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Siamo quello che leggiamo, Sintesi del corso di Letteratura Italiana

Riassunto "Siamo quello che leggiamo", di A. Chambers

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021
In offerta
30 Punti
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Caricato il 30/03/2021

saracamilla94
saracamilla94 🇮🇹

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Scarica Siamo quello che leggiamo e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! SIAMO QUELLO CHE LEGGIAMO Crescere tra lettura e letteratura (di Aidan Chambers) INTRODUZIONE Territori sottratti all’indicibile – D. Barrilà Alla ricerca delle particelle elementari. Sappiamo che il processo della lettura investe in maniera simultanea e per intero il nostro mondo interiore, la sfera cognitiva e quella emotiva, ma non è avvertito da tutti gli appassionati della materia come un‟operazione necessaria o, in parole povere, quando si guarda un fiore ci si lascia affascinare da esso senza necessariamente porsi delle domande sul perché abbia quel determinato colore o profumo. E‟ il nostro modo di percepire le cose, né troppo superficialmente, né troppo scientificamente e approfonditamente; ed è per questo che quando invece decidiamo di osservare dobbiamo tenere sempre presente che se ci focalizziamo su un aspetto, in realtà perdiamo molti altri particolari. Lo sguardo dell‟osservatore è quello che prima frammenta, spezzetta, analizza, e poi ricompone nella visione d‟insieme. Importante non è solo la capacità di osservare il “generale” e la capacità di selezionare il particolare decisivo, ma soprattutto di gettare nessi tra quello e gli altri aspetti dell’insieme. Uno sguardo libero, capace di frammentare e poi ricostruire, vede meglio. Questo processo fonda le sua basi nel cosiddetto principio di indeterminazione, formulato da Werner Heinseberg: grazie al suo postulato, Heinseberg, afferma che non è possibile conoscere contemporaneamente sia il contesto generale che il dettaglio, poiché ciò è influenzato dalla nostra osservazione soggettiva. Osservatore e osservato prendono posto all‟interno dello stesso insieme, contaminandosi in modo così profondo da fare venire meno ogni pretesa di oggettività. La natura quantistica del leggere. Secondo quanto affermano gli studi di neuroscienze, l‟uomo non è programmato per essere un lettore [cfr. capitolo su lettura, cervello e neuroscienze], dal momento che lettura e scrittura sono invenzioni umane e il nostro cervello ha impiegato migliaia di anni per svilupparsi in questa direzione. Corsini, con quello che definisce il fattore “chi, come a chi”, sottolinea l‟interazione di tre elementi che, attraverso il loro miscuglio, segnano il destino di ogni terapia: ciò che dipende nel corso di essa dipende da come i fenomeni in gioco si mischiano tra loro e, l‟esito finale, è dato da un insieme di cause e effetti che procedono per integrazioni sempre più complesse. La lettura, come una sorta di psicoterapia, è un‟interazione tra due universi, quello di chi scrive (o meglio ha scritto) il testo e quello di chi legge. Sempre come la psicoterapia, anche la lettura è una forma di apprendimento ed è finalizzata a far pensare diversamente le persone attraverso dei processi cognitivi, a farle sentire diverse, a farle comportare diversamente. Essa è apprendimento di qualcosa di nuovo o riapprendimento di qualcosa di cui ci si è dimenticati. Ma nelle psicoterapie il cambiamento avviene tramite sofferenze e eventi catastrofici; al contrario, nella lettura il cambiamento avviene attraverso il piacere dell‟azione. Nella lettura, inoltre, il cambiamento non è mai cercato volontariamente, ma non per questo può essere considerato un effetto trascurabile. Confrontarsi, imitare, cambiare. Aidan Chambers scrive: “Chiunque si definisca un lettore potrà certamente contare su un certo numero di libri che in un determinato momento della vita gli ha ri - aperto gli occhi. … Ritengo importante soffermarmi su due aspetti che sottolineano il valore della lettura: la sua funzione pacificatoria, che ci conforta nella nostra condivisa umanità, e la sua funzione sovversiva, che sfida costantemente i nostri pregiudizi, le nostre radicate abitudini, il nostro auto - compiacimento” . Come diceva Aristotele l‟uomo è un animale sociale, il più adatto all‟imitazione ovvero ad apprendere dal fare ciò che fanno i propri simili attraverso le pratiche del confronto, del paragone. La lettura è una simulazione da cui noi possiamo imparare, ma delle volte il mondo letterario è così realistico, ci trasmette sentimenti e prospettive così vicine a noi che non comprendiamo più dove finisce il confine della realtà e finiamo per lasciarci prendere, immedesimarci nelle situazioni descritte. La misteriosa terra dell’indicibile. Come ben sappiamo, le immagini sono enormemente più comunicative delle parole perché contengono per intero il fenomeno che vogliamo descrivere, il suo presente e il suo futuro. Le immagini del resto esistono da sempre, mentre la parola e la scrittura è una conquista posteriore e in ogni caso rappresentano solo ciò che riusciamo ad estrarre dall‟immagine, una piccola