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slide riforma gregoriana, Appunti di Storia Medievale

riforma gregoriana storia medievale

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 15/11/2018

alice.reoletti
alice.reoletti 🇮🇹

4.8

(18)

54 documenti

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Scarica slide riforma gregoriana e più Appunti in PDF di Storia Medievale solo su Docsity! DI MILANO | UNIVERSITÀ DEGLI STUDI Lotta delle/investiture, riforma gregoriana (XI-XII secolo) 1059, Niccolò II e la questione dell’elezione papale il secolo XI: una svolta decisiva per l’assetto ecclesiastico della chiesa romana, per i rapporti tra potere spirituale e temporale e per le novità che riguardano l’impero un grosso problema da risolvere è quello dell’elezione papale 1059: eletto Niccolò II non a Roma ma a Siena, sotto la protezione di Goffredo di Lorena, fratello del papa precedente e imparentato con i marchesi di Canossa. Un’elezione turbolenta, sottratta a fatica alle mire della aristocrazia romana. Uno degli artefici di questa elezione è Ildebrando di Soana. Poco dopo si tiene un sinodo (concilio diocesano) a Roma in Laterano e si stabiliscono nuove regole per l’elezione papale: per tradizione, spettava al clero e al popolo romano, e poi seguiva il giuramento all’imperatore (voluto da Ottone I) - ora l’elezione spetta a un collegio cardinalizio per escludere interferenze dei laici. Nello stesso sinodo si condanna la simonia nell’elezione di vescovi e abati, anche quando c’è il semplice conferimento di benefici e di conseguenza viene vietato all’imperatore di investire i vescovi di qualche titolo perché ciò significa simonia. Storia medievale 2017-18 Chi erano i Canossa? la dinastia degli Adalbertingi, di origini longobarde, aveva sostenuto gli Ottoni. Adalberto di Canossa e altri Canossa erano diventati conti di Reggio, Modena, Mantova e Brescia al tempo di Ottone I. Nel 1024 Bonifacio di Canossa acquisisce il titolo di marchese di Toscana, espande il suo dominio in tutta la pianura padana, detiene cariche pubbliche e giurisdizioni signorili, ha castelli e vassalli, vasti territori. E’ il padre di Matilde di Canossa. Nel 1021 i feudatari minori si erano ribellati al Canossa. Bonifacio si era schierato contro l’imperatore. Storia medievale 2017-18 Il decreto del 1059 sull’elezione papale era stato emanato per mettere fuori gioco l’aristocrazia romana, e tuttavia assumeva anche una valenza ostile verso le interferenze dell’imperatore. Il quale prosegue l’orientamento della dinastia ottoniana e di Enrico III tendente a esercitare un controllo e una tutela sul papato, e a imporre personalità di alto livello culturale e spirituale ma dopo il 1059 non era facile per l’imperatore condizionare un’elezione riservata a chierici romani, e regolata da norme ferree Il papato, ora alleato con i Normanni e con i potenti contrari all’Imperatore, ha la forza di prendere le distanze dall’impero Il papato è vicino anche a esponenti della Pataria milanese: per es. l’arcivescovo di Milano viene investito ex novo dal papa. La questione della riforma, che pure era stata una preoccupazione sentita anche dagli imperatori, prende una piega antimperiale nel periodo che intercorre tra la morte di Enrico III (1056) e l’elezione di Gregorio VII, 1073. Storia medievale 2017-18 eventi 1073-1085 1073 Ildebrando di Soana (monaco, già in vista negli ambienti riformatori romani) diventa papa con il nome di Gregorio VII (muore 1085) 1075 in un sinodo romano, emanato un decreto che condanna la simonia e il concubinato dei preti, le investiture laiche di abati e vescovi – tutte misure che direttamente o indirettamente