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La Rivoluzione Europea del 1848 e il Processo di Industrializzazione - Prof. D'angelo, Sintesi del corso di Storia Contemporanea

Storia Economica EuropeaStoria Politica EuropeaStoria Moderna Europea

La forte opposizione repubblicana in Europa durante il 1848 e i principali eventi che ne seguirono, tra cui riforme sociali e politiche, insurrezioni nazionaliste e la corsa alla conquista coloniale. Vengono inoltre presentati i principali fattori che contribuirono all'industrializzazione europea, come il progresso economico e la conquista della scienza.

Cosa imparerai

  • Quali riforme sociali e politiche vennero approvate in quegli anni?
  • Quali fattori contribuirono all'industrializzazione europea?
  • Come iniziò la corsa alla conquista coloniale in Africa?
  • Come la penetrazione europea in Asia influenzò la Cina?
  • Che eventi politici e sociali si verificarono in Europa durante il 1848?

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 02/02/2022

ludovica.conserva
ludovica.conserva 🇮🇹

4.7

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Scarica La Rivoluzione Europea del 1848 e il Processo di Industrializzazione - Prof. D'angelo e più Sintesi del corso in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! STORIA OTTOCENTO CAPITOLO 4  Manifesto del partito comunista (1848) > Marx e Engels individuano i passaggi cruciali che avevano determinato la rivoluzione industriale e la nascita della grande industria  Riv industriale > inizio in Gran Bretagna per poi estendersi nel resto dell’Europa + Stati Uniti; industrializzazione divenuta la via obbligata per la conquista del benessere o almeno per l’uscita dalla povertà, anche se a prezzo di un iniziale peggioramento delle condizioni di lavoro per milioni di uomini, donne e bambini  Metà del 700 > GB dominava il commercio internazionale; Londra sviluppò una rete sempre più estesa di servizi di credito e assicurativi; società britannica si distingueva per una superiore diffusione della tolleranza e della libertà (ascesa classi medie)  Riv agricola > avviare e sostenere il processo di industrializzazione su vari piani; massiccio esodo dalle campagne che consentì lo sviluppo del proletariato industriale  Miglioramento delle vie di comunicazione  Diffusione negli strati artigianali degli elementi di formazione di base > presenza di una cultura scientifico-pratica che sollecitava la ricerca di nuove soluzioni tecniche per la nascente meccanizzazione  Costo del lavoro relativamente alto e disponibilità di energia a basso prezzo  Invenzione (scoperta di una determinata tecnica) ≠ innovazione (applicazione di quest’ultima); sono le innovazioni a provocare il cambiamento e che costituisce il cuore della trasformazione tecnica  Settori principalmente interessati > macchine utensili e della generazione di forza motrice + estrazione delle materie prime (carbone e minerali ferrosi)  (“se diciamo rivoluzione industriale, intendiamo cotone”) Industria cotoniera > determina il decollo dell’industrializzazione; cotone fu il battistrada del nuovo modo di produzione basato sulla fabbrica; aveva un mercato molto più ampio di quello della lana  Industria del ferro > rapida espansione; dovuto dal fatto che molte macchine e attrezzature venivano realizzate in ferro; divenne il simbolo della modernità e della nuova civiltà della macchina e il suo impiego si affermò nell’edilizia pubblica e abitativa  Lavoratore generico = operaio salariato e gli venne affidato un unico impiego (specializzazione dei lavoratori); condizioni di lavoro molto gravose + duro sfruttamento + condizione di estrema precarietà + processo di inurbamento  Luddismo > manifestazioni di opposizione sociale; contrastavano il diffondersi della meccanizzazione adottando come principale forma di lotta la distruzione delle macchine (causa