parte e gran parte di questo significato di conseguenza rimane celato nella sfera dell‟indicibile. Perché la natura non si preoccupa di come chiamiamo le cose, le fa e basta. La scrittura ci consente in parte di esprimere questo indicibile e anche la lettura è un valido metodo per poter mettere in pratica il significato nascosto delle cose, specie se è fatta a voce alta, pratica utile soprattutto nel modo di rapportare la che neppure ne conosceva l‟esistenza, lo indusse ad iscriversi come pegno di amicizia. Quel posto lo terrorizzava e se Alan non fosse stato al suo fianco, pronto a sollecitarlo e a ricattarlo, non sarebbe mai entrato. L‟edificio sembrava esageratamente ampio e spaventosamente misterioso, pervaso da un silenzio inquietante e sepolcrale. Senza Alan e la biblioteca pubblica non sarebbe mai andato otre Wozel Gummidge. La visita settimanale alla biblioteca divenne un rituale, ogni volta prendeva qualcosa in prestito, anche perché temeva di essere altrimenti ripreso dalla bibliotecaria. Il suo nuovo interesse per la lettura gettò le basi della sua biblioteca personale, che si andò progressivamente arricchendo di numerosi libri di narrativa: la lettura era semplicemente una delle tante attività a cui si dedicava, come ascoltare la radio, andare al cinema o a teatro, seguire concerti. Ed era soprattutto il cinema ad appassionarlo: davanti allo schermo si sentiva completamente a suo agio, senza avvertire la fatica che qualsiasi lettura comportava, anche quella del libro più avvincente e avventuroso. Una svolta significativa nella sua vita si verificò tra i 14 e i 16 anni grazie all‟incontro con uno straordinario insegnante e con un particolare libro  a 13 anni e mezzo fu ripescato per il Ginnasio pubblico insieme ad altri 15 ragazzi, come lui “sbocciati in ritardo”. Jim Osborn era l‟acuto, brillante, critico e intransigente insegnante a capo del corso di inglese, profondamente convinto che il cuore dell‟educazione fosse rappresentato dalla lettura di letteratura. Jim irruppe nell‟aula portando con se un giradischi, lo accese,mise un disco sul piatto,li guardò coi suoi occhi strabici attraverso gli occhiali a fondo di bottiglia e disse “Ascoltate” lasciando cadere la puntina sul disco. Dopo quattro secondi alzò a puntina, puntò il dito verso un loro compagno e ordinò : “ripeti ciò che hai sentito”, il ragazzo rimase in silenzio. Nessuno riuscì a rispondere. Le parole assunsero un significato più profondo , la lingua li apparve come un fiume sacro, la poesia un terreno fertile. Da quel momento nessun libro fu più lo stesso e la lettura non fu mai più un semplice passatempo per riempire gli spazi vuoti della sua esistenza. In questo periodo continuò a frequentare la biblioteca , quella pubblica prima, quella del ginnasio poi, per prendere in prestito almeno un libro alla settimana. Parlava abitualmente delle sue letture con Jim, che commentava le sue scelte e gli consigliava su diversi autori. Nel suo rituale di scelta per il libro da acquistare (metà paghetta settimanale per il cinema, l‟altra metà per il libro o i libri), le incursioni in libreria di metà settimana erano degli assaggi: il gran giorno era il venerdì  l‟ora di pranzo veniva utilizzata per prendere la decisione definitiva sul libro da acquistare, il venerdì pomeriggio era sempre un momento difficile in quanto sentiva bruciare il nuovo libro sotto il banco e non vedeva l‟ora di aprirlo. Arrivava a casa e gli dava un‟occhiata: copertina, colophon e magari qualche pagina senza farsi catturare dalla storia. Poi dopo il the delle cinque andava al cinema e, se il film non lo aveva appassionato al punto da fargli desiderare di addormentarsi con le sue emozioni, cominciava a leggere il libro. Di ogni libro che leggerà, ne segnerà i dati e una riga di commento. Il Grande Momento Penguin arrivò pero nel 1950 quando scoprì “Figli e amanti”. Questo romanzo catturò immediatamente la sua attenzione perché dal titolo suppose si trattasse di una storia piccante. Era la prima volta che leggeva un libro che parlava di lui, fino a quel momento aveva sempre pensato che la letteratura parlasse solo degli altri. Ora, i libri, la letteratura, la lettura si occupavano di ciò che accadeva a lui e ciò che accadeva a lui assumeva un significato diverso quando lo ritrovava sulla pagina stampata. Quando arrivò alla fine del romanzo ricordò di aver pensato: “ vorrei averlo scritto io!” e il suo pensiero successivo fu: “ e perché non farlo, dunque!” In quel momento realizzò consapevolmente di essere uno scrittore. Ma i suoi incontri con la Penguin non furono solo privati: nel corso dell‟ultimo biennio di scuola superiore divenne bibliotecario della Grammar School dove creò una sezione dedicata alla Penguin nella biblioteca scolastica. La Penguin Books ha cosi svolto un ruolo fondamentale nella sua adolescenza consentendogli di avvicinarsi a autori sconosciuti e a libri che altrimenti non avrebbe letto. Era come se qualsiasi libro Penguin non solo valesse la pena di essere letto ma dovesse essere letto. Si fidava ciecamente del catalogo dell‟editore, cosi come si fidava completamente di Jim Osborn, ritenendo che entrambi lo avrebbero guidato