colpiscono Enrico IV, che era solito nominare i vescovi in base alle sue alleanze e interessi 1075 redazione del Dictatus Papae dove sono riassunti sinteticamente i principi della superiorità papale sulla chiesa e sul potere civile Storia medievale 2017-18 (Che la Chiesa Romana è stata fondata unicamente da Dio. (Che il Pontefice Romano è l'unico che può essere di diritto (Che Egli solo può deporre o reinsediare i vescovi (Che in qualunque concilio il suo legato, anche se minore in grado, ha autorità superiore a quella dei vescovi, e può emanare ‘sentenza di deposizione contro di loro. [Che il Papa può deporre gli assenti. (Che, fra le altre cose, non si possa abitare sotto lo stesso tetto icon coloro che egli ha scomunicato. (Che ad Egli solo è legittimo, secondo i bisogni del momento, fare nuove leggi, riunire nuove congregazioni, fondare abbazie 0 ‘canoniche; e, dall'altra parte, dividere le diocesi ricche e unire quelle povere. (Che Egli solo può usare le insegne imperiali. (Che solo al Papa tutti i principi debbano baciare i piedi. (Che solo il Suo nome sia pronunciato nelle chiese. (Che il Suo nome sia il solo in tutto il mondo. (Che ad Egli è permesso di deporre gli imperatori. \Che ad Egli è permesso ditrasferire i vescovi secondo necessità. (Che Egli ha il potere di ordinare un sacerdote di qualsiasi chiesa, ‘in qualsiasi territorio. (Che colui che Egli ha ordinato può dirigere un'altra chiesa, ma non [può muovergli guerra; inoltre non può ricevere un grado superiore] ida alcun altro vescovo. (Che nessun sinodo sia definito "generale" senza il Suo ordine. (Che un testo possa essere dichiarato canonico solamente sotto la Sua autorità. Il dictatus papae, 27 proposizioni [Che una Sua sentenza non possa essere riformata da alcuno; [al contrario, Egli può riformare qualsiasi sentenza emanata da altri. (Che Egli non possa essere giudicato da alcuno. [Che nessuno possa condannare chi si è appellato alla Santa [Sede Che tutte le maiores cause, di qualsiasi chiesa, debbano essere portate davanti a Lui. [Che la Chiesa Romana non ha mai errato; né, secondo la testimonianza delle Scritture, mai errerà per l'eternità. [Che il Pontefice Romano eletto canonicamente, è senza dubbio, per i meriti di San Pietro, santificato ©! secondo quanto detto da sant'Ennodio, vescovo di Pavia, e confermato lda motti santi padri a lui favorevoli, come si legge nei decreti di San Simmaco papa. Che, dietro Suo comando e col suo consenso, i vassalli abbiano titolo per presentare accuse. [Che Egli possa deporre o reinsediare vescovi senza convocare un sinodo. [Che colui il quale non è in comunione con la Chiesa Romana Non sia da considerare cattolico. Che Egli possa liberare i sudditi dall'obbligo di obbedienza ai principi che hanno imposto il loro potere con la forza. IOINIat4Di CORI ID) Eito. iano] 27 proposizioni, sotto forma di indice rivendicano alla chiesa e al papa una giurisdizione senza limiti, sottolineano l’infallibilità (19), e l’ingiudicabilità (22) del pontefice. Nello stesso registrum si leggono lettere papali durissime: Gregorio punisce ecclesiastici «simoniaci», rimprovera duramente i vescovi, sostiene che i regni derivano dalla superbia e la chiesa dalla pietà. I regni hanno come fine la vanagloria, i secondi l’aspirazione alla vita eterna. Connotazione negativa del potere regio e positiva di quello papale, derivato da Dio. Eppure il sovrano della tradizione carolingia-ottoniana era sacro, mentre ora deve sottomettersi al papa. E’ una concezione negativa, pessimistica, delle origini del potere laico, che in una certa misura risale ad Agostino di Ippona. Ma c’è di più. Idea della centralità e della monarchia universale