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Sintesi del saggio "La biblioteca per ragazzi" di Caterina Ramonda, Sintesi del corso di Biblioteconomìa

Riassunto completo del saggio. Gli argomenti principali sono i modi di strutturare la sala ragazzi nella biblioteca, l'approccio che deve avere verso i giovanissimi il bibliotecario e i possibili progetti da proporre a un pubblico così particolare.

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 01/12/2021

isabellachiara
isabellachiara 🇮🇹

4.4

(37)

20 documenti

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Scarica Sintesi del saggio "La biblioteca per ragazzi" di Caterina Ramonda e più Sintesi del corso in PDF di Biblioteconomìa solo su Docsity! La biblioteca per ragazzi - Caterina Ramonda 1. Essere. Della biblioteca che è stata, che è, che sarà La biblioteca per ragazzi. Cenni storici Prima dell’800 i bambini non erano contemplati come categoria a sé, erano dei piccoli adulti, la cui vita e spazi non erano né divisi né diversi da quelli degli adulti > bisogna aspettare la rivoluzione francese (il codice penale francese del 1810: differenziazione del trattamento dei minori di 16 anni, istruzione obbligatoria). In più 800 ruolo protagonista della letteratura (categoria dell’orfano e ribelle, es. Tom Sawyer di Mark Twain). Novecento + massima rivoluzione per il concetto di infanzia > diritti, sviluppo e il benessere dei bambini, Ellen Key (autrice svedese) lo pone come obiettivo centrale su cui impostare politiche sociali per il futuro: creare servizi per infanzia e educare in spazi adeguati. STATI UNITI > Prime sezioni di biblioteche pubbliche negli Stati Uniti, dove poi nel 1888 si costituì la Children Library Association. Le biblio statunitensi furono i laboratori in cui sorsero iniziative poi alla base di ciò che venne dopo. Idea di biblioteca come strumento di integrazione. Biblioteche di NY cominciano negli anni 60 a festeggiare le ricorrenze delle varie comunità (dal capodanno cinese a quello ebraico, al carnevale, halloween). GRAN BRETAGNA > iniziale fatica, punti forti: servizio gratuito, scaffale aperto, sedi distaccare sul territorio. Vengono poi redatti standard applicabili: sezione separata per i ragazzi, patrimonio iniziale di almeno 2000-3000 libri, ambiente luminoso, accogliente e arredato in modo attraente, personale adatto a lavorare con i bambini. FRANCIA > fine della prima guerra mondiale per trovare biblio ragazzi: donate dalla croce rossa americana alle zone devastate dalla guerra. 1924 biblioteca pubblica aperta ai ragazzi tra 5 e 17 anni su modello statunitense. Necessità di spazio apposito per bambini e ragazzi. Nascita di associazioni, come La Joie par les livres 1963, per promuovere lo sviluppo di letteratura e biblioteche per ragazzi in Francia. La petite bibliotheque ronde nasce per offrire ai bambini di un quartiere popolare un luogo ispirato ai modelli anglosassoni: una struttura circolare a due piani. GERMANIA > tardo sviluppo, inizi del 900; mancano nella classe dirigente la consapevolezza della ricerca di strumenti di formazione democratica; nel secondo dopoguerra, comincia investimento in nuovi edifici, nuovi modelli organizzativi e di cooperazione che fanno tuttora delle biblioteche per ragazzi il settore più attivo. Bambini non possono essere nutriti solo di cibo (Jella Lepman, fuggita dalla Germania nel 1936 e rifugiata a Londra dove divenne giornalista della BBC) > lei riesce a mettere insieme la prima mostra internazionale di libri per bambini che costituì nucleo fondante di una biblioteca. SVEZIA > legge del 2011 che obbliga ogni scuola a dotarsi di una biblioteche perché ogni allievo possa usufruire dei servizi bibliotecari. Prima biblioteca per ragazzi nel 1911 a Stoccolma. Politica culturale adottata dal parlamento: la biblioteca deve accogliere tutti senza eccezioni. GIAPPONE > due particolarità: bunko (piccole biblioteche per ragazzi, private, gestite da volontari, che si possono trovare nei luoghi più disparati, quali