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Sintesi schematica di Manuale di sociologia - Gilli, Sintesi del corso di Sociologia

Sintesi schematica di Manuale di sociologia - Gilli

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 02/02/2022

carmen.dm9292
carmen.dm9292 🇮🇹

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Scarica Sintesi schematica di Manuale di sociologia - Gilli e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia solo su Docsity! SOCIOLOGIA Gilli NOZIONI DI SOCIOLOGIA La sociologia non si caratterizza per la specificità del suo oggetto ma per: ● astrazione nei confronti dell’oggetto; ● tipo di trasfigurazione dei comportamenti di tale oggetto; ● il metodo nei confronti dell’oggetto Caratteristiche: ● Diversità infinita dell’oggetto sociologico ● Per ogni oggetto diversi livelli MACRO-SOCIOLOGIA Oggetto: la società in astratto o concreta, le sue principali strutture e il suo funzionamento. Ha come indagine le grandi configurazioni sociali. Non si parla solo di intere società ma anche delle sue sub-parti purché le variabili siano in base territoriale. MICRO-SOCIOLOGIA Comportamento all’interno di uno spazio ridotto (microsociale), di persone che sono in rapporto immediato di interazione e di interazione di piccolo gruppo (si favorisce il face-ti-face). Oggetto: variabili a livello individuale, che colgono aspetti specifici. Ha uno status scientifico più elevato ed è la metodologia di indagine più ricca e consolidata. LIVELLI-VARIABILI SOCIOLOGICHE È importante non confondere i livelli a cui si collocano le variabili sociologiche Es. il genere maschile e femminile è una variabile a livello individuale; il grado di femminilizzazione della forza-lavoro è una variabile a livello sistemico. Livelli a cui collocano le variabili sociologiche: Livello ecologico Variabili che tengono conto di: ● Sistemi dotati di una base territoriale ● autosufficienti per quanto riguarda la riproduzione della propria popolazione ● Soddisfazione delle sue principali esigenze di vita. Es. indicatori demografici, economici, giudiziari, scolastici, turistici, religiosi, ecc... Livello strutturale Variabili che tengono conto di: ● Privi di base territoriale ● Non autosufficienti ● Sistemi specializzati ● Capaci di provvedere solo ad alcune esigenze ● In contatto con altri sistemi Es. aziende, famiglia, ospedali, associazioni, ecc… Livello individuale ● Caratteristiche degli attori individuali ● Caratteristiche anagnrafiche ● Atteggiamenti Es. egualitarismo, paura del nuovo, propensione a… ● Comportamento Partecipazione politica, frequentazione sociale, ecc.. SCIENZE SOCIALE E SCIENZE NATURALI S.N. Esperimenti sulla reazione di un gas sottoposto a una determinata pressione e temperatura. S.S. Esperimento su rapporto di genere in una classe scolastica PESO DELLE VARIAZIONI QUANTITATIVE S.N.: Il risultato è uguale per qualsiasi quantità di gas S.S.: all’aumentare delle dimensione della classe aumenta il numero di sottoinsiemi interni alla classe Le variazioni quantitative nelle s.n. Acquistano significato qualitativo solo nel tempo; nelle s.s. Una variazione quantitativa diventa subito qualitativa. COMPOSIZIONE DELL’OGGETTO DI RICERCA S.N. Le molecole del gas sono eguali tra di loro. Eguaglianza permette di costruire campioni rappresentativi. S.S. L’oggetto è interamente diseguale. Per l’oggetto sociale esistono vari livelli simbolici su cui essere al centro o in periferia non è affatto casuale. RAPPRESENTATIVITà: in ambito delle SS occorre grande cautela prima di generalizzare quanto si è scoperto. La formazione di un campione rappresentativo è molto più difficile da individuale delle SS che nelle SN. RAPPORTO TRA RICERCATORE E OGGETTO S.N. Il ricercatore appartiene ad un reame diverso dall’oggetto. Esso è insensibile alle diseguaglianze del suo oggetto. S.S. Il ricercatore condivide la condizione dell’oggetto e i criteri di disuguaglianza a vari livelli. Nelle SS il ricercatore può proiettare sull’oggetto le sue ombre, questo non può essere eliminato, ma gestito. Il ricercatore può conoscere i suoi punti di vista, sulle caratteristiche personali che possono influire sull’oggetto. La conoscenza dell’altro passa attraverso questa auto-conoscenza. Ricerca: non un prelievo di informazioni ma come un rapporto sociale. EVOCA MEMORIA Nelle SS l’essere sottoposto ad uno stimolo (domanda) costruisce un evento nel soggetto di cui serba memoria. Questo non avviene nelle SN. PIANO METODOLOGICO Impossibilità per lo scienziato sociale, di conoscere il grado di attendibilità dello strumento di cui si serve. Gli essere umani serbano le sollecitazioni precedenti e quelle successive portano la memoria di quelle precedenti modificando talvolta la risposta allo stimolo attuale. Non che lo strumento non sia attendibile ma è difficile verificare l’attendibilità dello strumento. OGGETTO DI RICERCA La capacità dello strumento di fornire risposte eguali se sottoposto a stimoli eguali. stessi. La realtà è piuttosto una costruzione sociale nella quale dati di fatto e conferimenti di valore sono strettamente mescolati.  Norme Gli elementi della cultura si traducono in informazioni normative, ovvero in norma che inducono ad agire, pensare e sentire in un determinato modo. Non parliamo di norme implicite (esplicitamente codificate), ma di norme esplicite, ovvero caratterizzate da un certo grado di formalizzazione; norme giuridiche di ogni tipo.  