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Sociologia dei mercati libro a scelta sulla mafia, appunti completi di tutto il libro, Appunti di Sociologia Economica

Appunti di tutto il libro a scelta di sociologia dei mercati sulla mafia

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 25/06/2022

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sara-leo-1 🇮🇹

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Scarica Sociologia dei mercati libro a scelta sulla mafia, appunti completi di tutto il libro e più Appunti in PDF di Sociologia Economica solo su Docsity! SOCIOLOGIA ECONOMICA (Dagnes 2021/22) ‘’LE MAFIE NELL’ECONOMIA GLOBALE’’ L’illegalità è un fattore che incide sui processi di sviluppo economico, sui livelli di coesione sociale e sulla qualità della democrazia. La presenza di un’area di illegalità diffusa e di economia criminale viene spesso considerata una specificità italiana in confronto con altri paesi occidentali. Secondo molti contribuisce a spiegare il ritardo della modernizzazione del paese ritenuta ‘’incompiuta’’ o ‘’bloccata’’. Il punto è che i tasi di reati più gravi non si discostano in modo molto elevato dalla media europea, anzi, in alcuni casi sono inferiori. Dopo le stragi di Falcone e Borsellino e degli agenti della loro scorta, a cui seguì una forte repressione mafiosa, anche gli omicidi di mafia diminuirono drasticamente raggiungendo livelli minimi a partire dagli anni 2000. Non è la quantità dei delitti a fare la differenza tra Italia e paesi europei ma piuttosto il piano qualitativo. Da un lato la mafia è in grado di adattarsi all’ambiente circostante, dall’altro lo condiziona plasmandolo a sua volta. I mafiosi cercano di condizionare gli assetti istituzionali e i governi locali dei territori dove sono insidiati svolgendo attività di mediazione e di protezione. I mafiosi hanno schemi di comportamenti ricorsivi. Sono attori ‘’eccezionali’’ nel senso che vanno analizzati in funzione di categorie extraordinarie, diverse da quelle applicate all’agire sociale di altri tipi di attori sociali. AREA GRIGIA: area che ha una propria vita istituzionale che esercita un continuo processo di influenza, normazione e controllo dei processi che avvengono al suo interno, i quali riguardano pratiche opache di allocazione delle risorse e di regolazione dei mercati (relazioni, scampi transazioni che producono vantaggi selettivi). Campo organizzato in cui prendono forma relazioni di continuità e complicità attraverso le quali si istituzionalizzano legami, scampi e transizioni. 1. Da considerarsi una configurazione relazionale che si consolida in ambienti istituzionali compatibili con comportamenti illegali intorno a cui si coagula consenso sociale 2. Per formarsi richiede una contiguità duratura 3. Dà luogo a un sistema di vincoli, risorse e benefici per gli attori che partecipano agli scambi. I mafiosi ne fanno parte a tutti gli effetti e si collocano all’interno. NON è l’area esterna della mafia ma la zona in cui la mafia si muove stringendo alleanze e accordi. Prodotta da una compenetrazione e soprattutto da ibridazione tra le 2 aree. All’interno insieme ai mafiosi si trovano anche: politici, imprenditori, professionisti, funzionari pubblici, esponenti delle stesse agenzie di contrasto. Area costituita da norme condivise. In questo caso più di sanzioni ed incentivi contano i modelli di interazione che si sviluppano tra gli attori. Quanto più acquistano potere e influenza e tanto meno saranno dipendenti dai mafiosi. UNA CARATTERISTICA IMPORTANTE: è difficile da contrastare e riconoscere perché ha una FORMA VARIABILE DELLA SUA CONFIGURAZIONE (dipende dai contesti e dai tipi di attori coinvolti). Gli attori che si trovano qui dentro infatti non sono tutti collegati tra loro ma esistono mondi separati connessi da legami ponte e che l’uno sia a conoscenza dell’altro. IL PROBLEMA: in quest’area una volta che si è strutturata ed è diventata autonoma, può continuare a funzionare e a produrre i suoi effetti distorti ANCHE SENZA LA PRESENZA DEI MAFIOSI. I mafiosi possono essere potenziali attivatori ma quest’area successivamente acquisisce VITA PROPRIA in quanto piena di un quadro preesistente di opportunità favorevoli Gli effetti generano benefici individuali