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Il sistema cardiovascolare e il mediastino, Schemi e mappe concettuali di Anatomia I

Il sistema cardiovascolare e il mediastino, con particolare attenzione alla struttura del cuore e alla circolazione sanguigna. Vengono inoltre elencate le funzioni del sistema cardiovascolare e le caratteristiche del mediastino.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

In vendita dal 22/11/2023

melania-dauria
melania-dauria 🇮🇹

10 documenti

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Scarica Il sistema cardiovascolare e il mediastino e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Anatomia I solo su Docsity! SISTEMA CARDIOVASCOLARE SISTEMA CIRCOLATORIO costituito dai vasi sanguigni e linfatici SISTEMA CARDIOVASCOLARE deputato al trasporto del sangue qui è presente il CUORE organo motore che svolge la funzione di pompa assicura la circolazione del sangue nei vasi SISTEMA CIRCOLATORIO LINFATICO tronchi e dotti linfatici deputato al trasporto della linfa organi linfoidi ed emopoietici timo midollo osseo milza linfonodi tonsille FUNZIONI trasporto di sostanze nutritizie e ossigeno allontanamento dei prodotti del catabolismo cellulare termoregolazione regolazione dell'omeostasi dei fluidi corporei intervento nei processi immunitari trasporto di cellule con attività fagocitaria, cellule immunocompetenti e anticorpi ORGANIZZAZIONE CUORE funzione di pompa provvisto di un sistema di valvoleindirizzano il flusso sanguigno in un'unica direzione costituito da quattro cavità due posterosuperiori ATRIO DESTROorifizio per la vena cava superiore ed inferiore ATRIO SINISTROorifizio per le vene polmonari due anteroinferiori VENTRICOLO DESTRO valvola polmonare da esso origina la PICCOLA CIRCOLAZIONE detta anche CIRCOLAZIONE POLMONARE inizia con il tronco polmonare, che si biforca nelle due arterie polmonari di destra e sinistra trasporta il sangue venoso ai polmoni per essere ossigenato il sangue ritorno al cuore tramite le quattro vene polmonari: superiore destra, superiore sinistra, inferiore destra ed inferiore sinistra sboccano nell'atrio sinistro ha scarsa importanza nel feto perché i polmoni non sono funzionaliCIRCOLAZIONE FETALE VENTRICOLO SINISTRO valvola aortica da esso origina la GRANDE CIRCOLAZIONE anche detta CIRCOLAZIONE SISTEMICA inizia con l'aorta, che si ramifica distribuendosi a tutto l'organismo trasporta il sangue ossigenato al resto del corpo il sangue ritorna all'atrio destro dove sboccano vena cava superiore, inferiore e seno coronario ciascun atrio è collegato al ventricolo sottostante dall'ORIFIZIO ATRIOVENTRICOLARE destro e sinistro provvisti di valvola valvola atrioventricolare di destraVALVOLA TRICUSPIDE valvola atrioventricolare di sinistraVALVOLA MITRALE O BICUSPIDE VASI SANGUIGNI ARTERIEtrasporto di sangue ossigenato ARTERIOLEramificazioni delle arterie VASI CAPILLARI originano dal segmento terminale delle arteriole sono PERMEABILIpermettono lo scambio di sostanze nutritive, acqua e di ossigeno VENULEdate dall'unione dei vasi capillari VENE date dall'unione delle venule rappresentano solo vasi di trasporto MEDIASTINO GENERALITÀ regione situata nella parte centrale della cavità toracica accolta tra le due logge pleuropolmonari si estende verticalmente delimitata superiormente: apertura toracica superiore anteriormente: sterno inferiormente: diaframma posteriormente: vertebre toraciche viene diviso da un piano trasverso passante per l'articolazione manubriosternale e la superficie inferiore della IV vertebra toracica MEDIASTINO SUPERIORE MEDIASTINO INFERIORE MEDIASTINO ANTERIORE MEDIASTINO MEDIO MEDIASTINO POSTERIORE MEDIASTINO SUPERIORE generalità si trova tra il manubrio dello sterno e le prime quattro vertebre toraciche delimitato inferiormente: piano passante per l'angolo sternale superiormente: apertura toracica superiore lateralmente: pleure mediastiniche contiene organi timo scende fino alla parte anteriore del mediastino anteriore trachea si divide in tratto cervicale e tratto mediastinico esofago arterie arco aortico tronco brachio-cefalico arteria carotide comune sinistra arteria succlavia sinistra vene vena cava superiore vene brachio-cefaliche vasi linfatici dotto toracico linfonodi brachio-cefalici e tracheo-cefalici nervi nervi vaghi nervo laringeo ricorrente sinistro il destro si trova nel collo nervi cardiaci nervi frenici MEDIASTINO INFERIORE delimitato lateralmente: pleure mediastiniche anteriormente: corpo dello sterno posteriormente: ultime otto vertebre toraciche superiormente: piano trasverso del torace inferiormente: diaframma suddiviso in MEDIASTINO ANTERIORE delimitato superiormente: piano tarsverso del torace anteriormente: corpo dello sterno inferiormente: diaframma posteriormente: faccia anteriore del pericardio lateralmente: pleure mediastiniche contiene tessuto connettivo lasso organi timo legamenti sternopericardici arterievasi minorirami mediastinici dell'arteria toracica interna vene e vasi linfatici vasi minori linfonodi parasternali ai lati prepericardici nervinessuno MEDIASTINO INTERMEDIO CORRISPONDE ALL'AREA DEL PERICARDIOè la porzioni più ampia del mediastino inferiore delimitata superiormente: piano trasverso del torace anteriormente: faccia anteriore del pericardio inferiormente: diaframma posteriormente: biforcazione della trachea, vasi polmonari e faccia posteriore del pericardio lateralmente: due pleure mediastiniche contiene organi CUORE PERICARDIO arterie aorta ascendente tronco polmonare e rami arterie pericardiofreniche vene e vasi linfatici vene pericardiofreniche vena cava superiore vena azigos vene polmonari linfonodi della biforcazione tracheale tracheobronchiali nervinervi frenicidiscendono lateralmente dal mediastino superiore MEDIASTINO POSTERIORE delle tre divisioni è la più lunga delimitato superiormente: piano trasverso del torace anteriormente biforcazione della trachea, vasi polmonari e pericardio inferiormente: diaframma posteriormente: ultime otto vertebre toraciche lateralmente: pleure mediastiniche contiene organiesofago arterie aorta toracica e rami terzo tratto dell'aorta discendente vene e vasi linfatici vena azigos vena emiazigos dotto toracicopassa poi attraverso l'orifizio aortico del diaframma linfonodi frenici posteriori iuxtaesofagei nervinervi vaghi discendono in stretto rapporto con l'esofago tronco toracico del sistema ortosimpatico e nervi splancnici MORFOLOGIA INTERNA DEL CUORE CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI ATRI superficie interna appare liscia e regolare a livello dello sbocco delle grosse vene lateralmente e anteriormente ha un aspetto trabecolato massima espressione nelle auricole presentano sul pavimento l'ORIFIZIO ATRIOVENTRICOLARE dotato di valvola con il quale comunicano al sottostante ventricolo sono separati tra loro dal SETTO INTERATRIALE disposto su un piano obliquo da dietro in avanti e da destra a sinistra sulla faccia destra presenta una depressione allungata in senso verticale FOSSA OVALE delimitata superiormente e in avanti dal lembo della fossa ovale residuo del forame ovale nella vita fetale permetteva il passaggio di sangue da atrio destro a sinistro difetti del setto interatriale possono derivare da un mancato accollamento tra septum primum e septum secundum in alcuni casi manca del tutto il setto se la comunicazione resta ampia, gli atri si comportano come un'unica cavità può comportare anche passaggio di sangue ossigenato dall'atrio sinistro al destro dilatazione ed ipertrofia del cuore destro e del tronco polmonare TRILOGIA DI FALLOT comunicazione interatriale stenosi della valvola polmonare ipertrofia del ventricolo destro ATRIO DESTRO sviluppo prevalentemente verticale; presenta parete posteriore parete anteriore parete settale tetto pavimento orifizio atrioventricolare destro, dotato della VALVOLA TRICUSPIDE lateralmente si prolunga nell'auricola destra la porzione che presenta la superficie liscia è separata dalla porzione trabecolata mediante CRESTA TERMINALE corrisponde al solco terminale del cuore origina in alto davanti l'orifizio della vena cava superiore scende in basso verso il margine laterale della vena cava inferiore dalla cresta originano rilievi muscolari paralleli MUSCOLI PETTINATI si spingono verso l'auricola destra qui hanno un decorso più irregolare medialmente alla cresta: origine delle grosse vene la vena cava superiore si apre nel tetto la vena cava inferiore si apre al limite del pavimento circondato anteroinferiormente dalla VALVOLA DELLA VENA CAVA INFERIORE valvola di Eustachio durante la via fetale indirizza il sangue ossigenato proveniente dalla vena cava inferiore verso la fossa ovale a sinistra del suo orifizio si trova l'ORIFIZIO DEL SENO CORONARIO trasporta all'atrio destro la maggior parte del sangue refluo dalle pareti del cuore presenta la VALVOLA DEL SENO CORONARIO valvola di Tebesio impedisce il reflusso di sangue nel seno coronario durante la sistole atriale ATRIO SINISTRO sviluppo prevalentemente