principale di disoccupazione e bassi salari) = volevano migliori condizioni lavorative; 1812 introduzione pena di morte per i luddisti  1830 > si afferma il nuovo sistema di produzione in Europa + Stati Uniti; capitalismo industriale costituisce il principale elemento propulsivo delle trasformazione dell’intera realtà economica e sociale  Europa > tecnicamente arretrata e principale forma di produzione era quella agricola anch’essa arretrata  Anni 30 e 40 > locomotiva e ferrovia divennero un evidente simbolo del progresso + potente fattore di diffusione dell’industrializzazione (nuove possibilità di trasportare merci + stimolo diretto di produzione alle industrie siderurgiche e meccaniche) CAPITOLO 5 1  Prima metà 800 > si consolidano istituzioni e modelli politici, sistemi ideologici e forme associative, scuole di pensiero e movimenti culturali destinati a improntare di sé l’intera età contemporanea e ancora presenti e operanti nel nostro tempo  Stato moderno > forma dello stato burocratico-amministrativo, emancipato dal controllo della nobiltà e delle assemblee dei ceti; l’amministrazione e il suo personale dirigente rappresentavano le ossa e i muscoli dell’organismo statale  Sovranità non apparteneva più solo al principe ma anche al popolo > carattere della monarchia costituzionale rappresentativa; lo sviluppo dei sistemi politici era legato all’esistenza di una costituzione  Contrasto sistemi elettorali > principio liberale (suffragio ristretto legato al censo e al livello culturale di una circoscritta élite sociale) VS principio democratico (suffragio universale maschile)  800 > si diffuse la cultura romantica; rifiutava il primato della ragione e da un lato esaltava la creatività e la spontaneità dei sentimenti e delle emozioni e dall’altro respingeva l’equilibrio formale del mondo classico; questa cultura si diffuse un po' ovunque fino a costituire il quadro di riferimento comune a tutte le espressioni europee  Romanticismo > mentalità diffusa, fenomeno di costume che investì in modo decisivo il modo di pensare, di agire e di apparire dall’élite colta, stile di vita e modo di atteggiarsi; significava anche libertà, rottura di norme consolidate, affermazione dell’individuo contro le convenzioni  Idea di nazione (fino a quel momento era qualcosa di incerto e generico) > nacque con Rousseau con la sua concezione di stato come espressione di un popolo capace di esprimere una volontà comune; insieme di legami indissolubili di lingua, cultura e sangue; tutti i paesi europei coltivarono e inventarono una propria idea di nazione, coniugandola con l’idea di un primato nazionale particolare destinato a confrontarsi e ad affermarsi sugli altri popoli  Liberalismo > idea di libertà, tolleranza, principio rappresentativo e la divisione dei poteri, difesa dell’individuo contro le autorità, interessi borghesia; regime in cui i diritti fondamentali del cittadino erano rispettati (modello inglese) + potere autorità principale limitato  Democrazia > sovranità popolare (governo di tutto il popolo); forma di politica adottata era la repubblica e il canale legittimo di espressione della volontà popolare era l’assemblea eletta a suffragio universale maschile  Antagonismo fondamentale > borghese (proprietario dei mezzi di produzione) VS proletario (lavoratore salariato; prole); anni 20 operai inglesi iniziarono a sperimentare forme di agitazione pacifica > nascita prime Trade Unions (nucleo originario di un movimento sindacale destinato a grandi sviluppi) CAPITOLO 6  Dopo sconfitta di Napoleone > potenze europee di accordarono per la ricostituzione del vecchio ordine = età della restaurazione  Congresso di Vienna (1814-1815) > le decisioni vennero prese dalle 4 potenze maggiori: GB, Austria, Prussia e Russia; alla base del congresso vigeva il principio di legittimità (dovevano essere restaurati i diritti legittimi violati