case private, templi, chiese, supermercati, poco conosciute se non nelle immediate vicinanze) + ruolo dello stato: interesse per le politiche rivolte alla lettura per i bambini più piccoli è recente, il 2000 è stato anno della lettura dei bambini; attenzione e attività hanno contribuito alla promulgazione, nel 2001, di legge sulla promozione lettura bambini e nel 2002 all'apertura biblioteca di letteratura internazionale per bambini. La biblioteca per ragazzi in Italia In ritardo, anni 60-70 > autonomia di scelta età per ammissione al singolo istituto (fino ad allora vietato prestito ai minori di 18 anni). Vicenda biblioteche ragazzi si intreccia con quella delle biblioteche scolastiche: regio decreto del 1909 ne prevedeva istituzione, e nel 1911 una circolare ministeriale che auspicava libri per ogni classe premesse disattese. Manuale di Alberico Squassi del 1935 dedica intero capitolo alle biblioteche per fanciulli, come parte della biblioteca pubblica; vengono definite come istituzione rivolta a coloro che frequentano gli ultimi anni della scuola primaria e i primi della secondaria, deve dare continuità all’azione della scuola. Sede ideale: la Casa del Balilla, vista necessità di ambiente protetto e sorvegliato, evitata la comunicazione con la sezione adulti per facilitare le sane letture. Il bibliotecario ideale, tatto e cortesia nel rispondere alle richieste, meglio se donna, meglio se insegnante che abbia seguito speciali corsi specifici. Sono anni di personali iniziative 3 es. * Venezia > CHI? Maria Pezzè Pascolato, pedagogista molto attiva in campo educativo e sociale, ottiene dal comune di Venezia la direzione del servizio ispettivo delle scuole, nel 1898 si occupa dell’organizzazione dei corsi e della biblioteca del nuovo istituto professionale femminile comunale; COSA? Istituzione della prima biblioteca per ragazzi in Italia, ispirata al modello statunitense, presso il Palazzo Reale a San Marco, allestita in stile montessoriano + aperta a tutti, fino a 50 utenti, gestita da volontarie, tirocinanti e studentesse dell’Istituto magistrale, biblioteca esce dalla sede portando le sue collezioni a San Marco per la festa del libro, cassetta della piccola posta (per le richieste d'acquisto). * Cremona > CHI? Virginia Carini Dainotti; COSA? Ammette nel 1939 i ragazzi alla consultazione e lettura e crea sezione apposita, finanziata dal ministero della pubblica istruzione. Gli anni 50 > esperienza fallimentare dei centri di lettura, legati all'istituzione scolastica 3 MA: intervento censorio delle autorità scolastiche, bibliotecario = insegnante + continua confusione tra biblioteca per ragazzi/scolastica. Altra esperienza fallimentare, il Servizio nazionale di lettura, istituito dal ministero pubblica istruzione; si prevedeva che ogni biblioteca dovesse avere una fornitura minima dedicato ai ragazzi, ma su 809 comuni solo 176. Analizzare comunità da servire e contesto Analisi localizzazione Analisi rapporti con altre strutture dedicate stessa utenza Definisci obiettivi Definisci rapporti altri servizi biblio Considera età e dimensioni sezione Analisi collezioni Tecnologia Spazi per le diverse attività, prevedi back office Accoglienza e servizi Servizi igienici adeguati Orari Sviluppo: utenti, collezioni, servizi Lo spazio serve il pubblico. Declinazione plurale Sergio Conti scriveva che le biblioteche giustificano loro esistenza con il mettersi a disposizione degli utenti, rispondere ai loro bisogni. Le imprese hanno come obiettivo il profitto; anche la biblioteca senza utenti è inutile. Il pubblico della sezione ragazzi è vario e in continua evoluzione, lo deve essere anche lo spazio. I bebé e i bambini fino ai sei ani - Nati per leggere > conquistato ormai il diritto alla frequenza della biblioteca; - Angoli morbidi comparsi ormai in ogni biblioteca; - Ripiani bassi o cesti con ruote in cui il piccolo può esplorare - Fasciatoi in bagno, spazio per allattare, parcheggi passeggini I bambini che frequentano la scuola primaria - Sanno