Sintesi e analisi de "Gli indifferenti" - Alberto Moravia, Sintesi del corso di Italiano

Scarica Sintesi e analisi de "Gli indifferenti" - Alberto Moravia e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! GLI INDIFFERENTI - ALBERTO MORAVIA 1. Introduzione; 2. Sintesi; 3. Contesto storico e sociale; 4. Personaggi. Gli indifferenti è il romanzo d'esordio di Alberto Moravia pubblicato nel 1929. L'autore mette in scena le ipocrisie e meschinità della società borghese del suo tempo, rimanendo indifferente al declino sociale ed economico di quell’epoca. Nel romanzo Moravia riesce a rendere con perfetto realismo le meschinità e le ipocrisie di una società, come quella della borghesia, inautentica e convenzionale. Il romanzo narra le vicende di due fratelli, Carla e Michele Ardengo, e della madre Mariagrazia rimasta sfortunatamente vedova. Uno dei protagonisti è Leo, amante della madre Mariagrazia e contemporaneamente della giovane Carla, il quale tenta in ogni modo di impossessarsi della villa degli Ardengo. Mariagrazia, sentendosi trascurata dall'amante, è convinta che egli abbia un'altra donna e pensa che questa sia la sua amica Lisa. Lisa è invece invaghita del giovane Michele, il quale rimane indifferente alla situazione. Il giovane viene informato da Lisa a proposito della relazione segreta tra Carla e Leo, e si sente in dovere di affrontare Leo per vendicare l'onore familiare: compra una pistola e si reca nella sua dimora con lo scopo di sparargli, fallendo tuttavia nel suo intento. Per evitare che la villa sia venduta a un miglior offerente, Leo chiede a Carla di sposarlo. Carla, nonostante non lo ami, è attratta dall'idea di una nuova vita benestante e accetta la proposta di matrimonio. Il romanzo ha un finale incompleto: Moravia si focalizza sulla figura di Carla che non sa ancora come comunicare alla madre la sua decisione. Gli indifferenti di Alberto Moravia è stato pubblicato nel 1929, nel periodo in cui il fascismo italiano si accingeva a prendere sempre più potere. In questo romanzo vengono ritratti gli aspetti corrotti della vita della società borghese di quel periodo storico, sottintendendo il giudizio negativo dell’autore nei confronti delle aspirazioni del fascismo italiano. Il romanzo fornisce uno spaccato di vita di una famiglia borghese negli anni di pieno sviluppo del fascismo e si configura come una denuncia della perdita di valori dell'Italia di quegli anni. Il tema principale è “l’Indifferenza”: quest'ultima, secondo lo scrittore, è la degradazione dell'uomo che, rassegnato e sconfitto, rinuncia a vivere. Indifferenza è dunque inerzia morale, passività esistenziale, superficialità, con cui la società borghese si pone nei confronti dei problemi dell'esistenza, dei valori più veri e profondi dell'uomo.“Gli indifferenti” sono Michele e Carla, totalmente sopraffatti ed annoiati dall’ambiente in cui vivono, che non è in grado di dar loro emozioni e stimoli eccetto l’insofferenza. Nella loro ricerca di novità ed evasione, scendono a squallidi compromessi che fanno emergere la “bassezza umana” nella speranza di un cambiamento, come la scelta di Carla di sposare Leo nonostante la mancanza di sentimento con lo scopo di condurre una vita nuova. La storia è quasi priva di trama: i personaggi si muovono come manichini, spinti nelle loro azioni dalla noia e dall'insofferenza, attratti solo dai falsi valori del benessere e del piacere fisico. Dietro la maschera di ricchezza dei personaggi si nasconde una miseria sia economica che morale. Queste caratteristiche comuni permettono di raggruppare i personaggi in due schiere opposte: vinti e vincitori. Alla schiera dei vinti appartengono coloro che tentano in modo velleitario di ribellarsi al destino, come Michele. All'altro gruppo appartengono invece i personaggi che accettano la vita per come si presenta: sono personaggi che non possono fallire, poiché non hanno un progetto di vita. La protagonista è Carla, ragazza ventiquattrenne, stanca della sua vita monotona e quindi desiderosa di cambiarla: per questo cede facilmente ai corteggiamenti di Leo, nonostante egli le sia completamente indifferente. Carla è desiderosa di una nuova vita, e avverte che il vecchio mondo puro e intatto dell’infanzia è ormai sepolto nella sua anima come una cosa lontana e intoccabile. La relazione con Leo sembra l'inaugurazione della sua nuova esistenza, e l'elemento che la allontana per sempre dal vecchio mondo. Leo è un uomo d'affari, falso e ipocrita, talvolta capace di imbrogliare per soddisfare le sue esigenze. Ha interessi solo di tipo materiale, tra cui il denaro e il sesso: per questo continua la relazione con la madre, in modo da non perdere la villa e anche per insidiare la figlia Carla. In Leo si riassumono, quindi, l’ipocrisia e la convenzionalità. Appartenente ad un mondo corrotto, egli rispecchia la mentalità del borghese, sicuro di sé, incurante delle esigenze altrui, e privo di qualsiasi spessore morale. Mariagrazia è una donna ingenua, non comprende l'imbroglio di Leo, e tanto meno immagina che la figlia abbia un rapporto con lui. È gelosa e possessiva nei confronti dell'uomo in modo ridicolo. Il carattere di Mariagrazia è indice di decadenza: il suo ruolo è quello di chi si accorge di andare alla deriva, di affondare ogni giorno di più, ma non accenna ad alcuna reazione per impedire il fallimento. Michele è un personaggio turbato dalla falsità e dall'indifferenza da cui è circondato e cerca di vincere tali sentimenti fingendo di provare qualcosa che nonostante tutto non sente. Egli è nostalgico, cosciente del fatto che niente può ricondurlo ai valori morali smarriti: essere indifferente è forse l’unica forma di resistenza al decadimento sociale. Lisa è un'amica della famiglia Ardengo ed è innamorata del giovane Michele che non la contraccambia. Dopo aver scoperto della storia clandestina tra Leo e la giovane Carla,