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Sintassi: combinazione delle parole e frasi, Appunti di Linguistica Generale

Lasintassi, ovvero della combinazione delle parole per formare frasi ben formate. Si parla di valenza dei verbi, di gruppi di parole e della struttura interna dei sintagmi. Vengono descritti i tipi di frasi e le loro relazioni, con un focus sulle frasi semplici e complesse. Si fa riferimento anche alle trasformazioni tra frasi di tipo diverso. Il documento può essere utile come appunti per un corso di linguistica o come sintesi del corso.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 18/09/2023

kristy7248
kristy7248 🇮🇹

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Scarica Sintassi: combinazione delle parole e frasi e più Appunti in PDF di Linguistica Generale solo su Docsity! Capitolo 7 La combinazione delle parole: sintassi  Introduzione -le parole sono fatte anche di combinazioni; non tutte le combinazioni di parole però sono possibili. La sintassi si occupa di ricercare i motivi per cui certe combinazioni sono ben formate e altre no. Esistono combinazioni di parole che comprendono più frasi (ex: discorsi o test), combinazioni di parole più piccole di una frase (ex: gruppi di parole o sintagmi). L’oggetto della sintassi sono la frase e le altre combinazioni possibili di parole.  Valenza - i verbi hanno bisogno di essere accompagnati da un n° determinato di altri elementi perché la frase in cui ricorrono sia ben formata: hanno una valenza verbale. Gli elementi che sono richiesti dai vari verbi sono detti argomenti. Esistono classi verbali dal punto di vista della valenza:  Verbi avalenti o zerovalenti: non sono accompagnati da alcun argomento (ex: verbi meteorologici).  Verbi monovalenti: sono i tradizionali verbi “intransitivi”.  Verbi bivalenti: sono i tradizionali verbi “transitivi”.  Verbi trivalenti: sono verbi “di dire” e “di dare” (ex: il professore ha detto ai ragazzi di fare silenzio--- >valenze o argomenti di dire sono professore, ragazzi e fare silenzio). Le circostanziali sono elementi facoltativi e si distinguono dagli argomenti, i quali sono obbligatori. Si distinguono anche per una maggiore “mobilità posizionale”: essi possono presentarsi in posizioni diverse all’interno della frase senza che essa divenga agrammaticale o cambi il suo senso. In una frase italiana sono presenti: verbo, n° di argomenti e uno o più circostanziali.  Gruppi di parole - la funzione di argomento o di circostanziale può essere svolta da una parola sola o da un gruppo di parole (o sintagma). Esistono alcuni criteri che permettono di individuare i gruppi di parole:  Criterio del movimento: le parole che fanno parte di uno stesso gruppo si “spostano insieme” all’interno della frase.  Criterio della enunciabilità in isolamento: dato un contesto opportuno, le parole che formano un gruppo possono essere pronunciate da sole, cioè non inserite in una frase completa.  Criterio della coordinabilità: i gruppi di parole che appartengono a classi diverse non sono intercambiabili l’uni con gli altri. Nella frase “A mezzanotte il poliziotto catturò il ladro”, la funzione di testa è svolto da a e poliziotto: i gruppi come a mezzanotte sono detti gruppi preposizionali (SP) perché la loro test è una preposizione; i gruppi come il poliziotto, la cui testa è un nome, sono gruppi nominali (SN). Altri tipi di gruppi di parole sono gruppi verbali (SV) e i gruppi aggettivali (SA). Una rappresentazione della struttura interna dei sintagmi è quella attraverso i diagrammi ad albero. Rappresentano la struttura gerarchica delle frasi. I sintagmi sono i costituenti della frase. Possono essere costituiti da altri sintagmi, fino alle singole parole, che sono i costituenti ultimi della sintassi. Possono essere semplici (sono quelli costituiti dalla sola testa) e complessi.  Indicatori sintagmatici e lo “schema X-barra” - i diagrammi ad albero sono detti indicatori sintagmatici, in quanto rappresentano la struttura della frase in sintagmi.  Le frasi  Frasi e gruppi di parole - non tutti i gruppi di parole che chiamiamo frasi esprimono un senso compiuto (ex: che aveva appena svaligiato); non tutte le espressioni di senso compiuto sono gruppi di parole (ex: Gianni!). Una differenza essenziale esiste tra i gruppi di parole “frasi” e gli altri tipi di gruppi di parole: solo le frasi sono composte di soggetto e predicato. Il rapporto soggetto/predicato è un rapporto di dipendenza reciproca, ossia l’uno dei 2 elementi esiste solo perché esiste anche l’altro e viceversa. La testa di un gruppo di parole è l’elemento necessario del gruppo di parole stesso: non c’è dipendenza reciproca tra la testa e gli altri elementi all’interno del gruppo di parole (detti modificatori), perché la testa può esserci anche senza essi, mentre i modificatori non possono esserci senza la testa. I gruppi di parole di tipo frasale si distinguono dagli altri gruppi di parole perché contengono una struttura predicativa, ossia un soggetto e un predicato. Si individuano 3 tipi di entità che sono detti “frasi”:  espressioni di senso compiuto che sono gruppi di parole con struttura predicativa;  espressioni di senso compiuto che non sono gruppi di parole e non hanno una struttura predicativa;  strutture predicative che non sono espressioni di senso compiuto.  Tipi di frasi - una prima distinzione da operare è quella tra frase semplice (non contiene altre frasi) e frase complessa o periodo (contiene altre frasi). Il rapporto tra le frasi semplici che costituiscono una frase complessa può essere di coordinazione o di subordinazione. Nel rapporto di subordinazione vi è asimmetria tra le due frasi semplici che formano la frase complessa. La frase principale è una frase indipendente e sono quelle che esprimono un senso compiuto. Le frasi indipendenti sono frasi principali, ma non sempre le frasi principali sono anche frasi indipendenti. Esistono vari punti di vista in base ai quali si possono classificare le frasi semplici:  Dipendenza: le frasi possono essere principali o dipendenti.  Modalità: le frasi possono distinguere in dichiarative, interrogative, imperative ed esclamative.  Polarità: frasi affermative e frasi negative.  Diatesi: frasi attive e frasi passive.  Segmentazione: frase dislocata a sinistra, frase a tema sospeso, frase focalizzata, frase dislocata a destra, frase scissa.  Relazioni tra frasi di tipo diverso - esiste una corrispondenza sistematica tra frasi di un determinato tipo e frasi di un determinato altro, detto trasformazioni. Noam Chomsky introduce due nozioni quelle di movimento e di copia. La sua idea è che i sintagmi che sono interpretati in una posizione della frase ma pronunciati in una posizione diversa sono introdotti 2 volte nella derivazione prima nella posizione di base, dove segnalano la modalità interrogativa della frase. Il legame tra queste 2 posizioni può essere visto come un’operazione di movimento. L’idea fondamentale di questo approccio è che la frase contenga due copie dello stesso elemento, e che entrambe svolgano un ruolo nell’elaborazione della frase.  Tipi di frasi dipendenti - esistono 2tipi di frasi dipendenti: argomentali e circostanziali e relative. Le circostanziali possono essere di tipo temporale, causale, finale, consecutiva, condizionale, concessiva, comparativa. La differenza fra questi 2 è che i primi sono obbligatori e i secondi facoltativi. Le frasi argomentali possono essere oggettive o completive che possono essere nominali; soggettive e interrogative indirette. Le relative possono distinguersi in restrittive e appositive. Si distingue da una completiva nominale perché il
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