ma non su scala collettiva, dunque tendono a riprodursi. ---CASO DI MAFIA CAPITALE--- Libera: associazione antimafia con fondatore Luigi Ciotti nel 1995 per la formazione civile contro le mafie. Gran parte delle istituzioni politiche suscita una crescente sfiducia tra i cittadini. La mafia è perlopiù un esito di un ritardo storico nella modernizzazione di una vasta area dell’Italia. L’Italia non riesce a imboccare la via alta dello sviluppo fatta di investimenti, ricerca e innovazione tecnologica, rischia di stare a galla nella via bassa costituita da: riduzione dei costi, compressione salariale e diffusione di informalità. Quest’ultimo fattore desta preoccupazione non solo nel sud Italia ma anche nelle zone più ricche e produttive del paese. Queste condizioni possono generare opportunità di azione per gli attori mafiosi. In situazioni di scarsa cooperazione ed elevato opportunismo, i mafiosi offrono agli imprenditori una forma elementare di protezione Filoni di letteratura che indagano sulla mafia: Political economy (come le istituzioni e gli attori definiscono le regole del gioco) e il neocostituzionalismo sociologico (processo di strutturazione dei fenomeni all’interno degli ambienti istituzionali, composti da regole formali, norme sociali, credenze e convinzioni diffuse). Legale e illegale rimandano a una distinzione binaria ma nelle scienze sociali la distinzione sfuma. Secondo Weber ‘’la legalità si misura verticalmente (a più livelli) e non soltanto orizzontalmente nei termini di presenza/assenza’’ 3 principali processi: - Convivenza: si concretizza all’interno dell’economia informale (attività che sfuggono alla contabilità nazionale) quando un bene o un servizio in sé legale viene realizzato con procedure che violano in tutto o in parte la legge. Questo fenomeno non è considerato un sintomo di arretratezza, è superabile modernizzando l’economia. È presente in tutti i capitalismi avanzati e la diffusione varia dai paesi e all’interno delle regioni. Ovviamente un capitalismo più debole nei settori ad alto valore aggiunto, come quello italiano, la diffusione è più facile. Su queste basi prende forma e si legittima il ‘’MODELLO DI TRANSAZIONE CON LA MAFIA’’ che è funzionale ai processi di costruzione dell’ordine pubblico. LA NASCITA DI ORGANIZZAZIONI CRIMINALI SI STRUTTURA ENTRO E NON CONTRO IL SISTEMA DELL’ORDINE PUBBLICO. NASCE E PRENDE FORMA IN UN MOMENTO STORICO IN CUI È URGENTE DEFINIRE CONFINI TRA LEGALE E ILLEGALE. Questo tratto originario delle mafie perdurerà nel tempo (i mafiosi continueranno a muoversi tra legale e illegale e saranno repressi in modo altalenante dalle autorità) Quando però questi stessi criminali tendono ad organizzarsi ed acquisire autonomia le autorità politiche e le agenzie di contrasto li riconoscono come soggetti pericolosi e li identificano come appartenenti ad associazioni. In Italia la formazione di grandi imprese è ostacolata da: - Povertà di materie prime - Scarsità di capitali - Limitata disponibilità di investimenti di lungo periodo A causa di questi fattori si sono formate poche grandi imprese. Una situazione che ha portato a un capitalismo politico nel quale la crescita era perseguita non per attivare economie di scala ma per rafforzare il potere contrattuale con lo Stato. Ciò contribuisce a spiegare diversi anni di recessione a bassa crescita dell’economia italiana, accompagnati da una crisi del lavoro. 3 fenomeni che esemplificano le difficoltà del capitalismo italiano: 1. ELEVATA EVASIONE FISCALE 2. SMODATO CONSUMO DI SUOLO e CRESCENTE ILLEGALITA’ AMBIENTALE 3. DIFFUSA PRESENZA DI CORRUZIONE POLITICO-AMMINISTRATIVA e CRIMINALITA’ ECONOMICA l’EVASIONE FISCALE= Fenomeno illegale in senso proprio, combatterla perché è considerata un male è un’idea condivisa ma on c’è un accordo sulle misure da adottare per contrastarla. Costituisce un ostacolo a una crescita economica che produca innovazione e incremento di competitività. Se NON eccede è considerata una componente del ‘’compromesso sociale’’. USO DEL SUOLO E ILLEGALITA’ AMBIENTALE Il regime italiano ha un forte carattere speculativo, sin dal primo periodo ella ricostruzione post- bellica ha privilegiato la ‘’massima raccolta immediata di rendita urbana’’, il massimo guadagno nel più