dove non sarebbe mai riuscito ad arrivare da solo. Sentiva che entrambi avevano a cuore il suo interesse e sapevano quello che desiderava conoscere. Amava i libri Penguin, il loro formato, il loro aspetto il modo in cui erano stampati: erano belli,eleganti, democratici, accessibili economicamente. Ora non è più cosi. [Chambers dice in un certo punto che visse anche in monastero, come monaco, e poi ne uscì. Rimpiange di esserne uscito.] CAPITOLO II PERCHE LA LETTERATURA Perché preoccuparsi? Per essere certi del perche riteniamo fondamentale crescere lettori appassionati e sensibili, dobbiamo essere disposti a fare un passo indietro per capire in primo luogo perché la letteratura è importante per noi stessi. In questo processo, dobbiamo accettare di mettere a nudo il nostro personale approccio alla lettura e alla letteratura per svelare il ruolo che entrambe assumono nella nostra vita. I nostri comportamenti influenzano inevitabilmente i giovani a cui ci rivolgiamo più di qualsiasi metodo educativo consapevolmente adottato. L‟atteggiamento degli adulti, genitori o insegnanti, nei confronti della lettura viene infatti introiettato dai ragazzi e identificato. Leggere è una gran fatica. Nel lettore adulto la fatica ha lasciato il posto al piacere. Se i ragazzi percepiscono che gli adulti con cui crescono non attribuiscono alcun valore alla lettura e alla letteratura non sentiranno allora la necessità di sviluppare le proprie competenze di lettori oltre il livello di base strettamente necessario alla sopravvivenza in un mondo dominato dalla carta stampata. Ecco perché sussiste una relazione cosi immediata tra un ambiente casa-scuola ricco di storie, che stimola il dialogo e la conversazione sui libri, e la crescita di lettori entusiasti e abituali. Oggi sappiamo che qualsiasi bambino che non ha vissuto esperienze significative di lettura precoce in famiglia è un bambino culturalmente deprivato e svantaggiato nel percorso scolastico. Ci sono zone economicamente povere che attribuiscono grande importanza ai libri, mentre in alcuni ambienti agiati l‟atteggiamento dominante verso la letteratura è talmente retrivo che sia gli adulti sia i bambini sono del tutto inconsapevoli delle potenzialità insite nella lettura, tanto che non leggono se non per ragioni puramente utilitaristiche o professionali. Leggere letteratura: consente di ampliare l‟esperienza del bambino e la sua conoscenza del mondo ; favorisce la crescita personale e interiore ; facilita l‟apprendimento della propria lingua madre ; intrattiene piacevolmente e in maniera socialmente accettabile ; favorisce lo sviluppo emotivo del bambino ; insegna al bambino le regole morali e sociali ; sviluppa l‟immaginazione ; Il linguaggio ci crea e ci consente di appropriarci della nostra cultura e della nostra civiltà. Per questo è fondamentale che durante la crescita tutti noi riusciamo ad acquisire una solida padronanza linguistica, attraverso una molteplicità di esperienze. Il processo che li porta ad acquisire abilità in campo linguistico dipende proprio da questa esperienza primaria. Ciò che ci aspettiamo dalla letteratura, e il nostro rapporto con essa, dipende interamente da ciò che ci aspettiamo dalla parola. Il legame tra lingua parlata e letteratura si forgia molto precocemente, attraverso la narrazione e la lettura ad alta voce, che preparano il terreno per l‟irripetibile relazione con la forma e il linguaggio che il bambino sperimenterà quando leggerà in modo autonomo. * Forma. L‟unità minima della lingua non è la parola ma la frase. E l’unità minimo per creare senso non è la frase ma la combinazione di più frasi in una forma contenente le informazioni essenziali su cosa è successo, a chi e perche. Narrazione è ovunque. Dunque dal momento in cui ci impadroniamo del linguaggio, lo utilizziamo per raccontare storie. C‟è differenza tra le storie che raccontiamo, sostenute dalla comunicazione non verbale, dalla mimica facciale, dal tono della voce e dall‟abilità di modulare quel che diciamo e come lo diciamo per adeguaci al pubblico di riferimento, e le storie scritte, nelle quali è il lettore a dover collaborare direttamente alla creazione del significato, adeguandosi all‟intenzionalità dell‟autore. Narrazione  strumento attraverso il quale parliamo a noi stessi di noi stessi, l‟unico in grado di costruire una comunicazione significativa , indipendentemente dai limiti o dai talenti personali. Una volta acquisita una lingua, ognuno di noi sarà in grado di comunicare con gli altri attraverso una storia. La lettura amplia le nostre capacità di linguaggio. I bambini sono felici di ascoltare storie e di familiarizzare con i libri, senza alcuna difficoltà. Ma devono incontrare sul loro cammino persone in grado di favorire questo incontro e di incoraggiare la loro curiosità. L‟indifferenza nei confronti dei libri e della lettura non è un fatto innato ma è responsabilità degli adulti, che non sempre sono in grado di incoraggiare un approccio positivo a questa esperienza. Il modo è fondamentale affinché risultino attraenti ai loro occhi. Un‟altra ragione per la quale i ragazzi possono rifiutare la letteratura, soprattutto nell‟adolescenza, risiede