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Socialismo Statalista in Germania: Rodbertus, Lassalle e il Contesto Storico, Appunti di Storia Del Pensiero Politico

Filosofia politicaSociologiaStoria moderna

Il socialismo statalista in germania durante il xix secolo, con particolare focus sui padri fondatori karl robert rodbertus e ferdinard lassalle. Viene discusso il contesto storico, filosofico e culturale che ha favorito lo sviluppo di questa ideologia, che vede nello stato uno strumento importante per garantire il miglioramento delle condizioni di vita della classe operaia. Vengono presentate le idee e le proposte di rodbertus e lassalle, tra cui lo sviluppo del suffragio universale, l'aiuto concreto alla classe lavoratrice e la nazionalizzazione delle banche.

Cosa imparerai

  • Chi sono i padri fondatori del Socialismo Statalista e quali sono le loro principali idee?
  • Qual è il contesto storico e filosofico che ha favorito lo sviluppo del Socialismo Statalista in Germania?
  • In che modo il Socialismo Statalista propone di migliorare le condizioni di vita della classe operaia?

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 07/06/2019

bottazzisara
bottazzisara 🇮🇹

4.6

(5)

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Scarica Socialismo Statalista in Germania: Rodbertus, Lassalle e il Contesto Storico e più Appunti in PDF di Storia Del Pensiero Politico solo su Docsity! Socialismo Statalista. -Capitale e lavoro; -Classe borghese e classe operaia; -Mezzi di produzione. Contesto storico: 1848. Grandi rivoluzioni europee ed anno di svolta perchè dalla metà dell'800, si assiste ad un prodigioso sviluppo economico ed industriale. Il centro propulsore dello sviluppo risiede nella parte nord della Germania: la Prussia, diventando una grande realtà economica. La Germania diventa indipendente nel 1871. Seconda metà dell'800: nasce una moderna Classe operaia ed emerge la Questione sociale che ha una caratteristica: lo sviluppo economico ed industriale porta i contadini a trasferirsi nelle grandi città, dove trovano lavoro, diventando manodopera salariata. Le prime fasi del processo di industrializzazione si caratterizzano per uno sfruttamento delle classi lavoratrici. Gli operai cominciano ad organizzarsi ed unirsi, nascono le associazioni ed i movimenti operai. Le idee socialiste che parlano di eguaglianza sociale e politica si diffondono trovando nella classe operaia un soggetto ricettivo e proattivo. Socialismo Satalista: precisa diramazione del socialismo europeo Ottocentesco. Si intende inoltre quella dottrina socialista che vede nello stato uno strumento importante, “essenziale”, per garantire il miglioramento delle condizioni di vita della classe operaia. Questo socialismo si sviluppa in un contesto storico, filosofico e culturale che era già predisposto a pensare allo stato come una forma di organizzazione politica fondamentale ed essenziale (contesto stato-centrico). Karl Robert Rodbertus (1805-1875). Uno dei padri fondatori del socialismo statalista. Pubblica “Le lettere sociali” (1850- 1851), che possono essere considerate il manifesto del socialismo tedesco. Egli scrive che l'emancipazione sociale, economica e politica della classe operaia può avvenire con successo solo attraverso lo stato e quindi deve organizzarsi politicamente, ottenere il diritto di voto e poter partecipare attivamente alla vita politica dello stato (istanza democratica). Ferdinard Lassalle (1825-1864). Fondatore del movimento operaio tedesco organizzato, perchè nel 1863 nasce l'Associazione Generale dei Lavoratori. Lassalle sviluppa in modo compiuto l'ideale di socialismo statalista, egli ribadisce che l'emancipazione deve avvenire attraverso lo stato con una serie di conquiste: 1. Suffragio universale maschile e femminile; 2. Lo stato deve fornire agli operai capitali sottoforma di credito finanziario (unico modo per permettere ad un gruppo di operai di entrare sul mercato, aprire un'attività o una fabbrica, quindi per permettere agli individui di realizzare le loro iniziative); 3. Lo stato deve impegnarsi in un aiuto concreto a favore della classe lavoratrice (politiche sociali). Lassalle rivolgendosi allo stato sostiene che questo programma che presenta debba essere realizzato perchè è nell'interesse sia degli operai che dello stato stesso, perchè la classe opeaia (quarto stato) rappresenta la maggioranza della popolazione. “Programma operaio” (1863) e “Lettera aperta agli operai” (1864), da cui emerge l'idea che lo stato può diventare un alleato della causa operaia e socialista. Cosa chiede Lassalle agli operai? Chiede ai lavoratori di organizzarsi politicamente in un grande partito e allo stesso tempo, di promuovere in tutto il paese l'associazionismo operaio. Karl Marx (1818-1883). La dottrina socialista che Marx elabora è orientata a prendere le distanze sia dal socialismo utopista (inglese) sia dal tradizionale associazionismo ed anche dal socialismo statalista di Rodbertus e Lassalle. Marx elabora il Socialismo Scientifico o Comunismo. Ebbe un impatto determinante sul movimento operaio, la sua dottrina gli ha dato indubbiamente un grande slancio, perchè egli presenta la propria teoria come una teoria scientifica, oggettiva e vera che riesce a spiegare come si comporta l'economia e come si comporta la società. Marx afferma di aver scoperto le leggi che regolano lo sviluppo economico, è convinto di aver capito come oggettivamente funziona l'economia. Marx è figlio del Positivismo Ottocentesco da cui eredita la convinzione che esistano leggi oggettive, comprensibili che regolano la società e l'economia, così come esistono le leggi che regolano la natura (stessa idea che si trova alla base della Sociologia). “Il Manifesto del partito Comunista” (1848). L'opera in cui Marx elabora il materialismo storico. Per materialismo storico intendiamo una teoria secondo la quale la struttura economica consta di due elementi: forze produttive e rapporti di produzione, determina la sovrastruttura (tutto quello in cui viviamo: società, cultura, politica, film al cinema, musica ecc..). Secondo il materialismo storico ciò che determina la vita di una società è la struttura economica, considerata come la “base materiale della storia” (prima l'economia e poi le idee). Per Marx la struttura economica determina i comportamenti sociali e individuali. “Il Manifesto del partito Comunista” si divide in tre parti: - Prima parte : Concezione di Marx del materialismo storico e definisce il ruolo della borghesia, la quale è stat una classe sociale profondamente rivoluzionaria perchè è la forza sociale che realizza la rivoluzione francese e perchè ha il merito di aver sovvertito l'antico regime e ogni forma di feudalesimo. Inoltre la borghesia è quella classe che fonda la sua ricchezza e la sua autorità sul capitale e sulla proprietà privata dei mezzi di produzione. Borghesia e sistema capitalista, secondo Marx, creano quella forza che sarà destinata ad eliminarle: classe operaia, che per il filosofo è l'ultima classe rivoluzionaria. La sua nascita porterà ad una società di persone veramente eguali e veramente liberi, quindi una società comunista; - Seconda parte : conquista del potere politico da parte della classe lavoratrice. Per prima cosa gli operai dovranno acquisire la consapevolezza di essere soggetti rivoluzionari. In seguito dovranno organizzarsi in un grande partito politico che dovrà fare la rivoluzione. La rivoluzione porterà alla nascita della società comunista, ma nel mezzo c'è una fase di passaggio detta Dittatura del proletariato. Quest deve: 1. Eliminare i nemici della rivoluzione;
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