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Sintesi del regista Edward Gordon Craig, Appunti di Storia del Teatro e dello Spettacolo

Breve analisi della vita e delle opere rappresentate

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 23/06/2023

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fedadin_ 🇮🇹

18 documenti

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Scarica Sintesi del regista Edward Gordon Craig e più Appunti in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! EDWARD GORDON CRAIG Fu tra i grandi riformatori del teatro del primo 900 e insieme ad Appia diede il via al processo di riteatralizzazione del teatro > processo teso a individuare le specifiche del linguaggio teatrale e giungere a considerare lo spettacolo come un'opera d'arte autonoma fondata su un codice linguistico specifico. Emerge in maniera evidente la messa in valore della figura del regista, figura demiurgica, vero e proprio artista e unico autore dell'opera d'arte autonoma. Craig sviluppa questa duplice linea di indirizzo (dell'opera d'arte teatrale come opera d'arte autonoma e della figura del regista come autore dello spettacolo) in maniera più consapevole. Craig riesce ad imporre la propria visione scenica al teatro del 900 in modo tale da diventare un punto di riferimento per i registi successivi e soprattutto un punto di riferimento dal punto di vista dell'elaborazione teorica in relazione al concetto di regia e alla figura del regista. Percorso biografico opposto a quello di Appia. Craig ha potuto contare su un percorso biografico caratterizzato da una vita particolarmente intensa, ricca di relazioni artistiche e sentimentali. Visse per un lungo periodo in Italia. Numero limitato di messe in scena ma scritti teorici particolarmente rilevanti: L'attore e la supermarionetta 1907 • L'arte del teatro 1911 • Per un nuovo teatro 1913 • Index to the Story of My Days 1957 • Rivista The Mask 1908 • Nasce nel 1872 e muore nel 1966. Contribuisce alla formazione della moderna regia teatrale. Figlio di Edward William Godwin e Ellen Terry. Craig debutta giovanissimo nel 1878. A 16 anni la madre decide di avviarlo alla carriera di attore in termini professionistici, nel 1889 Craig viene scritturato da Irving al Lyceum Theatre di Londra. Si perfeziona con Walter Lacy. Nel 1893 incontra William Nicholson e James Pride i quali gli trasmettono la passione per il disegno e per la xilografia. Craig era un abilissimo disegnatore e incisore su legno. Nel 1893 Craig rimane in Inghilterra dove realizza la sua prima messa in scena, On ne badine pas avec l'amour di De Musset (disegna, costruisce e dipinge le scene e dirige gli attori). Su Craig nel ruolo di Amleto- ha dei tratti fini, si muove con disinvoltura. Ha studiato la parte con grande cura e ne dà un'interpretazione sapiente e intelligente. Serio rappresentante della nuova scuola di recitazione in contrapposizione ai procedimenti spesso meccanici della scuola tradizionale. Nel 1897 Craig conclude la sua carriera di attore. Inizia negli anni successivi un'attività incentrata sul disegno e l'incisione. Fonda una rivista intitolata The Page che verrà pubblicata per 4 anni. Nel 1900 pubblicherà un primo volume di xilografia. Nel 1899 aveva fondato la società artistica The Purcell Operatic Society che aveva lo scopo di rimettere in scena opere di Purcell, Handel e Brooke. La prima opera che fu rappresentata fu Dido and Aeneas di Purcell nel 1900. L'allestimento dello spazio scenico era stato realizzato costruendo una piattaforma rialzata di 1 metro dal livello del suolo e che si stendeva per tutta la larghezza della sala. Sul fondo della scena si trovavano più file di ripiani a gradinata come nella maggior parte delle sale da concerto dell'epoca. Craig aveva aggiunto anche un arco scenico a formare di una cornice di colore grigio. Scena larga e bassa differente dai successivi dai bozzetti scenici caratterizzati da uno sviluppo verticale dello spazio. Presenza di due riflettori utilizzati dal fondo della sala. Valorizzazione dei costumi e degli attori che li indossavano. Particolare resa della profondità grazie a un fondale blu con davanti uno schermo grigio di garza illuminato con luci rosa. I costumi delle ancelle erano di due colori, verde e porpora. Anche gli accessori di scena contribuivano in modo efficace a questo effetto cromatico particolare. I servitori di Enea entravano in scena portando in scena oggetti che ravvivano la scena dal punto di vista coloristico. Nel secondo atto inversione di tendenza: se nell'atto precedente Craig aveva giocato sul forte contrasto cromatico, nel secondo atto effetto cromatico giocato sulle gradazione di un solo colore. Grigio era il fondale così come grigi erano i veli che avvolgevano le fanciulle e grigio scuro erano gli abiti degli uomini. Sullo schermo di garza venivano proiettate luci verdi che contribuivano a graduare i toni del colore dominante. Nel terzo atto Craig modifica tutti i toni dei colori grazie all'applicazione di filtri gialli alle luci, lo sfondo viene così di un blu traslucido che accostato al verde e al porpora contribuisce a costruire un'immagine armoniosa dal punto di vista cromatico. Craig si occupa di tutti gli aspetti della rappresentazione: scena, illuminazione, movimenti degli attori, costumi e pubblicazione del programma. Regista come creatore dello spettacolo. Craig mise in scena nel 1902 Acis and Galatea. Procede in una direzione anti realistica consistente in un processo di semplificazione. Al primo atto, al posto di un paesaggio campestre, costruì la scena con una tela bianca composta da una serie di sottili strisce verticali contro le quali si stagliavano i costumi geometrici degli attori. Suggestivi anche i costumi, soprattutto quelli relativi ai personaggi del coro, in particolare i costumi di Galatea e delle fanciulle del suo corteo. Acis and Galatea fu l'ultimo spettacolo della Purcell Operatic Society, che fu costretta a chiudere per motivi di carattere economico. Craig passò gran parte della sua vita a cercare mecenati e finanziatori che potessero sostenere la realizzazione dei suoi progetti teatrali. Nel dicembre del 1902 mise in scena Bethlehem di Housman. Il fondale scenica era stato realizzato con una tela di colore blu scuro sulla quale erano state incastonate delle stelle disposte ad altezze differenti. Palcoscenico limitato da una staccionata all'interno della quale stavano disposti in piccolo gruppi i pastori rivestiti da ampi mantelli. Nel 1903 la madre di Craig decise di formare una propria compagnia affidando la direzione registica al figlio. Questa compagnia esordì con la messa in scena di un dramma giovanile di Ibsen, I guerrieri a Helgeland. Craig procedette per una sostanziale semplificazione: immaginò la scena come una roccia praticabile, grigia. Struttura alta in mezzo al palcoscenico. Su queste strutture Craig fece svolgere dei duelli. Al secondo atto Craig realizzò una scena circolare: al centro del palcoscenico era stato collocato un tavolo dove sedevano i personaggi principali. Scena delimitata in alto da un anello che la incorniciava come fosse un baldacchino. Visione scenica improntata sulla messa in valore dei valori simbolici dello spazio attraverso un uso sapiente dell'illuminazione e attraverso la strutturazione di uno spazio rarefatto improntato alla semplificazione dei suoi elementi costitutivi. La scena praticabile diventerà un elemento fondamentale della riteatralizzazione del teatro anche per altri esponenti del teatro europeo quali Copeau e Mejerchold.
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