Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Giolitti: Politico Mediatore tra Proletari e Capitalisti nell'Età Giolittiana, Schemi e mappe concettuali di Storia

Economia italianaPolitica italianaStoria Moderna Italiana

Giovanni giolitti, liberale e politico italiano, diventa presidente del consiglio nel 1903 e regna fino al 1914. Durante questo periodo, l'italia fa rapidi progressi, ma il paese legale non rappresenta il paese reale. Giolitti cerca di avvicinare cattolici e socialisti, creando maggioranze parlamentari e svolgendo una politica riformista con nuove leggi democratiche. Nel 1906, viene fondata la cgl e nascono le industrie triangolari in piemonte, lombardia e liguria. Tuttavia, nel sud, l'economia non decolla e giolitti provvede a finanziamenti speciali per avviare l'industrializzazione. La politica estera di giolitti deve tenere conto della febbre coloniale e, tra il 1911 e il 1912, occupa la libia, ma la conquista si rivela un spreco di denaro.

Cosa imparerai

  • Quali furono le riforme democratiche introdotte durante l'Età Giolittiana?
  • Come andò la politica coloniale di Giovanni Giolitti in Libia?
  • Che cosa rappresentava il Paese Legale durante l'Età Giolittiana?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 28/03/2022

Gabriella2003
Gabriella2003 🇮🇹

4.7

(6)

41 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Giolitti: Politico Mediatore tra Proletari e Capitalisti nell'Età Giolittiana e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! GIOVANNI GIOLITTI Nel 1900 viene assassinato Umberto I e gli succede il figlio Vittorio Emanuele II che affidò il governo ai liberali di cui faceva parte Giovanni Giolitti il quale nel 1903 diventa Presidente del Consiglio fino al 1914 e durate l’età giolittiana l’Italia fa rapidi progressi. All’epoca il PAESE LEGALE, ovvero il paese rappresentato in parlamento di cui facevano parte finanzieri, borghesi e una parte di lavoratori che sapevano leggere e scrivere, non rappresentava in alcun modo il PAESE REALE, ovvero la massa di lavoratori rappresentata da cattolici ostili allo Stato che aveva tolto al pontefice il potere TEMPORALE. Il grande progetto di Giolitti fu quello di avvicinarli facendo entrare in parlamento CATTOLICI e SOCIALISTI, questo sforzo gli valse l’accusa di TRASFORMISMO per creare maggioranze parlamentari. Giolitti faceva parte della sinistra storica e manifesta una politica di mediazione tra proletari e capitalisti evitando uno scontro. Crea una politica riformista con nuove riforme democratiche che permettono di rafforzare i sindacati e grazie al ciò nel 1906 fu fondata la CGL (confederazione generale del lavoro) ,che aveva come strumento principale lo sciopero, mentre i padroni fondarono la CONFINDUSTRIA che rispondeva agli scioperi con una serrata, ovvero la chiusura delle fabbriche. Grazie alla funzione da intermediario che svolse Giolitti, gli operai riuscirono ad ottenere un aumento di salari e quindi una maggiore capacità di acquisto. Nel 1912 istituì il suffragio universale maschile ammettendo al voto tutti gli uomini di 30 anni che abbiano svolto il servizio militare. Fece compiere all’Italia progressi per quanto riguarda la PREVIDENZA SOCIALE in favore delle e dei minori, l’obbligo del riposo settimanale, le pensioni di invalidità e vecchiaia ,la nazionalizzazione delle ferrovie. L’elemento che fece decollare l’Italia fu il proseguimento di una politica PROTEZIONISTICA, volta a proteggere l’economia Italiana evitando le importazioni attraverso delle tasse doganali. Il protezionismo portò alla nascita del TRIANGOLO INDUSTRIALE tra Piemonte, Lombardia e Liguria che divenne la zona più ricca d’ITALIA. Nel SUD, invece, l’economia non decolla quindi Giolitti varò delle leggi provvedendo a finanziamenti speciali per avviare l’industrializzazione del mezzogiorno con la costruzione dell’acquedotto pugliese e del complesso industriale ILVA di BAGNOLI che dava lavoro a 2000 operai. Il sud restava comunque agricolo e conservatore. Dopo l’unità d’Italia I proprietari illuminati cercarono di varare colture agricole specializzate (arance in Sicilia , pomodori in Campania) di cui esportavano i prodotti in Francia con grandi profitti. Il protezionismo di Giolitti, che aveva causato le GUERRE DOGANALI con la Francia, però penalizzò questa esportazione. La politica ESTERA di Giolitti deve tener conto della FEBBRE COLONIALE che investe tutte le nazioni europee. Tra il 1911 e il 1912 occupò la Libia per strapparla alla Turchia, ma i Libici si opposero in modo impavido costringendo i soldati italiani a reagire con stermini di massa. La conquista alla fine si rivelò uno spreco di denaro e una terra arida e scarsamente coltivabile.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved