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Postimpressionismo: Contesto Storico, Culturale e Artistico, Slide di Arte e territorio

Storia dell'Arte ModernaStoria dell'Europa modernaStoria della Fotografia

Postimpressionismo: un periodo estremamente complesso alla fine del XIX secolo caratterizzato dalla seconda rivoluzione industriale, l'affermarsi dell'ideologia nazionalista e la nascita di nuovi movimenti culturali come l'antipositivismo e il simbolismo. il contesto storico, culturale e artistico di questo periodo, dalla guerra franco-prussiana all'invenzione del cinema, passando per la nascita del postimpressionismo.

Cosa imparerai

  • Che eventi storici sono descritti in questo documento?
  • Come l'ideologia nazionalista influisce sul Postimpressionismo?
  • Che movimenti culturali emergono durante il Postimpressionismo?

Tipologia: Slide

2019/2020

Caricato il 21/11/2022

francesca-bagato
francesca-bagato 🇮🇹

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Scarica Postimpressionismo: Contesto Storico, Culturale e Artistico e più Slide in PDF di Arte e territorio solo su Docsity! Postimpressionismo Il contesto storico Le date fondamentali di fine secolo: 1870 – Guerra franco-prussiana. 1871 – Unificazione della Germania. 1876 – Edison inventa la lampadina a fila- mento incandescente. 1880 ca – s'intensificano le migrazioni euro- pee verso l'America del nord. 1882 – triplice alleanza tra Italia, Germania ed Austria. 1884 – nasce il Salon des Independants. 1884-85 – Conferenza di Berlino (le nazioni europee si spartiscono l'Africa secondo il principio delle aree d'influenza). 1885 – invenzione del motore a scoppio per le automobili. 1889 – Esposizione universale di Parigi. 1895 – I fratelli Lumière proiettano una pellicola animata. 1898 – Sollevazioni popolari a Milano repres- se nel sangue (Bava Beccaris). 1900 – L'anarchico Bresci uccide il re Umberto I. Gli ultimi due decenni dell'Ottocento furono un periodo estremamente complesso nella storia dell'Europa. Il continente era in pieno fermento sotto la spinta di fenomeni diversi e contraddittori, all'interno di un quadro di perdurante fiducia nel progresso. Era in pieno sviluppo la seconda rivoluzione industriale, iniziata nel secondo '800, e basata sui nuovi settori dell'acciaio, della chimica e del petrolio. Malgrado la fase di rallentamento della crescita nota come “grande depressione” (1873-96), il mondo occidentale sembra avviato a uno sviluppo inarrestabile: le città si ampliano e si rinnova- no con la ricostruzione di quartieri fatiscenti; i progressi nel settore dei trasporti e delle telecomunicazioni mutano la percezione delle di- stanze rendendo accessibili luoghi prima lontanissimi; le esplorazioni universali, vetrine della modernità acquisiscono ancora più importan- za; l'invenzione del cinema suscita stupore ed entusiasmo. L'espres- sione “Belle époque” con cui quest'epoca spesso è chiamata , indica il clima che animava il continente: non a caso si usa un'espressione francese perché, proprio Parigi era la capitale della modernità euro- pea. Gli Stati europei, spinti dalla necessità di trovare nuovi mercati (surplus commerciale) e reperire materie prime e manodopera a bas- so costo, si ritrovano alla Conferenza di Berlino per spartirsi l'Africa e in parte l'Asia. Si formano i grandi imperi coloniali. Si andava inoltre formando un'ideologia nazionalista sempre più aggressiva, che avrebbe portato, all'inizio del Novecento, ad un crescendo di tensioni internazionali che sarebbe sfociato nella Prima guerra mondiale. Postimpressionismo Il contesto culturale Positivismo e antipositivismo: La seconda metà del XIX sec. aveva visto l'affer- marsi del pensiero positivista, che esprimeva la visione della realtà propria di una classe (la bor- ghesia) sempre più egemone e che vedeva nel sapere e nel metodo scientifico gli strumenti per risolvere i problemi sociali. Con il tramontare del secolo l'egemonia positivista fu messa in discus- sione da correnti di pensiero che contestavano la sua visione ottimistica, rivendicando tra l'altro l'im- portanza della componente emotiva ed irrazionale dell'uomo. Queste correnti di pensiero, riassumibili come antipositivismo pur non essendo univoche rappresentano un orientamento di pensiero di au- tori che fanno capo a concezioni filosofiche diver- se tra loro, ma accomunate da una forte opposi- zione al positivismo. Con il termine "antipositivi- smo" s'intende anche un diverso metodo d'indagi- ne nello studio dei fenomeni sociali che si sostie- ne non possano essere indagati allo stesso modo dei fenomeni naturali utilizzando statistiche e esperimenti. Centrale fu in questo senso il pensie- ro di Schopenhauer, di Bergson e di Nietzsche. Simbolismo: Coevo e dalle forti influenze sul mondo dell'arte fu il movimento letterario del simbolismo e in particolare la poesia di Charles Baudelaire (Correspondances del 1857). Il critico Aurier, pren- dendo spunto proprio dall'opera di Baudelaire, definì le caratteri- stiche che doveva avere l'opera d'arte: simbolista (ovvero un'idea per mezzo d'immagini), sintetista (usa forme semplificate), sog- gettiva (la realtà come segno di un'idea percepita dal soggetto) e decorativa. L'essenza delle cose risiede non nel loro aspetto ma in un livello segreto, non raggiungibile dalla ragione, che si fonda su corrispondenze oscure di suoni, colori, forme e sensazioni a cui solo l'artista “veggente” è in grado di accedere. La cultura simbolista superò i confini francesi per acquisire dimensione eu- ropea. Il Simbolismo influì su tutte le arti, anticipando i movimen- to del XX secolo quali il Surrealismo e l'Espressionismo. Fernand Khnopff, Le carezze, 1896, olio su tela, 50,5×151 cm, Musées Royaux des Beaux Arts de Belgique, Bruxelles
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