dalla rivoluzione  Abolizione sacro romano impero; stati tedeschi si ridussero e si unirono nella confederazione germanica; Belgio + Lussemburgo + Olanda = regno dei paesi bassi; impero asburgico fulcro dell’equilibrio continentale + ruolo egemone sulla penisola italiana  Si formarono due alleanze: Santa alleanza > iniziativa dello zar Alessandro I + imperatore d’Austria (Francesco II) + re di Prussia (Federico Guglielmo III); Quadruplice alleanza > Austria + Russia + Prussia + GB, si impegnavano a vigilare contro possibili tentativi di rivincita da parte della Francia e a intervenire contro ogni minaccia dell’equilibrio europeo  Piano politico > assestamento degli equilibri interni in senso conservatore 2  1811 > indipendenza rep del Venezuela; cominciò una lotta di liberazione combattuta dai creoli con l’appoggio della GB  Due centri principali del movimento indipendentista > 1. Simon Bolivar (paesi della costa dei Caraibi – Venezuela e Colombia); 2. Jose de San Martin (rio de la Plata – Argentina)  Nuovo appoggio > Stati Uniti che si opponevano a qualsiasi intervento armato europeo sul continente americano  1824 > America Latina era libera dal dominio europeo + formazione della Federazione delle Provincie Unite dell’America centrale  Arretratezza dei rapporti sociali va a incidere negativamente sulla stabilità delle istituzioni rappresentative che quasi tutti gli stati si erano date (ispirazione dai modelli europei e statunitensi)  Sviluppo degli Stati Uniti traeva origine da alcuni caratteri peculiari della società americana > intraprendenza e vocazione imprenditoriale (sviluppo agricolo); ampliamento della rete dei trasporti (ferrovia); carattere mobile della frontiera (plasmare la mentalità nordamericana – spirito individualistico e egualitario); scena politica scontro tra federalisti e repubblicani (non più federalisti e i repubblicani due fazioni > liberali e democratici)  Espansione territoriale Stati Uniti su 2 direttrici > Ovest e Sud: Ovest (iniziativa dei pionieri + appoggio governo centrale) a danno delle tribù indiane; Sud acquisto Louisiana e Florida CAPITOLO 8-9  Risorgimento > periodo storico dell’800 che portò l’Italia da quel frazionamento politico all’unità, dal dominio straniero all’indipendenza nazionale (sotto dinastia sabauda)  Congresso di Vienna > presenta un’Italia frammentata sotto il dominio diretto o indiretto austriaco; contro la restaurazione si formarono alcune società segrete che animarono la prima fase del risorgimento (lotta per un’Italia libera, unita e indipendente)  Movimento nazionale italiano diviso in due > democratici (figura di spicco = Giuseppe Mazzini, forma la Giovine Italia associazione politica diversa dal modello carbonaro, principale scopo la propaganda diretta, obiettivo repubblica unitaria e democratica) e liberal moderatici (Vincenzo Gioberti = lo Stato dovrebbe avere il carattere di una confederazione di stati presieduta dal papa > neoguelfismo)  1843-45 > insurrezioni mazziniane vanno incontro a ripetuti insuccessi che minano la credibilità del suo progetto politico; idea di Gioberti sembrava irrealizzabile fino all’elezione di Papa Pio IX > concede l’amnistia ai detenuti politici e agli esiliati + riforme istituzionali (preludio della rivoluzione 1848 in Europa)  Gennaio 1848 (prima guerra di indipendenza) > insurrezione a Palermo = re Ferdinando II (del regno delle due Sicilie) concede una costituzione per placare la sommossa, la sua iniziativa fu presa anche da altri re italiani per tenere a bada i propri regni  Febbraio 1848 > re di Sardegna (Carlo Alberto di Savoia) = Statuto Albertino; poi impero austriaco viene sconvolto dalle rivolte e così Carlo Alberto decide di attaccare le truppe austriache (prima fase favorevole al regno di Sardegna; poi controffensiva austriaca; luglio 1848 vittoria austriaca a Custoza + sconfitta esercito sabaudo