trasversale; presenta tetto VESTIBOLO parte compresa tra gli orifizi delle vene polmonari sprovvisti di valvole superficie liscia pavimento orifizio atrioventricolare sinistro, dotato della VALVOLA BICUSPIDE o MITRALE parete posteriore parete anteriore in rapporto con l'aorta prosegue lateralmente con l'auricola sinistra presenta una superficie trabecolata le trabecole sono meno pronunciate rispetto quelle dell'atrio destro, con decorso più irregolare parete settale CARATTERISTICA GENERALE DEI VENTRICOLI forma grossonalamente conica base posterosuperiorecorrisponde in gran parte al pavimento degli altri apice anteroinferiore la superficie interna è caratterizzata da rilievi detti TRABECOLE CARNEE sporgenza di fasci di fibre miocardiche si distinguono in TRABECOLE DI TERZO ORDINEaderiscono per tutta la loro estensione alla parete ventricolare TRABECOLE DI SECONDO ORDINEaderiscono solo con le loro estremità alla parete ventricolare TRABECOLE DI PRIMO ORDINE aderiscono solo con un'estremità alla parete ventricolareMUSCOLI PAPILLARI dalla loro estremità libera originano sottilissimi tendini costituiti da tessuto fibroso denso CORDE TENDINEE si inseriscono sul margine libero e sulla faccia parietale dei lembi o cuspidi delle valvole atrioventricolari muscoli papillari e corse tendinee formano l'APPARATO DI TENSIONE detto anche di ancoraggio valvolare impediscono il ribaltamento verso la cavità atriale delle valvole durante la sistole ventricolare PROLASSO VALVOLARE i ventricoli sono separati dal SETTO INTERVENTRICOLARE si estende per tutta la lunghezza dei ventricoli sulla superficie esterna corrisponde ai solchi interventricolari anteriore e posteriore una sottile striscia superiore separa il ventricolo sinistro dall'atrio destroSETTO ATRIOVENTRICOLARE la faccia destra è convessa e sporgente nel ventricolo destro percorsa dall'alto verso il basso da una trabecola carnea di secondo ordine TRABECOLA SETTOMARGINALEanche detto fascio moderatore di Leonardo da Vinci contiene la branca destra del fascio atrioventricolare la faccia sinistra è concava e liscia per la maggior partetrabecolata (III ordine) nella porzione più apicale presenta due parti PARTE MUSCOLARErappresenta la gran parte PARTE MEMBRANOSA piccola parte superiore di forma triangolare di minor spessore costituita da tessuto fibroso denso difetti del setto interventricolare la maggior parte delle malformazioni congenite avvengono a livello della parte membranosa importante per il suo stretto rapporto con il fascio atrioventricolare del sistema di conduzione del cuore i difetti causano passaggio di sangue da sinistra a destraIPERTENSIONE POLMONARE ipertrofia del ventricolo destro insufficienza cardiaca TETRALOGIA DI FALLOT stenosi della valvola polmonare ipertrofia del muscolo destro comunicazione interventricolare aorta a cavaliere del setto interventricolare cianosi marcata la base di ciascun ventricolo presenta due orifizi forniti di valvole ORIFIZI ATRIOVENTRICOLARI DI DESTRA E SINISTRA posteriormentemettono in comunicazione ciascun atrio con il proprio ventricolo la porzione adiacente rappresenta la zona di AFFLUSSOriceve il sangue dall'atrio VALVOLE ATRIOVENTRICOLARI dette valvole a cuspidi (lembi) sono costituite da tre (destra) e due (sinistra) cuspidi laminari di forma triangolare, che si proiettano verso la cavità ventricolare non sono vascolarizzateil loro trofismo avviene per diffusione direttamente dal sangue in cui sono immerse contengono in posizione centrale una lamina fibrosa, che continua con l'ANELLO FIBROSOcirconda ciascun orifizio possiedono una superficie atriale liscia ed una superficie ventricolare (parietale) sulla ventricolare a livello del margine libero prendono attacco le CORDE TENDINEE la loro componente collagene continua nella lamina fibrosa quando la pressione ventricolare aumenta (contrazione del miocardio) le cuspidi si sollevano avvicinandosi l'una all'altra chiusura degli orifizi atrioventricolari non avviene a livello del margine libero avviene a livello della linea di chiusura situata a pochi mm dal margine libero l'ulteriore sollevamento è impedito dall'APPARATO DI TENSIONE ORIFIZIO DEL TRONCO POLMONARE ED ORIFIZIO AORTICO anteriormente rappresentano l'origine delle relative arterie presentano un ANELLO FIBROSO, che circonda ciascun orifizio la porzione adiacente rappresenta la zona di EFFLUSSO spinge il sangue nell'arteria caratterizzata da una superficie liscia VALVOLE AORTICA E POLMONARE dette valvole semilunari o a nido di rondinenon sono vascolarizzate costituite da tre pieghe membranose a tasca ciascuna è definita VALVOLA SEMILUNARE presentano margine aderentesi impianta sull'anello fibroso margine liberosporge nel lume del vaso faccia superiore concavarivolta verso l'arteria faccia inferiore convessarivolta verso il ventricolo sono costituite da una lamina fibrosa, che presenta un ispessimento nodulare in corrispondenza del punto di mezzo del margine libero NODULO DELLE VALVOLE SEMILUNARI POLMONARIo di Morgagni NODULO DELLE VALVOLE SEMILUNARI AORTICHEo di Oranzio quando la valvola si chiude i noduli si incontrano e rendono più efficace la chiusura il passaggio del sangue dal ventricolo alle arterie avviene durante la sistole ventricolare i margini delle valvole si allontanano tra loro durante la fase di diastole (rilassamento) il gradiente pressorio si inverte e la valvola si chiude impedisce il reflusso del sangue la linea di chiusura non è il margine libero, ma una linea situata a pochi mm da esso VENTRICOLO DESTRO forma di piramide triangolare base (tetto) posterosuperiore apice anteroinferiore parete di spessore 3mm pareti anteriore: corrisponde alla maggior parte della faccia sternocostale del cuore posteriore: corrisponde alla porzione destra meno estesa della faccia diaframmatica mediale (settale): convessain sezione trasversale il ventricolo destro assume la forma di una semiluna superficie centroapicale: aspetto trabecolato (III ordine) porzione di afflusso: minor numero di trabecole porzione di efflusso: completamente liscia a livello del tetto sono presenti ORIFIZIO ATRIOVENTRICOLARE DESTROpresenta la VALVOLA TRICUSPIDEcostituita da tre cuspidi cuspide anteriore cuspide posteriore cuspide settale o mediale ORIFIZIO DEL TRONCO POLMONAREpresenta la VALVOLA POLMONAREpresenta le tre valvole valvola semilunare anteriore valvola semilunare destra valvola semilunare sinistra tra i due orifizi è presente la CRESTA SOPRAVENTRICOLARE si solleva dalla parete del ventricolo e si porta medialmente al setto interventricolare continua nella TRABECOLA SOTTOMARGINALE qui si distinguono MUSCOLO PAPILLARE ANTERIORE origina dall'estremità inferiore della trabecola sottomarginale e dalla porzione apicale del ventricolo da esso si staccano corde tendinee che si portano alle cuspidi anteriore e posteriore MUSCOLO PAPILLARE POSTERIORE 2/3 piccoli fasci di fibre miocardiche si portano dalla parte posteroinferiore del setto interventricolare inviano corde tendinee alle cuspidi posteriore e mediale MUSCOLO PAPILLARE SETTALE origina dalla parete settale fornisce corde tendinee alla cuspide mediale VENTRICOLO SINISTRO a la forma di un cono base (tetto) posterosuperiore apice anteroinferiorecorrisponde all'apice del cuore parete di spessore medio 9-10mmin sezione trasversale assume un contorno pressoché circolare a livello del tetto sono presenti due orifizi ORIFIZIO AORTICO provvisto della VALVOLA AORTICApresenta tre valvole valvola semilunare di destra valvola semilunare di sinistra valvola semilunare posterioreanche detta valvola non coronaria anche dette valvole coronarie sopra hanno origine i rispettivi seni aortici (di Valsalva) dell'aorta ascendente: arterie coronoarie di destra e sinistra in avanti leggermente a destra ORIFIZIO ATRIOVENTRICOLARE SINISTRO provvisto della VALVOLA BICUSPIDE (MITRALE) presenta due cuspidi cuspide anteriore cuspide posteriore sul margine libero di ambedue le cuspidi si inseriscono le corde tendineeprovengono dai due muscoli papillari MUSCOLO PAPILLARE ANTERIOREanterolaterale MUSCOLO PAPILLARE POSTERIOREposteromediale spostato più verso sinistra sono distinguibili tre porzioni di afflusso comprende valvola mitrale e apparato di tensione non presenta strutture anatomiche di delimitazione tra zona di afflusso ed efflusso come la cresta sopraventricolare o la trabecola sottomarginale centroapicalesuperficie finemente trabecolata di efflusso sottostante la valvola aortica detta VESTIBOLO AORTICO CUORE (III) PROIEZIONE DEL CUORE SULLA PARETE ANTERIORE DEL TORACE AIA CARDIACA presenta un contorno trapezoidale con BASE MAGGIORE posta inferiormente line quasi orizzontale dal 5º spazio intercostale sinistro, 1cm all'interno della linea emiclaveare, fino alla 6ª cartilagine costale destra 1cm lateralmente al margine sternale costituita soprattutto dal margine acuto del cuore (ventricolo destro) LATO/MARGINE DESTRO dall'estremità destra della base maggiore si porta in alto discostandosi 2cm dalla linea sternale