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Sociologia dei processi culturali (Parziale), Dispense di Sociologia Dei Processi Culturali

Riassunto dell'omonimo libro di Sciolla, integrato con slides e appunti delle lezioni del prof. Parziale (La Sapienza)

Tipologia: Dispense

2020/2021

In vendita dal 28/07/2021

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Scarica Sociologia dei processi culturali (Parziale) e più Dispense in PDF di Sociologia Dei Processi Culturali solo su Docsity! Sociologia dei processi culturali * SOCIOLOGIA: studio scientifico della società (indagare come funziona/viene costivita società) e rivela condizionamento sociale dell'agire umano, e per questo è un sapere emancipatorio (vedi sotto). > ORIGINE: sociologia è scienza sociale e come tale deriva innanzitutto da filosofia, poi storia In Ottocento si sviluppa sociologia moderna grazie a sepentino mutamento sociale provocato da industrializzazione capitalistica (ci si è accorti del mutamento sociale, cioè la società non è mai uguale a sé stessa; anche società antiche cambiavano, ma non erano consapevoli perché cambiamento avveniva in 2/3 generazioni — es. dei cartoni animati). * Immaginazione sociologica (Blitz): È capacità di riflettere su noi stessi e scoprire condizionamento sociale delle nostre azioni e del nostro modo di pensare (pre-condizione per emancipazione dell’uomo: Chi è più libero? Chi sa che ha un problema e lo affronta o chi pensa di non averlo e continua a prendere bastonate senza sape:lo?), al fine di meglio comprendere strutture e relazioni in una data società. » Si tratta di scorgere nel privato il pubblico, nel particolare il generale. Ciò richiede sensibilità storica, antropologica, critica (Mills, 1959). Geertz 1- Cosa è la CULTURA * ETIMOLOGIA: "cx/tra" dal latino colera = Altempo dei romani acculturare sé stessi = coltivare un campo: attraverso continua cura, da selvatico e sterile può diventare coltivato e fruttuoso > coltivare lo spirito (filosofia, arte, attività intellettuali come quelle scientifiche) In Illuminismo (soprattutto in Francia) concetto di Cii/isaon, promosso da borghesia illuminista che vuole affermare scienza, fondata su conoscenza e ragione, contro tradizionalismo religioso. > Swift (UK) dice che ha a che fare con belleza ed intelligenza, è luce. = InOttocento (soprattutto in Germania): nozione di Ku/tr e importanza che attribusce a "SPIRITO NAZIONALE" si contrappone a concezione umanistica francese. Ne parla ELIAS in un'opera del 1936, in cui spiega che evoluzione significato dovuta al fatto che nozione di cultura in Germania adottata da borghesia intellettuale tedesca, risentita perché esclusa da potere e politica, come modalità espressiva (profonda e sincera), in contrapposizione ad aristocrazia di coste prussiana (falsa e superficiale), che imitava stile di vita francese: valore a prestazioni spirituali e artistiche costituiva legittimazione di borghesia come ceto sociale > successivamente si evolve come antitesi nazionale (per Herder è importante la diversità tra culture > nascita di nazionalismo romantico, in cui Cultura passa da individuo a collettività). > Per ARNOLD è "quanto di meglio è stato pensato e conosciuto" (=idea universale di Uomo che trae lezione da passato ed esperienza), poiché rende più umano il mondo minacciato da industrializzazione. Tra Ottocento e Novecento stagione dei grandi viaggi (impulso dato da imprese coloniali da cui avventurieri e ricercatori tomavano con resoconti e fotografie di popolazioni "altre" e primitive); grazie agli studi antropologici concetto di cultura definito con rigore scientifico. * Concetto di cultura si è andato definendo nel tempo = Cultura come AZIONE: educare, istruite, coltivare l'animo = Cultura come CONDIZIONE: essere colto, ben educato, saper vivere 25. mala-educazione > Ideale universale: modo di pensare degli intellettuali * PARZIALE: : 1) Concezione ORDINARIA/UMANISTI letteatura, musica, ecc.). \: riflette idea di cultura che hanno le persone dotte (filosofia, scienza, > "Umanistica" perché si cerca di allontanarsi quanto più possibile da mondo animale attraverso elevazione intellettuale e spirituale. > Resta più astratta, mero