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Paolo Volponi: Il Nuovo Intellettuale e la Letteratura Industriale Italiana, Sintesi del corso di Italiano

Negli anni '50 e '60, in Italia si verifica una rivoluzione industriale che porta miglioramenti nella vita dei cittadini e cambiamenti nelle mentalità. Paolo Volponi, intellettuale e dipendente dell'industria culturale, rappresenta un nuovo tipo di intellettuale in grado di rapportarsi con la realtà produttiva e tecnologica. Lavora per Olivetti e Fiat, ma nel 1975 abbandona quest'ultima a causa di conflitti politici. Eletto al Senato nel 1993, entra nel gruppo di Rifondazione Comunista. Muore nel 1994. Volponi esordisce come poeta e diventa narratore con 'Memoriale', affrontando il tema della letteratura e della realtà industriale. I suoi romanzi, come 'Il sipario ducale', 'Il pianeta irritabile' e 'Le osche del capitale', mettono in luce la realtà oppressiva nascosta dietro una facciata 'illuminata'.

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 23/05/2022

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ibd9 🇮🇹

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Scarica Paolo Volponi: Il Nuovo Intellettuale e la Letteratura Industriale Italiana e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! PAOLO VOLPONI Tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta, l’Italia conosce una nuova rivoluzione industriale. Le condizioni di vita degli italiani migliorano; mutano anche i comportamenti e le mentalità. La letteratura non può essere estranea a questo boom economico e l’intellettuale diventa spesso un salariato dell’industria culturale (editoria, giornali, radio, televisione). Vittorini avvia un dibattito in tal senso e nota che la letteratura è in ritardo rispetto all’industria e risulta di isterilirsi. Paolo Volponi, nato ad Urbino nel 1924 e laureatosi in Legge nella stessa città, rappresenta un nuovo tipo di intellettuale, non più chiuso in una torre d’avorio, ma capace di stabilire un rapporto con la realtà produttiva e tecnologica dei suoi tempi. Importante l’incontro con Adriano Olivetti, figlio del fondatore dell’azienda leader nella produzione di macchine da scrivere (Olivetti volle inserire gli intellettuali nella concreta realtà dell’industria). Lavorò poi in Fiat, ma nel 1975 a causa di conflitti politici dovette abbandonare l’azienda. Fu eletto al Senato nel 1993. Dopo lo scioglimento del PCI è entrato nel gruppo di Rifondazione Comunista. Muore nel 1994. Volponi esordisce come poeta con raccolte in cui si distacca dall’Ermetismo. L’approdo alla narrativa avviene con “Memoriale”. Il filone è quello della letteratura che fa i conti con la realtà industriale. La condizione del mondo operaio da lui narrata è lontana dagli schemi del Neorealismo, intesi ad evidenziare i valori positivi. Il protagonista-narratore del romanzo, Albino Saluggia, contadino entrato nella fabbrica di Ivrea, è un folle, affetto da manie di persecuzione e da questo punto di vista presenta una visione distorta della vita lavorativa, mettendo in luce la realtà oppressiva che si cela dietro una facciata “illuminata”. Anche nel romanzo successivo, “La macchina mondiale”, al centro c’è un diverso, un contadino marchigiano filosofo che raffigura il mondo come una grande macchina. “Corporale” risente della Neoavanguardia: Girolamo Aspri è un escluso che per difendersi della minaccia nucleare che lo ossessiona si rifugia in una dimensione corporale del vivere quotidiano. Il romanzo è caotico, dalla struttura aperta, con scambi di identità tra protagonista e personaggi. Altri romanzi sono: “Il sipario ducale” (contrapposizione fra l’antica Urbino e la moderna Milano nel periodo delle tensioni e delle stragi), “Il pianeta irritabile (favola fantascientifica proiettata un futuro post catastrofe nucleare), “Le osche del capitale” (romanzo che conclude una violenta satira contro la società neocapitalistica e la razionalità tecnologica dei computer che hanno sostituito l’uomo).
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