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Migrazioni: Fattori di spinta, attrazione e processi di insediamento, Appunti di Relazioni Internazionali

Una panoramica sui fattori che spingono le persone a migrare da un Paese a otro, come povertà, guerra, carestia, e regimi oppressivi. Viene anche discusso il ruolo della globalizzazione e della divisione internazionale del lavoro nella mobilità di popolazione. le teorie neomarxista, del sistema-mondo, e del mercato duale del lavoro per comprendere meglio i motivi e le conseguenze della migrazione. Inoltre, vengono presentate le teorie sulla causa cumulativa e la socializzazione anticipatoria. Il testo conclude discutendo i regimi migratori e la discriminazione che migranti possono affrontare in nuovi Paesi.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 07/06/2022

amy-3500
amy-3500 🇮🇹

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Scarica Migrazioni: Fattori di spinta, attrazione e processi di insediamento e più Appunti in PDF di Relazioni Internazionali solo su Docsity! FENOMENI MIGRATORI E SOCIETÀ MULTICULTURALE TEMA 1: INTRODUZZIONE E CONCETTI GENERALI TENDENZE GENERALI DEL FENOMENO MIGRATORIO LA GLOBALIZAZIONE LA ACCELERAZIONE LA FEMMINILIZZAZIONE LA DIFFERENZIZIONE. DEFINIZIONE D´INMIGRATO: Un inmigrato è una persona che si è spotata in un Paese diverso da quello di residenza abituale e che vive in quel Paese da più di un anno secondo le Nazioni Unite. Il proceso migratorio, integra la uscita dal Paese di origine, l´ingresso nel Paese ricevente e un insediamento. Le migrazione sono costruzioni socili complesse in cui agiscono, le società di origine, i migranti attuali e potenziali e la società riceventi. TIPOLOGIA DI IMMIGRATI Per motivi lavorativi e per motive non lavorativi. Migrazioni volontarie e migrazioni forzate. I immigranti per motivi lavorativi sono stagionali o lavorativi a contrati, sono imprenditori e è una migrazione circolare. Per non lavorativi possono essere immigrant irregolari: Le coste dell´immigrazione irregolare a livello individuale è il numero di morti, la vulnerabilità ed la esclusione, anche la impossibilità di ricongiungimento familiare, la evasione fiscale e la coesione sociale o la eccesiva tolleranza. DEFINIZIONI DI DIVERSI TIPI DI IMMIGRANTE. Rifugiati «colui che per un ben fondato timore di persecuzione per motivi di razza, religione, cittadinanza, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori dal Paese di cui è cittadino e non può o non vuole avvalersi della protezione di questo paese […] » (art.1 Convenzione di Ginevra 1951, ONU) Richiedenti asilo persone che si spostano attraverso le frontiere in cerca di protezione, hanno inoltrato una richiesta d’asilo in un’altra nazione e aspettano la risposta sul riconoscimento dello status di rifugiato da parte delle autorità del Paese che li ospita (UNHCR) Sfollati: Come i rifugiati, gli sfollati interni – in inglese Internally Displaced Persons – sono civili costretti a fuggire da guerre o persecuzioni. A differenza dei rifugiati, però, non attraversano un confine internazionale riconosciuto. Restano quindi all’interno del Paese di origine (UNHCR). ALTRE DEFINIZIONI SONO QUELLI DALLE: • Convenzione dell’Organizzazione dell’Unità Africana, 1969 Coloro che sono stati costretti a lasciare il proprio Paese a causa di un’aggressione esterna, occupazione, dominio straniero o gravi turbamenti dell’ordine pubblico. • Dichiarazione di Cartagena, 1984 Coloro che sono costretti a fuggire a causa di violenza generalizzata, aggressione straniera, conflitti interni, una violazione massiccia dei diritti dell’uomo o alter circostanza che abbiano gravemente turbato l’ordine pubblico. • Direttiva 2011/95/UE - Protezione sussidiara Riconosciuta a coloro che, pur non possedendo i requisiti