nel fatto che spesso non conoscono le diverse possibilità di utilizzo del linguaggio e le diverse possibilità di lettura. L‟esempio più significativo ci è dato dalla letteratura scientifica  nel linguaggio scientifico tentiamo di utilizzare le parole nel modo più oggettivo e preciso possibile e quando le parole non si piegano a questo uso, come spesso accade, gli scienziati tendono ad inventare un nuovo linguaggio composto da simboli rigidamente definiti per esprimere i propri pensieri. La lingua letteraria è un organismo vivo, mutevole, fluido. È costantemente in cerca di nuove strutture, di nuove combinazioni che creino nuovi significati. Si avvale di immagini per esprimere contemporaneamente una molteplicità di significati. La lingua letteraria è una lingua viva che si ribella a qualsiasi imprigionamento nel passato. E anche se non tutti gli scrittori riescono a cogliere l‟esperienza umana e a trasmettercela in tutta la sua profondità con la stessa intensità di quelli che consideriamo i grandi autori, queste sono le potenzialità della migliore letteratura. Vi sono altre due funzioni che sottolineano il valore della letteratura: - funzione pacificatoria  che ci conforta nella nostra condivisa umanità - funzione sovversiva  che sfida costantemente i nostri pregiudizi, le nostre radicate abitudini, il nostro autocompiacimento. E‟ quindi importante accompagnare i bambini a una piena comprensione delle potenzialità della letteratura, attraverso un percorso graduale basato su una molteplicità di esperienze precoci di racconto e lettura ad alta voce e una consapevole ed efficace azione educativa. La letteratura come azione I bambini si accostano alla lettura per il divertimento. Però prima di diventare lettori maturi e appassionati devono comprendere che la letteratura è un processo attivo, una parte essenziale dell‟alchimia della nostra quotidianità. In base ad un atteggiamento preconcetto, molte persone ritengono che la lettura sia un passatempo che colora i margini oziosi di una vita seria e impegnata. Questo atteggiamento condiziona fortemente l‟approccio negativo che molti bambini e ragazzi adottano nei confronti della letteratura. Solo attraverso la letteratura possiamo fare esperienza diretta della vita in epoche diverse abbattendo tutte le barriere spazio temporali che ci separano da quelle esperienze. Ci sono infinite esperienze che i bambini, quanto gli adulti, vorrebbero vivere in prima persona, senza poterlo fare. E il modo più completo ed efficace per avvicinarsi a queste esperienze è lasciarsi travolgere dall‟emozione suscitata dalla pagina scritta. La nostra capacità di compiere scelte dipende in larga misura dalla forza, dalla qualità e dall‟ampiezza della nostra immaginazione. in altre parole, per comprendere il senso delle situazioni reali e decidere le scelte più appropriate, dobbiamo essere in grado di valutarne tutti i possibili effetti. La letteratura esercita una forte influenza sulle motivazioni che guidano le nostre scelte nella vita reale. Essa ci consente di sperimentare non solo esperienze positive e ambite, ma anche situazioni che non vorremmo mai vivere nella realtà e che ciò non di meno ci interessano perché sono parte dell‟esperienza umana. Anche gli scritti che respingiamo per la loro inconsistenza, attivano nel momento del rifiuto il nostro senso critico e un raffronto tra le nostre esperienze reali e letterarie e quelle offerte dell‟autore, anche se questo accade solo se leggiamo con attenzione. Tutte queste potenzialità della letteratura hanno un valore inestimabile per i bambini. L‟esperienza letteraria nutre l’immaginazione, quella fondamentale facoltà che ci consente di gestire quantità di informazioni da cui siamo quotidianamente sommersi. Consentire ai bambini e ai ragazzi di arrivare ad apprezzare le proprie letture rappresenta il primo obiettivo di tutto il nostro lavoro. I ragazzi hanno bisogno di incontrare quei libri capaci di ampliare i loro orizzonti e di far loro comprendere le infinite potenzialità della lettura. E per consentire questo incontro è necessario avvalersi di metodi che non soffochino il desiderio di continuare a leggere, soprattutto in modo profondo. Oltre che ai genitori, la responsabilità di mettere in relazione i ragazzi con i libri spetta agli insegnanti e ai bibliotecari. LETTURA, CERVELLO E NEUROSCIENZE I neuroscienziati sono riusciti a raccogliere numerose informazioni sul funzionamento del nostro cervello nei processi di lettura. Alcuni assunti di base:  la lettura e la scrittura sono invenzioni umane, sono sovrastrutture create dall‟uomo e il nostro cervello ha impiegato migliaia di anni per svilupparsi in questa direzione ; includa tutti gli elementi che concorrono a trasformare i bambini in lettori appassionati e attenti. RISPOSTA= La lettura ci può influenzare in tanti modi. La reazione più importante si ha quando il lettore ha talmente apprezzato un libro da voler nuovamente riprovare stesso piacere. Questo effetto può concretizzarsi attraverso il desiderio di : • rileggere lo stesso libro • leggere altri libri dello stesso autore • leggere libri simili a quelli che abbiamo apprezzato • semplicemente