raggiunge la 3ª cartilagine costale destra nei pressi dell'articolazione con lo sterno corrisponde all'atrio destro l'estremità superiore è formata dall'orifizio della vena cava superiore l'estremità inferiore è formata dall'orifizio della vena cava inferiore LATO/MARGINE SINISTRO linea obliqua che sale dall'apice del cuore per raggiungere il 2º spazio intercostale sinistro 1-2cm dalla linea sternale costituto dal margine sinistro del ventricolo sinistro BASE MINORE posta superiormente congiunge le estremità superiori dei margini destro e sinistro in corrispondenza del limite tra manubrio e corpo dello sterno corrisponde al peduncolo vascolare formata a destra e a sinistra dalla vena cava superiore, dall'aorta e dal tronco polmonare nell'aia cardiaca si collocano le quattro valvole cardiache poste sul PIANO VALVOLARE dall'estremità sternale della 3ª cartilagine costale raggiunge la 6ª articolazione sternocostale destra la proiezione sulla parete anteriore del torace è rappresentata dai FOCOLAI ANATOMICI valvola polmonare si proietta più in alto sul margine superiore della terza cartilagine costale sinistra focolaio di auscultazione = 2º spazio intercostale sinistro valvola aortica si proietta subito sotto e poco a destra della valvola polmonare corrisponde alla terza cartilagine costale sinistra e alla faccia posteriore dello sterno valvola tricuspide corrisponde ad una linea obliqua che congiunge il 5º spazio intercostale destro al corpo dello sterno (4ª cartilagine costale) focolaio di auscultazione = 4º spazio intercostale destro valvola mitrale posteriore rispetto le altre valvole si proietta dallo sterno (4ª cartilagine costale) e raggiunge il margine inferiore della 3ª cartilagine costale sinistra focolaio di auscultazione = 4º/5º spazio intercostale sinistro focolaio di auscultazione = 2º spazio intercostale destro SCHELETRO FIBROSO DEL CUORE costituito da robuste formazioni connettivali danno attacco ai fasci muscolari che costituiscono la parete degli atri e dei ventricoli costituisce una separazione tra massa atriale e massa ventricolare situato soprattutto a livello del piano valvolare costituito da tessuto connettivo fibroso denso scarse fibre elastiche fibre di collagene costituito da ANELLI FIBROSI DEGLI ORIFIZI ATRIOVENTRICOLARI DESTRO SINISTRO ANELLI FIBROSI DELL'ORIGINE DEI GROSSI VASI POLMONARE non partecipa direttamente alla costituzione dell'anello fibroso dal suo contorno posteriore diparte una sottile striscia fibrosa TENDINE DELL'INFUNDIBOLO si dirige obliquamente dietro per prendere attacco sull'anello dell'orifizio atrioventricolare sul tendine si inseriscono fascetti di fibre muscolari miocardiche AORTICO TRIGONI FIBROSI DESTRO robusta massa fibrosa triangolare situata tra gli orifizi atrioventricolari e l'orifizio aortico in basso si prolunga nella parte membranosa del setto interventricolare attraversato dal fascio atrioventricolare del sistema di conduzione del cuore SINISTRO meno sviluppato, ma sempre di forma triangolare, è una sorta di cuneo fibroso situato tra gli anelli fibrosi degli orifizi atrioventricolari e l'orifizio aortico si prolunga medialmente per unirsi all'estremità del trigone fibroso destro PARTE MEMBRANOSA DEL SETTO INTERVENTRICOLARE MUSCOLATURA CARDIACAcostituita da MIOCARDIO COMUNE più sviluppata nei ventricoli muscolatura atriale e ventricolare rappresentano due sistemi indipendenti MUSCOLATURA DEGLI ATRIcostituita da FASCI MUSCOLARI PROPRI si dispongono circolarmente in corrispondenza degli orifizi delle grandi vene nell'atrio destro vi sono fasci paralleli tra loro MUSCOLI PETTINATI originano dalla cresta terminale del cuore, portandosi verso il solco coronario e lateralmente all'auricola destra nell'atrio destro sono presenti fasci arcuati che contornano la fossa ovale del setto interatriale FASCI MUSCOLARI COMUNI SISTEMA TRASVERSALE originano dal setto interatriale e dalla parete dell'atrio destro si portano trasversalmente sulla parete anteriore dell'atrio sinistro SISTEMA VERTICALE perpendicolare al sistema verticale costituito da fasci disposti ad ansa sulla volta degli atri originano dall'anello fibroso della valvola mitrale, risalgono e esi portano sulla parete posteriore dell'atrio sinistro terminano sull'atrio destro nei pressi dell'orifizio della vena cava inferiore MUSCOLATURA DEI VENTRICOLIcostituita da MUSCOLATURA PROPRIAformata da fasci che si fissano agli anelli fibrosi dei rispetti orifizi discendono obliquamente verso il margine destri del ventricolo risalgono e si fissano di nuovo agli anelli fibrosi di origine MUSCOLATURA COMUNE SISTEMA ANTERIOREformato da fasci originati dal contorno anteriore degli anelli fibrosi scendono obliquamente verso l margine sinistro convergendo verso l'apice del cuore nell'apice si avvolgono a spirale e si approfondano per risalire nella cavità ventricolare sinistra entrano nella costituzione dei muscoli papillari SISTEMA POSTERIOREformato da fasci che originano dal contorno posteriore degli anelli fibrosi si portano in basso raggiungendo il margine destro circondano il margine destro e si approfondano verso la cavità ventricolare destraentrano nella costituzione dei muscoli papillari SISTEMA DEI FASCI SUTURALIpassa da un ventricolo all'altro collega e mantiene unite le due tasche formate dalla muscolatura propria originano dall'anello fibroso della valvola tricuspide decorrono nella parete del ventricolo destro oltrepassando il setto interventricolare si mescolano ai fasci propri del ventricolo sinistrosi fissano sull'anello fibroso della valvola mitrale MIOCARDIO SPECIFICOdetto anche miocardio di conduzione SISTEMA DI CONDUZIONE DEL CUORE costituito dal MIOCARDIO SPECIFICO ne fanno parte NODO SENOATRIALE detto anche nodo del seno o di Keith-Flack è il vero PACEMAKER del cuore da qui ha origine e si diffonde lo stimolo contrattile responsabile del battito cardiaco situato nello spessore della parete dell'atrio destro in corrispondenza del tratto iniziale del solco terminale del cuore ha la forma di un fuso, che in basso si allunga verso l'orifizio della vena cava inferiore si dispone a ferro di cavallo sul contorno inferiore dell'orifizio della vena cava superiore costituito dalle CELLULE NODALI formano fascetti immersi in uno stroma connettivale, che alla periferia forma un sottile involucro l'involucro è attraversano la propaggini del nodo senoatriale entrano in contatto con la muscolatura circostante, permettendo la propagazione dello stimolo qui sono presenti delle CELLULE DI TRANSIZIONE hanno caratteristiche intermedie tra le cellule nodali e gli altri cardiociti nello stroma sono presenti sottili rami nervosi derivanti dal plesso cardiacola maggior parte sono di natura parasimpatica NODO ATRIOVENTRICOLARE detto anche nodo di Ashoff-Tawara situato nel lato destro della parete basale del setto interatriale la sua sede corrisponde all'apice del TRIANGOLO DI KOCH incontro tra il tendine di Todaro e la linea di inserzione della cuspide settale della valvola atrioventricolare destra costituito da cellule nodali addossate strettamente, circondate da cellule di transizione irrorato dal ramo per il nodo atrioventricolareinnervato da sottili rami del plesso cardiaco FASCIO ATRIOVENTRICOLARE anche detto fascio di His rivestito da un sottile involucro connettivale costituito da cellule nodali, che assumo un andamento parallelo e aumentano di volume ramificandosi le cellule nodali assumono l'aspetto delle CELLULE DI PURKINJE ha origine dal nodo atrioventricolare penetra nel trigono fibroso destro dirigendosi in avanti e leggermente raggiunge la parte membranosa del setto interventricolare raggiunto il margine superiore della parte muscolare del setto interventricolare si divide BRANCA DESTRA scende lungo il versante destro del setto interventricolareaccolto nella trabecola settomarginale posizione sottoendocardica, forma rami collaterali che si portano alla parete del ventricolo destro raggiungono il papillare anteriore a livello dell'apice del ventricolo i rami si anastomizzano a rete distribuendosi a tutto il ventricolo destro BRANCA SINISTRA scavalca il margine superiore del setto interventricolare raggiungendo il suo versante sinistro si divide in tre fasci, che si portano all'apice del ventricolo sinistro, prolungandosi nei muscoli papillari anteriore e posteriore le due branche sono costituite perlopiù da cellule di Purkinje entrano in contatto con i cardiomiociti comuni a livello sottoendocardico con le sue ramificazione e insieme al nodo atrioventricolare costituisceSISTEMA ATRIOVENTRICOLAREdistribuzione i ventricoli degli impulsi contrattili originati dall'atrio destro VASI E NERVI DEL CUORE ARTERIE è irrorato dalle ARTERIE CORONARIE costituiscono il CIRCOLO CORONARIO ad esso è destinato il 5% della gittata cardiaca si svolge prevalentemente durante la fase diastolica durante la sistole sono compressi dall'aumentata tensione della muscolatura cardiaca decorrono sulla superficie esterna del cuore coperte dall'epicardio accolte nei solco coronario solchi interventricolari anteriore e posteriore spesso circondate da accumuli di grasso a volte coperte da fascetti di miocardio disposti a ponte i rami più profondi si approfondano nello spessore del miocardio confluiscono nella rete di capillari contenuta nel tessuto connettivo interstiziale giungono fino allo strato sottoendoteliale originano dall'aorta ascendente in corrispondenza dei seni aortici al di sopra delle valvole semilunari destra e sinistra della valvola aortica DOMINANZA si basa sull'origine dell'arteria interventricolare posteriore DESTRA 90% dei casi SINISTRA 10% dei casi SISTEMA BILANCIATO 1% dei casi l'arteria interventricolare posteriore è sostituita da due rami paralleli originano uno dalla cronaria destra e l'altro dalla coronaria sinistra tra di esse sono presenti ANASTOMOSI sono in grado di sopperire ad un'eventuale mancanza di sangue si stabiliscono tra arteria dx e sx del cono arteria coronaria dx e arteria circonflessa arterie interventricolari anteriore e posteriore arteria anastomotica di Kugel (tra circonflessa e coronaria) ARTERIA CORONARIA DESTRA origina dal seno aortico destro si dirige lievemente in basso a destra collocandosi nella porzione anteriore del seno coronario circonda il margine acuto e si dirige nel solco coronario della faccia diaframmatica fino alla crux cordis nel 90% dei casi qui piega fromando un'ansa a U ARTERIA INTERVENTRICOLARE POSTERIORE vascolarizza atrio destro gran parte del ventricolo sinistro una parte della faccia diaframmatica del ventricolo sx terzo posteriore del setto interventricolare nodo senoatriale (60% dei casi) e nodo atrioventricolare (80% dei casi) rami collaterali RAMO PER IL CONO ARTERIOSO può originare anche dall'aorta ascendente (40% dei casi) RAMO DEL NODO SENO ATRIALE RAMO MARGINALE DESTRO ARTERIA INTERVENTRICOLARE POSTERIORE RAMI SETTALI accompagnata dalla vena cardiaca media RAMI PER IL NODO ATRIOVENTRICOLARE può essere fornito anche dall'arteria coronaria sinistra (20% dei casi) ARTERIA CORONARIA SINISTRA origina dal seno aortico sinistro si dirige obliquamente in basso e a sinistra, coperta dal tratto iniziale del tronco polmonare lunga appena 1cm raggiunto il solco coronario (margine auricola sx) si divide nei suoi rami terminali vascolarizza la maggior parte del ventricolo sinistro atrio sinistro parte della faccia sternocostale del ventricolo destro 2/3 anteriori del setto interventricolare nodo seno atriale (40% dei casi) e nodo atrioventricolare (20% dei casi) rami collaterali RAMO INTERVENTRICOLARE ANTERIORE ramo del cono arteria diagonale (o laterale) rami settali RAMO CIRCONFLESSO ramo marginale sinistro (arteria del margine ottuso) vascolarizza il margine ottuso del cuore ramo posteriore del ventricolo sx ramo del nodo senoatriale (10% dei casi) VENEil sangue refluo dalla circolazione coronarica è raccolto da SENO CORONARIO grosso e breve vaso localizzato sulla faccia diaframmatica accolto nella parte sinistra del seno coronario si apre nell'atrio destro in vicinanza al setto interatriale e dell'orifizio della vena cava inferiore presenta la VALVOLA DEL SENO CORONARIO (valvola di Tebesio) riceve il sangue da VENA CARDIACA MAGNA risale lungo il solco interventricolare anteriore riceve la vena marginale sinistra VENA POSTERIORE DEL VENTRICOLO SX VENA OBLIQUA DELL'ATRIO SXsituata sulla faccia posteriore dell'atrio sx VENA CARDIACA MEDIA decorre lungo il solco interventricolare posteriore accompagna l'arteria interventricolare posteriore VENA CARDIACA PARVA risale lungo il margine acuto (vena marginale sx) riceve le vene cardiache anteriori VENE CARDICHE ANTERIORI sono 3/4 e raccolgono il sangue dalla faccia sternocostale del ventricolo dx incrociano l'arteria coronaria dx a livello del solco coronario sboccando nell'atrio destrola più voluminosa risale lungo il margine destroVENA MARGINALE DESTRA (vena piccola coronaria) VENE MINIME venule che raccolgono il sangue da limitati distretti del miocardio numerose in corrispondenza dell'atrio destro VASI LINFATICIricca rete nello strato sottoendocardico si scarica nella rete superficiale sottoepicardica accompagnano i principali rami arteriosiraggiungono i linfonodi mediastinici anteriori tracheobronchiali inferiori pretracheali brachiocefalici NERVI il cuore è innervato dal PLESSO CARDIACO alla costituzione partecipano FIBRE NERVOSE EFFERENTI PARASIMPATICHE pregangliari con origine nel midollo allungato dal nucleo posteriore del nervo vago le fibre afferenti sono rappresentate da prolungamenti periferici dei neuroni pseudounipolari contenuti nel ganglio inferiore del nervo vago FIBRE NERVOSE EFFERENTI SIMPATICHE postgangliari, originate dai gangli cervicali e toracici superiori del tronco simpatico le fibre nervose afferenti hanno cellule di origine nei gangli spinali annessi alle radici posteriori dei primi 4-5 nervi spinali toracici situato in corrispondenza della base del cuore PLESSO SUPERFICIALEtra l'arco dell'aorta e il punto di divisione del tronco polmonare PLESSO PROFONDOdietro e a destra dell'arco dell'aorta, davanti la biforcazione tracheale ad esso giungono i rami cardiaci cervicali del nervo vago e i nervi cardiaci cervicali dai gangli cervicali del tronco simpatico tra i gangli cardiaci il più costante e voluminoso è il GANGLIO CARDIACO DI SCARPA tra la biforcazione della trachea e quella del tronco polmonare in sede atriale si trovano altri gangli intrinseci ARTERIE DEL GRANDE CIRCOLO (I) AORTA ASCENDENTE contenuta nel pericardio fibroso in una guaina che avvolge anche il tronco polmonare, cioè il foglietto viscerale del pericardio sieroso origine base del ventricolo sinistro a livello dei seni aortici a livello del margine inferiore della 3ª cartilagine costale sinistra decorso e terminazione risale obliquamente, anteriormente e verso destra raggiunge il margine superiore dell'art. della 2ª cartilagine costale con lo sterno continua poi nell'ARCO DELL'AORTA rami collaterali ARTERIA CORONARIA DESTRA ARTERIA CORONARIA SINISTRA rapporti anteriormente cono arterioso del ventricolo destro tronco polmonare auricola destra superiormente margine anteriore del polmone destro seno pleurale costomediastinico residui del timo posteriormente seno trasverso del pericardio atrio sinistro arteria polmonare destra bronco principale destro a destra atrio destro vena cava superiore a sinistra atrio sinistro bronco principale sinistro ARCO DELL'AORTA origine arteria ascendente a livello del margine superiore della 2ª art. sternocostale destra si trova nel mediastino superiore decorso e terminazione concavità rivolta verso il basso, circonda dalla radice del polmone sinistro sovrasta il bronco principale sinistro si porta indietro e a sinistra sulla superficie anteriore della trachea e poi sul suo lato sx raggiunge il lato sx della T4, in corrispondenza dell'estremità sternale della 2ª cartilagine costale continua come AORTA DISCENDENTE TORACICA a livello dell'intersezione del legamento arterioso (di Botallo) rami TRONCO BRACHIOCEFALICO (ARTERIA ANONIMA) ARTERIA CAROTIDE COMUNE DESTRA ARTERIA SUCCLAVIA DESTRA ARTERIA CAROTIDE COMUNE SINISTRA ARTERIA SUCCLAVIA SINISTRA rapporti inferiormente biforcazione del tronco polmonare bronco sinistro nervo laringeo ricorrente sinistro linfonodi tracheobronchiali superiori plesso cardiaco superiormente vena brachiocefalica sinistra tronco brachiocefalico arteria carotide comune sinistra arteria succlavia sinistra a sinistra e anteriormente pleura mediastinica nervo frenico sinistro e vasi pericardiofrenici nervo vago sinistro e laringeo ricorrente sx vena intercostale superiore sinistra posteriormente e a destra trachea nervo laringeo ricorrente sx esofago dotto toracico colonna vertebrale TRONCO BRACHIOCEFALICO (ARTERIA ANONIMA) origine convessità dell'arco dell'aorta, dietro il manubrio dello sterno decorso e terminazione obliquamente in alto e a destra incrocia prima il margine anteriore e poi il lato destro della trachea raggiunge il margine superiore dell'art. sternoclavicolare destra (qui si divide) rami terminali ARTERIA CAROTIDE COMUNE DESTRA ARTERIA SUCCLAVIA DESTRA rapporti anteriormente vena brachiocefalica sx lateralmente nervo vago dx vena brachiocefalica dx pleura mediastinica posteromedialmente trachea medialmente origine dell'arteria carotide comune sx ARTERIE CAROTIDI COMUNI origine DESTRAtronco brachiocefalico alla base del collo, dietro l'art. sternoclavicolare destra SINISTRAarco dell'aorta nel torace decorso DESTRAtratto cervicale SINISTRA tratto toracicorisale all'art. sternoclavicolare sinistra per continuare con il tratto cervicale tratto cervicale (stesso decorso della destra) risalgono fino al margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe dove si dividono il decorso è rappresentabile da una linea che va dall'art. sternoclavicolare omonima fino al punto di mezzo tra angolo della mandibola e processo mastoideo del temporale le due arterie sono separate alla base del collo dalla trachea caratteristiche