leggere, sono sempre più protagonisti - Punti di riferimento nella scelta: libri in stampatello e storie adatte - Condivisione del tempo in biblioteca con i pari, molto utile, svolgono compiti con i compagni > tavoli; ma anche area informale per chiacchierare I ragazzi - Scuola secondaria di primo grado, esigenze simili: spazi per studiare singolarmente o in gruppo, spazi per chiacchierare, computer; ma NON VANNO MISCHIATI AI NANETTI, verso cui sono diffidenti e cercano di prendere le distanze: se il libro riporta dai 9 anni in su, non lo prenderanno; Gli adulti - Diversi motivi per cui sono in sezione ragazzi: accompagnano, pagamento multe, insegnanti che cercano dvd o consigli per bibliografia da consigliare, studiosi letteratura infanzia > questa sezione deve rispondere anche a queste esigenze; - Li si avvicina + loro vengono per accompagnare i bambini e li si avvicina ai servizi a loro dedicati; - Spazio quindi deve essere flessibile, ma omogeneo, non diviso a compartimenti stagni; Offerta diversificata, distribuita in sezioni distinte a seconda dell'età, ma vicine per creare percorso naturale senza compartimenti; favorire movimento nello spazio che asseconda naturalità del crescere. Adolescenti (oddio) Pubblico difficilissimo, dal pdv delle attività da proporre e della collocazione + le soluzioni sono diverse e creative, es. nella biblioteca di Mozzo (BG) la sezione adolescenti è su un pianerottolo, lungo le scale che collegano il piano narrativa adulti e la sezione bambini e ragazzi. A volte voler scindere eccessivamente anche i diversi pubblici della zona ragazzi è un rischio; a volte può essere utile recuperare un testo nella sezione adulti per approfondire meglio un certo argomento e per permettere ai ragazzi di scendere nello specifico nella loro ricerca. Lo spazio prende forma Analisi proposta da Lushington, biblioteca per ragazzi deve contenere: - Spazio per poter visionare materiale - Studio e ricerca - Spazio per giocare, muoversi, leggere, - Spazio laboratori computer - Spazio per personale - Socializzazione - Magazzino - Spazio condiviso bambini e genitori Spazi come zone funzionali, per: - Attività bebè, tappeti, cuscini, tavoli - Area studio bassi, albi colorati - Zonareference e prestito - Angolo tranquillo - Dove personale possa lavorare - Per genitori - Stanza polivalente per attività manuali Lo spazio nello specifico Atmosfera Sezioni ragazzi con mobili quelli che si sono riusciti a recuperare, ma comunque atmosfera piacevole, viceversa biblioteche progettate nei minimi particolari ma fredde. A creare ambiente piacevole sono un insieme di fattori: accoglienza umana, disposizione materiale. Accessibilità Tutti, no barriere architettoniche. Collezioni di materiali in lingua e supporti per avvicinamento all’italiano, ma anche per dislessici o braille. Arredi Devono soddisfare i criteri di: - Flessibilità: ambienti che corrispondono a funzioni diverse, tavoli impilabili, modulari, ruote, gambe ad altezza regolabile; - Modularità, anche in funzione dello sviluppo dei servizi; - Ergonomia: sedie che garantiscano posture corrette e sedute diverse a seconda della funzione. Quindi: - Il bancone deve essere basso, un bambino non deve essere in soggezione; - Scaffali solidi resistenti, alti al max 150 - I palchetti non vanno riempiti completamente: se sono troppo pieni è difficile il prelievo; - Scaffalature circolari che permettono di frugare sia dall'esterno che interno - Tavoli, sedie e arredi possono essere adeguati alla fascia d’età. Colore Importante perché influisce su percezione spazi, oggetti e umore. Spazi tematici caratterizzati dal colore: uso del colore come segnaletica e nella cartellonistica informativa. Alcuni suggerimenti: verde e blu sicurezza, giallo e rosso pericolo. Spazio ragazzi abbondanza di colore ma è meglio se tinte pastello, anche se si evidenzia tendenza attuale verso tinte più acide. Luce Parte integrante dell’arredamento; controllo illuminazione naturale, luce calda; vicino alle finestre solo postazioni