breve tempo possibile, piuttosto che sviluppare capacità imprenditoriali che garantissero vantaggi più solidi. Al pari dell’evasione fiscale, questo fenomeno ha beneficiato un’alta soglia di tolleranza (politica e sociale). La debolezza con cui lo Stato ha regolato il rapporto tra diritto di proprietà e diritto di edificabilità (tra attori pubblici e privati nel mercato del suolo) ha favorito sempre più accordi collusivi tra esponenti delle organizzazioni criminali. L’ambiente e il territorio sono stati considerati come le risorse e da saccheggiare piuttosto che come beni da tutelare. DIFFUSA CORRUZIONE= La diffusione della corruzione ha intensità forte non solo nel sud ma anche in diverse regioni del Centro-nord. Questi reati sono in forte crescita anche in alcune regioni del centro-nord. IN CONTESTI DOVE SONO DIFFUSI SCAMBI ILLECITI È IMPORTANTE LA CAPACITA’ DI GOVERNO E DI REGOLAZIONE. N.B: i mafiosi svolgono i loro affari muovendosi sempre ai confini tra mercati leciti e illeciti. Un tratto peculiare delle mafie è la capacità di generare un originale modo di produzione misto tra attività lecita e illecite mescolandole in un rapporto di reciproca funzionalità. TRATTI PECULIARI DEL CAPITALISMO ITALIANO= imp. frequenza e continuità con cui la finanza è stata usata per puri scopi di corruzione. Scandali finanziari sono presenti ovunque ma non con la stessa ampiezza e intensità. L’economia italiana ha un modello di CAPITALISMO PREDATORIO caratterizzato dalla creazione di un sistema di regole opache e da una tendenza a non sanzionare comportamenti al limite delle regole, se non apertamente illegali. IL PROBLEMA non è tanto la quantità di illegalità presente MA gli intrecci tra legale e illegale e le forme molteplici che essi possono assumere  questi possono spiegare i meccanismi di genesi e di riproduzione delle mafie, ovvero la capacità di perdurare nel tempo ed espandersi nello spazio. AMBIENTI ISTITUZIONALI E AGIRE MAFIOSO= Gli ambienti istituzionali che incentivano i comportamenti economici tra il legale e l’illegale. Distinguiamo 2 assi: 1. Diffusione dei comportamenti 2. Grado di legittimazione sociale UN ABBASSAMENTO DEI COSTI MORALI PUO’ FAVORIRE LA DIFFUSIONE DI PRATICHE ILLAGALI E RELAZIONI COLLUSIVE. L’ANALISI non può essere condotta come se gli attori mafiosi si trovassero in un contesto neutro e insignificante perché bisogna considerare che essi agiscono dentro una trama articolata di vincoli, sostegni e condizionamenti normativi. L’AMBIENTE è UN FATTORE CONDIZIONANTE, E’ IL LUOGO DOVE PRENDONO FORMA LE REGOLE DEL GIOCO, i criteri ultimi in base a cui diverse azioni sociali vengono considerate appropriate. I MAFIOSI e le loro competenze LE PRINCIPALI COMPETENZE DEI MAFIOSI È CHE SONO SPECIALISTI DELLA VIOLENZA ED ESPERTI DI RELAZIONI SOCIALI. Per i mafiosi è molto importante il CAPITALE SOCIALE (una rete durevole di relazioni, di conoscenze e riconoscimenti reciproci). L’entità di capitale sociale detenuto da uno attore dipende dall’estensione della rete di relazioni che è in grado di mobilitare ma anche da risorse (economiche, culturali, sociali) possedute dagli altri attori con cui è in contatto. Attraverso capitale sociale i mafiosi ottengono il consenso necessario alla loro sopravvivenza (legittima il loro potere) e riproduzione (per i mafiosi è molto importante entrare in contatto con altri imprenditori non solo per ragioni economiche ma anche per cercare di acquistare i loro sistemi di relazione). I mafiosi sono molto abili ad investire in capitale sociale ma anche a convertirlo in capitale economico (Bourdieu). I mafiosi hanno la capacità di procurarsi all’esterno la cooperazione di altri attori sociali così mettono a frutto e incrementano il loro capitale sociale. Essi mettono insieme due tipi di capitale sociale: - Legami forti - Legami deboli Se ottengono un’efficace combinazione di questi due tipi di capitale allora sarà più probabile che la rete mafiosa possa essere caratterizzata da: - Persistenza e chiusura all’interno - Fluidità e apertura all’esterno CAPITALE SOCIALE MECCANISMO= ESTORSIONE-PROTEZIONE (basata sull’uso della violenza e dell’intimidazione comunque è basata su un meccanismo di reciprocità). LUPO sostiene che la protezione è sempre reciproca e che il confine tra estorsione e protezione è impossibile da tracciare. Il rapporto con i mafiosi non è ‘a senso unico’ ma si sviluppa in un quadro di VINCOLI- OPPORTUNITA’. La COOPERAZIONE tra imprenditori può assumere DIVERSI GRADI E TONALITA’: 1. IMPRENDITORI SUBORDINATI 2. IMPRENDITORI COLLUSI 3. PROPRIAMENTE MAFIOSI IMPRENDITORI SUBORDINATI PROTEZIONE PASSIVA: attività fondata completamente con il meccanismo dell’estorsione- protezione, sul timore di incorrere in sanzioni. Sono fortemente condizionati dalla mafia. 