leggere ancora per il puro piacere di leggere. Il cerchio della lettura si è cosi chiuso e il lettore si rimette in viaggio verso una nuova scoperta. Pochi sono però gli adulti, professionisti o meno, che riescono ad aiutare i ragazzi a trovare il tempo, a scoprire la motivazione , a sviluppare la capacità di concentrazione necessari per leggere quello che hanno scelto. L'adulto che legge I genitori al pari degli insegnanti, svolgono un ruolo fondamentale nell‟educazione alla lettura e non possono rammaricarsi se i propri ragazzi non leggono nulla. Questo significa che: • insegnanti e bibliotecari devono assumersi la responsabilità di mantenere i propri interessi di lettura aperti e ricettivi nei confronti di differenti tipologie di storie e di testi • sarebbe opportuno che ogni bambino fosse seguito da più figure professionali capaci di trasmettere la passione per i libri e la lettura attraverso la narrazione di storie, la lettura ad alta voce, la scelta dei testi e le discussioni sulle letture effettuate, in modo che i pregiudizi o i gusti di un singolo non pregiudichino la crescita del lettore. Tre stati d’animo per la lettura Ciascuno di noi come lettore è fortemente influenzato dai cosiddetti stati d‟animo per la lettura. Tre sono particolarmente rilevanti. 1. Leggere per il passato familiare. Quando siamo in questo stato d‟animo, ci sentiamo ansiosi, stanchi o preoccupati, quindi tendiamo a rifiutare tutto ciò che è nuovo e per rifugiarci in libri conosciuti, che ci confortano per la loro familiarità e in quanto tali ci garantiscono una gratificante esperienza di lettura. 2. Leggere per il presente. In questa situazione, scegliamo letture che ci mettono in connessione con la nostra condizione presente e con le esperienze che stiamo vivendo al momento. Ci accostiamo a questo tipo di lettura quando siamo interessati alla comprensione di ciò che sta accadendo attorno e dentro di noi, e vogliamo approfondire l‟analisi della nostra esperienza. Fino a che non avremo ritrovato noi stessi e il nostro modo di essere nei libri che leggiamo avremo difficoltà a entrare in sintonia con storie che trattano temi e soggetti poco famigliari o sconosciuti. Questa letteratura del riconoscimento svolge un ruolo essenziale nel lavoro di ogni adulto con i ragazzi.Tutti noi cambiamo in continuazione e l‟esperienza di lettura maturata tra una fase e l‟altra della nostra vita va ad arricchire le risorse, le competenze e le conoscenze che mettiamo in gioco nella rilettura di qualsiasi testo. In qualità di professionisti ed educatori dobbiamo edere in grado di individuare le reti ragioni per le quali una storia assume un significato rilevante per il lettore. L‟adulto dovrebbe apprendere quali strategie mettere in campo per consentire ai ragazzi di parlare in modo proficuo della loro esperienza di lettori, solo attraverso questo dialogo riusciremo a scoprire le connessioni profonde create dalla lettura. E‟ importante che ci sia un „ampia disponibilità di libri tra i quali operare la selezione cosi come è fondamentale disporre di tutto il tempo necessario per leggere il libro che abbiamo scelto e di un ambiente tranquillo e accogliente per poterlo fare,senza interruzioni o distrazioni. Gli adulti ad ogni modo dovrebbero trattare con delicatezza e prudenza quei libri che i ragazzi leggono per il loro presente, in quanto spesso vanno a toccare dei nervi scoperti. 3. Leggere per il futuro possibile. Ci piace parlare dei libri che appartengono al nostro passato perché ci sentiamo minacciati e confusi dalle storie in essi narrati. Ci appassioniamo a storie che ci portano oltre le nostre preoccupazioni abituali, perché ci consentono di riflettere e di affrontare quesiti profondi sul senso della vita e sull‟incontro con l’altro rispetto a noi stessi, con l’altrove rispetto al qui e ora. Questo è lo stato d‟animo che di solito viene incoraggiato nei ragazzini da insegnanti ed educatori. In questo caso sentiamo il desiderio di esplorare libri che ci portino oltre il punto in cui siamo, sia come lettori sia come persone, che ci sfidano e ci fanno spiccare il volo. In questa situazione ci sentiamo pieni di energie e sicuri di noi stessi, desiderosi di confrontarci con le difficoltà e la complessità del linguaggio e della storia. Questo è il momento in cui possiamo aiutare i ragazzi a leggere con maggior piacere e comprensione, ciò che gli adulti considerano di valore. CAPITOLO III UN MODELLO CRITICO PER LA LETTERATURA PER RAGAZZI Un prontuario per la lettura 1. Che cosa è successo a me come lettore mentre leggevo? Non è possibile leggere senza sperimentare una molteplicità di reazioni. Noi possiamo registrare le nostre reazioni di fronte al testo: se ci coinvolge o meno, se ci rallegra o ci rattrista , quali personaggi abbiamo trovato particolarmente interessanti. In altre parole è possibile riflettere e interrogarci sull‟esperienza della nostra lettura anche mentre la lettura è in corso. 