avvolte dalla GUAINA CAROTIDEA riveste anche vena giugulare interna e nervo vago; insieme alla carotide comune costituiscono FASCIO VASCOLONERVOSO DEL COLLO continua nella fascia cervicale media a livello della biforcazione della carotide presentano una dilatazione SENO CAROTIDEO può estendersi anche alla carotide interna e a quella esterna presenta una tonaca esterna con numerose terminazioni nervose sensitive proveniente dal nervo glossofaringeo funzione di BAROCETTOREsensibile alle variazioni di pressione arteriosa nell'angolo di biforcazione si trova il GLOMO CAROTIDEOfunzione di CHEMOCETTOREsensibile alle variazioni di ossigeno rami terminali ARTERIA CAROTIDE ESTERNA ATERIA CAROTIDE INTERNA rapporti tratto toracico carotide sinistra anteriormente: muscoli sternoioideo sternotiroideo, vena brachiocefalica sx, residui del timo, pleura e polmone sx la separano dal manubrio dello sterno posteriormente: trachea, arteria succlavia sx, margine sx dell'esofago, nervo laringeo ricorrente sx e dotto toracico a destra: tronco brachiocefalico, trachea, vena tiroidea inferiore e residui del timo a sinistra: nervo vago sx, nervo frenico sx, pleura e polmone sx tratto cervicale anteriormente: incrocia il tendine intermedio del muscolo omoioideo al di sotto di esso è coperta dalla fascia cervicale superficiale, dal platisma, dalla fascia cervicale media, dai muscoli sternocleiodmastoideo, sternotiroideo e sternoioideo al di sopra è coperta dalla fascia cervicale superficiale, dal platisma, dalla fascia cervicale media e dal muscolo sternocleidomastoideo posteriormente: gangli cervicali del tronco simpatico, arteria cervicale ascendente, muscoli lunghi del collo e della testa, tratto tendineo del muscolo scaleno anteriore e processi trasversi di C4-C6 medialmente: esofago, trachea, arteria tiroidea inferiore, nervo laringeo ricorrente, laringe e faringe lateralmente: vena giugulare interna e nervo vago ARTERIA CAROTIDE ESTERNA origine arteria carotide comune, a livello del margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe (disco intervertebrale C3-C4) si trova nel triangolo carotideo, anteromedialmente alla carotide internapoi si sposta lateralmente decorso e terminazione nel suo primo tratto si trova nel triangolo carotideo si dirige in alto e in avanti tra l'apice del processo mastoideo e l'angolo della mandibola dove si divide nei suoi rami terminali incrocia i muscoli stiloioideo e il ventre posteriore del digastrico si divide all'interno del parenchima della ghiandola parotide (da essa irrorata) rami collaterali ARTERIA TIROIDEA SUPERIORE rami ghiandolari arteria laringea superiore ARTERIA FARINGEA ASCENDENTE rami faringei arteria meningea posteriore ARTERIA LINGUALE ARTERIA FACCIALE rami arteria palatina ascendente arteria tonsillare arteria sottomentale arteria labiali arteria angolaresi anastomizza con i rami dell'arteria oftalmica ramo collaterale più voluminoso decorso origina superiormente all'arteria linguale passa profondamente all'angolo della mandibola per contornarne il margine inferiore risale nel solco nasolabiale termina in prossimità dell'angolo interno dell'orbita ARTERIA OCCIPITALE ARTERIA AURICOLARE POSTERIORE accompagnata dal NERVO LARINGEO SUPERIORE RAMO INTERNO rami terminali ARTERIA TEMPORALE SUPERFICIALE il più piccolo dei rami terminali decorso origina nella parotide, dietro il collo della mandibola risale anteriormente al meato acustico esternosuperficialmente all'arco zigomatico arteria trasversa della facciadecorre sul massetere, tra arcata zigomatica e dotto parotideo ARTERIA MASCELLARE il più grande dei rami terminali decorso origina dietro il collo della mandibola entrando nella fossa infratemporale passa tra i due capi del muscolo pterigoideo lateraletermina nella fossa pterigopalatina presenta 3 porzioni mandibolare arteria auricolare profonda arteria timpanica anteriore ARTERIA MENINGEA MEDIAARTERIA MENINGEA ACCESSORIA pterigoidea arterie temporali profonde arteria buccale arteria masseterina rami pterigoidei pterigopalatina arteria alveolare superiore posteriore arteria infraorbitariaarteria alveolare superiore anteriore arteria del canale pterigoideo arteria palatina discendentearteria palatine maggior e minore arteria sfenopalatina rapporti superficialmente: m. sternocleidomastoideo lateralmente: nervo ipoglosso e vene linguale, facciale e tiroidea superiore medialmente: parete laterale della faringe, nervo laringeo superiore e arteria faringea ascendente territorio di distribuzione collo faccia pareti del cranio territorio di distribuzione testa collo AORTA si porta in alto e a destra come AORTA ASCENDENTE si incurva sopra l'ilo del polmone sinistro formando l'ARCO AORTICO diretto indietro e verso sinistra discende lungo la colonna vertebrale come AORTA DISCENDENTE si porta prima a sinistra, poi sul piano sagittale mediano come AORTA TORACICA attraversa lo iato aortico del diaframma portandosi a sinistra del piano sagittale mediano fino a L4 come AORTA ADDOMINALE si divide poi nelle due arterie iliache comuni ARTERIE DEL GRANDE CIRCOLO (II) ARTERIA CAROTIDE INTERNA origine arteria carotide comune all'altezza del margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe si trova prima posterolateralmente alla carotide comune poi si pone medialmente decorso e terminazione in alto e indietro fino all'apertura esterna del canale carotideo del temporale PARTE PETROSA attraversa il canale carotideo e penetra nella cavità cranica decorre sopra la fibrocartilagine che oblitera il foro lacero, ripiega verso l'alto e penetra nel seno cavernoso tragitto ad S PARTE CAVERNOSA a livello del processo clinoideo anteriore dello sfenoide si volge superiormente decorso verticale e perfora la dura madre termina al di sotto della sostanza perforata anteriore del corpo amigdaloideo PARTE CEREBRALE rami collaterali parte cervicale parte petrosa ARTERIE CAROTIDEE TIMPANICHE ARTERIA DEL CANALE PTERIGOIDEO parte cavernosa ARTERIA IPOFISARIA INFERIORE parte cerebrale ARTERIA OFTALMICA origina dalla carotide interna dopo che è uscita dal seno cavernoso a livello del processo clinoideo anteriore della piccola ala dello sfenoide attraversa il canale ottico ed entra nella cavità orbitaria decorre lateralmente e sotto il nervo ottico raggiunge l'angolo mediale dell'occhio dove si divide nei suoi rami terminali ARTERIA IPOFISARIA SUPERIORE rami terminali ARTERIA CORIOIDEA ANTERIORE ARTERIA COMUNICANTE POSTERIORE ARTERIA CEREBRALE ANTERIORE ARTERIA CEREBRALE MEDIA rapporti decorre con la vena giugulare interna che le si pone all'esterno e indietro il nervo vago si pone posteriormente nello spazio tra carotide comune e giugulare interna nel canale carotideo si pone in rapporto plesso carotideo interno del simpatico cavità del timpano lateralmente: tuba uditiva anteriormente: coclea posteriormente: ganglio trigeminale nel seno cavernoso è circondata da filamenti nervosi del simpatico (plesso cavernoso) nervi abducente, oculomotore, trocleare e oftalmico all'uscita dal seno incrocia il nervo ottico, attraversa l'aracnoide e termina CIRCOLO DI WILLIS anche detto circolo arterioso cerebrale sistema anastomico centrale tra le due arterie carotidi interne e l'arteria basilare l'arteria basilare origina dalla confluenza delle due arteria vertebrali si trova nella cisterna interpeduncolare circonda il chiasma ottico e il peduncolo dell'infundibolo posteriormente l'arteria basilare si divide nelle due arterie cerebrali posteriori collegate alle carotidi interne mediante le arterie comunicanti posteriori anteriormente le due arterie cerebrali anteriori originate dalle carotidi interne sono collegate dall'arteria comunicante anteriore (impari) ARTERIA SUCCLAVIA origine DESTRA tronco brachiocefalico SINISTRA arco dell'aorta decorso e terminazione dopo l'apertura superiore del torace si dirige lateralmente passa sopra la cupola pleurica, l'apice del polmone e dietro il muscolo scaleno anteriore attraversa lo spazio tra clavicola e prima costa, dove termina continuando come arteria ascellare rami collaterali tratto prescalenico ARTERIA VERTEBRALE ARTERIA TORACICA INTERNA TRONCO TIREOCERVICALE ARTERIA TIROIDEA INFERIORE rami faringei, ghiandolari, tracheali, esofagei arteria laringea inferiore ARTERIA SOPRASCAPOLARE ARTERIA CERVICALE TRASVERSA passa anteriormente al muscolo scaleno anteriore, incrociando il nervo frenico e i tronchi del plesso brachiale a livello dell'angolo superiore della scapola si divide in ramo superficiale ARTERIA CERVICALE SUPERFICIALE ramo profondo ARTERIA DORSALE DELLA SCAPOLA TRONCO COSTOCERVICALE (sinistro) tratto retroscalenico TRONCO COSTOCERVICALE (destro) ARTERIA INTERCOSTALE SUPREMA arterie intercostali posteriori 1ª e 2ª arteria cervicale profonda tratto postscalenico ARTERIA TRASVERSA DEL COLLO rami terminali ARTERIA ASCELLARE rapporti TRATTO PRESCALENICO DESTRA anteriormente: vena brachiocefalica destra, nel mezzo decorrono i nervi vaghi e frenici dx dal vago dx origina il nervo laringeo ricorrente che