e ritiro di Carlo Alberto)  Marzo 1849 > governo piemontese tenta un secondo attacco contro l’Austria = tentativo fallimentare, altra vittoria austriaca a Novara  Abdicazione di Carlo Alberto in favore del figlio Vittorio Emanuele II > lascia in vigore lo statuto albertino emanato dal padre; alla fine del biennio rivoluzionario solo il regno di Sardegna conserva uno statuto costituzionale in quanto le altre vengono revocate dai rispettivi sovrani  Centro attenzione politica > sovranità = dovrebbe essere popolare; negli anni successivi al fallimento del biennio la situazione italiana ha due tratti fondamentali: 1. Parte crescente dell’opinione pubblica si allontana da Mazzini a causa degli insuccessi; 2. Gli stessi delusi mazziniani 5 trovano nel regno di Sardegna un soggetto istituzionale e politico in grado di accogliere le istanze del movimento risorgimentale  Prestigio regno di Sardegna si accresce > Camillo Benso Conte di Cavour (1852), sono le sue scelte di politica estera a proiettare il regno in una politica europea; prima mossa = partecipazione del regno alla guerra di Crimea al fianco di Francia e GB; 1856 conferenza di pace a Parigi dove Cavour partecipa personalmente; mossa successiva = stipulazione alleanza con Napoleone III (funzione antiaustriaca)  1859 > tensione tra Sardegna e Austria = ultimatum militare che i diplomatici austriaci notificano al governo di Torino che porta all’inizio della seconda guerra di indipendenza > conclusione ci sarà il Regno d’Italia (1861)  Accordi di Plombieres > Napoleone III si impegna a difendere il regno di Sardegna dall’attacco austriaco però nel momento in cui il Veneto è pronto alla conquista Napoleone III interrompe la guerra e stipula l’armistizio con gli austriaci (fine conflitto = sconforto opinione patriottica italiana)  1859 > scoppiano insurrezioni che portano alla formazione dei governi provvisori in Emilia- Romagna e in Toscana; stesso anno in Piemonte, Lombardia, Emilia, Toscana e Sardegna = elezioni parlamento di Torino e il risultato è la formazione di una Camera dei deputati formata da una solida maggioranza di liberali (influenza Cavour)  Giuseppe Garibaldi > raccoglie a Genova mille volontari (spedizione dei Mille) con i quali nel 1860 si mettono in viaggio verso la Sicilia (azione militare garibaldina ha successo); riescono a sbaragliare l’esercito borbonico riuscendo ad arrivare a Napoli; si incontra con Vittorio Emanuele e gli cede le terre conquistate secondo i plebisciti (solo due regioni non fanno ancora parte del regno d’Italia = Lazio e Veneto)  1861 > terza guerra d’indipendenza, dopo proclamazione del regno d’Italia con capitale a Torino; lo stato unitario ha una costituzione e instaura una monarchia costituzionale + parlamento elettivo  1866 > crisi più grave quando l’Italia si allea con la Prussia che stava in guerra contro l’Austria e l’esercito italiano venne sconfitto nuovamente a Custoza dagli austriaci mentre la flotta fu sconfitta a Lissa = totale disfatta, ma la Prussia riesce a vincere e l’Italia guadagna Mantova e il Veneto  Mancava solo lo stato pontificio e Roma > il papa e le frange cattoliche intransigenti non riconoscono il regno d’Italia; settembre 1870 = esercito italiano entra nello stato pontificio dopo aver aperto una breccia nelle mura presso porta Pia e occupa Roma; poi annessione di Roma e del Lazio è sancita da un plebiscito CAPITOLO 10  Rivoluzioni del 48/49 > totale fallimento; tutti i sovrani erano tornati sui propri troni restaurando i metodi assolutistici  Processo di profondo mutamento sociale > principali protagonisti: ceti borghesi e classi proletarie  Borghesia > riuscì a presentarsi come portatrice e depositaria degli elementi di novità e trasformazione; gamma molto ampia di figure e posizioni sociali (def. Borghesia): vertice c’erano magnati dell’industria e della finanza (simili