2. Che cosa ha provocato le mie reazioni al libro Ri-narrandoci la storia della nostra lettura, possiamo chiederci come mai abbiamo reagito in un determinato modo e quali elementi del testo hanno suscitato le nostre reazioni. Le nostre risposte al libro possono essere determinate da quattro aspetti in particolare: A) Il libro come oggetto. Il testo che vive nella nostra immaginazione arriva a noi attraverso quello specifico oggetto, formato da un insieme di pagine rilegate insieme per dar vita a un libro. L‟oggetto-libro è una scultura che provoca in noi reazioni diverse . Ha un peso, una forma, una consistenza e si può aprire e chiudere. Gli aspetti fisici del libro rivestono a livello conscio un‟importanza ben maggiore per i bambini che non per i lettori adulti. Nel corso di tutta la prima infanzia il libro continuerà ad essere visto come un oggetto da osservare. E‟ importante pero tener presente che una corretta strategia di vendita, cosi come un efficace metodo di insegnamento, deve sollecitare le giuste aspettative nel potenziale lettore, perché il testo dovrà essere in grafo di soddisfare le attese. I pregiudizi estetici, o le abitudini di lettura, impediscono a molti di andare oltre ciò che si conosce e ci è familiare, e di aprirsi a nuove esperienze. La discussione collettiva sulle nostre letture ci consentirà di far emergere, affrontare e superare i nostri pregiudizi, offrendoci l'opportunità di confrontarci con altre interpretazioni. Il libro come oggetto spesso determina, la nostra prima reazione alla lettura. dopo aver sondato le ragioni delle loro reazioni alle letture proposte, oltre la loro esperienza contingente, ampliando la varietà e la portata delle loro scelte e la loro possibilità di comprensione. In quanto educatori, dobbiamo aver sempre care le ragioni per le quali proponiamo un certo libro a un preciso lettore. 5. Quale potrebbe essere la modalità migliore per presentare il libro ai bambini e ai ragazzi cui mi rivolgo? Diverse soluzioni: • incontri specificamente dedicati alla presentazione dei libri selezionati • lettura ad alta voce di brani tratti dal libro, selezionati in base alla capacità di coinvolgimento del testo • lettura ad alta voce dell‟intero libro in un unico incontro, quando possibile. • proiezione di materiali audio-visivi sull‟autore o sul libro, e di materiali on-line • conversazione collettiva sul libro proposto, con scambi di riflessioni e di interpretazioni • incontro con l‟autore e/o l‟illustratore Una lettura accurata può prevedere la combinazione di diverse modalità: si può iniziare con la presentazione del libro e la lettura ad alta voce di alcuni passaggi o capitoli. La scelta del giusto approccio dipenderà dalla valutazione, da parte dell‟insegnante, di ciò che è più appropriato per il testo selezionato e per il gruppo di lettori di riferimento. 6. Che cosa conosco del background di questo libro- del suo autore, di come è stato scritto, del luogo in cui è ambientato - che possa interessare i bambini e i ragazzi e stimolare il loro desiderio di leggere? Anche per i bambini e i ragazzi è interessante conoscere la storia che sta dietro la storia. I ragazzi possono inoltre trovare stimolante costruirsi un archivio personale sulle loro letture e una bacheca gestita autonomamente sulla quale riportare notizie, recensioni, commenti sui libri letti, insieme a lettere o email scambiate con i relativi autori. 7. Quali altri libri si collegano al libro proposto? Ci sono libri che sarebbe meglio leggere prima e latri che si possono proporre subito dopo? La lettura non può quindi concentrarsi su un unico libro, ma si basa sulla molteplicità di idee, sulla ricchezza di esperienza, sulla densità delle immagini, ovvero sulla linfa vitale che si rinnova costantemente attraverso l‟esplorazione attenta di una molteplicità di storie diverse. Il lettore dentro al libro 1. Per dire una cosa, occorre essere in due Infatti alcuni libri sono dichiaratamente per ragazzi mentre altri, che non si rivolgono specificamente a loro, hanno caratteristiche tali da attrarre i giovani lettori. E‟ infatti necessario un metodo critico che tenga conto del Bambino come lettore, che lo includa nel processo della lettura piuttosto che escluderlo, che ci aiuti a comprendere meglio il libro e a svelare il proprio lettore.C‟è bisogno di un metodo critico che ci parli del lettore dentro al libro. 2. Il lettore implicito Ciò che in passato ha negato credibilità a qualsiasi approccio critico applicato alla letteratura per ragazzi è stato l‟atteggiamento di rifiuto del concetto di lettore implicito nei libri per ragazzi. Il concetto di lettore implicito deriva dall‟assunto che per comunicare è essenziale essere in due e suggerisce l‟idea che un autore crei una relazione con il lettore per scoprire il significato del testo. Secondo Wayne C. Booth, per ottenere questo risultato, l‟autore crea un‟immagine di se stesso e un‟immagine del suo lettore, crea il lettore come crea il suo alter ego, e la lettura più riuscita è quella in cui le due personalità creatore-autore e lettore riescono a trovare un accordo totale. Langman afferma: “È l’opera in sé che definisce il tipo di lettore a cui essa è rivolta, un tipo di lettore che potrà coincidere o meno con l’idea personale che l’autore ha del proprio pubblico”. 