per essere riconosciuti come rifugiati, correrebbero, se rimpatriati, un rischio effettivo di subire un danno grave come: Condanna a morte/esecuzione. Tortura o altra forma di pena o trattamento inumano oppure Minaccia grave alla vita Secondo il diritto vivente, la protezione umanitaria ha natura residuale ed atipica «il ritorno del richiedente nel proprio Paese non valga piuttosto a esporlo al rischio di un abbandono a condizioni di vita non rispettose del nucleo minimo dei diritti della persona; e tanto, indipendentemente dalla circostanza che tale rischio possa farsi risalire (o meno) a fattori di natura economica, politica, sociale, culturale, etc.» Existe un diritto ad immigrare che è fondato sui principi della libertà di movimiento, dell´universale uguaglianza di tutti gli esseri umani, e sul diritto a cercare altrove condizioni di vita dignitose queando ese non possono essere garantite nel proprio paese. Pero queda desatendido il diritto a non emigrare, nei Paesi d´origine, per dare la opportunità di vita e di lavoro adeguate per rispondere alle aspettative della popolazione locale. LA SOCIETÀ MULTICULTURALE: È una struttura in cui diverse culture, credenze, norme, valori… condividono il medesimo spazio sociale. Questo proceso si ha intensificato con il proceso di globalizzazione e fa circolare merci, forza di lavoro, e individui portatori di specifiche identità culturale. ETNIA. Le differenze genetiche esistono e risultano da adattamenti ecologici, ma non vi sono connessioni tra queste e caratteri come intelligenza, creatività o abilità umane. L’etnicità deriva da legami affettivi ancestrali, radicati nella storia evolutiva umana. Legami che si mantengono e conservano nella condivisione di miti di origine, memorie, cultura e valori, un senso di solidarietà, un territorio e un nome collettivo. (Smith, 1986). L’etnicità è una costruzione sociale e una risorsa simbolica stumentale. - SPIEGAZIONI MICROSOCIOLOGICHE TEORIA ECONOMICA NEOCLASSICA Secondo questa teoría i movimenti migratori sono una scelta individual, spontanee e volontarie, basata su calcoli razionali di massimizzazione dell´utilità. Gli individui che volontariamente si trasferiscono all´estereo realizzeranno un maggior guadagno (ganancias), investendo nel loro capitale umano, che è la capacità di lavoro derivante da età, salute, istruzione e esperienze professionali. LIMITI: È una spiegazzione a livello micro perche la unità di análisis decisionale è l´individuo. Le migrazioni internazionali dovrebbero esqurirsi nel momento in cui più nessuno riterrá conveniente spostarsi, secondo il mercato autorregulato. Ed è contestabile il legame diretto tra povertà e migrazioni. TEORIA DELLA NUOVA ECONOMIA DELLE MIGRAZIONI questa teoría spiega che le scelte migratorie sono considérate come opzioni familiar orientate non soltanto allá massimizzazione dei redditi (ingresos), ma anche allá diversificazione dei rischi. Qui la unità decisionale è la famiglia > strategia di allocazione delle risorse umane > strategia assicurativa Processo familiare > ordini di genere e generazionale a determinare la scelta di chi dovrà emigrare LIMITI: Mantiene l’attenzione sui fattori di espulsione, Il gruppo di riferimento è la comunità di origine. E non considera il fenomeno della socializzazione anticipatoria - SPIEGAZIONI MESOSOCIOLOGICHE TEORIA DEI NETWORK Le persone sono considerate attori che partecipano ai sistemi sociali in cui sono coinvolti altri attori che in vari modi condizionano le loro decisioni (parentela, amicizia, condivisione di una cultura o origine, etc.) Il capitale sociale è la capacità degli individui di disporre di risorse in virtù della loro appartenenza agli strutture sociali più ampie; non è una proprietà del singolo, ma è una proprietà delle relazioni sociali in cui è