lettura informale e relax; illuminazione artificiale dovrebbe essere progettata in base alla funzione dell’area. Isolamento acustico È una sezione rumorosa > occhio a open space, soppalchi dove si pensa di inserire area studio; non è consentito urlare ok ma sono bambini; spazi ampi, troppo vuoti, corridoi, portano ad alzare la voce. Pavimento Legno dona aspetto caldo e accogliente, non è rumoroso, abbastanza facile da pulire; no moquette; nei laboratori/spazi animazione il pavimento deve essere super facile da lavare. Segnaletica Essenziale; zona ragazzi simboli colori guidano scelta tra i diversi argomenti; deve essere chiara e immediata; importante anche segnaletica all’esterno, per portare utenti in biblioteca. Uno spazio in più: quello virtuale Il multimediale e il digitale ridisegnano gli spazi in biblioteca, riflessioni sulla collocazione di computer e delle diverse postazioni multimediali per ascoltare musica, vedere film o video. - Progetti di lettura, come il noto Nati per leggere; - Entie associazioni, come Associazione italiana biblioteche; Come organizzare Da un lato la varietà dei materiali richiede interventi differenziati di organizzazione catalografica e di collocazione, dall’altro c’è necessità di rendere il più semplice possibile l’azione di trovare una certa informazione > favorire accesso diretto alle risorse e rendere autonomo bambino. CATALOGAZIONE + Come strutturare un catalogo? Bisogna tener conto di: - Età dachisi rivolge il catalogo? Utenti disomogenei, abilità intellettive diverse; bambini di 7 anni hanno rapporto fisico con il libro; per i ragazzi più grandi va bene un opac per adulti friendly al punto giusto; - Abilità funzionali > alta probabilità di sbagliare a digitare; - Linguaggio > deve essere semplice, no struttura gerarchica; - Strutturazione del risultato + loro sono abituati ai risultati di Google, non vanno oltre i primi risultati; - Integrazione con altre applicazioni 3 social network in primis, perché sono gli strumenti che i ragazzi usano. Spesso si pensa che per dar forma a un opac per bambini sia sufficiente ammiccare graficamente, invece spesso proprio questi interventi di grafica indispongono gli utenti; il lavoro deve essere a livello semantico e di organizzazione delle notizie. Esempio di grafica vincente è quello dell’opac della Allegany County Library Sistem, permette due tipologie di ricerca: per aree tematiche presentate da un personaggio, oppure per serie, da quelle più note a quelle più sconosciute; sistema di auto-correzione; risultati visualizzati per copertine, impatto visivo vincente. In Italia c'è un unico tentativo, che però presenta una serie di problematiche, definibili come tipiche di un primo tentativo di progettazione. Se è un ragazzino a dover trovare un libro, è normale che quel libro sia descritto cme lui lo cercherebbe > è importante che la narrativa per ragazzi sia soggettata (è normale ricevere da un ragazzino richieste come voglio un libro sulle streghe). Vi sono degli esempi di biblioteche che offrono online ai ragazzi percorsi tematici, come ad esempio Ar.In.g.a - Aree di interesse per giovani adulti in biblioteca Salaborsa di Bologna. COLLOCAZIONE - Scaffale aperto, lettori possono guardare, sfogliare, leggere informazioni; - Etichette posizionate sul dorso, devono essere comprensibili; - C'è chi usa una versione semplificata della classificazione decimale Dewey per la parte di divulgazione e un sistema di generi con etichette di colore diverso e simboli o lettere per la narrativa; a Imola le categorie per i libri di fantasia sono rappresentate da animali diversi; spesso viene usato il colore, utile per classificare, mettere in ordine e creare delle gerarchie; - Sesiusano descrizioni devono essere semplici e immediate; - Sitrovano categorie come: da paura, mondi fantastici, nella storia, giallo e mistero ecc.; - Una volta scelta una metodologia bisogna esservi fedeli; - Raggruppare per materiale e destinazione: insieme tutti i cartonati, i libri morbidi; libri