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Signorie e stati regionali, Appunti di Storia

evoluzione da comuni a signorie in italia le signorie di Milano, Venezia e Firenze Il regno di Napoli e i vespri siciliani Roma e lo stato della chiesa dopo la cattività avignonese La politica dell'equilibrio tra i 5 poteri italiani.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 28/03/2024

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Scarica Signorie e stati regionali e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Storia – Signorie e stati regionali Intorno al 1300-1400, mentre in altri paesi europei come Francia, Spagna e Inghilterra si iniziarono a formare dei veri e propri Stati Nazionali moderni, in Italia tramonta l'idea di poter dar vita ad uno stato unitario. (al nord i comuni, centro la chiesa e sud il regno di Napoli e Sicilia) (Tutto ciò non poté verificarsi a causa dei poteri accumulati dai comuni e per la presenza del papato, un ostacolo ai voleri dell’Impero) In Italia, anzi, i comuni si evolsero in nuove forme di potere/governo  LE SIGNORIE: una realtà politica più ampia del comune perché non più limitata alla sola città o al contado circostante, ma capace di abbracciare almeno una un'ampiezza simile a quella delle nostre odierne regioni. Non essendo più in grado la figura del podestà a mantenere ordine nei comuni negli scontri tra i potenti delle famiglie nobili, si decise di affidarsi ad un signore stabile, un professionista che abbia il compito di governare la città che abbia il compito di calmare gli animi in maniera permanente. Egli possedeva un potere assoluto per cui deve portare pace e poteva decidere di espandersi, il signore,inoltre, veniva eletto dal popolo attraverso un’assemblea cittadina e poi poteva anche ottenere un’investitura dall’alto (papa o imperatore, a seconda dell’alleato principale della signoria).  Grazie al riconoscimento dall’alto, in questo modo i comuni si convertivano in principati. Milano - Firenze – Venezia sono i tre comuni più importanti, più ricchi dell'Italia del tempo che si evolsero, in maniere diverse, anch'esse verso la Signoria. 1- MILANO, il ruolo di signore venne conteso per parecchio tempo da due famiglie che tentarono di accedere a questo titolo (I DELLA TORRE e VISCONTI). Verso la fine del 200 furono proprio i Visconti prevalere ed effettivamente diventarono signori di Milano fino più o meno alla metà del 400 e in questo periodo inizieranno una politica di espansione, riuscendo quasi a creare uno Stato Unitario. Il principale esponente di questa famiglia quello che più ottenne successi dal punto di vista militare, assoggettando varie zone dell’Emilia-Romagna, Veneto, tutta la Lombardia e anche qualcosa in Toscana,fu probabilmente Gian Galeazzo Visconti che riuscì anche ad ottenere da parte dell'imperatore il titolo di duca e Milano divenne effettivamente un Ducato e sarebbe rimasto questo tipo di stato per molto tempo. PROGETTO SI INTERRUPPE bruscamente nel 1402 quando Gian Galeazzo morì di peste e a causa della debolezza dei suoi successori il suo dominio andò in frantumi. Successore di Galeazzo, fu il nipote Filippo Maria Visconti che a causa delle sue condizioni di salute fragili, diede inizio a una serie di lotte per la successione che ebbe fine con la creazione della REPUBBLICA AMBROSIANA (in vita dal 1447 al 1450). Repubblica ambrosiana era minacciata dall’ascesa di Venezia, per questo essa fu affidata sotto la direzione del condottiero Francesco Sforza, marito della figlia di Gian Galeazzo (per eredità della moglie guadagna il titolo di Duca di Milano nel 1450, ma riconosciuto solamente nel 1454 con la pace di Lodi con Venezia). 