all’aristocrazia), sotto c’erano i borghesi (ceti emergenti, la cui fortuna era legata allo sviluppo dell’industria e del commercio), accanto c’era la borghesia tradizionale (traeva i suoi proventi dalla terra), sotto c’erano gli impiegati e insegnanti (piccoli commercianti e professionisti)  Borghesia europea > tendeva a esprimere una propria cultura e un proprio stile di vita, i cui tratti essenziali si riconducono a un modello unitario: lo stile di vita borghese vero e proprio (visibile soprattutto all’esterno)  Valori borghesi rimanevano tradizionali > austerità, moderazione, propensione al risparmio, capacità di reprimere gli istinti (virtù del borghese-tipo); struttura della famiglia era patriarcale quindi vi era il capofamiglia e sotto la donna (scarsa considerazione in questa società) 6  Borghesia doveva costruire e difendere un’immagine di rispettabilità e doveva dotarsi di quei saldi principi morali che ne giustificavano la nuova posizione sociale  Illimitata certezza nel progresso generale dell’umanità > basata su due pilastri: sviluppo economico + conquiste della scienza; nuova corrente intellettuale = POSITIVISMO, metodo generale di ricerca e di interpretazione della realtà (conoscenza scientifica come unica valida e venivano applicati i campi delle scienze naturali a tutti i campi dell’attività umana)  NB > tre importanti intellettuali: Comte (fondatore di questa corrente), Spencer (visione evoluzionistica) e Darwin (teoria dell’evoluzione, sopravvive solo chi sa adattarsi ai cambiamenti + selezione naturale)  Fine anni 40 > economia europea conobbe un forte sviluppo che interessò soprattutto industria (settore siderurgico e meccanico); fattori principali furono: rimozione dei vincoli giuridici che ostacolavano le attività economiche, affermarsi del libero scambio, ruolo delle banche negli investimenti e nuove società per azioni  Sviluppo di nuovi mezzi di trasporto > rendeva più agevoli la mobilità delle persone e lo scambio delle merci (alimentava il processo di industrializzazione > industria siderurgica e meccanica + ampliamento mercati)  Innovazioni nel campo delle comunicazioni > notizie viaggiavano molto più velocemente + sviluppo stampa e aziende della comunicazione (si andava verso un mondo unito)  Metà 800 > in Europa continentale erano i lavoratori terrieri a costituire la grande maggioranza della popolazione attiva  Diversi effetti della privatizzazione delle terre > 1. Scomparsa del regime feudale lasciò posto alla piccola e media proprietà; 2. Vantaggio dei grandi latifondisti; 3. Situazione di convivenza tra azienda capitalistica e piccola proprietà terriera  1840-1870 > milioni di persone lasciarono i propri paesi per andare a dissodare le terre del Nord America o si trasferirono nelle nuove aree urbane per cercare una nuova occupazione (aumento popolazione + aumento grandi città); furono soprattutto gli Stati Uniti a offrire un nuovo modello di sviluppo della città  Ristrutturazione di Parigi (esempio d’interventismo pubblico con Haussmann); Londra invece fu affidata unicamente all’iniziativa privata; Vienna rappresentò il modello urbanistico per la costruzione della Ringstrasse; fine 800 Chicago fu uno dei simboli più efficaci del dinamismo americano (incendio nel 1871, fu ricostruita in breve tempo e cominciò la sua espansione)  Diffusa la figura dell’operaio di fabbrica > condizioni di vita e di lavoro dure che portarono alla formazione di una coscienza di classe + prime associazioni operaie (prima associazione internazionale di dei lavoratori a Londra – 1864); maggior teorico era Bakunin > che pensava che una volta abbattuto il potere statale, il comunismo si sarebbe affermato spontaneamente, egli considerava le masse diseredate le protagoniste e per questo motivo questa corrente si sviluppò nei paesi più arretrati  Mondo cattolico di fronte all’avanzate della classe borghese