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Totalitarismo e regimi autoritari del XX secolo, Schemi e mappe concettuali di Storia

Il concetto di totalitarismo e le caratteristiche comuni dei regimi autoritari del XX secolo, come il nazionalismo, la militarizzazione, la centralizzazione dell'economia e la repressione violenta di qualsiasi forma di opposizione e dissenso. Viene inoltre descritto il regime fascista di Mussolini in Italia, con la sovrapposizione delle strutture di Stato e di partito e la repressione del dissenso popolare. Il documento si conclude con la descrizione dei contrasti tra Mussolini e il Vaticano e la monarchia italiana.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

In vendita dal 10/02/2024

riccardotosti
riccardotosti 🇮🇹

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Scarica Totalitarismo e regimi autoritari del XX secolo e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! Totalitarismo= Indica un sistema politico fondato sulla subordinazione di tutte le attività pubbliche e private a un potere dittatoriale, detenuto in maniera esclusiva e autoritaria da un capo e dal suo gruppo dirigente. Lo stato totalitario controlla in modo totale la società e ogni aspetto della vita del cittadino. - Termine coniato dagli antifascisti italiani nella prima metà degli anni 20, che fu utilizzato dagli stessi fascisti per definire la loro ideologica aspirazione all’identificazione totale tra Stato e società. - La sua accezione attuale è stata introdotta nel secondo dopoguerra dalla filosofa tedesca Hannah Arendt per definire le forme di governo antidemocratiche del XX secolo. La filosofa ebrea tratta di alienazione, oppressione, modalità per trovare una via d’uscita in una filosofia pratica; sostenendo che il totalitarismo sia il male assoluto, radicale, che ha le sue radici sin dall’antisemitismo e imprerialismo del XIX secolo. Per Arendt il totalitarismo è l’effetto della passività dell’uomo, ridotto ad un atomo sociale che è manipolabile ideologicamente dal potere perché è solo, estraniato e non riesce a dialogare. 8.1 e 8.2: FINE DELLA DEMOCRAZIA, TOTALITARISMO E POLITICHE RAZZIALI A seguito delle sfiducie nella democrazia e della crisi del 1929, ci fu una grande instabilità economica che permise l’affermazione di 3 regimi autoritari e totalitari: quello di Adolf Hitler in Germania 1933-1945, Benito Mussolini in Italia 1922-1943 e Stalin in Russia 1924-1953. Questi regimi hanno le seguenti caratteristiche comuni, con lo scopo di dominare in modo totale la società: -Supremazia della classe dirigente sugli organi rappresentativi con una struttura gerarchica dello Stato con il controllo dello stato sulla società -Nazionalismo, militarismo, imperialismo, espansionismo e centralizzazione dell’economia -Partito unico diretto da un leader carismatico che assume i 3 poteri dello stato (giudiziario, legislativo ed esecutivo) diventando un dittatore rifiutando il sistema democratico e parlamentare -Pressione ideologica sulle folle anche con l’uso della propaganda informativa manipolata dallo stato, a cui gli individui devono aderire in maniera assoluta -Controllo sull’informazione e cultura con l’abolizione di libertà di stampa, pensiero, associazione e sciopero -Istituzione della polizia politica e tribunali speciali -Creazione della figura del ‘’nemico comune’’ intorno al quale costruendo l’ostilità del popolo e quindi un senso di unità nazionale -Repressione violenta di qualsiasi forma di opposizione e di dissenso, persecuzione delle minoranze. Sia in Russia che in Germania c’era una società basata sulla purezza della razza eletta usando misure di sterilizzazione forzata e di soppressione di individui malati. Nella prima le vittime sono i kulaki, nella seconda gli ebrei. 1) 9.1 e 9.2: FASCISMO: MUSSOLINI - In Italia lo Stato fascista di Benito Mussolini era fondato sulle sue strutture giuridiche come la negazione dei principi democratici e sulle strutture esteriori come adunate di cittadini in uniforme, propaganda, amplificazione di ciò che diceva il capo. Importante era la sovrapposizione delle 2 strutture e parallele gerarchie ovvero lo Stato e il partito, al di sopra di tutti governava Mussolini: capo del governo e duce del fascismo. - Mussolini per diffondere il suo potere in periferia adottò i prefetti, ovvero dei funzionari pubblici sparsi per il territorio che incarnavano il governo. Per reprimere il dissenso popolare c’era la Polizia di Stato e con funzione decorativa e ausiliaria c'era la Milizia. - Faceva capo al Partito fascista di carattere mistificatorio: i Fasci giovanili, i Gruppi universitari fascisti, l’Opera nazionale Balilla e l’Opera nazionale dopolavoro; queste strutture svolsero un importante ruolo nella fascistizzazione del paese. -Il maggiore ostacolo di Mussolini fu il Vaticano e la Chiesa. Le trattative fra essa e governo finirono l’11 febbraio 1929 con la stipulazione dei Patti Lateranensi che si articolavano in 3 parti. Un tratto internazionale con cui la Santa Sede poneva riconosceva lo Stato italiano e la sua capitale con il riconoscimento della sovranità sullo Stato della Città del Vaticano, una convenzione finanziaria con cui lo Stato darà alla Chiesa una grande somma che era stata da sempre rifiutata dal papa, dalla presa di Roma e un concordato che regolava i rapporti interni tra Chiesa e Regno d’Italia. Inoltre il concordato ad esempio stabiliva che i sacerdoti fossero esonerati dal servizio militare e che l’insegnamento cattolico fosse fondamentale nell’istruzione. I Patti Lateranensi fecero crescere, alle elezioni plebiscitarie, il consenso di Mussolini che arrivò fino al 98%. -Altro contrasto significativo fu quello della monarchia: il re restava ancora la più alta carica e autorità dello Stato, infatti il totalitarismo di Mussolini è ritenuto imperfetto anche per le strutture dello Stato che prevalgono su quelle di partito, per il riconoscimento delle organizzazione giovanili cattoliche, arretratezza economica e civile. Anche per il tradizionalismo culturale con l’esaltazione del matrimonio e della famiglia per lo scopo dello sviluppo
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