circonda l'arteria succlavia risalendo poi nel collo posteriormente: ganglio cervicale inferiore del tronco simpatico e processo trasverso di C7 lateralmente: cupola pleurica e apice del polmone dx medialmente: origine dell'arteria carotide comune dx SINISTRA presenta TRATTO TORACICO anteriormente: arteria carotide comune sx, vena brachiocefalica sx e sterno posteriormente: colonna vertebrale lateralmente: pleura mediastinica e faccia mediastinca del polmone sx medialmente: trachea, esofago e nervo laringeo ricorrente sx TRATTO CERVICALE rapporti analoghi alla parte prescalenica dx eccezione per il nervo laringeo ricorrente qui origina dal vago quando questo incrocia l'arco aortico TRATTO RETROSCALENICO anteriormente: muscoli scaleni anteriori e vene succlavie inferiormente: superficie superiore della 1ª costa accolta nel solco dell'arteria succlavia (la 1ª costa peculiarità: solco per l'arteria dietro e solco per la vena davanti, nel mezzo cresta per il muscolo scaleno) superoposteriormente: rami del plesso brachiale e muscoli scaleni medio e posteriore TRATTO POSTSCALENICO inferiormente: digitazioni del muscolo dentato anteriore posteriormente: rami del plesso brachiale anteriormente: vena succlavia e muscolo succlavio si interpongono tra arteria succlavia e clavicola ARTERIA VERTEBRALE origine parte superoposteriore del tratto prescalenico dell'arteria succlavia si trova tra il muscolo lungo del collo e il muscolo scaleno anteriore decorso e terminazione si dirige in alto, indietro e lateralmentePARTE PREVERTEBRALE passa attraverso i fori trasversari C1-C6PARTE CERVICALE o TRASVERSARIA piega medialmente dietro la massa laterale dell'atlantePARTE ATLANTOIDEA perfora la membrana atlantoccipitale e la dura madre, passa tra l'arco posteriore dell'atlante e l'osso occipitale entrando nella cavità cranica attraverso il foro magno PARTE INTRACRANICA si dirige poi in in alto e in avanti, lateralmente al midollo allungato a livello della superficie ventrale del bulbo si unisce all'arteria vertebrale controlateraleforma l'arteria basilare rami collaterali parte cervicalerami spinali (radicolari) parte atlantoidearami muscolari parte intracranica rami meningei arteria spinale posteriore arteria spinale anteriore arteria cerebellare inferiore posteriore (PICA) ramo terminaleARTERIA BASILARE rami collaterali arteria cerebellare inferiore anteriore arteria cerebellare superiore ramo terminaleARTERIA CEREBRALE POSTERIORE rapporti anteriormente: vena vertebrale e fascio vascolonervoso del collo posteriormente: processo trasverso della C7, ganglio cervicotoracico e rami anteriori del 7º e 8º nervo cervicale nel tratto attraverso i fori trasversari decorre con un ramo nervoso del ganglio cervicotoracico e la vena vertebrale nel tratto tra atlante e cavità cranica è coperto da muscolo semispinale della testa attraversata la dura madre e l'aracnoide risale anteriormente alle radicole nel nervo ipoglosso tra il clivo dell'occipitale e il bulbo ARTERIA TORACICA INTERNA origine tratto prescalenico dell'arteria succlavia 2cm sopra l'estremità sternale della clavicola, dietro la vena giugulare interna e brachiocefalica decorso e terminazione scende dietro l'estremità sternale delle prime 6 cartilagini costali e i muscoli intercostali interni termina nel 6º spazio intercostale dà origine all'arterie muscolofrenica ed epigastrica superiore rami collaterali rami mediastinici rami timici arteria pericardiofrenica scende nel torace, assieme al nervo frenico, davanti l’ilo polmonare, fra pleura e pericardio, per raggiungere il diaframma; dà rami al pericardio, alla pleura, alla parte anteriore del diaframma. rami sternali rami perforantirami mammari mediali arterie intercostali anteriori rami terminali ARTERIA MUSCOLO FRENICA ARTERIA EPIGASTRICA SUPERIORE si anastomizza con l'arteria epigastrica inferiore (ramo collaterale dell'iliaca esterna) formando un circolo anastomotico fra succlavia ed iliaca esterna rapporti entrando nel torace è incrociata obliquamente in senso lateromediale dal nervo frenico posteriormente: pleuraseparate in basso dal muscolo trasverso del torace accompagnata dai linfonodi parasternali e dalle due vene toraciche interne ARTERIA ASCELLARE origine continuo dell'arteria succlaviatronco arterioso principale dell'arto superiore contenuta nell'ascella insieme ai rami del plesso brachiale e della vena ascellare decorso e terminazione dal margine laterale della 1ª costa al margine inferiore del tendine del muscolo grande pettorale termina e continua come arteria brachiale rami collaterali ARTERIA TORACICA SUPERIORE ARTERIA TORACOACROMIALE ARTERIA TORACICA LATERALE ARTERIA SOTTOSCAPOLARE ARTERIA CIRCONFLESSA POSTERIORE DELL'OMERO ARTERIA CIRCONFLESSA ANTERIORE DELL'OMERO rami terminaliARTERIA BRACHIALE rapporti anteriormente: muscolo grande pettorale, fascia clavipettorale e il muscolo piccolo pettoraleparte anteriore dell'ascella divisa in 3 tratti dal muscolo piccolo pettorale TRATTO PROSSIMALE si estende dal margine posteriore della clavicola al margine mediale del muscolo piccolo pettorale decorre a livello del 1º spazio intercostale, coperto dal muscolo succlavio e dalla fascia clavipettorale anteriormente: vena cefalica posterolateralmente: tronchi del plesso brachiale medialmente: vena ascellare TRATTO INTERMEDIO decorre tra i muscoli piccolo pettorale e sottoscapolare posteriormente, medialmente e lateralmente: tronchi del plesso brachiale medialmente: vena ascellare lateralmente: muscolo coracobrachiale TRATTO DISTALE laterale rispetto il muscolo piccolo pettorale decorre anteriormente al muscolo sottoscapolare e ai tendini dei muscoli grande rotondo e grande dorsale lateralmente: muscolo coracobrachiale e nervo muscolocutaneo medialmente: vena ascellare, nervi cutaneo mediale del braccio, cutaneo mediale dell'avambraccio e ulnare posteriormente: rami terminali del plesso brachiale, nervi radiale e ascellare ARTERIA VERTEBRALE = ramo dell'arteria succlavia ARTERIE DELLA GRANDE CIRCOLAZIONE (III) ARTERIA BRACHIALE origine a livello del margine inferiore del muscolo piccolo pettorale si situa lungo il lato mediale della faccia anteriore dell'arto superiore, nel solco tra i muscoli coracobrachiale e bicipite brachiale rimane in sede superficiale coperta solo dalla cute e dalla fascia brachiale decorso e terminazione discende con un decorso rettilineo spostandosi verso la linea mediana nella regione anteriore del gomito si divide in arteria radiale e arteria ulnare rami collaterali ARTERIA PROFONDA DEL BRACCIO ARTERIA COLLATERALI ULNARI SUPERIORE E INFERIORE rami terminali ARTERIA RADIALE ARTERIA ULNARE rapporti decorre lungo il setto intermuscolare mediale del braccio che la separa dal capo lungo del muscolo bicipite brachiale, dal nervo radiale e dall'arteria profonda del braccio lateralmente: nervo mediano (all'inizio) medialmente: nervo mediano (dopo), vena basilica, nervo cutaneo mediale dell'avambraccio e nervo ulnare nella regione anteriore del gomito è accolta dalla fossa cubitale ARTERIA RADIALE origine 1 cm sotto la regione anteriore del gomito a livello del processo coronoideo dell'ulna decorso e terminazione discende in rapporto con il muscolo brachioradiale fino al processo stiloideo del radio qui le sue pulsazioni possono essere percepite circonda il margine laterale del carpo portandosi nel primo spazio intermetacarpale giunge nel palmo della mano dove termina rami collaterali ARTERIA RICORRENTE RADIALE arteria nutrizia del radio ramo carpico palmare ramo palmare superficiale ramo carpico dorsale arteria principale del pollice rami terminali ARCO PALMARE SUPERFICIALE ARTERIA ULNARE origine 1 cm sotto la regione anteriore del gomito decorso e terminazione decorre sotto i muscoli che si inseriscono sull'epicondilo mediale dell'omero dirigendosi in basso e medialmente decorre sulla faccia anteriore dell'ulna arrivata sul margine mediale del polso incrocia il legamento trasverso del carpo lateralmente al nervo ulnare e all'osso pisiforme discende nel palmo della mano dove si anastomizza con il ramo palmare superficiale dell'arteria radiale rami collaterali ARTERIA RICORRENTE ULNARE anteriore posteriore ARTERIA INTEROSSEA COMUNE arterie interossee ricorrente anteriore posteriore rami carpici palmari ramo palmare profondo rami terminali ARCO PALMARE PROFONDO AORTA DISCENDENTE TORACICA orgine inizia al margine inferiore della T4 è il tratto di aorta discendente che fa seguito all'arco dell'aortasi trova nel mediastino posteriore decorso e terminazione decorre fino allo iato aortico del diaframma termina a livello della T12 rami collaterali RAMI VISCERALI ARTERIE PERICARDICHE ARTERIE MEDIASTINICHE ARTERIE BRONCHIALI ARTERIE ESOFAGEE RAMI PARIETALI ARTERIE INTERCOSTALI POSTERIORI ARTERIE SOTTOCOSTALI ARTERIE FRENICHE SUPERIORI rami terminaliAORTA ADDOMINALE rapporti a sinistra: pleura e polmone sx a destra: esofago (sopra), dotto toracico e vena azigos anteriormente: ilo del polmone sx, pericardio, atrio sx, esofago (sotto) e