doppia posizione > 1. Atteggiamento di dura condanna (Pio IX > Sillabo); 2. Promotore di un intervento statale a favore dei lavoratori e dei primi esperimenti di associazionismo cattolico CAPITOLO 11  Ultimo trentennio dell’800 > profonda trasformazione economica; crisi di sovrapproduzione diede inizio a una fase di rallentamento dello sviluppo e di caduta dei prezzi  Europa gli effetti più gravi della caduta dei prezzi si ebbero nell’agricoltura > concorrenza con America che avevano prodotti più convenienti 7  Metà 800 > isolamento della Cina dal resto del mondo fu interrotto dalla pressione degli stati europei e dal conflitto nato con la GB per il commercio dell’oppio (vietato in Cina ma lucroso per GB); dopo due guerre venne imposta al paese l’apertura al commercio straniero  Potenze conquistatrici fecero uso indiscriminato della forza contro le popolazioni indigene > sconvolsero l’economia dei paesi afroasiatici sottoponendola a un sistematico sfruttamento finalizzato all’esportazione di materie prime e colpirono antiche culture, danneggiando anche il mercato interno  Effetti della conquista > non furono solo negativi: sul piano economico > inizio modernizzazione; piano culturale > alcuni paesi con tradizioni e strutture più solide riuscirono a mantenere la propria identità e ad assumere la cultura dei dominatori; piano politico > colonizzazione favorì la formazione di nazionalismi locali che avrebbero successivamente alimentato le lotte per l’indipendenza CAPITOLO 15  Al momento dell’Unità > maggioranza degli italiani era analfabeta; 20% popolazione viveva in città; agricoltura era attività economica prevalente (povera e grande varietà negli assetti produttivi); condizione di vita dei contadini era ai limiti della sussistenza fisica  Realtà di arretratezza economica e disagio sociale era poco conosciuta dalla classe dirigente nazionale > grande divario tra Nord e Sud; Italia appariva come un paese molto arretrato agli occhi dei paesi europei  Morto Cavour (1861) > gruppo dirigente fu quello della Destra storica, composta dai rappresentanti della classe dirigente moderata; le si contrapponeva la Sinistra (rivendicava la democrazia risorgimentale) = suffragio universale, decentramento amministrativo, completamento dell’unità attraverso l’iniziativa popolare  Destra e sinistra > espressione di una classe dirigente molto ristretta = carattere accentrato alla vita politica; leader della destra realizzarono una rigida centralizzazione (piano legislativo e amministrativo)  Tra le circostanze che spinsero il governo a centralizzarsi > situazione del Mezzogiorno, dove l’ostilità delle masse contadine verso i conquistatori assunse col brigantaggio caratteristiche di vera guerriglia; brigantaggio fu sconfitto grazie ad un impiego dell’esercito ma comunque rimase il problema del Mezzogiorno = distribuzione delle proprietà agricole (venne favorita la grande proprietà terriera e indeboliti i contadini)  Sul piano economico > linea liberistica governamentale = intensificazione degli scambi che favorì lo sviluppo dell’agricoltura; importante anche la creazione delle infrastruttura per lo sviluppo economico  Tenore di vita non migliorò e diminuì il peso percentuale delle attività industriali + dura politica fiscale seguita dalla destra  Completamento dell’Unità > uno dei problemi più difficili per la nuova classe dirigente nazionale; falliti tentativi di conciliazione con la Chiesa riacquistarono potere i democratici = 1862 – iniziativa garibaldina di una spedizione di volontari si risolse in uno scontro con esercito regolare  1864 > firmata la Convenzione di settembre con Francia che prevedeva il trasferimento della capitale a Firenze + ritiro truppe francesi dal Lazio  Alleanza con la Prussia vs Austria > vittoria prussiana che permise all’Italia l’acquisto del Veneto, nonostante le sconfitte subite  Problema