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L'Italia nell'età giolittiana, Dispense di Storia

Il periodo storico dell'età giolittiana in Italia, caratterizzato da tensioni sociali, repressione governativa, sviluppo industriale, movimento operaio e trasformazioni politiche. Si analizzano le politiche di Giolitti, il rapporto con i socialisti, i cattolici e i nazionalisti, e le loro influenze sulla vita politica ed economica del paese.

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 15/10/2023

sabrina-bendi
sabrina-bendi 🇮🇹

22 documenti

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Scarica L'Italia nell'età giolittiana e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! Età giolittiana Alla fine dell'Ottocento l'Italia aveva vissuto un momento di tensione sociale (crisi di fine secolo) -> contrazione della produzione del grano e conseguente aumento del prezzo del pane -> tumulti popolari -> repressione da parte del governo, con a capo il marchese Di Rudinì il nuovo governo di Pelloux sospese le libertà fondamentali per ristabilire l’ordine sociale -> leggi eccezionali ● vietavano le manifestazioni politiche ● introducevano pesanti limiti alla libertà di stampa ● scioglimento delle associazioni giudicate sovversive opposizione dei socialisti e di una parte dei liberali -> impedì l'approvazione delle leggi -> nuove elezioni ● primo ministro -> Giuseppe Saracco -> politica di distensione ● il 29 luglio 1900 Umberto I fu assassinato dall'anarchico toscano Gaetano Bresci, il quale intendeva vendicare le vittime di Milano -> settori moderati attraversati da sentimenti di paura e di indignazione ● i filomonarchici assaltarono le sedi di giornali socialisti e di sezioni della sinistra, ritenuti indirettamente responsabili e ispiratori dell'uccisione 1901 -> Vittorio Emanuele III incaricò Zanardelli di formare il governo -> ministero degli Interni Giovanni Giolitti ● leader delle forze liberali progressiste del paese ● era già stato a capo del governo nel 1892 ● dominerà la vita politica italiana per i primi quindici anni del Novecento Contesto economico -> industrializzazione ● fattori che favorirono tale sviluppo -> adozione da parte dello Stato di una politica protezionistica che, attraverso l'introduzione di dazi sulle importazioni, tutelava le industrie italiane dalla concorrenza ● banche miste -> si dedicavano sia all'attività di deposito sia a quella di investimento -> finanziarono la nascita di molte grandi imprese ● l’attività industriale assunse un ruolo economico di rilievo -> dimensione e varietà di produzioni All'inizio del processo di espansione industriale e di modernizzazione agricola, gli operai e gli addetti al settore agricolo si trovavano in una condizione difficoltosa: bassissimi salari e condizioni di sfruttamento -> protesta sociale -> ondata di scioperi tra il 1901 e il 1902 -> il governo li affrontò senza la repressione ● nuova linea di intervento intrapresa da Giolitti -> apertura nei confronti del movimento operaio -> riteneva che, di fronte alle rivendicazioni dei lavoratori, la repressione governativa non sarebbe stata efficace e avrebbe anche esacerbato la protesta, facendole assumere caratteri rivoluzionari ● il miglioramento delle condizioni di vita delle classi più disagiate avrebbe risolto i conflitti e pacificato le parti sociali ● osteggiare i movimenti operai avrebbe creato una frattura tra le istituzioni e i lavoratori, come era accaduto nella crisi di fine secolo ● Giolitti mise in pratica il suo pensiero riformista -> garantire l'ordine pubblico, senza soffocare i moti di protesta Nel suo governo, Giolitti coinvolse entrambe le fazioni, i socialisti e i cattolici, all’interno del governo del paese Giolitti e i Socialisti All’inizio del ‘900 il mondo socialista e operaio si trovava in una fase di fermento: - sviluppo delle organizzazioni sindacali -> Camere del Lavoro (da 17 a 76) - 1906 -> schieramento riformista -> Confederazione generale del lavoro (CGDL), riuniva e coordinava diverse associazioni sindacali precedentemente esistenti - 1911 -> schieramento estremista -> uscì dalla CGDL e diede vita all’Unione Sindacale Italiana (USI) Il Partito Socialista era diviso in: ● moderati - corrente riformista - Filippo Turati - necessaria collaborazione con altri schieramenti politici e aperti al progresso sociale - consolidamento delle istanze del movimento operaio ● massimalisti - programma “massimo” + rivoluzione socialista e non concretizzazione - socialisti rivoluzionari, evitare qualsiasi forma di compromesso con i partiti “borghesi” ● rapporti con Giolitti -> attento alle trasformazioni, ma osteggiato dalla parte rivoluzionaria dei socialisti - 1903 -> propone a Turati di entrare a far parte del suo primo governo -> rifiuto motivato, ha paura di inasprire i dissapori della parte rivoluzionaria del partito - 1904 -> corrente rivoluzionaria -> primo sciopero generale come reazione all’uccisione in Sardegna di alcuni lavoratori durante uno scontro con le forze dell’ordine -> politica conciliante di Giolitti -> lo sciopero si esaurì - 1904 -> elezioni, appoggio dei cattolici, l’ala moderata dei socialisti prevalse sulla rivoluzionaria + collaborazione con il Governo Giolitti e i cattolici I cattolici iniziarono ad avere un ruolo politico sempre più importante ma erano divisi in diverse correnti: ● cattolicesimo intransigente - la Chiesa si deve disinteressare delle questioni politiche del paese - Opera dei congressi (1874), impegnata nel coordinare attività di assistenza, sostegno morale, spirituale ed economico ● movimento democratico-cristiano - 1905 -> Romolo Murri, intervento della Chiesa a favore dei lavoratori + leghe bianche del lavoro (sindacati cattolici) + democratizzazione delle istituzioni esistenti (suffragio universale + decentramento amministrativo) - cattolici moderati -> Filippo Meda, necessario che i cattolici si inserissero all’interno delle istituzioni dello Stato liberale, visto come un peccatore da salvare ● Alleanza tra Giolitti e la Chiesa: opposizione al socialismo rivoluzionario - 1903 -> muore Papa Leone XIII e gli succede Papa Pio X -> fece confluire la dottrina di Murri nell’Opera dei congressi ma temendo che l’isolamento politico della Chiesa avrebbe favorito i socialisti, sospende il Non Expedit (si dichiarò inaccettabile che i cattolici italiani partecipassero alle elezioni politiche del Regno d'Italia e, per estensione, alla vita politica nazionale italiana) - 1904 -> sciolse l’Opera dei congressi (contrasto insolubile) e permise alla corrente clerico-moderata di presentarsi alle elezioni (2 deputati cattolici in Parlamento) - 1909 -> Camera dei deputati, 16 rappresentanti del cattolicesimo moderato Giolitti e i Nazionalisti In questo periodo, ci furono numerose trasformazioni nello schieramento dei liberali: ● ala progressista -> rappresentata da Giolitti stesso ● ala conservatrice -> contraria ad ogni apertura nei confronti dei socialisti e sindacati + nazionalismo - pretendeva dal governo un atteggiamento più aggressivo e militarista in politica estera e più duro verso gli scioperi, esprimeva l’insoddisfazione della piccola e della media borghesia italiana nei confronti dei governi liberali + “deboli e arrendevoli” e logiche utilitaristiche ● Movimento Nazionalista rappresentati da alcuni intellettuali, come Enrico Corradini, Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini, raccolti intorno alla rivista "Il Regno", i nazionalisti nel 1910 si organizzarono politicamente, dando vita all'Associazione nazionalista italiana, che ottenne progressivamente un esito sempre più significativo. Programma - concezione antidemocratica dello Stato - repressione della lotta operaia e contadina - espansionismo territoriale + conquista di colonie (territori per emigrazione, mercati per industrie) - si passa dalla lotta di classe alla lotta tra nazioni “proletarie” e nazioni “plutocratiche”
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