diaframma posteriormente: vene emiazygos, catena del simpatico sx e colonna vertebrale AORTA DISCENDENTE ADDOMINALE origine tratto di aorta discendente che inizia a livello dell'orifizio aortico del diaframma in corrispondenza del margine inferiore della T12 decorso e terminazione discende davanti la colonna vertebrale, lievemente a sinistra del piano sagittale mediano termina a livello della L4 rami collaterali RAMI VISCERALI PER IL TUBO GASTROENTERICO (IMPARI) TRONCO CELIACO ARTERIA MESENTERICA SUPERIOREpancreas, intestino tenue, appendice e primi 2/3 dell'intestino crasso ARTERIA MESENTERIA INFERIOREterzo distale del colon trasverso (colon discendente, sigmoide e retto) RAMI VISCERALI PER SURRENE E APPARATO UROGENITALE (PARI) ARTERIA SURRENALE MEDIA ARTERIA RENALEreni ARTERIA GENITALEgonadi RAMI PARIETALI (PARI) ARTERIE FRENICHE INFERIORIdiaframma, surreni, esofago ARTERIE LOMBARIvertebre, midollo spinale e parete addominale rami terminali ARTERIA ILIACA COMUNE DESTRA ARTERIA ILIACA COMUNE SINISTRA ARTERIA SACRALE MEDIA rapporti anteriormente: plessi e gangli del simpatico, corpo del pancreas e vena splenica, vena renale sx, parte orizzontale del duodeno, peritoneo parietale, radice del mesentere e anse dell'intestino a destra: pilasto dx del diaframma, vena cava inferiore, vena lombare ascendente dx, dotto toracico e cisterna del chilo a sinistra: pilastro sx del diaframma posteriormente: corpi delle vertebre T12-L4 e vena lombare ascendente sx TRONCO CELIACO origine grosso ramo ventrale dell'aorta addominale nasce ad angolo retto dalla faccia anteriore dell'aorta addominale, subito al di sotto dello iato aortico del diaframma decorso e terminazionedecorre orizzontalmente, in avanti e verso destra dividendosi in tre rami rami collaterali ARTERIA GASTRICA SINISTRAstomaco ed esofago ARTERIA EPATICA COMUNEfegato, stomaco, colecisti, duodeno e pancreas ARTERIA SPLENICA (LIENALE)milza e pancreas rapporti a destra: pilastro dx del diaframma, lobo caudato del fegato e ganglio celiaco dx a sinistra: pilastro sx del diaframma, cardia dello stomaco e ganglio celiaco dx inferiormente: margine superiore del pancreas e vene splenica territorio di distribuzioneparte addominale dell'esofago, stomaco, duodeno, fegato, pancreas e milza decorre nel tunnel di Guyon VENE CARATTERISTICHE GENERALI condotti che riconducono al cuore il sangue refluo dal distretto capillare si distinguono 3 principali sistemi di vene VENE DEL PICCOLO CIRCOLO dette anche vene polmonari versano nell'atrio sinistro il sangue ossigenato proveniente dai polmoni VENE DEL GRANDE CIRCOLO portano all'atrio destro il sangue refluo dai vari organi e tessuti del corpo si possono distinguere 3 sottogruppi vene del cuore vene sovradiaframmatiche drenano nella vena cava superiore vene degli arti inferiori, dell'addome e della pelvi confluiscono nella vena cava inferiore VENA PORTA drena il sangue dal canale intestinale sottodiaframmatico e dalla milza differiscono dalle arterie per queste caratteristiche parete più sottile e meno elastica facilmente comprimibili e dilatabili presenza di valvole variabilità più ampia tronco di origine* terminazione numero di vene presenza o assenza numerosi anastomosi anche tra grossi tronchi possono formare costituzioni a rete particolarmente ricche PLESSI VENOSI le vene profonde sono connesse alle superficiali tramite RAMI PERFORANTI attraversano le fasce i vasi anastomotici sono spesso provvisti di valvole risolve anche l'eventuale problema del collasso delle vene più numerose in molti distretti sono presenti due vene satelliti per ciascuna arteria soprattutto nel tessuto sottocutaneo volume doppio regime pressorio inferiore CLASSIFICAZIONE in base al loro diametro vene di grosso calibro vene di medio calibro vene di piccolo calibro in base alla posizione rispetto la fascia VENE SUPERFICIALI visibili attraverso la cute come cordoni bluastri estrema variabilità anatomica presenti soprattutto negli arti e nel collo VENE PROFONDE sono sottofasciali decorrono negli interstizi muscolari o appartengono ai distretti viscerali di solito satelliti delle arterie corrispondentiformano fasci vascolonervosi VALVOLE presenti soprattutto nelle vene degli arti inferiori infatti qui il flusso sanguigno è contrario alla forza di gravità numerose anche dove le vene possono essere compromesse dalla contrazione muscolare tasche dell'endotelio con concavità rivolta verso il cuore presentano un margine libero sottile e un margine aderente spesso al di sopra la parete è dilatata e assottigliata: forma il SENO VALVOLARE in caso di reflusso la parete valvolare si distende determinando la chiusura della valvola di solito disposte due a due, ma in alcuni casi possono avere un lembo o tre *TRONCO DI ORIGINE: due vene di calibro minore che formano un'unica vena di calibro maggiore VENE TRIBUTARIE O AFFLUENTI: vene che si immettono in vene più grandi VENE DEL PICCOLO CIRCOLO GENERALITÀ sono le VENE POLMONARI VENA POLMONARE SUPERIORE DESTRA VENA POLMONARE INFERIORE DESTRA VENA POLMONARE SUPERIORE SINISTRA VENA POLMONARE INFERIORE SINISTRA conducono il sangue arterioso all'atrio sinistro del cuore parete molto sottile ricca di fibre elastiche, con scarsi elementi muscolari e prive di valvole hanno un diametro maggiore a destra il loro calibro complessivo è uguale o inferiore a quello delle due arterie polmonari ORIGINE da una rete di capillari sulla parete degli alveoli in continuità con le ramificazioni capillari dell'arteria polmonare dall'unione dei vasi si forma un ramo per ogni lobulo i rami lobulari si uniscono in un singolo tronco per ogni lobo tre tronchi nel polmone dx la vene del lobo medio si unisce a quella del lobo superiore due tronchi nel polmone sx DECORSO E TERMINAZIONE si portano medialmente dal rispettivo polmone all'atrio sinistro a livello della sua parete posterosuperiore le superiori hanno decorso obliquo in basso e in dentro le inferiori hanno decorso trasversale le sinistre si inseriscono al limite della parete le destre si inseriscono in vicinanza del setto interatriale in prossimità della terminazione sono avvolte dal pericardio in questa zona le fibre muscolari dell'atrio sinistro si allungano sulla loro parete con decorso a spirale RAPPORTI vene polmonari destreanteriormente vena cava superiore nervo frenico atrio destro vene polmonari sinistreposteriormenteaorta toracica vene polmonari superioriposterosuperiormente arteria polmonare bronco principale vene polmonari inferiorisuperiormentebronco principale nel loro tragitto ricevono rami venosi bronchiali e mediastinici SISTEMA DELLA VENA CAVA SUPERIORE VENA CAVA SUPERIORE origine confluenza delle due vene brachiocefaliche destra e sinistra dietro il margine inferiore dell'art. sternocostale destra decorso e terminazione si dirige verticalmente in basso e poco medialmente descrive una leggera curva concava verso sinistra (per il rapporto con l'arco dell'aorta) termina nella parete posterosuperiore dell'atrio dx a livello dell'estremità sternale della 3ª cartilagine costale lo sbocco avviene secondo un piano obliquo in basso e dorsalmente la parete posteriore è più lunga dell'anteriore rami affluenti VENA AZIGOS radici VENA BRACHIOCEFALICHA DESTRA VENA BRACHIOCEFALICA SINISTRA rapporti porzione extrapericardica lateralmente: nervo frenico destro anterolateralmente: margine anteriore del polmone dx e parte mediastinica della pleura parietale dx anteriormente: timo e residui medialmente: estremità superiore dell'aorta ascendente e origine del tronco brachiocefalico posteriormente: origine del bronco principale dx e parte della trachea, linfonodi tracheobronchiali inferiori e nervo vago dx porzione intrapericardica lateralmente: nervo frenico dx anteriormente: 2º spazio intercostale dx da cui è separata dal pericardio e margine del polmone dx medialmente: aorta ascendente posteriormente: arteria polmonare dx, vena polmonare superiore dx, bronco principale dx e linfonodi tracheobronchiali inferiori VENA AZIGOS vena impari drena il sangue refluo dalle pareti del torace, del midollo spinale e da alcune strutture del mediastino inferiore origine sotto il diaframma come continuazione della vena lombare ascendente destra la mette in comunicazione con la vena iliaca comune dx decorso e terminazioni a livello della T4 si dirige in avanti descrivendo un arco a concavità inferiore ARCO DELLA VENA AZIGOS scavalca il bronco principale dx per raggiungere la parete posteriore della vena cava superiore rami affluenti RAMI PARIETALI vene intercostali posteriori vena intercostale superiore destra VENA EMIAZIGOS origine a sinistra come continuazione della vena lombare ascendente sx decorso e terminazione risale nel mediastino posteriore a sinistra dei corpi vertebrali passa davanti le arterie intercostali posteriori sx e dietro l'aorta toracica a livello di T8 incrocia la colonna vertebrale passando davanti ai corpi vertebrali dietro l'aorta toracica, l'esofago e il dotto toracico raggiunge la vena azigos VENA EMIAZIGOS