della chiesa. Il papato si propone come ispiratore di «guerre sante» contro gli «infedeli» e proclama la superiorità feudale sui regni europei. La riforma diventa una difesa estrema della libertas ecclesie intesa come autonomia dal potere laico, ma anche affermazione netta di superiorità sui poteri laici Storia medievale 2017-18 parole chiave riforma investiture (di vescovi, grandi prelati, abati…) libertas ecclesie chiesa monarchica, chiesa «gregoriana» una più netta divisione tra mondo dei chierici e mondo dei laici una gerarchia più forte una preminenza della chiesa romana sui vescovati locali i vescovi della chiesa «gregoriana» sono meno autonomi dei loro predecessori, più obbedienti a Roma, più inquadrati gerarchicamente Storia medievale 2017-18 eventi dal 1095 al 1122 1095 papa Urbano II (dal 1088) convoca degli affollatissimi concilii a Piacenza e a Clermont in Francia; era stato abate di Cluny vi si condanna la simonia, il concubinato e le investiture laiche ai vescovi. Urbano II è «gregoriano» ma realista: se tutti i vescovi simoniaci o ordinati da clero simoniaco fossero stati colpiti, sarebbe stato un trauma troppo grave per la chiesa. Si decide di punire solo coloro che avevano versato denaro per la carica. In questi stessi mesi il papa riceve la richiesta d’aiuto dell’imperatore bizantino e lancia l’appello per la crociata contro i Turchi Selgiuchidi, per la liberazione del Santo Sepolcro. 1106 Enrico IV abdica, nuovo re di Germania Enrico V febbraio 1111 a Sutri, Enrico V e il papa Pasquale II formulano un accordo: contempla una completa rinuncia del papato alla sfera temporale (). E’ una soluzione «angelica» ma astratta, che difficilmente può essere realizzata. Seguono altri conflitti e la revoca. 1122, il concordato di Worms Storia medievale 2017-18 l’impossibile compromesso di Sutri, 1111 Secondo questo accordo, giudicato poi irrealistico, l’impero avrebbe rinunciato all’investitura laica di vescovi, arcivescovi e abati, e il clero ai beni temporali avuti in feudo o in dono e i diritti regali ricevuti da re e feudatari. Era realizzabile? I vescovi tedeschi non avrebbero potuto accettarlo,e anche vari vescovi italiani molto vicini all’imperatore. L’accordo, mai messo in pratica, fu revocato quasi subito, e sconfessato dal papa stesso. Si sperimentano altre soluzioni, che però creano tensioni nel mondo ecclesiastico italiano e francese, e ne nascono conflitti. Innumerevoli scritti vengono prodotti circa queste controversie. Questo aspro dibattito mostra che l’integralismo di Gregorio VII era irrealizzabile. Ciononostante, il concetto della libertas ecclesie aveva attecchito e non si poteva tornare indietro. Finché si arriva, nel 1122 a un accordo, il concordato di Worms. Storia medievale 2017-18 il concordato di Worms pone fine alla «lotta delle investiture» La fine di questa lunga lotta è il concordato di Worms del 1122, fra Enrico V e Callisto II decisioni: - i vescovi e gli abati siano eletti dall’alto clero locale e dai monaci - in Germania l’elezione dei vescovi e degli abati sia fatta in presenza dell’imperatore, cui spetta anche la decisione nei casi di elezioni contrastate - la consacrazione del nuovo vescovo spettava ai vescovi, ma in seguito l’imperatore poteva conferire l’investitura nei beni e poteri temporali. Non dava al vescovo anello e pastorale, simboli religiosi, ma solo lo scettro, simbolo dell’autorità temporale. inoltre: - in Germania l’investitura poteva avvenire prima della consacrazione, in Italia e Borgogna dopo. Il vescovo giurava fedeltà all’imperatore, ma solo nelle questioni temporali. Storia medievale 2017-18
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