della conquista di Roma si risolse al momento della sconfitta inflitta dalla Prussia al secondo impero di Napoleone III > permise al governo italiano di approfittare delle difficoltà francesi per prendere la città (1870 – breccia di Porta Pia) = FINE POTERE DEI PAPI + Roma come capitale d’Italia 10  Legge delle guarentigie > stato italiano garantiva il libero svolgimento del magistero spirituale del papa; no reazione buona perché Pio IX si manifestò nel divieto ai cattolici di partecipare alle elezioni politiche  1876 > governo della Destra fu battuto dalla camera su un progetto di legge relativo alla statalizzazione delle ferrovie; avvento al potere della Sinistra segnò inizio di una nuova fase con la Legge Coppino = su istruzione e riforma elettorale, gran parte del programma riformatore della sinistra fu accantonato con questa legge; sistema politico italiano perse il suo carattere bipartitico finendo con l’essere dominato da un Centro che emarginava le ali estreme  Sinistra > abolì la tassa sul macinato e aumentò la spesa pubblica ma non riuscì a fronteggiare la grave crisi agraria che investiva l’Italia (agricoltura versava in condizioni arretrate e ci furono varie ripercussioni della crisi)  Rapido incremento dell’emigrazione + decollo industriale italiano  Stipulazione Triplice Alleanza (1882) > segnò nella politica estera italiana una svolta, determinata sia dal timore di un isolamento internazionale sia dal trauma rappresentato dall’occupazione francese della Tunisia, su cui puntavano anche i progetti espansionistici italiani  Trattato > costringeva Italia a rinunciare alla rivendicazione del Trentino, Venezia Giulia e Trieste (sotto dominio austriaco)  Avviata anche espansione colonia sulle coste del Mar Rosso, in Africa, ma il tentativo di estendersi verso l’interno portò al contrasto con l’Etiopia e all’eccidio di Dogali  Ritardi nello sviluppo industriale > classe operaia italiana era costituita solo per una minoranza da proletariato di fabbrica; le società di mutuo soccorso persero via via terreno a favore del movimento internazionalista che in Italia ebbe indirizzo anarchico  Anni 80 > notevole crescita del movimento operaio, con fondazione di federazione del mestiere e camere del lavoro; 1892 = fondato il partito dei lavoratori italiani  Nonostante il Non expedit (cattolici no elezioni politiche) > presenza cattolica nella società italiana, soprattutto nelle campagne, era massiccia; elezione di papa Leone XIII, più aperto ai problemi moderni, favorì l’impegno sociale dei cattolici + sviluppo delle loro organizzazioni  Morte di Depretis > presidente del consiglio divenne Crispi = sua politica autoritaria e repressiva si accompagnò a un importante riorganizzazione dell’apparato statale  Diversa fu la politica di Giolitti (1892-93) > fu imperniata su una linea non repressiva nei confronti dei conflitti sociali; rifiuto di Giolitti di adottare misure eccezionali contro i Fasci siciliani e lo scandalo della Banca Romana provocarono le sue dimissioni  Torna Crispi > governo caratterizzato da un orientamento diverso che si concretizza nella riforma bancaria, nella proclamazione dello stato d’assedio in Sicilia e in Lunigiana, leggi antisocialiste, spinta all’azione coloniale = guerra contro Etiopia = altra sconfitta + fine governo Crispi CAPITOLO 16  Fine 800 + inizio 900 > cominciarono a delinearsi i caratteri della moderna SOCIETÁ MASSA  Maggioranza della popolazione viveva nei centri urbani ed era inserita nel circolo dell’economia di mercato > rapporti sociali si fecero più intensi e si basarono non più sulle comunità tradizionali bensì sulle grandi istituzioni nazionali  Classe operaia > si accentuò la distinzione fra la manodopera generica e i lavoratori qualificati  Si allargò la categoria dei dipendenti pubblici e si moltiplicò la massa degli addetti al settore privato che svolgevano