1. OPPRESSI: - Imprenditori con cui la mafia ha un rapporto di puro dominio, essi pagano la protezione mafiosa senza ricevere nulla in cambio, se non una garanzia di poter lavorare senza subire altre minacce e violenze. - sono autonomi sul mercato 2. DIPENDENTI: - imprenditori che oltre a pagare la protezione devono ricevere l’autorizzazione per poter svolgere l’attività. NODO PARADOSSALE= è dove NON ci sono deficit cronici di fiducia ma ci sono mercati ampi e con benessere diffuso i mafiosi per offrire la protezione (anche richiesta) devono avvalersi di reticoli complessi dove vengono allocate in modo opaco le risorse. Molti contesti dove la mafia si è diffusa con successo erano caratterizzati da benessere economico, buona fiducia istituzionale ed elevata cultura civica, fattori che dovrebbero contrastare la domanda di protezione. Essi non si sono rilevati deterrenti efficaci all’espansione mafiosa. Perché la mafia si è attecchita in questi contesti? È un dilemma non del tutto risolto. Alcune probabili spiegazioni: - Alcuni cambiamenti economici e politici hanno reso alcune tipiche ‘’vie basse’’ dello sviluppo italiano insufficienti a garantire la permanenza nel mercato. - La propensione degli attori ad arrangiarsi creando attivamente i servizi mafiosi - Hanno trovato un humus fertile e ambienti pronti a entrare in contatto con l’illegalità per ricevere supporto e protezione Perché si va in cerca delle protezioni dei mafiosi? Perché si accetta il rischio?? - I mafiosi sono presenti e hanno risorse da offrire, sono in grado di esercitare un potere di attrazione. - Per guadagnare un vantaggio Questi contesti hanno costituito un ambiente accogliente per l’espansione delle mafie. MAFIE E CORRUZIONE sono fenomeni DISTINTI ma che vanno in relazione tra loro. DILEMMA DEL CONTRASTO E REPRESSIONE STRUMENTI A DISPOSIZIONE es art. 416bis, risultano più efficaci nei confronti di strutture criminali omogenee, organiche e unitarie. Gli effetti generano benefici individuali ma non su scala collettiva, dunque tendono a riprodursi. L’area grigia in quanto campo organizzato risente di una tensione fra i casi particolari che la compongono, la popolazione di attori che agisce all’interno. Va dunque aggredita con iniziative PUNTUALI in grado di colpire le specifiche condotte. È necessaria una strategia di contrasto che sia di prevenzione, contenimento e rimozione. - PREVENZIONE: strategie che riducano il rischio che l’area grigia si ampli e si riproduca. - CONTENIMENTO: misure in grado di intervenire con precisione per colpire i nodi della rete senza sfaldarla del tutto. - RIMOZIONE: misure più invasive destinate a estirpare un groviglio di relazioni tra mafia ed economia. Non esiste bianco e nero ma tante sfumature. Limitarsi a distinguere solo bianco e nero può produrre effetti perversi non intenzionali sull’accertamento giudiziario: se non si riesce a dimostrare che un attore sia nero allora esso rivendicherà di essere bianco sostenendo l’irrilevanza di eventuali macchie grigie. 1. LOGICA DI AZIONE DEGLI ATTORI: Vi sono i mafiosi mossi da una combinazione di motivazioni riconducibili a 2 tipi - La ricerca del potere (capacità di esercitare influenza e controllo sulla società locale) - Accumulazione di denaro (che garantisce il benessere materiale e di sostentamento dei costi organizzativi) - Tutti gli attori, mafiosi e non, sono collocati in reti di relazioni costruita da scambi, legami, orientamenti valoriali e identitari. Queste reti sono immerse in ambienti composti da elementi formali e informali che definiscono le regole del gioco, la struttura degli incentivi e il contenuto delle sanzioni. Relazioni e scambi si modificano nel corso del tempo generando ricadute negative per chi ne è escluso e vantaggi per chi ne fa parte.  