inserito - RISORSE E FUNZIONI (NO LO ENTIENDO) Risorse cognitive: contatti, informazioni sulle opportunità reali e disponibili Risorse normative: emulare modelli di comportamenti che possono aiutare ad affrontare diverse situazioni in cui vi si può trovare. Funzione adattiva: guida i nuovi arrivati nelle società riceventi Funzione selettiva: influenza la scelta degli individui, potenziali migranti, i tempi e la destinazione Riducono i costi della migrazione: offrono assistenza, supporto material ed emotivo Riducono i rischi: le reti possono essere ‘corridoi’ d’ingresso per i nuovi migranti TEORIA ISTITUZIONALISTA. Le migrazioni si alimentano anche per il contributo delle istituzioni, legali o ilegali, che facilitano l´adattamento e l´acceso nel contesto di ricezione. Qui la decisione di emigrare è condizionata dal quadro istituzionale dei Paesi d´oirigine e da quello dei Paesi di destinazione: è l’ordinamento giuridico che regola la possibilità di uscire e di entrare in un Paese, di risiedere e di lavorare. È anche la decisione delle organizzazioni interessate a incentivare oppure facilitare i movimenti delle persone, come le agenzie attive nel reclutamento, (i paesi di destinazione), e le agenzie attive nel paese di emigrazione che facilitano l´ingresso nei Paesi di destinazione. Lo squilibrio tra il numero di ingressi consentiti dalla legge e quello degli aspiranti migranti genera due tipi di di organizzazioni - Quelle che ottengono profitto (lucro, beneficio) permettendo di emigrare irregolarmente, questo è l´attraversamento clandestino delle frontiere: Smuggling (contrabando) > fornitura (suministra) di documenti cotraffati o assistenza per passare le frontiere Trafficking > tratta e riduzione in schiavitù (violenza e sfruttamento (explotación)). - Enti/organizzazioni che forniscono supporto con servizi sanitari, consulenza legale; inserimento lavorativo; ottenimento di una casa e la promozione dei diritti dei migranti TEORIA DELLA CAUSAZIONE CUMULATIVA Le trasformazioni nei Paesi di origine e di destinazione che avvengono proprio per effetto delle migrazioni, generano ulteriori fattori di spinta e di attrazione. Questa teoría considera numerosi elementi dalle precedenti teorie. Si ve la migrazione come azione collettiva. MIGRAZIONI E SVILIPPO: RIFLESSIONI NO MIRAR O MUY POR ENCIMA. Rimesse > significato psicologico e simbolico – stumentro di contrasto ai fallimenti del mercato – esasperano le disparità Capitale umano > depauperamento dei Paesi di emigrazione – distorsione delle scelte formative – investimento sull’educazione (brain gain) Transnazionalismo > migrazione circolare/diaspore/reti rafforzano le rimesse sociali che rafforzano il co-sviluppo: valorizzazione del potenziale rappresentato dalle comunità migranti stabilitesi nei Paesi ricchi a favore dello sviluppo dei loro Paesi di origine. TEMA 3: PROCESSI DI INSERIMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO. Nell contesto di dopoguerra, si domandava lavoro per le industrie e nelle miniere, i lavoratori immigrati erano considerati necessari per soddisfare le esigenze delle produzioni. - INSERIMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO: REGIMI MIGRATORI MODELLO DELL´INSEDIAMENTO In Paesi come Australia, canada, nuova zelanda… la immigrazioni è componente costitutiva della storia e dell’identità nazionale e incarna valori di successo e le speranze di mobilità sociale. immigrazione è la fase iniziale di un processo che porterà ad acquisire cittadinanza. MODELLO DEL LAVORO TEMPORANEO Paesi come Germania o Svizzera: soddisfare specifici e contingenti fabbisogni di manodopera sono Gastarbeiter = lavoratore ospite (trabajadores invitados), la accettabilità sociale si misura attraverso la loro disponibilità a svolgere (realizar) lavori meno graditi alla