Sintesi domande geografia umana Morri, Appunti di Geografia

Scarica Sintesi domande geografia umana Morri e più Appunti in PDF di Geografia solo su Docsity! 1) Il premio Geografia Giorgio Valussi: premio istituito nel 1991 dall’AIIG (Associazione italiana insegnanti di geografia) in onore di uno dei suoi presidenti passati, premia un personaggio che ha contribuito in modo consistente all’apporto geografico nel sociale. 2) I 5 tipi di paesaggio centro-meridionali sotto i 700m descritti da Gambi: - L’agricoltura promiscua, con seminati e piantate di ogni tipo, ma inadeguatamente progredita (e al di sopra di 500 m in genere povera) poiché conserva tradizioni agronomiche e forme aziendali superate; - L’agricoltura promiscua già evoluta -cioè con più limitato e selezionato numero di coltivazioni- è bene industrializzata, su aziende medio-piccole a gestione familiare, ma con frequenti integrazioni cooperative; - Le aree coordinate da grandi aziende, gestite da imprenditori capitalisti con l’occupazione di mano operaia salariata (in parte qualificata) o da cooperative di lavoro. Vi si esercita un’agricoltura basata su un ristretto numero di seminati di alta remuneratività -allevamento di bestiame da latte o carne, piante industriali (bietola, riso, oleaginose) e piante per i mercati orticoli urbani- e fornita di un’enorme rete di opere di irrigazione e di un’attrezzatura di mezzi di lavorazione, che solo la grande azienda può finanziare; - La monocoltura fortemente industrializzata con aziende medio-piccole, a gestione famigliare; - La monocoltura basata su piante legnose di vecchia tradizione, a volte discretamente ma perlopiù non abbastanza rimodernata, dei dolci rilievi spiccanti sul margine della pianura del Po -esempio il Monferrato- o dei principali fondi valle alpini (dove la proprietà è meno frazionata di quanto sia abitualmente negli altri fondi valle). 3) I periploi: nascono in Grecia, rispondono all’esigenza pratica di conoscere nuove terre da colonizzare (in grecia la cartografia per esigenze pratiche si affianca alla ricerca teorica); si tratta di carte per la navigazione e gli approdi. Troviamo tracce di questo tipo di cartografia risalenti a periodi precedenti l’VIII secolo (viste le numerose informazioni geografiche che confluiscono nei poemi omerici). Dei periploi antichi, di età arcaica, ci rimangono pochi frammenti. Da un frammento di Ecateo apprendiamo che prima del VI secolo Eutimene di Marsiglia aveva intrapreso una spedizione e ne aveva scritto il resoconto in un periplo. Un’altro fu scritto da un principe cartaginese nel V secolo, stesso periodo in cui avvengono i viaggi di Scilace di Carianda, di cui ci parla Erodoto e a cui si devono tre diverse opere che fanno da base per la suddivisione dei peripli di età arcaica in tre gruppi operata da Marciano d’Eraclea. Egli distingue: - Peripli circoscritti a un mare particolare; - Peripli che riguardano tutto il Mediterraneo; - Peripli sulle coste dell’oceano; 4) Il mappamondo a T: è tipico del Medioevo ma nasce in tempi antichi, è stato modificato secondo le necessità allegoriche medievali. Raffigura tre continenti e ha Gerusalemme, centro teologico del mondo, al centro; 5) Parla della cartografia romana e cita qualche esempio: la civiltà romana basava la propria forza economica e politica sull'agricoltura e sulla potenza militare, e proprio da questi due aspetti dipende la sua rappresentazione cartografica. Per quanto riguarda il primo aspetto si rileva l’importanza dell’agrimensura, ovvero la misurazione della terra, operazione svolta dai mensores in collaborazione con gli auguri, che per osservare gli auspici dovevano essere girati verso est; da qui deriva l’utilizzo dell’est per orientare le carte (il sud era l’alternativa in caso di morfologia ondulata del terreno). Venivano tracciati sulle carte il decumano e il cardo principali (che s’incontrano perpendicolarmente) e da questi si tracciavano i decumani e cardi secondari, equidistanti l’uno dall’altro e paralleli al cardo e al decumano principali. Ne deriva una divisione del terreno a scacchiera che prende il nome di centuriazione. Le carte usate dagli agrimensori avevano il nome di formae. Tra le documentazioni si annovera la riproduzione di alcune mappe (non ne abbiamo di originali) in manoscritti del VI e IX secolo e le descrizioni di eruditi; abbiamo poi alcuni frammenti di una copia (la forma urbis romae) il cui originale risale al 200 d.C e che riproduce Roma. Per quanto riguarda il secondo aspetto, quello della potenza militare, la cartografia produce due risultati: - Gli itineraria scripta o adnotata, descrizioni scritte di località; - Gli itineraria picta, disegnati e colorati. Poco a poco si diffusero anche itinerari per scopi civili. Tra i documenti abbiamo: - Carte militari a complemento del testo della Notitia Dignitatum; - La carta dello scudo di dura europos (III secolo); - L’Orbis pictus elaborato da Vipsanio Agrippa, che raccoglieva tutte le conoscenze geografiche raggiunte al tempo; - L’itinerarium Antonini Anonimo ravennate, itineraria scripta ad uso civile; - La Tabula peutingeriana del 250/270, di cui abbiamo una copia medievale; fa parte degli itineraria picta, il disegno segue una direzione da sinistra a destra per rendere più semplice la consultazione e il trasporto, il colore è usato con attenzione quasi scientifica, vi sono sproprorzioni nel disegno tra zone più conosciute e frequentate e quelle che lo sono meno. Aveva una funzione pratica; 6) Perché Mercatore è stato così importante: - Ha scelto il nome Atlante per una serie di carte geografiche, non facendo riferimento alla figura geografica ma a un re della Mauritania; - Ha sviluppato la proiezione isogonale per eliminare gli errori di calcolo; 7) Parla dei tre tipi di paesaggio rurale secondo Gambi: - Openfield/Paesaggio a campi aperti: i campi sono grandi distese prive di chiusure, scarse o vuote di alberi, separate solo da segni in pietra affioranti di qualche dito dal suolo. Presentano spesso forme a corpo strettissimo e lungo; - Bocage/Paesaggio a campi chiusi: campi dalla chiusura costruita (artificiale) o piantata (alberi o arbusti), discretamente larghi e non lunghi, più vasti a realmente di quelli a openfield; - Colture promiscue mediterranee: campi alberati con chiusure spesso costituite da muretti. Tratto caratteristico sono i filari; 8) Dai una definizione di paesaggio e riferisci a quale documento appartiene: questa definizione di paesaggio deriva dalla Convenzione Europea del Paesaggio: “una determinata parte di territorio, così com’è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro intenzioni”; 9) Associa le seguenti autrici/autori con le relative fasi di elaborazione teorica-epistemologica in ambito geografico secondo il pensiero di Turco: - Giustizia/ingiustizia spaziale: Doreen Massey e Claude Raffestin; - Lavoro e potere: David Harvey, Milton Santos, Augustin Berque; 10) Cosa sono le curve isoipse e quanti tipi ne esistono: le isoipse sono delle linee ideali che permettono un’accurata rappresentazione dell’orografia di un luogo su una carta geografica. Uniscono tutti i punti con la stessa altezza sul livello medio del mare. Un rilievo risulterà così raffigurato tramite una serie di circonferenze concentriche il cui centro corrisponde alla vetta. Tra un’isoipsa e l’altra si ha sempre una variazione di quota fissa e determinata (il valore si ottiene di solito dividendo per 1000 il denominatore della scala della mappa ma spesso dipende anche dal tipo di rilievo) grazie all’equidistanza si può osservare ad occhio se un punto sia più o meno ripido (isoipse ravvicinate e fitte indicano in rilievo ripido, più sono lontane più il pendio è dolce mentre se sono parallele abbiamo un piano uniforme). Esistono tre tipi di isoipse: - Direttrici (equidistanza 100m, territorio montuoso); - Intermedie (25m territorio montuoso); - Ausiliarie (5m, usate per un territorio pianeggiante); 11) La compatibilità epistemologica del pensiero di Ratzel e Vidal (due figure la cui indagine viene spesso collocata a poli opposti) è rivelata dall’opera di Mackinder, che nei suoi studi usa argomentazioni derivate sia dalla visione “ambientalista” che da quella “storicista” del paradigma positivista; 12) Le benefiche ricadute didattiche dell’impegno formativo della “geografia nelle scuole” sono molteplici, tra cui il rinnovamento del dialogo con gli studenti: la geografia è infatti rilevante nel quotidiano ogniqualvolta vi sia necessità di comprendere. Vi sono poi le nuove tecnologie visuali, che hanno potenziale rilevanza per ciò che possono dire e raccontare ai ragazzi e infine riconciliare due aspetti della geografia che hanno a volte fatto fatica a restare uniti e ad arricchirsi l’un l’altro, ovvero l’aspetto formativo e quello dell’impegno civile; 13) Elementi legati alla nascita delle borgate: fondamentale motivazione della nascita delle borgate è il progetto di Mussolini di costruzione di una Roma Imperiale, che porta negli anni ‘30 a una deportazione di gruppi familiari in questi luoghi appositamente costruiti. Tuttavia occorre considerare che nella Roma del tempo lo spazio per ospitare queste famiglie certamente non mancava: scavando più a fondo si rileva quindi non solo la volontà di lasciare spazio alla piccola borghesia impiegatizia e all’architettura di regime, ma anche di allontanare e quasi “incarcerare” gli strati più poveri della popolazioni in questi luoghi fortemente controllati dal regime (perlomeno nei loro primi anni di vita). Vi era infine anche la necessità di