facili, prime letture, leggo da solo. Comunque il tema della collocazione è aperto e senza soluzione, sta ai bibliotecari scegliere quella più funzionale per i loro utenti, il loro materiale, la loro biblioteca. Pericolo censura ESCLUDERE > Scegliere il materiale vuol dire valutare, eliminare, prendersi la responsabilità di scartare alcuni prodotti ed esporne degli altri. Molte sono le discussioni e gli scambi di punto di vista; spesso gli editori puntano alla quantità, quindi oltre a chiedersi perché lo hanno pubblicato? Era necessario? bisogna fare attenzione e scegliere bene. LETTURE AD HOC + Certe narrazioni suonano stonate all'orecchio di chi legge, perché scritte con intento didattico o educativo. Si creano così bibliografie per chi ha paura del buio, per chi non vuole lasciare il ciuccio ecc + richieste irritanti che leggiamo su liste di condivisione come quella del progetto nati per leggere, dove genitori, insegnanti ed educatori che chiedono letture ad hoc per situazioni particolari. Questo porta nei libri per bambini a inanellare situazioni stereotipate. TESTARE LIBRI > La biblioteca è luogo test per i libri, senza che le letture vengano imposte; dove i libri si possono provare, assaggiare ed eventualmente rimessi a scaffale. LIBRI PER TUTTI I GUSTI + Ampia scelta per incontrare gusti diversi. VERITÀ > diritto a imparare come affrontare situazioni diverse; il bambino va considerato come interlocutore valido, necessitò di mettere in primo piano il diritto alla verità, eh sì caro bambino, i gatti muoiono. Possibilità di affrontare tra le pagine tutti gli argomenti. NO A SCRITTORI CHE SI AUTOCENSURANO, editori che non traducono interamente il testo o catalogatori che sistemano certi testi in sezione adulti. Ci sono modi diversi per raccontare lo stesso fatto, per affrontare lo stesso problema: va trovata la modalità corretta, è inaccettabile la scelta di non affrontare affatto il problema. Quindi: diverse tipologie di materiale presenti in biblio ragazzi: libri, periodici e riviste, materiale multimediale (attenzione particolare a quest’ultimo, possibilità di ebook e app per la gestione del prestito che siano confacenti alle nuove generazioni); IFLA e AIB prevedono degli standard di dotazione di documenti (numero di documenti che la biblioteca deve possedere); la scelta del materiale è impresa difficile: bisogna fare i conti con qualità del materiale, budget, spazio e tempi di reperibilità; si possono fare delle scremature: non cose fragili o ad uso individuale, non troppi volumi, priorità a serie che piacciono agli utenti; ci sono diversi modi per restare aggiornati sull’offerta: blog, siti, riviste, associazioni, progetti, enti, social network dedicati (Anobii); organizzazione materiale, da un lato problema di catalogazione e collocazione, ma ricorda sempre che è importante sempre favorire accesso diretto alle risorse e rendere autonomo il bambino nella ricerca; un catalogo per bambini e ragazzi deve tener conto di: età, abilità funzionali, linguaggio, strutturazione del risultato, integrazione con altre applicazioni; opac per ragazzi deve essere in funzione loro: narrativa soggettata; collocazione, ci sono diversi spunti su come orientare i lettori, ma comunque ogni bibliotecario deve scegliere il metodo più funzionale per il proprio materiale, lettori, biblioteca; scelta = esclusione; letture ad hoc per determinate situazioni; biblioteca è luogo dove si possono provare i libri e poi caso mai rimetterli via; ampia scelti per ampia fascia di gusti; diritto alla verità, no autori che si autocensurano. 