dei rispondenti ammette che accetterebbe di viaggiare con tale tipologia di utente solo dopo lo scambio di alcuni messaggi. Il 25,9% degli intervistati, invece, rifiuta l’idea di viaggiare con chi non ha ancora feedback, mentre solo il 16,8% è disposto a viaggiare assieme a tale tipo di utenti nonostante tale mancanza. Grafico 15 – Atteggiamento assunto nei confronti degli utenti privi di feedback I nostri risultati sono ancora una volta diversi da quelli ottenuti da Arcidiacono e Pais, che registrarono una più alta percentuale (il 73%) di persone disposte a viaggiare con utenti senza feedback dopo aver scambiato con essi alcuni messaggi, una considerevolmente più bassa percentuale di utenti che non prendono in considerazione tale ipotesi (il 5,9%) e un più alto numero di rispondenti che viaggerebbe con essi in ogni caso (il 21,2%). Si tratta quindi di un altro scenario che potrebbe essere giustificato dal più basso livello di esperienza del nostro campione, rispetto a quello della precedente ricerca. Riteniamo quindi che gli utenti più esperti di BlaBlaCar si fidino della piattaforma abbastanza da accettare più frequentemente di condividere i propri viaggi con utenti privi di feedback. - Provando a verificare tale correlazione, nonostante l’abitudine di scambiare alcuni messaggi prima di accettare di viaggiare insieme sia diffusa in tutti i sottocampioni, i viaggiatori meno Grafico 18 - Definizioni di BlaBlaCar Nonostante ciò, la percentuale di rispondenti che ha optato per il “No” come risposta alle domande presenti nel grafico cresce all’aumentare del coinvolgimento nella comunità implicito nei quesiti formulati: si passa infatti dal’1,86% di intervistati che non considera il servizio comodo al 42,66% di rispondenti che non si sentono parte della community. Tuttavia, la nostra ricerca evidenzia che l’88,8% delle persone che definiscono BlaBlaCar un servizio comodo, considerano la piattaforma degna di fiducia, un dato emerso anche dall’indagine di Arcidiacono e Pais. Abbiamo quindi analizzato le possibili correlazioni tra il senso di comunità percepito dagli utenti e il comportamento dei rispondenti in seguito a un’esperienza negativa con BlaBlaCar. Considerando le risposte di coloro che si sentono parte della community, è possibile notare come essi (per il 56,1%) siano più inclini a lasciare un feedback negativo rispetto al gruppo che ha risposto “No” alla domanda in proposito (in cui circa metà degli intervistati farebbe lo stesso). La percentuale di rispondenti che preferisce non lasciare alcun feedback è più alta tra coloro che non si sentono parte della community, a dimostrazione del loro scarso interesse a creare benefici per gli altri utenti e per l’affidabilità della piattaforma, utilizzata solo per scopi pratici. The BlaBlaCar community L’ultima domanda è finalizzata a comprendere più a fondo il livello del senso di appartenenza avvertito dagli utenti intervistati. Abbiamo chiesto loro di valutare, in una scala da 1 a 7, quanto si sentono parte di una comunità che contribuisce a cambiare positivamente il mondo (offrendo un nuovo metodo di utilizzo delle risorse del pianeta, restaurando la fiducia tra persone, ecc.). Grafico 19 – Livello del senso di appartenenza alla community di BlaBlaCar percepito dagli utenti Arcidiacono e Pais avevano raggiunto un 85% di utenti che dichiaravano di sentire un elevato senso di appartenenza alla community di BlaBlaCar, mentre solo il 55,8% dei nostri rispondenti afferma lo stesso (assegnando da 5 a 7 punti). Da tali risultati emerge che la risposta più indicata è “5” e il livello medio di fiducia è di 4,65 su 7. CONCLUSIONI Tutti i dati raccolti ci hanno spinti a concludere che, mentre coloro che utilizzano più frequentemente BlaBlaCar, intervistati da Arcidiacono e Pais, sono maggiormente coinvolti negli aspetti sociali e nei valori immateriali connessi alla piattaforma, gli utenti meno esperti sono più orientati verso l’aspetto pratico della piattaforma, di cui considerano maggiormente gli aspetti economici e utilitaristici. Tuttavia, è importante sottolineare che gli utenti del nostro campione sono stati scelti casualmente, mentre la ricerca precedente è stata condotta a partire da dati forniti da BlaBlaCar stessa. La nostra indagine può inoltre non aver considerato a sufficienza altre ragioni (come, ad esempio, l’ecologia) che possono condizionare gli utenti della piattaforma tanto quanto gli aspetti sociali (se non di più), al momento della scelta di viaggiare con servizi come BlaBlaCar o mezzi di trasporto più tradizionalmente intesi. Nella domanda riguardante le ragioni di utilizzo della piattaforma, abbiamo inserito la voce “Comodità”, che può però essere intesa sia in termini di comfort del mezzo che di flessibilità di orari e luoghi. Queste due dimensioni avrebbero potuto essere sicuramente scisse o meglio specificate. Considerando tali aspetti, questo studio può rappresentare un punto di partenza per future indagini sul ruolo delle relazioni sociali in altri servizi e piattaforme che stanno affacciandosi sul mercato grazie al diffondersi della sharing economy (su tutti, Uber, ArBnb e Couchsurfing). Abbiamo inoltre trascurato alcune possibili opzioni nella sezione anagrafica del questionario, non proponendo l’opzione “Pensionati” nella domanda riguardante il lavoro. Dato però che i più anziani generalmente non utilizzano tali piattaforme online e sono restii a viaggiare con persone sconosciute (o più semplicemente a guidare un’auto), non riteniamo che tale omissione possa aver influito più di tanto sui risultati ottenuti. Passando invece all’aspetto legato alla residenza dei nostri intervistati, la maggior parte (il 45,5%) risulta domiciliata nel Nord Italia, seguita da Italia Centrale (26,3%) ed isole (20,3%), mentre solo 24 dei 429 rispondenti (il 7,9%) proviene dal Sud del Paese. È possibile che tali risultati siano legati alle caratteristiche dei ricercatori, domiciliati a Milano e originari di Abruzzo e Sardegna. Di conseguenza, potrebbe essere interessante ripetere l’indagine su un campione più omogeneo e significativo, per poter illustrare al meglio le differenze tra gli abitanti delle varie aree d’Italia. Lo stesso può essere affermato anche per quanto riguarda l’età dei rispondenti, dal momento che chi ha condotto la ricerca ha tra i 23 e i 25 anni d’età, ed è quindi ipotizzabile che abbia raggiunto più facilmente persone giovani, specialmente studenti universitari. Potrebbe quindi essere utile ripetere la ricerca su un campione più equamente diviso in termini di età.
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