Scarica Socializzazione, ruolo e status e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia solo su Docsity! Socializzazione, ruolo e status sono concetti fondamentali della sociologia e servono a comprendere il mondo che sta intorno. La società è vista come una rete, un insieme di nodi, e ogni nodo corrisponde a una persona. La socializzazione è il processo attraverso il quale l'individuo diventa un essere sociale e forma la propria personalità. Le persone sono in grado di relazionarsi tra loro perché hanno portato a termine il processo di socializzazione e quindi condividono il modo con il quale si può stare insieme. Il processo di socializzazione garantisce inoltre la riproduzione di una cultura. Questo processo è una negoziazione continua tra socializzatori e socializzati, non è un processo standardizzato e chiuso, è un processo di scambio. I socializzatori si dividono in primari e secondari: la famiglia rappresenta i socializzatori primari, in quanto non mette in discussione i valori fondamentali della società e li insegna ai bambini; la scuola, gli amici, i media e il lavoro sono invece i socializzatori secondari, ovvero tutto ciò che il bambino incontra in un secondo momento e dal quale è influenzato. Il processo di socializzazione dura quindi tutta la vita. Le istituzioni che trasmettono le competenze e i valori sono chiamate agenzie di socializzazione. Grazie al processo di socializzazione i bambini imparano quindi i valori, che sono poi alla base delle regole e delle leggi, e assumono i ruoli che sono loro prescritti. Ciascuno osserva il mondo, lo fa proprio e lo interpreta in base ai valori che sono stati condivisi durante la socializzazione, infatti ognuno ha una propria visione di ciò che lo circonda. Il ruolo è la posizione dinamica all’interno della società ed è l'insieme dei modelli di comportamento attesi. Le aspettative di ruolo sono infatti quelle norme accettate da tutti che definiscono il comportamento dell’individuo. Il ruolo è tipicizzato dalla società che lo istituisce. Ciascuno tende a comportarsi come gli altri si aspettano che lo faccia, ciascuno tende a conformarsi alle aspettative dell'altro. La rottura di un’aspettativa di ruolo però non è per forza negativa, è una sorpresa. Lo status invece è la posizione statica all’interno della società, è la posizione di partenza dalla quale stabilire poi delle relazioni. Alla nascita ciascuno è caratterizzato da una posizione in base alla propria famiglia, questa posizione può però essere modificata dall’individuo nel corso della vita in base alle proprie capacità, ai propri studi e alle proprie conoscenze. Quanto più lo status è modificabile, tanto più la società è definita mobile (mobilità sociale). Jùrgen Habermas critica la teoria dei ruoli e sostiene che l'emergere delle esigenze non corrisponda alle possibilità di soddisfacimento, che i ruoli in parte si formino nell'interazione e non seguano schemi totalmente prestabiliti, e infine che l'istituzionalizzazione delle norme possa non essere completa. Secondo l’opinione del sociologo l'io non si riduce a un sistema di ruoli precostituiti e l'identità si forma attraverso il processo di socializzazione soprattutto nella famiglia. Egli suddivide la socializzazione in primaria e secondaria: la socializzazione primaria comporta coinvolgimenti affettivi più forti e forma maggiormente la personalità. Inoltre, dai primi anni di vita si possono notare delle differenze nel grado di intelligenza dei bambini a seconda degli strati sociali di appartenenza; quindi, per Habermas esiste una relazione tra il rendimento scolastico dei bambini e lo status dei genitori, dovuta anche al tipo di educazione. (Il processo di socializzazione è quindi molto importante perché forma gli individui che poi dovranno collaborare tra loro per il mantenimento della società.)