4. (con) vivere. Di qual che si può fare Rispondere Attività di reference è primaria; il reference fornisce: COSA - Informazioni su uso biblioteca - Info rapide e veloci a domande precise - Info complesse su domande approfondite - Consigli di lettura A CHI > bambini e ragazzi, ma anche adulti accompagnatori, insegnanti, educatori, chi viene al posto dei ragazzi e che porta le loro richieste. - Se è bambino a essere interlocutore + adulti non devono intromettersi nella conversazione > non fanno che complicare: mette in soggezione il bambino, interviene al suo posto cercando di interpretarne le necessità; - Se è l'adulto a essere interlocutore + può esserlo per lavoro, interesse, perché è venuto per conto di qualcuno; se indicazioni non sono precise è impossibile capire volontà dei piccoli; Fasce d'età * Prelettori > approccio diretto + andare a scaffale, frugare tra i contenitori, vedere i libri, sfogliarli. Anche successivamente resta primario l'approccio fisico. * Dai 10 anni > si può introdurre due o più risorse informative, per approfondire riguardo alla disposizione del materiale in biblioteca. * Dagli 11 anni > formulare ipotesi in astratto insieme all’interlocutore. COME > il reference può essere: - In presenza > scambio di domande per approfondire necessità utente - A distanza > in modo asincrono; luce verde accesa dell’account della biblioteca significa che si è presenti; permette di arrivare a chi non può venire fisicamente in biblioteca COSA RICORDARE Laboratorio di scrittura + con interventi esterni, laboratorio di scrittura articolato in più appuntamenti che preveda eventualmente incontro finale con autori; Fare poesia + strumento potente per esplorare capacità del linguaggio; Leggere le immagini > per esempio libro a loro noto e film che è stato tratto; i ragazzi riflettono su cosa significhi per lo sceneggiatore operare una scelta delle parti da mettere in risalto; fedele o no?; assomigliano a ciò che avevano immaginato?; Musica, suoni, rumori > momenti di ascolto o presentazione di libri che illustrano filastrocche, canzoncine; Arte > analisi dell’illustrazione, percorsi scoperta di un artista; giocare con la carta dopo aver osservato e apprezzato la tecnica di Eric Carle; Laboratori scientifici/divulgativi; Mettersi in gioco Giochi di lettura > sana competizione per presentare in modo inusuale un percorso di lettura e coinvolgere; torneo di lettura, squadre, arco di tempo di alcune settimane, base è bibliografia presentata ai ragazzi, quiz, domande; Torneo di giochi e videogiochi + interazione, avvicinare nuove generazioni; console messe a disposizione, i ragazzi possono organizzarsi per giocare insieme; Lettura in concorso + scuole secondarie di primo e secondo grado; bibliografia, recensioni in diversi modi; Incontrare autore o illustratore + coinvolgere gruppo classe o di lettura evitando incognita se venga qualcuno o meno; leggere i libri, preparare domande, tessere traccia dell'incontro; entusiasmo per i ragazzi perché è arrivo concreto delle loro letture; Una notte in biblioteca + festa con letture, laboratori, anche dormire lì; Mostre ed esposizioni A volte organizzate internamente con il materiale della biblioteca e a volte non necessitano spazio apposito; organizzata per diversi livelli di fruizione: aperta al pubblico in visita libera e per essere vistata guidata da bambini e ragazzi; mostra non è solo esposizione ma prevede attività collaterali: incontro con artista, laboratori. Progetti speciali Libri in lingua o con testo a fronte, documenti che testimoniano tradizioni e usi di altri paesi. Sostenere la lettura > no barriere linguistiche, vale anche per le diversità di lettura: libri tattili, in braille, modificati per facilitare atto di sfogliare, stampa modificata per dislessici, audiolibri. Formare insegnanti | bibliotecari si lamentano davanti a certe liste di libri consigliati di quanto poco gli insegnanti conoscano la letteratura per ragazzi. Si possono fornire consigli, bibliografie, elenchi di novità, organizzare incontri. Incontrare La biblioteca viene in contatto con la società in modi vari e differenti; oltre ai ragazzi, incontra le famiglie, proponendo ritrovi per i genitori e appuntamenti cui possono partecipare insieme ai bambini e ragazzi; la biblioteca incontra chi sul territorio si occupa di bambini e ragazzi; incontra la scuola > offre molti servizi alla scuola, specie dove non esiste una biblioteca scolastica, allora