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Società borghese e movimento operaio, Sbobinature di Storia

La borghesia europea e il movimento operaio nella seconda metà dell'800. Si parla di sviluppo economico, cultura positiva, rivoluzione dei trasporti e dei mezzi di comunicazione, formazione del movimento operaio e di Marx e Il Capitale. Il testo è utile per comprendere la nascita del movimento operaio e la borghesia europea dell'epoca.

Tipologia: Sbobinature

2021/2022

In vendita dal 03/03/2022

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Scarica Società borghese e movimento operaio e più Sbobinature in PDF di Storia solo su Docsity! Capitolo 16 Società borghese e movimento operaio 1 La borghesia europea Nonostante il clima di conservatorismo dopo i fallimenti delle rivoluzioni del ‘48-49: Ci fu un processo di profondo mutamento della società, nei ceti borghesi e, più lentamente, in quelli proletari Ma cos’è la borghesia? → Ci si riferisce ad un’ampia gamma di posizioni sociali: - Contadini-piccoli proprietari e artigiani (confusi con il proletariato); - Coloro che traevano i proventi dalla terra, professionisti (avvocati, medici, ingegneri); - Burocrati statali; - Grandi magnati dell’industria e della finanza; Esiste anche il “ceto medio”, o piccola borghesia (area dai confini non ben definibili): - Piccoli commercianti; - Piccoli professionisti; Esisteva uno “stile borghese”, una piccola cultura: - Nell’abbigliamento; - Nell’arredamento; - Nei valori tradizionali: ● Ideale di concorrenza; ● Austerità; ● Moderazione; ● Propensione al risparmio; ● Società patriarcale; ● Autorità del capofamiglia; ● Subordinazione della donna (custode della casa); Povertà come colpa, peccato. 2 Ottimismo borghese e cultura positiva Ottimismo borghese poggiava su due pilastri: - Sviluppo economico; - Conquiste della scienza; Sviluppo del positivismo → indirizzo filosofico che considerava la conoscenza scientifica come la sola valida e applicava i metodi delle scienze naturali allo studio di tutti i campi dell’attività umana Auguste Comte e Herbert Spencer: sono i padri della moderna sociologia. Charles Darwin: teoria dell’evoluzione e selezione naturale. 3 Lo sviluppo economico Dopo la crisi del ‘46-47, l’economia europea conobbe una fase di grande espansione in tutti i settori. Risultati più consistenti → l’industria tra il 1850 e il 1873 Il boom: - Avvantaggiò soprattutto le “nuove” potenze industriali (Francia del Secondo Impero e Germania), che quindi diminuì il divario che le separava dalla Gran Bretagna; - Si fondò sullo sviluppo dei settori siderurgico e meccanico; Venivano utilizzate sempre più le macchine: - Macchina a vapore sconfigge la ruota idraulica; - Filatoi e telai meccanici sconfiggono quelli manuali; Si diffondono le società per azioni Nel ‘57-58 e nel ‘66-67 ci furono le prime due crisi cicliche del capitalismo: crisi non provocate da cattivi raccolti ma da un eccesso di produzione di determinate merci (crisi di sovrapproduzione). Fattori dello sviluppo: 1. Rimozione dei vincoli giuridici; 2. Il trionfo del libero scambio; 3. La disponibilità delle materie prime; 4. Capitali e banche; 5. Mezzi di trasporto: primo fra tutti, la ferrovia; 4 La rivoluzione dei trasporti e dei mezzi di comunicazione Si diffuse l’idea di un mondo unito. Boom delle costruzioni ferroviarie Trasporto a vapore anche per navi Telegrafo elettrico → Notizie diffuse più velocemente 5 La formazione del movimento operaio Alla metà dell’800, con lo sviluppo della grande industria, il proletariato di fabbrica venne assumendo sempre maggiore consistenza. Salari maggiori rispetto al mondo agricolo ma condizioni di lavoro pessime Da queste condizioni di lavoro nacque una certa coscienza di classe, ossia una consapevolezza di una condizione comune che spinge all’associazione per mutare tale condizione. Le associazioni operaie, dopo le repressioni del ‘48-49, erano molto indebolite. Il movimento operaio inglese rafforzò le Trade Unions, portando alla costituzione del Trade Unions Congress, che riuniva i delegati di tutti i maggiori sindacati. Pierre-Joseph Proudhon fu il fautore di una sorta di federalismo a sfondo anarchico; le sue idee si diffusero anche in Italia, dove erano molto presenti le idee di Giuseppe Mazzini (fautore della cooperazione e avverso alla lotta di classe e a ogni forma di collettivismo). In Germania, la classe operaia trovò un leader abile e autorevole in Ferdinand Lassalle, intellettuale; egli credeva nella possibilità per i lavoratori di conquistare lo Stato borghese e di trasformarlo dall’interno attraverso il suffragio universale. Fondò nel 1863 una Associazione generale dei lavoratori tedeschi, primo importante esempio di partito operaio organizzato su scala nazionale. 6 Marx e Il Capitale Dopo aver studiato a lungo l’economia politica, Karl Marx espresse i suoi pensieri ne Il Capitale
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