gli attori hanno ampi margini di AGENCY. - Il mercato, per esempio, delle costruzioni risente dei nessi tra Stato e mercato (si dice ‘’mercato protetto’’, un mercato che è condizionato dalla regolazione della mano pubblica, che definisce le condizioni di accesso e l’estensione, la concorrenza è tenuta sotto controllo) 2. COMPONENTI STRUTTURALI CHE RIGUARDANO I SISTEMI PRODUTTIVI Le piccole imprese faticano a mettere in atto innovazione e ricerca e si orientano verso la via bassa che può essere percorsa in diversi modi (legali – ridurre costi salari o di produzione o illegali – violazione delle norme sulla protezione dei lavoratori, evasione fiscale ecc). in questo ambito i mafiosi possono essere degli interlocutori attraenti, sono in grado di offrire servizi efficaci (concorrenza, scoraggiando l’ingresso nel mercato di nuovi imprenditori ecc). Vediamo all’opera la mafia come attore capace di svolgere funzioni di controllo e di governo del mercato, di regolazione tra attori, di costruzione di strutture relazionali stabili. 3. AMBIENTE ISTITUZIONALE Ambienti caratterizzati da debole controllo sociale e bassi costi morali o da quelli con illegalità sistemica  concedono spazi di azione ai mafiosi e ai loro collaboratori. CONTRASTO DELLA MAFIA (2) Gli imprenditori subordinati (oppressi soprattutto) hanno bisogno di essere tutelati e sostenuti incentivandoli a denunciare all’autorità, quindi protetti e se necessario risarciti come previsto dalla normativa vigente. In caso di tutela e sostegno però, le cose cambiano per i ‘’grigi’’ che necessitano di una pluralità di interventi. Si deve comprendere quando è necessario ‘estirpare’ e quando invece si può ‘guarire’. L’ordinamento italiano prevede già un ricco repertorio di strumenti normativi, non vi è dunque il bisogno di nuove fattispecie di reato o di ulteriori attrezzi ma piuttosto è più utile un utilizzo più incentrato e coordinato di quelli esistenti! 3 GRANDI FAMIGLIE DI INTERVENTI= 1. EX ANTE: Fase precedente al contatto attore-mafioso. Cerca di rendere meno probabile che il contatto e gli scambi si verifichino. OBIETTIVO: diminuire il rischio che la mafia si integri nella sfera legale. Hanno natura amministrativa  ricorso a sanzioni positive o negative L’impresa deve adottare specifici modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire attività illecite e infiltrazioni mafiose. Un altro strumento è quello dell’esclusione di imprenditori dalle loro attività economiche qualora si accertino ‘tentativi di infiltrazione mafiosa’. Queste sono misure cautelari e preventive tese a bilanciare il diritto individuale e la tutela dell’interesse generale. La loro applicazione richiede la presenza di idonei elementi che possono testimoniare collegamenti con la mafia. - DIMINUZIONE DEL RISCHIO: Sono strumenti preziosi e irrinunciabili nella lotta alle infiltrazioni mafiose nel mondo economico-imprenditoriale. Questi possono produrre un disincentivo verso l’azione economica e spingere verso l’exit gli imprenditori impazienti. SI GENERA IL DILEMMA REGOLATIVO dove è difficile definire una linea efficace. La situazione va valutata caso per caso, in alcune circostanze il grado di coinvolgimento dell’impresa può essere tale da dovere intervenire con strumenti diversi come quello della ‘’riduzione del danno’’ 2. EX POST: Si applicano QUANDO il CONTATTO tra imprenditori e mafiosi SI E’ GIA’ VERIFICATO, dopo che sono emersi scambi e reciproci favori tra le 2 parti. In questi casi NON si può intervenire ma BISOGNA PORRE RIMEDIO. - RIDUZIONE DEL DANNO: Obiettivo di bonificare progressivamente dalla presenza mafiosa senza provocare l’interruzione del ciclo produttivo facendo uscire l’impresa dal mercato. Misure: Amministrazione giudiziaria Prevede che i patrimoni e le aziende siano affidate a un amministratore che deve impegnarsi a garantire la continuità delle attività economiche e di riconsegnarle la fisiologica vita di competizione del mercato. Punta recidere i legami tra un’impresa e la mafia offrendo alla prima sostegno e aiuto. SI APPLICA NEI CASI IN CUI I RAPPORTI SONO GIA’ STABILI. SE C’E’ UN RAPPORTO SOLO OCCASIONALE ALLORA SI PUO’ RICORRERE A:
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