può offrire prestito; propone incontri in base al programma; le proposte possono essere raccolte e inviate alle scuole tra fine agosto e settembre in modo che gli insegnanti possano aderire. Comunicare (in presenza e online) La biblioteca comunica i proprie servizi e le proprie attività in modi diversi e ampliati negli ultimi anni. Comunicazione online > tenere aggiornati i profili; comunicazione facile e gratis, rimanere in contatto con i propri utenti; pagina non deve essere statica. * Canali tradizionali +Locandine, pieghevoli, manifesti realizzati o stampati; materiale informativo distribuito in biblioteca, uffici ente, ufficio informazioni e ufficio turistico, biblioteche vicine o appartenenti allo stesso sistema, scuole, ludoteche; spesso canale più efficace è passaparola. * Sito istituzionale +Pagina sul sito del comune. Descrizione struttura, orari, contatti, elenco servizi, calendario attività. Comunicazione univoca, no dialogo. * Blog > Facile da realizzare e utilizzare, gratuito; raccolta commenti, richieste, suggerimenti; dà voce ai diversi gruppi di lettura che si riuniscono in biblioteca; pubblicizza eventi; approfondisce argomenti; vivacità > va aggiornato e tenuto vivo. Ci sono blog intorno alle biblioteche: bibliotecari che parlano della propria professione o che offrono spunti su settori come biblio digitale. * Scaffale su Anobii >Il sito permette anche creazione di un badge da inserire sulla pagina ufficiale o sito della biblioteca, che viene automaticamente aggiornato ad ogni nuovo inserimento. * Pagina Facebook +>Oggi social più utilizzato, grandi potenzialità, costo zero, tempi brevissimi, informalità; immagini, fotografie. * Account Twitter > Un tweet si propone di rispondere alla domanda Cosa c’è di nuovo?, maniera veloce per comunicare. * Canale Youtube +Video delle iniziative organizzate; raccolti e resi visibili le testimonianze di attività, iniziative, convegni, incontri; * Album per condividere immagini > Siti per condivisioni immagini, come Flickr. * App Quindi: come deve essere il servizio di reference in biblioteca ragazzi, a chi si rivolge e cosa è utile tenere a mente; lista esemplificativa di attività che si possono progettare e organizzare in biblioteca; il fine comune è quello di coinvolgere in primis i ragazzi e i bambini; la scuola è un luogo di incontro, ma incontra anche: famiglie, chi si occupa di bambini e ragazzi, scuole; analisi di come la biblioteca può comunicare con il pubblico: sito, blog, cartaceo, passaparola, canale youtube e ciò che vuoi. 5. Osare. Del non voltare la testa Valutare Perché? > verificare se lo scopo del servizio o della singola attività è stato raggiunto; migliorare e aggiustare il tiro. Cosa? > servizio nella sua globalità o singola attività. In base alla ricaduta sull’utenza ma anche in proporzione di costi e incombenza per il personale. Si valuta la logistica, il budget, la corrispondenza tra obiettivi e risultati, tra mezzi e risultati, tra mezzi e obiettivi. Quando? + all’inizio, durante, alla fine e stimare ricadute successive. Come? > tutto è concesso; statistica; rilevare numero di prestiti o presenza a certe attività; questionari; valutare validità di una collezione. Andare oltre Valutare serve ad andare oltre, oltre ai muri, attività nelle scuole; Bisogna osare: ® Osare considerare il bambino una persona a sé > non sono appendici degli adulti, hanno le proprie caratteristiche e le loro necessità; ® Osare proporre il meglio + anche se non incontra immediatamente il gusto; non ci sono titoli da evitare, titoli troppo difficili; bisogna costringere il mercato a tenere sempre alto il livello di qualità; ® Osare essere essenziali + i bambini hanno lo sguardo lungo e diretto e si accorgono della predisposizione con cui si lavora; ® Osareaffrontare le nuove tecnologie * Osaredire, osare vedere Quindi: valutare e valutarsi, al fine di migliorare servizio; osare di più, essere unici e insostituibili, non sedersi.
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