popolazione autoctona, ulteriore è un Regime restrittivo per scoraggiare il radicamento (dificultar el asentamiento) degli immigrati. Nell testo di Laura Zanfrini: Ancorché possa sembrare paradossale, le politiche per l’integrazione dei Gastarbeiter erano politiche miranti alla loro ‘non-integrazione’, in modo da rendere più probabile la rotazione e il ritorno in patria. MODELLO DELLA RESIDENZA PERMANENTE Pesi come Francia, Paesi Bassi o Regno Unito: Hanno sempre accordi bilaterali per soddisfare fabbisogni di manodopera, hanno un trattamento preferenziale per gli immigrati provenienti dalle ex-colonie (status di cittadini fin dal loro ingresso nei Paesi di destinazione), e è un regime meno restrittivo > ricongiungimento familiare, residenza permanente MODELO D´IMMIGRAZIONE MEDITERRANEO Paesi come Grecia, Spagna, Italia o Portogallo: si caratterizzano da irregolarità en presenza ed lavoro, dovuta (debida) ad una diffusa (generalizada) cultura dell´economia sommersa. Nell caso italiano: Arrivo e insediamento spontaneistico Scarsa regolazione istituzionale Influenza rilevante degli attori locali Inserimento nel lavoro (informalità e precarietà) Diffuso attivismo di reti spontanee di mutuo auto. TEMA 4: STEREOTIPO, PREGIUDIZIO, DISCRIMINAZIONE E RAZZISMO. DEFINIZIONI: - STEREOTIPO: è la idea fissa che accompagna la categoria, rappresentazioni rigide, intrise di valutazioni stigmatizzanti - PREGIUDIZIO: è il giudizio formulato precedentemente all´esperienza diretta e a prescindere da essa. - DISCRIMINAZIONE: sono i comportamenti che generano l´esclusione di alcuni individui da determinate ricompense ed opportunità. - PROCESSI DI CATEGORIZZAZIONE, GENERALIZZAZIONE INDEBITA I pregiudizi sono giudizi errati o imprecisi formulati in modo superficiale, perchè non sono basati su una conoscenza approfondita de un detrminato problema e portano ad assumere atteggiamenti (actitudes) scorreti nel momento in cui si devono stabilire dei rapporti socialoi. Si tratta di opinioni preconcette orientate in senso favorevole o sfavorevole nei confronti (comparaciones) di eventi, individui o gruppi. Lo stereotipo constituisce il nucleo cognitivo del pregiudizio. Sono rappresentazioni rigide, intrise (infundar) di valutazioni stigmatizzanti he si applicano a gruppi sociali considerati collettivamente, appiattendo (atendiendo) le differenze tra i casi individuali. QUESTA CATEGORIZZAZIONE È PARTICOLARMENTE IMPORTANTE NELLA COMPRENSIONE DELLE DINAMICHE DI GRUPPO. Lo psicologo sociale Henri Tajfel, si ha fatto la domanda di si il pregiudizio etnico è un fenomeno storico relativo a determinati contesti sociali e culturali oppure è parte della struttura umana. Secondo lui la categorizzazione sociale debe essere considerata come un sistema di orientamento che crea e definisce il posto specifico dell´individuo nella società. Nella società c´è una docotomizzazione di NOI contro gli ALTRI, per questo la definizione di un gruppo solo acquista un senso in presenza di altri gruppi. Un grupo diventa gruppo nel senso di essere percepito come avente caratteristiche comuni, solo perchè altri gruppi sono presenti nell´ambiente. Per la differenza tra noi e gli altri, si da il pregiudizio etnico, frutto di processi de categorizzazione e di etnocentrismo. L´ETNOCENTRISMO è la concezione per la quale il proprio gruppo o interni sono considerati il centro di ogni cosa e tutti gli altri (c´è un confronto) sono classificati e valuati in rapporto ad esso. Il proprio gruppo e migliore degli altri. Rispondendo alla domanda di Henri, se dice che l´aggressività umana non è innata e que esiste non solo il conflitto ma anche la cooperazione. - IL RAZZISMO. DEFINIZIONE: Il razzismo è una ideologia fondata sull´arbitrario presupposto dell´esistenza di razze umane biologicamente e storicamente