Scarica Sintesi di Vittorio Alfieri e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! Vittorio Alfieri (1749-1803) 1749 – Vittorio Alfieri nasce ad Asti, in una famiglia di nobili. Il padre è un conte. Grazie alle facoltà economiche della famiglia, riuscirà a sostenere la vita dell’intellettuale nell’otium. Tra il 1758 e il 1766 – intraprende gli studi presso l’Accademia Reale di Torino. Abbandonata quest’ultima, entra come alfiere nell’esercito ed intraprende un viaggio che lo porterà a soggiornare presso le corti più importanti di Italia e d’Europa (‘tirannia’ generalizzata). Soggiorna in Francia presso la corte di Luigi XV, in Inghilterra ed in Olanda. Nel 1769 arriva alla corte viennese di Maria Teresa. Inclinazione anti-tirannica. A seguire conosce Federico II. Giunge in Svezia e poi in Spagna. 1772 – rientra a Torino. 1774-1777 – redazione del diario noto come Giornali (francese ed italiano). Prima scrittura dell’io alfieriana. Cambiamento del codice linguistico che corrisponde ad un cambiamento della struttura e della morale: prima parte racconto dell’amore tormentato per la marchesa Gabriella Falletti di Villafalletto (rottura nel 1775), seconda parte gloria letterale. In questi anni abbozza Antonio e Cleopatra che viene messo in scena nel 1775 (tema centrale della drammaturgia è il potere tirannico). 1777- Agamennone e Oreste A Firenze conosce il “degno amore”, la contessa Louise Stolberg d’Albany. Nel 1778 spiemontizzato e disvassallato. Tragedie di libertà: Virginia, Congiura de’ Pazzi, Timoleone (tra il 1777-1782). 1780 – Alfieri segue l’amata a Roma, dove scappava dal pretendente al trono inglese a cui era sposata. Si unisce all’Accademia dell’Arcadia. 1782 – tragedia del Saul: la tragedia è occupata dal tiranno biblico Saul, un eroe contradditorio (complessità emotiva), prova sentimenti contrastanti nei confronti di David e dei figli. Altre opere: l’Agide, la Sofonisba, la Mirra. Alfieri trattatista politico-morale: trattati Della Tirannide e Del Principe e delle Lettere. Della Tirannide: due libri -> primo libro: definizione del tiranno, monarchia assoluta o repubblica oligarchica, potere in mano ad un regime di scacco psicologico che implichi paura, viltà, ambizione. Secondo libro: repubblica costituzionale, rovesciamento reso possibile da una rivolta popolare. Basi su cui si poggia la tirannide: nobiltà, casta militare, clero. L’uomo può escludersi dalla vita politica o suicidarsi (siamo nello stesso periodo della rivoluzione francese, che in qualche modo influenza ugualmente anche Foscolo). Del Principe e delle Lettere: tre libri -> rapporto scrittore e potere assoluto. Le Rime e la vena comico-satirica di Alfieri. Le Rime sono suddivise in due parti, hanno una struttura diaristica (prima parte 1789, seconda parte 1804). Influenza di Petrarca, ma capovolgimento dei valori: intensificazione del dolore, linguaggio aspro, ritmo spezzato, parole contrastanti. 17 Satire: aspra e divertente condanna morale. Liquidazione poetica e pessimistica dell’intero sistema retto dall’ipocrisia, liquidazione che però non assume mai le forme dell’invettiva ad personam, validità universale. La Vita scritto da esso: autobiografia, dicotomia tra indole tragica e comica. ‘Costruirsi’ con il progredire dell’autoanalisi. Ispirazione: Confessions di Rousseau. Suddiviso in quattro epoche: Puerizia, Adolescenza, Giovinezza, Virilità.