ACCESSORIA origine confluenza delle prime 6-7 vene intercostali sx decorso e terminazione discende sul lato sinistro della colonna vertebrale a livello di T7 incrocia la colonna vertebrale per sboccare nella vena azigos, poco sopra la terminazione della vena emiazigos talvolta termina nella vena emiazigos RAMI VISCERALI vene bronchiali posteriori vene esofagee vene mediastiniche vene freniche superiori rapporti entra nella cavità toracica pasando tra i pilastri mediale e intermedio destri del diaframma nel mediastino posteriore decorre in direzione craniale a destra dei corpi vertebrali davanti le arterie intercostali posteriori dx, a destra dell'aorta e del dotto toracico, dietro l'esofago VENE BRACHIOCEFALICHE (TRONCHI VENOSI BRACHIOCEFALICI O VENE ANONIME) origine originano dietro l'art. sternoclavicolare in seguito alla confluenza delle vene succlavia e giugulare interna decorso e terminazione confluiscono tra loro dietro la 1ª art. sternocostale dx per formare la vena cava superiore VENA BRACHIOCEFALICA DESTRA calibro minore, discende quasi verticalmente dietro la prima cartilagine costale rapporti anteriormente: art. sternoclavicolare dx posteriormente: tronco brachiocefalico e nervo vago dx lateralmente: nervo frenico dx posterolateralmente: cupola pleurica e apice del polmone dx VENA BRACHIOCEFALICA SINISTRA calibro maggiore, decorre trasversalmente da sinistra a destra e inferiormente, dietro il manubrio dello sterno fino al margine inferiore della 1ª cartilagine costale dx, fino a confluire con la vena brachiocefalica dx rapporti anteriormente: manubrio dello sterno e art. sternoclavicolare sx posteriormente: arteria toracica interna sx, arteria succlavia sx, arteria carotide comune sx, nervo frenico sx, nergo vago sx, trachea e tronco brachiocefalico inferiormente: arco dell'aorta rami affluenti vene tiroidea inferiore, toraciche interne e freniche superiori vene timiche, pericardiche, pericardiofreniche, mediastiniche, bronchiali, tracheali ed esofagee VENA VERTEBRALE origine tra l'osso occipitale e l'atlante, anteriormente alla membrana atlantoccipitale posteriore, dai plessi venosi vertebrali interni anteriori e posteriori decorso e terminazione discende attraverso i fori trasversari delle prime sei vertebre cerivicali, in posizione laterale rispetto l'arteria vertebrale uscita dal foro di C6 si dirige anteriormente per sboccare nella vena brachiocefalica omolaterale vena vertebrale anteriore (o cervicale ascendente) e vena cervicale profonda vena laringea inferiore e vena occipitale vena intercostale superiore sinistra e suprema radici VENA SUCCLAVIA VENA GIUGULARE INTERNA VENA SUCCLAVIA drena il sangue dalle regioni superiori del torace, dell'arto superiore e da alcune strutture della testa e del collo originecontinuazione della vena ascellare a livello del margine laterale della 1ª costa decorso e terminazione si estende dal punto medio della clavicola all'art. sternoclavicolare dove si unisce con la vena giugulare interna formano la vena brachiocefalica rami affluenti VENA GIUGULARE ESTERNA originea livello dell'angolo della mandibola, sotto e medialmente alla ghiandola parotide decorso e rapportidiscende nella parte laterale del collo fino ad un punto posto a metà della clavicola attraversa le fasce cervicali superiore e media per sboccare nella vena succlavia decorre nella parte anteroinferiore del triangolo posteriore dle collo rami affluenti vena giugulare esterna posteriore vene trasverse del collo vena soprascapolare vena giugulare anteriore rapporti coperta superficialmente dal platisma ed incrocia lo sternocleidomastoideo nel suo segmento superiore decorre parallelamente al nervo auricolare (si trova posteriormente) incrocia il nervo cervicale trasverso ed in rapporto posteriormente con i tronchi del plesso brachiale e con il muscolo omoioideo vene pettoralidrenano i muscoli grande pettorale e piccolo pettorale vena scapolare dorsale radiceVENA ASCELLARE rapporti anteriormente: muscolo succlavio posterolateralmente: arteria succlavia con la quale forma un arco che scavalca la 1ª costa, sulla quale si inserisce il muscolo scaleno medialmente al muscolo i due vasi sono separati dal nervo frenico e a destra anche dal nervo vago superiormente: capo clavicolare del muscolo sternocleidomastoideo e fascia cervicale media inferiormente: 1ª costa e cupola pleurica VENA GIUGULARE INTERNA raccoglie il sangue refluo dal cranio, dalla dura madre encefalica, dall'encefalo, dagli organi della vista e dell'udito, da strutture della faccia e regioni profonde del collo origine a livello della porzione posterolaterale del foro giugulare come continuazione del seno trasverso principale confluente dei seni venosi della dura madre presenta una dilatazione nella fossa giugulare sulla faccia inferiore della parte petrosa del temporale, sotto la parte posteriore della cavità del timpano BULBO SUPERIORE DELLA VENA GIUGULARE nella tonaca esterna presenta il GLOMO GIUGULAREcostituito da chemocettori tessutali decorso e terminazione discende nel collo, lungo la parete laterale della faringe all'interno della guaina carotidea prima posteriore all'arteria carotide interna poi laterale all'arteria carotide comunedecorso leggermente obliquo in basso e in avanti si unisce alla vena succlavia posteriormente all'estremità sternale della clavicola vena brachiocefalica presenta anche qui una dilatazioneBULBO INFERIORE DELLA VENA GIUGULARE rami affluenti TRATTO INTRACRANICO seno petroso inferiore vena dell'acquedotto della coclea plesso venoso carotideo interno TRATTO CERVICALE vena facciale comune vena linguale vene faringee vena tiroidea superiore vene tiroidee medie radiciSENI VENOSI DELLA DURA MADRE rapporti segmento craniale posteriormente: muscolo retto laterale della testa e processo trasverso dell'atlante anteromedialmente: nervi accessorio, glossofaringeo, vago e ipoglosso fascio vascolonervoso del collo medialmente: arteria carotide comune posteromedialmente: nervo vago decorre sotto il muscolo sternocleidomastoideo ed incrocia anteriormente il muscolo omoioideo tratto inferiore passa nell'interstizio tra i due capi del muscolo sternocleidomastoideo posteriormente: margine mediale del muscolo scaleno anteriore e arteria succlavia SENI VENOSI DELLA DURA MADRE drenano il sangue dall'encefalo e dal cranio decorrono tra due strati di dura madre encefalica la loro parete è costituita da: endotelio, sottoendotelio connettivale elastico e tessuto fibroso della dura madre spesso sono attraversati da briglie, setti o trabecole presentano cavità a forma di lacune irregolari in corrispondenza dello sbocco di vene meningee e diploiche LACUNE LATERALI alcuni sono impari e mediani, altri pari si distinguono in SENI seno sagittale superiore e inferiore seno retto SENO TRASVERSO pari, origina in modo variabile congiunzione dei rami di biforcazione del seno sagittale superiore e del seno retto confluente dei vasi continuazione a destra del seno sagittale superiore e a sinistra del seno retto decorso decorre nel solco per il seno trasverso della squama occipitale e dell'osso parietale piega inferiormente, anteriormente e medialmente nel solco per il seno sigmoideo dell'osso temporale e nel solco per il seno trasverso della parte laterale dell'occipitale viene anche detto SENO SIGMOIDEO raggiunge la parte posteriore del foro giugulare dove continua con la vena giugulare interna rami affluenti vene cerebrali inferiori vene cerebellari vene labirintiche seno petroso superiore e occipitale le vene emissaria mastoidea e emissaria occipitale lo collegano alla rete venosa superficiale della testa seno sigmoideo seno occipitale seno confluente dei seni SENO CAVERNOSO pari, situato lateralmente alla sella turcica dello sfenoide si estende dall'estremità mediale della fessura orbitaria superiore all'apice della parte petrosa del temporale la sua cavità è percorsa da numerose trabecole, variamente orientate e anastomizzate tra loro attraversata anche dall'arteria carotide interna inferolateralmente all'arteria carotide interna decorre il nervo abducente nello spessore della parete laterale decorrono i nervi oculomotore, trocleare, oftalmico, mascellare, prima e seconda branca del nervo trigemino i due seni comunicano tra loro per mezzo dei seni intercavernosi anteriore e posteriore ricevono vene dall'osso sfenoide, vene meningee e vene portali ipofisarie rami affluenti vene oftalmiche superiore e inferiore vena centrale della retina vene cerebrali seno sfenoparietale drena nei seni petrosi superiore e inferiore nel plesso basilare nel plesso pterigoideo seno sfenoparietale seno petrosquamoso seno marginale seno petroso superiore, inferiore e petroccipitale PLESSI plesso basilare plesso venoso del canale del nervo ipoglosso plesso venoso del forame ovale raccoglie il sangue refluo dalla regione sopradiaframmatica del corpo ad eccezione del cuore testa, collo, arti superiori e porzione toracica più alta
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