riflesso di suoi produttori/fruitori (classe media istruita/classe superiore) 2) Concezione SCIENTIFICA: si riferisce a specifici modi di pensare/essere dei membri di una società (es cultura italiana del XX sec., la cultura americana dei 1960s, ecc.) > TYLOR (4/ origini della cultura, 1871): cultura = insieme complesso che rimanda alla conoscenza e a tante cose (valori, credenze, arte, morale, costumi) che si apprendono in quanto membro della società. Possiede 3 componenti principali: 1. Insiemi di vonze/oredenze esplicite (ciò che gli individui pensano): religione, morale, diritto 2. Costumi (ciò che gli individui fanno): abitudini di una data comunità 3. Artefattì (ciò che gli individui producono): oggetti di culto/uso quotidiano Valdes Antropologia vs. Sociologia Per capire cos'è la cultura possiamo partire dagli studi antropologici (CONCEZIONE ScIentinca della CuItuta: ANTROPOLOGIA (e/ropos = ragionamento sull'uomo): scienza sociale sviluppatasi nell'Ottocento. = Interessata soprattutto a società primitive (non europee) "Studio della cultura per comprendere differenze fra culture (€ fra uomini e altri esseri viventi). "Variabilità DIATOPICA e DIACRONICA della cultura Kroeber e Kluckhohn (1952) individuano 150 definizioni diverse: noi possiamo distinguere tra dimensione soggettiva (conoscenza personale) e oggettiva (conoscenza diffisa nella società) SOCIOLOGIA (td. anche sopra) = Nasce come alleata di antropologia, storia ed economia per sistematizzarne i dati empirici raccolti (es. per spiegare inurbamento (e rapporto città-campagna), modificazioni in struttura di classe, riorganizzazione politica, ecc.). > Interessata soprattutto a società moderne = Molte somiglianze e differenze con antropologia: SO CIOLOGIA dei PROCESSI CULTURALI: studio rapporto cultura- società (contribuendo a definizione di c4/tera) partendo da studi antropologici. Max WEBER: nomo vive come un ragno, impigliato nella rete di significati che lui stesso ha prodotto. Socetà e Cultura SOCIETÀ (1) = prodotto di interazioni sociali tra più individui che producono sise7z4 che produce a sua volta istituzioni (modelli di comportamento condivisi) > Da queste interazioni sorgono RUOLI (=insieme di aspettative che abbiamo sulle persone in base alla loro posizione nella società) > SOCIETÀ (2) = insieme di ruoli che corrispondono a delle posizioni (es. in qualità di studenti universitari ci aspettiamo che il professore faccia lezione). Individuo può avere più ruo/ (es. donna, moglie, madre, ecc.) che creano diverse aspettative sociali (The inte: comunicazione e retation of cultures, 1873, antropologo vicino a scienze sociali roducono attraverso la (dal greco si4z: = "vallo" > unire, mettere insieme) = oggetti qualsiasi che rimandano a dei significati > Uomo animale simbolico perché si esprime in primo luogo con LINGUAGGIO, attraverso cui egli crea uno strumento oggettivo (=condiviso e fuori dalla mente dell’uomo) che ci permette di comunicare significati e di interpretare il mondo, noi stessi e gli altri. > Quindi uomo si esprime attraverso simboli e questi veicolano i significati e le concezioni della realtà che noi ci trasmettiamo di generazione in generazione. Società e cultura convivono > Prima società 0 cultura? In generale si può dire che interazione sociale = elemento primordiale, da cui poi si sviluppa la cultura. > Dunque, società produce cultura attraverso uomini. Cultura e linguaggio CULTURA = prodotto sociale che incide su struttura sociale e ha dunque bisogno di essere diffusa e trasmessa. Ciò avviene prevalentemente sotto forma di LINGUAGGIO (es. ANCHE linguaggio non verbale come codice Morse (che trasferiva parole scritte in una sequenza di ticchettii lunghi e brevi) e linguaggio dei gesti, ecc.), che si basa su capacità degli esseri umani di utilizzare i SIMBOLI che rimandano ad esperienze diverse e rappresentano il CONCETTO * ESPERIENZA LINGUAGGIO CULTURA > DIMENSIONE PRE-ASSERTORIA ASSERTI = insieme di CONCETTI che si celano dietro nostre affermazioni 2- Componenti della cultura * PETERSON (1979): cultura composta da 4 elementi: 1) V/a/ri, 2) Nor, 3) Credenze, 3) Simboli espressivi che orientano azione di individui/eruppi 1) VALORI In scienze sociali assert (insiemi di concetti) prescrittivi (pubblicamente condivisi da un gruppo sociale) inerenti a cosa è giusto e desiderabile (es. rispetto verso i genitori, difesa della pace, onore ad inizio Novecento, ecc.) > Criterio di valutazione — si distinguono da wriferio di preferenza, che indica ciò che è desiderato. . orientative: 1. AFFETTIVA: valori interlorizzati possono suscitare sentimenti di colpa e vergogna in chi se ne discosta. 