superiori, quali sono destinate al comando e al dominio, di altre razze inferioro, che sono destinate alle sottomissione. Anche teoria e prassi politica intese con discriminazioni e persecuzioni, a conservare la purezza e ad assicurare il predominio assoluto della pretesa razza superiore. DETERMINANTI DEL RAZZISMO. - RAZZISMO DI DOMINAZIONE: si bassa nella biologia e la cultura. Le caractteristiche biologiche che redono taluni indovidui inferiori e superiori. Anche c´è una gerarchia tra diversi gruppi. Quello al queale si appartiene è legittimato a dominare. - MANIFESTAZIONI XENOFOBE: è un nuovo razzismo differenzialista, e simbolico. La cultura come la base dell´identità di gruppo; c´è il diritto alla differenza ed al mantenimiento di quella differenza. C´è una discriminazione inversa tra i nostri con i veri bisogni e gli altri. - RAZZISMO ISTITUZIONALE: Queste razzismo sono quel complesso di leggi, costumi e practiche vigenti che sistematicamente riflettono e producono le disuguaglianze nella società. Sono instituzione razziste le strutture organizzative, politiche, processi e practiche che comportano un trattamento ingiusto e meno equo delle minoranze etniche, spesso senza intenzione o conoscenza. - FILONI DI PENSIERO :il Razzismo si produscono per: - Approccio (enfoque) della scelta razionale: rivalità competitiva per lácceso a rirsorse scarse come il lavoro o la casa. - Approccio funzionalista: la distanza culturale tra immigrati e società ospite, è la ragione dello scarso livello di integrazione degli immigrati e delle reazioni xenofobe nei loro confronti. - Approcio della comunicazione discorsiva: la distanzia culturale è l´elemento di costruzione sociale stigmatizzato dell´alternità. - Approccio fenomenologico: transformazioni socili in cui le promesse politiche, (welfare state), non sono più mantenute, c´è una crisi di identità colletiva e di sicurezza del sè. TEMA 5: PROCESSI DI INTEGRAZIONE: LA CONVIVENZA INTERETNICA. - IL PARADIGMA DELL´ASSIMILAZIONE. È il processo di compenetrazione e fusione nel quale persone e gruppi acquiscono memorie, sentimenti e atteggiamenti (actitudes) di altre persone e altri gruppi e, condividendo la loro esperienza e la loro storia, sono incorporati in essi (en ellos), in una cultura comune. Nell livello individuale, lássimilazione non è un processo di omologazione ma di emancipazione soggettiva dai vincoli del gruppo di appartenenza. Le persone cercheranno nella sua libertà e autonomia, diincrementare le loro opportunità e di espandere le loro opzioni di vita. Per questo non lasciano che i vincoli del gruppo etnico limiten l´auto realizzazione. - RACE RELATION CYCLE THEORY. TEORIA DEL CICLO DELLE RELAZIONI RAZZIALI. Teoria sviluppata per Park nel 1950. Le relazioni razziali possono essere impostate in questi modi: - AMALGAMA: è un processo BIOLOGICO. Si basa sui matrimoni misti, questo è fusione tra le diverse razze. (un amalgama es la unión de cosas de naturaleza diversa) - ACCOMODAMENTO: processo SOCIALE L´accomodamento è un esito (resultado) stabile ma temporaneo, ed è utile a controllare la competizione tra gruppi e a ridurre u conflitti. - ACCULTURAZIONE: processo CULTURALE È il proceso per il cuale la cultura si modifica, perche si adottano determinati valori e practiche culturali diverse da quelle del gruppo d´origine. - ASSIMILAZIONE: processo SOCIALE. Questo coinvolge (implica) diverse generazioni. Sono individui inconsapevolmente incorporati in una comune vita sociale e culturale. L´assimilazione posso essere strutturale dove ci sono una integrazione sociale e una patecipazione ai club del Paese di destinazione, e una Identificazione, che è una assimilazione cibiva, e si riconosce come componente integrante del gruppo maggioritario.
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