2- FIRENZE, nel 1434 si impose anche qui una Signoria affidata alle mani di Cosimo de Medici, esponente di una famiglia di banchieri e mercanti. I Medici da lì in poi sarebbero divenuti la famiglia sicuramente più importante di Firenze e di tutta presto anche l'area Toscana forse addirittura di tutta Italia. Il successore di Cosimo fu Lorenzo “il Magnifico” (+ fratello Giuliano) (dal 1469 al 1492) un grande protagonista storico e promotore/protettore della cultura. CONGIURA DEI PAZZI: Nel 1478 alcune grandi casate fiorentine, con a capo la famiglia dei Pazzi (+ appoggio papa Sisto IV + sovrano Napoli Ferrante d’Aragona) ordirono una congiura che avrebbe dovuto uccidere Lorenzo e Giuliano, quest'ultimo morì mentre Lorenzo riuscì a salvarsi grazie all'aiuto della popolazione e riuscì a mantenere il governo di Firenze fino alla morte 1492. 3- VENEZIA, una grande potenza marittima. Venezia si tratta di una grandissima potenza commerciale ma non era l'unica perché in quelle stesse zone, infatti c'era una forte rivalità con i genovesi e nel 1378 viene creata una LEGA ANTI-VENETA, contro Venezia. Lo scontro avviene a Chioggia nel 1378 e portando Venezia al collasso termina con la Pace di Torino. Venezia perciò inizia a conquistare zone sulla terra ferma come Padova, Verona e altre basi nell’entroterra.  da città prettamente mercantile in capitale sostanzialmente di uno stato regionale. Per quanto riguarda il centro e sud, la situazione era abbastanza diversa: SUD- REGNO DI NAPOLI Dopo la morte di Federico II → corona al figlio naturale Manfredi (sovrano dal 1254 al 1266) → riprese lo scontro con i comuni tanto che sconfisse, nella celebre battaglia di Montaperti (1260) la Firenze guelfa. Il nuovo dominio svevo rappresentava una MINACCIA per il PAPA Clemente IV, originario della Francia ⇒ perciò offre l'investitura del Regno di Sicilia a Carlo d’Angiò, fratello del re di Francia. Venne INCORONATO re di Puglia e di Sicilia e mosse alla conquista del Regno di Napoli ⇒ MANFREDI FU SCONFITTO a Benevento, nel 1266, dove morì. La nuova dinastia degli angioini francesi non riuscì però a consolidare il suo potere in Sicilia erano frequenti gli scontri e grande il malcontento. Periodo di lotte e ribellioni della popolazione agli angioini,aiutati dallo spagnolo Pietro III d’Aragona => VESPRI SICILIANI nel 1282. Questo diede inizio a una lunga guerra tra Aragonesi e Angioini che si concluse nel 1302 con la pace di Caltabellotta ⇒ • Aragonesi = SICILIA • Angioini = REGNO DI NAPOLI Nonostante la grandezza di Napoli, non si riuscì a creare uno Stato Nazionale per i seguenti motivi: la mancanza di una classe borghese che potesse indebolire quella nobiliare, perciò i regnanti dovettero scendere a patti con i baroni. Altro motivo fu la debolezza stessa dei sovrani: per tempo non ci fu stabilità sul trono del regno di Napoli.  infatti dopo la morte del re di Napoli Roberto d’Angiò, nel 1343, causò una CONTESA tra chi dovesse andare sul trono, la situazione si STABILIZZO’ un secolo dopo, nel 1442 → quando si insediò sul trono, grazie all’aiuto della signoria milanese di Filippo Maria Visconti, Alfonso V, che era già re d’Aragona, di Sicilia e di Sardegna. Con il governo di Alfonso si ebbe a Napoli una grande fioritura culturale, egli riunificò i 2 regni (Napoli e Sicilia ), ma quando Alfonso V morì nel 1458, decise che: la SICILIA rimanesse in mano Aragonese, legata alla Spagna, quindi possedimento della Spagna. MENTRE NAPOLI si sarebbe dovuta staccare dalla Sicilia e avrebbe dovuta essere affidata, come regno indipendente al figlio naturale di Alfonso, Ferrante → che divenne re.
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