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La Espansione Coloniale: Spagna e Portogallo oltre Europa, Schemi e mappe concettuali di Storia Moderna

Storia dell'AfricaStoria dell'AsiaStoria dell'America LatinaStoria Coloniale Europea

Come spagna e portogallo, stati europei in declino nel xviii secolo, possedevano estesi territori oltre oceano e come questi dominio contribuirono alla costruzione di istituzioni e modi di vita in america meridionale, messico, caraibi e brasile. Vengono analizzate le cause della loro esclusione dalla corsa all'espansione coloniale in asia e africa a favore di paesi come l'olanda, inghilterra e francia. Anche della struttura economica e sociale dell'america spagnola e del brasile.

Cosa imparerai

  • Perché Spagna e Portogallo furono esclusi dalla corsa all'espansione coloniale in Asia e Africa?
  • Come era la struttura economica e sociale dell'America Spagnola e del Brasile?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2018/2019

Caricato il 30/05/2022

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4.3

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Scarica La Espansione Coloniale: Spagna e Portogallo oltre Europa e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Capitolo 16 L’espansione coloniale: il mondo oltre Europa Le vecchie potenze coloniali: spagnoli e portoghesi in America Nel XVIII secolo potenze ridotta al rango secondario in Europa, come la Spagna e il Portogallo, possedevano estesissimi territori oltre oceano. I protagonisti della prima colonizzazione e della prima spartizione del globo erano stati gli artefici del passaggio dalla scoperta alla conquista, alla costruzione di modi, strumenti, istituzioni capaci di rendere stabile non solo il rapporto di sfruttamento coloniale, ma anche il ruolo dei domini d’oltre mare nella gerarchia del sistema imperiale e le forme di cultura e civiltà impiantato in questi domini. Nella corsa all’espansione coloniale in Asia e in Africa, Spagna e Portogallo furono esclusi perché la spinta quella corsa fu fornita dai ceti commerciali e imprenditoriali delle grandi potenze economiche politiche in Europa durante il seicento e il settecento: l’Olanda, Inghilterra e la Francia. Tuttavia , A quegli stessi paesi conveniva che altri di potenza minore, come la Spagna e Portogallo conservassero integri e controllati i loro imperi coloniali. L’impero coloniale spagnolo, nel settecento, comprendeva gran parte dell’America meridionale, le isole dei Caraibi e, il Messico nell’America centrale, la Florida nell’America del Nord. Al vertice dell’amministrazione erano i viceré nel Messico è vero, capitani, generali e governatore in altri territori. Questi viceré erano quasi sempre reclutati nelle file dell’aristocrazia castigliana, e nella carriera burocratica ricoprire tale carica significava salire su uno dei primi gradini verso l’ascesa ai vertici del sistema politico-amministrativo. QUAL ERA IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELL’AMERICA SPAGNOLA? Nel corso del XVII secolo, soprattutto a partire dal 1630 la crescita di popolazione bianca, arrivo di schiavi neri e la formazione di popolazione meticcio aveva favorito La ripresa demografica. Tra il seicento e il settecento quasi 300.000 schiavi furono condotti verso le Americhe spagnole e 560.000 verso il Brasile portoghese. Alla crescita contribuirono la messa a coltura di nuove terre, l’introduzione di nuove coltivazioni come la vite e la Canada zucchero, l’impiego crescente di animali nella produzione agricola Le famiglie dell’aristocrazia terriera allargarono le loro proprietà attraverso i matrimoni con membri della stessa classe e le risero inalienabili e indivisibili. Anche la Chiesa gli ordini religiosi accumularono grandi proprietà: a metà seicento detenevano quasi la metà di tutta la terra produttiva delle Indie. Le attività manifatturiere industriali si svilupparono durante il XVII secolo e il 18º: in particolare Le costruzioni navali, il settore tessile, l’edilizia, grazie soprattutto agli edifici religiosi. La produzione d’argento crebbe fino al 1635 poi rimase bassa per il resto del secolo. ELEMENTI DEBOLI DEL SISTEMA COLONIALE SPAGNOLO: 1. Il rapporto Stato-economia: il controllo statale del commercio coloniale era affidato alla Casa de Contractacion, un’agenzia con sedi a Siviglia e a Cadice. Ma i trafficanti di tutte le nazioni marinare dell’Europa occidentale si burlavano apertamente del monopolio tenuto da questi mercanti, i contrabbandieri avevano vita facile persino le merci trasportate dalle flotte regolari spesso non provenivano dalla Spagna, ma da altri paesi. Insomma l’efficacia del potere di controllo e di monopolio di questa agenzia era assai scarsa; 2. La fragilità militare, nelle Indie non vi fu un esercito regolare fino alla fine della guerra dei sette anni; Le province, esposti agli attacchi, si difendevano arruolando milizie non regolari sul luogo; 3. La corruzione e la scarsa efficienza dell’amministrazione coloniale: tutte le pratiche burocratiche passavano per un iter assai lungo in macchinoso, il rapporto tra il centro spagnolo e la periferia era difficile, sistema diffuso della venalità delle cariche alimentava corruzione e disfunzioni; 4. La chiusura e il conservatorismo dei gruppi dirigenti coloniali: le tendenze della società iberica influenzarono anche le province coloniali, la loro aristocrazia, e scoraggiarono un efficiente accumulazione e utilizzazione del capitale. Riforme di Carlo III solo in parte eliminarono alcuni motivi della debolezza del sistema. Il meccanismo amministrativo fu semplificato attraverso la sostituzione del consiglio delle Indie con il ministero delle colonie; il monopolio commerciale di Siviglia e Cadice fu abolito; le tasse gravanti sui traffici furono abolite; fu ridotto il patrimonio ecclesiastico e furono limitati privilegi e immunità; furono espulsi gesuiti. I possedimenti coloniali del Portogallo comprendevano il Brasile, quindi basi commerciali sulle coste africane, indiane, indonesiane, in alcune isole del Pacifico. Tra il 16º e il XVII secolo le principali merci esportate dal Brasile furono lo zucchero, il tabacco, cotone, il pellame. Il Brasile non disponeva di una consistente manodopera indigena buon mercato: la popolazione era scarsa, il lavoro affidato prevalentemente a schiavi, il commercio interno limitato ai mercati locali allo scambio di prodotti artigianali. Il Brasile era inserito in un sistema commerciale triangolare; i suoi vertici stavano in Portogallo, a Lisbona e porto, in Angola, in Brasile. Il Portogallo e la Spagna erano di vendenti dalle potenze commerciali del Nord Europa per molti settori della loro economia. Le nuove potenze coloniali: olandesi, inglesi e francesi in Asia Nel 600 il ruolo predominante fu svolto dall’Olanda. Amsterdam era il centro della navigazione e il più grande mercato di beni e di capitali d’Europa. Il capitale commerciale olandese era interessato alle spezie: nel 1602 fu fondata la Compagnia olandese delle Indie orientali, che arrivò in India e Giappone e che permetteva a chiunque di investire liberamente
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