mansioni manuali (“colletti bianchi”)  Anni 1896-1913 > periodo di intensa espansione economica + aumento del prodotto pro capite  Dimensioni di massa assunte dalla domanda stimolarono la produzione industriale in serie > diffusione di processi di meccanizzazione e razionalizzazione produttiva, che resero più efficienti i 11 ritmi produttivi + malcontento operai perché il loro lavoro diveniva sempre più ripetitivo per l’automatismo delle macchine  Tra il XIX e XX secolo > stati avviarono un processo di “nazionalizzazione delle masse” = educare i cittadini ai valori nazionali  Tutti i governi d’Europa si impegnarono per rendere l’istruzione elementare obbligatoria e gratuita, per sviluppare quella media e superiore per portare l’insegnamento sotto il controllo pubblico > aumento generalizzato della frequenza scolastica  Riforme degli ordinamenti militari > fondate sul principio del servizio militare obbligatorio per la popolazione maschile  1890-1915 > approvazione leggi che allargavano il corpo elettorale fino a comprendervi la totalità o la maggioranza dei cittadini maschi maggiorenni  Allargamento del diritto di voto > affermazione partiti di massa e le confederazione sindacali nazionali = trasformazione forme della lotta politica e sociale  Partiti si diedero una struttura centralizzata, sviluppando organizzazioni locali cui avevano accesso ampi strati della cittadinanza > introdotte in molti paesi europei forme di legislazione sociale  Amministrazioni locali > per gestire servizi essenziali più complessi furono create aziende a carattere pubblico  Per sopperire all’aumento delle spese > bisognò ricorrere a nuove forme di imposizione fiscale per accrescere le entrate  Fine 800 > sorsero partiti socialisti che si ispiravano al modello della socialdemocrazia tedesca e facevano capo alla seconda internazionale (1889)  Emerge anche una questione femminile > i maggiori contatti col mondo esterno, le esperienze collettive, la partecipazione alle agitazioni sociali portarono le donne lavoratrici a una più viva coscienza dei loro diritti e delle loro rivendicazioni nei confronti della società  Solo in GB > il movimento femminile riuscì ad imporsi all’attenzione dell’opinione pubblica, concentrando la sua attività nell’agitazione per il diritto al suffragio (“suffragette”)  Leone XIII favorì il riavvicinamento fra i cattolici e le classi dirigenti di quei paesi dove maggiore era la tensione fra stato e chiesa, incoraggiò la nascita di nuovi partiti cattolici e cercò di riqualificare il ruolo della chiesa in materia di questione sociale; documento emblematico > Rerum Novarum (1891)  Nuova tendenza politica > democrazia cristiana, mirava a conciliare la dottrina cattolica con la prassi e gli istituti della democrazia; nuova corrente religiosa > modernismo, proponeva di reinterpretare la dottrina cattolica in chiave moderna, applicando i metodi della critica storica e filologica allo studio delle sacre scritture  Pio X > i democratico-cristiani si videro proibita qualsiasi azione politica dalle gerarchie ecclesiastiche + modernismo fu colpito da scomunica  Fine 800 > nazionalismo finì spesso col legarsi alla lotta contro il socialismo e alla difesa dell’ordine sociale esistente, collegandosi anche alle teorie razziste allora in voga  Francia > il nazionalismo fu innalzato sia dai nostalgici del militarismo bonapartista sia dai gruppi reazionari e antisemiti  Germania > forte componente antiebraica + sviluppo movimenti pangermanisti mentre in Russia diffusione di quelli panslavisti = ideologie tradizionaliste e largamente intrise di razzismo  Reazione a queste componente fu il sionismo > si proponeva di restituire un’identità nazionale alle popolazione israelite sparse per il mondo e di promuovere la costituzione di uno stato ebraico in Palestina CAPITOLO 17 12
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