3. Il lettore - bambino resistente La volontà di abbandonarsi al libro è uno dei requisiti essenziali per una lettura appagante. I giovani sono lettori resistenti, vorrebbero che fosse il testo a plasmarsi su di loro e si aspettano che l‟autore li prenda per quello che sono, piuttosto che essere loro ad accogliere il libro per quello che è. Il concetto di lettore implicito e il metodo critico che ne consegue ci aiutano cioè a individuare la relazione tra l‟autore e il lettore implicito nella storia, a capire come l‟autore crea quella relazione e a scoprire i significati che vuole negoziare con i propri lettori. 4, Come si costruisce la relazione tra autore e lettore Lo stile Con il termine stile si intende il modo particolare in cui lo scrittore utilizza il linguaggio per creare il proprio alter ego e il proprio lettore implicito e per comunicare il significato del testo in quanto il termine assume un significato molto più ampio, fino ad includere l‟uso che un autore fa delle immagini, dei riferimenti intenzionali e di quelli inconsci, delle supposizioni sul livello di comprensione del testo da parte dei lettori. Intervallo: cosa ne pensano gli scrittori… Arthur Ransome (scrittore per ragazzi) dice “ non si scrive per i ragazzi ma per se stessi, e se, per un fortunato caso, ai bambini piacerà ciò che piace a voi, sarete dunque scrittori di libri per ragazzi”. Anche se lui dice questo, ciò non toglie che il lettore implicito delle sue opere siano i bambini/ragazzi. Il lettore implicito non è definito per forza dalle intenzioni dell‟autore. Il punto di vista Il tono di un‟opera, cioè lo stile nel suo insieme, stabilisce una relazione immediata tra autore e lettore, e crea rapidamente l‟immagine del lettore implicito. Nei libri in cui il lettore implicito è un bambino, gli autori tendono a rafforzare il rapporto con il lettore adottando, per il loro alter ego, un punto di vista focalizzato sul giovane protagonista. Sul piano della creazione del lettore implicito, questo restringimento di focus, ottenuto assumendo il punto di vista del bambino, aiuta l‟alter ego dell‟autore a mantenersi all‟interno della prospettiva del proprio lettore-bambino. Il lettore- bambino si lascia facilmente trascinare dentro al testo. Adotta cioè il punto di vista del lettore bambino implicito, ed è quindi disposto ad arrendersi all‟autore e al libro per lasciarsi condurre in qualsiasi esperienza. Prendere le parti di… Non è scontato che uno scrittore che focalizzi la propria narrazione sull‟infanzia decida necessariamente di stringere un‟alleanza con i bambini. Il signore delle mosche di William Golding, ad esempio, è completamente centrato su bambini e ragazzini, ma in nessun modo potremmo considerarlo un romanzo per bambini (semmai per adolescenti, più maturi per apprezzarlo). La manipolazione delle aspettative del lettore, le alleanze e i desideri indotti dall‟autore conducono ad una sceglie poi che cosa dire tra infinite possibilità, decide quindi come combinare tra loro i segmenti narrativi che ha scelto, e alla fine non solo costruisce una precisa narrazione, ma anche la figura di un preciso narratore. Alla fine, il fruitore della storia: il lettore. Egli dovrà prendere possesso della narrazione e reinventarla dentro di sé. Ogni lettore compie cioè una lettura del tutto unica (autobiografica) di un determinato testo. Nello stesso modo, ogni gruppo di lettori fornisce una propria peculiare interpretazione sulla base di un modello originale. Il significato che attribuiamo a una storia cambia nel momento in cui ne parliamo con qualcuno o riflettiamo su quello che abbiamo letto. Ogni narrazione è caratterizzata da una molteplicità di relazioni temporali: - il tempo necessario per leggere la storia - il tempo del mondo secondario della narrazione - il tempo di sopravvivenza di ogni storia nella memoria del lettore In che modo la relatività influisce sulla Narrazione? Essa attiva almeno cinque elementi: 1. Molteplicità di narratori 2. Simultaneità di differenti punti di vista 3. Molteplicità di piani temporali 4. Coinvolgimento attivo del lettore 5. Sistema aperto, dentro e fuori la storia. 2. L’esplorazione dello Spazio I grandi cambiamenti avvengono spesso inconsapevolmente, all‟improvviso, e il più delle volte ne comprendiamo il significato solo a distanza di anni. Proprio in questo consiste il lavoro di un autore: nell‟aiutarci ad assorbire e a comprendere i cambiamenti per noi importanti. Responsabilità dell‟artista  ogni autore sa bene quanto sia importante conoscere la direzione di una narrazione. Questa consapevolezza non significa essere a conoscenza di tutti i dettagli di un finale ma avere la percezione di dove si stia andando. Ad ogni modo, ogni storia ha due finali: - c‟è il finale riconosciuto, ovvero la conclusione di quella particolare narrazione - c‟è un finale non dichiarato esplicitamente, il cui significato deriva dalla interazione tra la storia stessa , con le sue particolarità, e la peculiare visione che l‟autore ha della vita e della società in cui vive. Non si possono più scrivere storie senza tener conto che l‟esplorazione dello spazio ha ampliato incredibilmente i nostri orizzonti per proiettarci in un universo che ogni giorno scopriamo molto più grande, stupefacente e affascinante