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Guide e consigli
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sintesi Pronto soccorso per scrittori esordienti Jack London, Sbobinature di Letterature comparate

sintesi del testo di jack london utile per il corso di letterature comparate sul romanzo d'avventura. contiene alcuni esempi di lettere che london scrisse a degli sconosciuti, i consigli che rivolse ai giovani scrittori e la sua filsofia di vita collegata all'esperienza biografica

Tipologia: Sbobinature

2022/2023

In vendita dal 24/07/2023

Aliceeegri
Aliceeegri 🇮🇹

5

(6)

16 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica sintesi Pronto soccorso per scrittori esordienti Jack London e più Sbobinature in PDF di Letterature comparate solo su Docsity! PRONTO SOCCORSO PER SCRITTORI ESORDIENTI, Jack London Il volume raccoglie una selezione di quelle lettere, insieme ad alcuni articoli apparsi su riviste dell’epoca e a brani tratti dai suoi romanzi nei quali London sintetizza con efficacia la sua tecnica e la sua poetica, oltre a riflessioni e ammonimenti sulla difficile arte di scrivere, pubblicare e guadagnarsi da vivere scrivendo, un tema quanto mai attuale. Si chiede come si fa ad essere scrittori originali. I grandi poeti e scrittori si differenziavano da coloro che hanno fallito perché attingevano direttamente alla fonte, rifiutando il materiale filtrato da altre mani. Dovevano apporre ai loro lavori l’impronta della loro individualità. Ogni scrittore dovrebbe possedere un punto di vista proprio solo a lui, per mettere a fuoco i personaggi che delinea, i pensieri che esprime… i grandi hanno tratto la loro filosofia operativa da una scorta personale di idee ed esperienze e hanno portato a compimento così la loro opera. Col tempo hanno acquistato qualcosa da dire e se si è in grado di pensare cose che al mondo farebbe piacere sentire, anche solo la forma del pensiero è espressione. Questa filosofia bisogna ricercarla nel sapere, nelle proprie conoscenze, non si può conoscere tutto lo scibile umano, ma quel poco che si riesce a dominare aumenterà l’efficacia della scrittura e aiuterà a conquistare l’attenzione della gente. Bisogna anche saper discriminare le letture scelte e leggere rapidamente e con accortezza. Mai finire un racconto solo perché lo si è iniziato. Il tempo è un altro fattore fondamentale, se non riesci a trovare il tempo, il mondo non avrà tempo di ascoltarti. Il tempo! Quando dici che non ne hai, vuoi dire che non lo utilizzi con economia. Hai mai imparato a leggere davvero? Quanti raccontini e romanzetti insipidi leggi nel corso di un anno, sforzandoti di padroneggiare l’arte della narrazione o di esercitare le tue facoltà critiche? Quante riviste leggi da cima a fondo? Ecco il tempo che ti occorre, il tempo che hai sprecato con la prodigalità di uno sciocco: il tempo che non potrà tornare mai più. Impara a discriminare nella scelta delle tue letture e impara a leggere rapidamente e con accortezza. […] Il tempo! Se non sei capace di trovare il tempo, stai sicuro che il mondo non troverà il tempo di ascoltarti. Per scrivere narrative, spiega in una lettera a un suo ammiratore e poi amico, non c’è bisogno di dissertazioni, osservazioni, idee personali o opinioni, che possono però convergere nelle storie, nei racconti, nell’atmosfera della narrazione, l’autore deve cercare di eclissarsi lasciando spazio ai personaggi e ai fatti. “la questione del nome” Il nome per uno scrittore è una delle massime ambizioni. Uno scrittore normale, sconosciuto, come può frasi un nome? Indica due modi:  Scrivendo un libro di successo  Facendo un ottimo lavoro sulle riviste Lo sconosciuto deve compiere l’impossibile, e ripetere questa azione numerose volte, fino a quando gli editori si ricorderanno di lui e acquisteranno fiducia. A quel punto sarà qualcuno e avrà acquistato un nome, un prestigio. Il primo metodo è più brillante, il secondo è più solido. Ragioni che inducono le persone a intraprendere la via della letteratura sono molte, tra questi c’è l’ambizione. Ma a cosa si ambisce? Un uomo non diventa famoso se spronato solo dalla smania di gloria e fama. Alcuni ambiscono solo a vedersi pubblicati, desiderano solo che la gente parli di lui, vogliono un attimo di gloria. Ci sono poi gli specialisti, coloro che scrivono in veste di professionisti, come avvocati, dottori, professori, storici e che hanno qualcosa da dire. Ma le loro ambizioni sono realizzate nella carriera che seguono. I dilettanti invece, sono coloro che scrivono solo per il gusto do farlo, perché p una loro passione, persone che non hanno grandi opere da offrire al mondo. Per tutti questi l’ambizione non gioca un grande ruolo. Si applica dunque a due categorie:  Quelli che hanno un messaggio di cui il mondo ha bisogno di conoscere  Quelli che devono lottare per soddisfare le loro necessità di vita I primi sono numerosi, la loro ambizione è insegnare, aiutare, fare del bene al mondo, il benessere e la felicità del mondo sono anche la loro, sono nate per dare aiuto e consiglio. La seconda categoria pubblica per ambire ai soldi. Ritengono che il mondo sia in debito con loro e devono provvedere alla riscossione. Popolarità Il pubblico è colui che sfama gli scrittori che cercano di vendere la loro mercanzia, esige però una letteratura che sia immediata. C’è una differenza tra vasto pubblico e piccolo gruppo, che separa il pane (denaro), dalla gloria (fama, successo). Il piccolo gruppo tiene alla fama, vuole che l’artista sforni capolavori, opere che puntino alla verità che dura in eterno; il direttore editoriale invece preme affinchè venga soddisfatto un vasto pubblico, non interessa cosa si pubblica, gli va bene qualsiasi cosa e in cambio promette molti soldi. Il direttore editoriale richiede all’artista di procurarsi una reputazione, per poi assicurarsi denaro, cosa però difficile perché se l’editore rifiuta di pubblicare adesso è un paradosso farsi una reputazione senza pubblicazioni…. L’autore o cede accettando il pane e lasciando perdere la gloria o risolve il paradosso. Pubblicare libri è un’impresa di alto interesse per gli scrittori… racconta la sua storia dicendo che non aveva nessuno a cui affidarsi o chiedere consigli. Cominciò a mandare a vari ediotri moltissime opere, articoli, racconti ma venivano sempre tutti rifiutati, parla della misera paga che avrebbe ricevuto per mille parole. Consiglia di non lasciare il proprio lavoro per mettersi a scrivere, se si decide di intraprendere questa strada però c’è da sapere che la narrativa è quella che rende meglio, più facile da vendere, mentre l’umorismo è quella più difficile da comporre ma più facile da vendere e meglio compensata. Consiglia infine di tenere un quaderno degli appunti e portarlo con sé ovunque si vada per annotare qualsiasi cosa possa essere interessante e utile in futuro. E infine bisogna lavorare.
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