2. COGNITIVA: cosa è ritenuto bello/bmtto, giusto /ingiusto, ecc. 3. SELETTIV. valori forniscono la motivazione dei comportamenti (es. sono motivato a studiare perché nella società di oggi avere un alto livello di istruzione è ritenuto una cosa desiderabile ed evita declassamento riservato ai non istruiti) Variano diatopicamente e diacroniramente, perché legati ad organizzazione sociale, economica e politica di società (es. successo economico e professionale valore importante in società industrializzate modeme, ma non lo era nella Cina confuciana, in cui sistema di valori incentrato su devozione a famiglia e prestigio di un alto salus sociale). * PARSONS: . (che egli chiama variabili siruttural)) tra cui attore sociale può scegliere: 1) UNIVERSALISMO ts. PARTICOLARISMO: giudicare oggetto secondo criteri generali (es. professore che valuta propri allievi in base a preparazione e basta) 25. secondo criteri che si applicano solo a quell'oggetto (e. padre giudica figlio partendo da criteri più particolari). 2) PRESTAZIONE ws. QUALITÀ: giudicare oggetto in base a ciò che fa u. pet ciò che è. 3) NEUTRALITÀ AFFETTIVA vs AFFETTIVITÀ: mettere da parte propri sentimenti e scegliere rapporti sociali in funzione di fine preciso da raggiungere 1s.. 4) SPECIFICITÀ ws. DIFFUSIONE: rapportarsi secondo aspetti specifici (es medico con paziente) vs in maniera globale (es madre con figlio). ® MODELLO d//ATTORE SOCIALIZZATO (1960): zabri condivisi da collettività spiegano integrazione in sistema sociale in quanto attraverso INTERIORIZZAZIONE (=inserimento valosi in sistema della PERSONALITÀ) si traducono in AZIONI SOCIALI > Valori > motivazioni profonde, rinforzate da controllo sociale (es premi/sanzioni). Interiorizzati nel corso della socializzazione primaria (ma possono esserci ristrutturazioni delle motivazioni o conversioni ad altri valori), mentre nonze si apprendono lungo l’intero corso di vita WEBER: vabri generano impulso a conoscere (es. scienziato, seppur seguendo metodo impersonale fondato su riscontro empisico, sceglie oggetto di studio sulla base di valori e sua interpretazione dei fatti è culturalmente orientata). 2) NORME Asserti prescrittivi su come ci si deve comportare per realizzare determinati 2u/or) (es vietato rubare = calore onestà) Situazioni concrete: possono emergere in qualsiasi ambito di vita sociale che richieda soluzione da parte della società (es. norme su come vestirsi, come mangiare, ecc.) Carattere imperativo (es. valore di onestà di chi fa concorso pubblico può essere regolato da nome) Efficacia può dipendere da presenza di sanzioni/premi (non tanto dall'interiorizzazione) Apprese nel corso della vita (mentre vabri appresi e interiorizzati presto nella vita) e grado di interiorizzazione variabile. Mentre none stabiliscono quello che la realtà deve essere, vedenze stabiliscono quello che la realtà è (la natura, l'uomo e la società). * Si distinguono in base a: =» CONTENUTO: a. Norme religiose (es. domenica i cattolici devono partecipare alla messa) b. Norme relative a vita pubblica (es. per strada non si gira nudi) e. Norme relative a vita privata (es. non si da del “/e/? ai genitori o ai figli) d Norme tecniche (es. a lavoro non si usa il pc per guardare un film) =» GRADO di FORMALIZZAZIONE: a. Norme statuite: prodotte da autorità pubblica, che ne controlla osservanza. Formalizzate in vari modi (es. leggi, regolamenti) e. Norme consuetudinarie: si sviluppano spontaneamente, non sono formulate in forma scritta e sono ritenute meno vincolanti (es. non si mangia con le mani, ci si saluta porgendo la mano e non il piede, ecc.). >». Possono avere forte influenza sulla vita sociale (v4 legame tra buone maniere e sviluppo società moderna (Elias, La civiltà delle buone