Usi costumi e pratiche sociali Sono tutte quelle consuetudini e convenzioni della vita quotidiana che, pur non essendo norme formali, generano pressioni a conformarvisi, per l’attore sociale, e aspettative a tale conformità, per le sue controparti. Si collocano a livelli superficiali della vita di relazione. - Le parti della cultura: le cognizioni La classe delle cognizioni comprende i costrutti cognitivi sulla realtà fisica e sulla realtà sociale. Costrutto: termine generico che indica le idee più semplici e le costruzioni più complesse. Comprende sia i contenuti cognitivi sia la metodologia (modo per procurarsi tali contenuti, elaborarli, sottoporli a critica, ricordarli…). La maggior parte dei costrutti cognitivi sono rappresentati da credenze e quindi difficilmente possono essere verificati e ritenuti “falsi”. - Le parti della cultura: gli affetti Gli affetti: sentire + agire. Anche questo campo è sottoposto a controllo sociale. La cultura insegna al bambino i sentimenti e le emozioni. La cultura insegna a dare un nome a quella condizione soggettiva, ma riconduce anche ad una forma, ossia una fascia d’intensità entro cui l’emozione è ritenuta accettabile e suggerisce modi adeguati per suggerirla ed esprimerla. Il controllo culturale sugli affetti avviene 1. definendo dei standards (cosa si intende per rabbia, amore ecc…); 2. Quanto può essere intenso tale stato, quali sono i limiti della sua accettabilità sociale 3. Come può essere gestito. Sollecitazione a dislocare per quanto riguarda i destinatari: es. frustrazione\aggressività, non esercito l’aggressività, ma divento rossa, sudo le mani ecc… il controllo sociale degli affetti non è solo inibitivo. - Le parti della cultura: i segni Un segno è l’entità minima dotata di significato. Dalla parola, ai suoni, alla postura, alla mimica, ecc… in ogni cultura, il principale sistema di segni è il linguaggio. Segni e simboli: aspetto comune, un’eccezionale economia mezzi/fini , permettono di esprimere con concisione messaggi che costerebbero di più col linguaggio. Segni: valore informativo, annunciano la presenza di qualcosa; simboli: valore emotivo, evocano qualcosa di assente o nascosto. Segnale destinato ad un gruppo ristretto, è sufficiente introdurlo con una convenzione, se è destinato ad un pubblico generico il segnale deve essere immediatamente interpretabile. La costruzione di un simbolo è più complesso. La distinzione tra segno e simbolo dipende non tanto da caratteristiche intrinseche ma dal contesto. Alcuni segni, sono sia segnali che simboli. - Le parti della cultura: capacità, abilità, tecniche del corpo Pratiche culturali dell’uso del corpo, dall’uso naturale all’uso formalizzato. La cultura controlla non solo ciò che il corpo fa, ma anche prima, la postura ecc… Il linguaggio del corpo: sistema di segni, segnali e simboli postura li, gestuali e mimici attraverso il quale vengono trasmessi informazioni, sentimenti ed emozioni. Varia da cultura a cultura. - Le parti della cultura: cultura materiale 1. Tecnologia e manufatti: tecnologie come fonte di informazioni normative nei confronti dei destinatari; manufatti rientrano nella cultura non fisicamente ma attraverso il loro significato simbolico e informativo normativo. 2. Animali: presenza simbolica in una cultura. Singoli animali sono presenti in una cultura come simboli. 3. Colori: utilizzati come segnale, ma più frequentemente come simbolo. Il loro significato simbolico è in parte condiviso da tutta la cultura in parte mediato dal soggetto. - Le parti della cultura: i modelli I valori compaiono all’interno di costrutti concreti che chiamiamo modelli. Es. Confronto tra buon samaritano e il valore del solidarismo: 1. Il modello comprende più valori, ovvero il valore astratto si specifica in valori mirati. 2. Il modello appare a ridosso dell’azione. 3. Modello è più concreto, tali valori vanno esercitati in modo diretto in prima persona. 4. Mod conferisce identità, condiziona molti livelli della sua esperienza di vita. Il controllo sociale passa anche attraverso modelli. I vincoli dell’azione non ci manifestano solo dopo la scelta, quest’ultima è già frutto di condizionamenti. - Le parti della cultura: le ideologie È un sistema composto da valori e cognizioni, propugnato esplicitamente da un gruppo sociale. Questo, da una parte propone un orientamento preciso all’azione storica dall’altro spiega e giustifica tale orientamento. 1. È un sistema simbolico caratterizzato da un grado di organizzazione elevato. 2. Cognizioni: idee, rappresentazioni, giudizi sulla realtà sociale. Valori: nelle ideologie hanno forma più concreta e più operativa. Dai valori viene la spinta all’azione nell’ideologia. 3. Ha carattere militante. 4. Dai propositi di coinvolgimento alla vera e propria mobilitazione. 5. È sempre un fenomeno di gruppo 6. Orientamento all’azione storica di un gruppo. Storica: il gruppo non persegue interessi di parte ma considera gli interessi generali della società. Non riguarda solo atti e comportamenti, ma si inscrive su uno sfondo più ampio. 7. Ha intenti esplicativi e giustificativi. - Gerarchie dei valori.
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