di quanto si potesse immaginare. Ma il significato di una storia cambia profondamente a seconda che l‟autore si orienti verso un finale chiuso, senza prospettiva di sviluppo, oppure verso un finale aperto, in grado di spalancare tutte le porte per incoraggiare il lettore ad esplorare il paesaggio che si dispiega oltre il cancello del suo angusto giardino. Due tipi di finale, due tipi di spazio: - lo spazio esterno (l‟universo al di fuori del nostro mondo) ; - lo spazio interiore (l‟universo della nostra personalità). Allo stesso modo agiscono le fiabe tradizionali, nonostante siano spesso proposte come crude forme di realismo sociale: banali storia di giustizia, speranza e tolleranza. Il lieto fine si ottiene attraverso il sacrificio individuale, e si sviluppa secondo una linea temporale consequenziale, una generazione dopo l‟altra. In questo genere di storie la morte non ha alcun riflesso sulla vita  è utilizzata come chiusura di una porta, una fine di per sè, che implicitamente comporta il passaggio del testimone ad una nuova vita. La narrazione sta già cambiando e sono già stati sperimentati nuovi modelli, anche nella letteratura per ragazzi. 3, La categoria di Genere Quello di Genere è il terzo concetto. Oggi abbiamo piena consapevolezza del fatto che entrambi i generi sono compresenti in ogni persona, indipendentemente dal sesso. La necessità di una definitiva combinazione tra queste due anime presenti nella natura umana è di fondamentale importanza per la definizione della nostra personalità. Accanto a questa ricognizione interiore, si colloca l‟esplorazione della dimensione esteriore  cioè dei cambiamenti sociali, politici, morali, giuridici ed economici che necessariamente accompagnano qualsiasi processo di integrazione di genere sul piano individuale. Un tempo era più facile parlare di libri per ragazzi (L’isola del tesoro, Tom Sawyer....) per la prevalenza di attributi di genere maschile che dominano i protagonisti ; e per ragazze (Piccole donne, Anna dai capelli rossi...) perché controllati da un tono più femminile. Questa distinzione viene meno per la maggior parte dei libri contemporanei  la letteratura per ragazzi sta cambiando anche grazie a questa consapevolezza di genere 4. La fissione nucleare Il quarto cambiamento ha a che fare con la fissione nucleare, essa ha contribuito ad una nuova consapevolezza sul senso della nostra fine, obbligandoci ad affrontare il fatto che noi stessi siamo gli artefici della nostra esistenza e sopravvivenza. Nessun autore, nemmeno per ragazzi, può, al pari di chiunque altro, ignorare tutto questo nella propria narrazione. L'unica via di fuga consiste nel ripiegamento in un mondo fantastico nostalgico che ripudia qualsiasi finale realistico. La fissione nucleare influenza profondamente anche le nostre idee sulla forma, oltre che sul contenuto.  il processo non è lineare ma circolare, e si attiva in tutte le direzioni contemporaneamente. Piccoli particolari relativi ai protagonisti o all'azione, che sembrano di per sé finiti e compiuti, sono sottoposti, contro ogni aspettativa, a un processo di scissione che causa una reazione a catena nella nostra immaginazione e nei nostri pensieri, sprigionando una intensa energia che va ad alimentare la nostra vita interiore. 5. La televisione e i Media elettronici Uno degli eventi forse che più di ogni altro ha però mutato la nostra concezione di narrazione può essere considerata la televisione e tutti gli strumenti elettronici come computer e I-Pad. Tra le tecniche mutuate dal cinema, che la televisione ha reso ormai luoghi comuni, troviamo: il fermo immagine, il replay, la voce fuori campo, il montaggio, il riavvolgimento. LIBRO THE STONE BOOK- GARNER La narrazione non è controllata né dalla trama, né dai personaggi, ma, come accade in un testo poetico, dalle immagini: dentro casa e fuori casa, superi il campanile e giù nella grotta sotterranea, fino a libro di pietra. Ogni libro è proiettato in avanti verso i successivi, e indietro verso i precedenti. E al di fuori, verso le storie che irrompono nel quartetto per poi svanire. Parlare di questi quattro libri profondamente moderni significa muoversi contemporaneamente in una molteplicità di direzioni, attraverso movimento circolare, in espansione, a spirale. E tuttavia semplice, Compatto, Compiuto. La fine dei quattro volumi di the Stone book È già nel loro inizio, E il loro inizio è già proiettato altrove. The Stone Book crea un mondo a sè, E al tempo stesso il suo mondo è più grande delle singole parti che il lettore riesce a intravedere. Aldilà di qualsiasi riflessione, possiamo dire che il vero soggetto di questa opera, il suo cuore, risiede nella linguaggio. In sintesi, possiamo dire che i grandi mutamenti del 20º secolo fin qui analizzati hanno dato vita a tre grandi temi che inevitabilmente informano qualsiasi tipo di letteratura appartenente alla nostra epoca: - la lotta che stiamo vivendo, individualmente e collettivamente, per liberarci dai limiti imposti dal nostro pianeta, - l'esplorazione del nostro universo interiore, - l’esplorazione dello spazio interiore ed esteriore di genere.
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