manierà) SEARLE 3, CREDENZE *Proposizioni descrittive basate su dati di fatto o atti di fede, attraverso cui definiamo e classifichiamo il mondo (es. crediamo che scienza serva a farci vivere meglio, quindi seguiremo le indicazioni sui vaccini). * Distinzionetra: = Credenze FATTUALI collegate a ciò che il soggetto crede essere un fatto (es. è nuvoloso dunque credo che pioverà) = Credenze RAPPRESENTAZIONALI: legate al’ACCETTAZIONE di una rappresentazione (es credere a Babbo Natale perché così ha detto la mamma) *. Possono essere palesemente errate ma persistere a lungo (es. superstizione, caccia alle streghe, credenza negli oroscopi, fake new) e legate a organizzazione sociale (es. organizzazione di tempo in calendario funzionale a modo in cui società è organizzata) * Stabiliscono quello che la realtà è (la natura, l'uomo e la società), mentre r0r7% stabiliscono quello che la realtà dere essere. 4) SIMBOLI ESPRESSIVI * Qualsiasi SEGNO con doppio significato (manifesto < latente) intersoggettivo (=condiviso da gruppo sociale). * DIMENSIONE IMPLICITA della CULTURA: simboli sono espressi dai soggetti senza che questi sappiano sviluppare ragionamenti o argomentazioni su di essi (es croce simbolo di religione cristiana, ma non tutti sanno argomentare il criterio di quest'associazione) + Diversi dai send) (es. autostradali), che hanno valore informativo e sono unicamente interpretabili (es. segnali stradali nascono per fornire informazioni su situazione della strada). Diversi anche dai 2/74), in quanto hanno carattere soggettivo es. rompere un ramo per ricordare dove si è passati). . | Insieme di vedenze sul mondo e sulla realtà che vengono condivise. È il modo di guardare al mondo di una società (es. RAPPRESENTAZIONI COLLETTIVE di Durkheim, capitalismo). > Riguardano anche la Lugirimazione (es. ideologia e religione che giustificano la presenza del male e dell'ingiustizia nel mondo). Tre comunità scientifiche hanno affrontato con maggiore consapevolezza lo studio della cultura 3. Cultura per i sociologi: Scuola francese e Durkheim Premessa tra OTTOCENTO e NOVECENTO Sovola Francese (Ogeettività): stadia la società come un sistema (non semma-di-singoli-indivici) Stnola Tedesca (Soggettivistà): si focalizza su quelle che sono le conseguenze sociali/istituzionali dell’azione individuale * Durkheim fra sociologi classici (insieme a Weber e Simmel) interessati ad attribuire centralità a studio di cultura e a Romanticismo) collegamento fra aspetti simbolici e relazioni/struttura sociali. > Sovola foncese di sociologia: trasmissione culturale avviene inconsciamente, e fa sì che i membri più giovani della società si conformino a valori e norme condivise dalla comunità sociale. *. CULTURA: Modo di essere e di fare * SOLIDARIETÀ SOCIALE (La DIVISIONE de/LAVORO SOCIALE, 1893): società si tiene insieme attraverso cooperazione e distingue: =" DMZERSETMIEGGANTOR SOCIETÀ “SEMPLICI”: a Tutti fanno le stesse esperienze e così giungono a stessa visione del mondo b Valori, norme e credenze sono poche ma sono condivise da tutti, e chi devia viene punito (punizione rafforza appartenenza a medesima comunità) . Solidarità ORGANICA di SOCIETÀ INDUSTRIALE MODERNA: più differenziata > Culto dell’INDIVIDUALITÀ (vedi Teoria della moda di Simmel) La forme clementi dll vita religione (13) * Studio di religioni primitive e “semplici” (es. quelle totemiche delle tribù australiane e degli indiani d'America, dove credenti riconoscono in un oggetto, in genere animale o pianta, l’antenato com une) per comprendere quelle moderne e “complesse” e trovare BASI SOCIALI religione. > Tratto comune di tutte le religioni non divinità, bensì separazione (fisica, sociale e simbolica) tra SACRO e PROFANI altare/chiesa/luogo di culto 25. mercato/ piazza): * EFFERVESCENZA COLLETTIVA: si sviluppa quando più persone si riuniscono (energia+passione), proiettando all'esterno credenze (religiose = rappresentazioni che esprimono natura delle cose sacre e rapporti che esse hanno con cose profane) cui attribuiscono forza superiore che ci indica cosa fare (#FORZA della SOCIETÀ secondo Durkheim: noi percepiamo pressioni sociali = sentiamo che nostro modi di pensare/agire/sentite non frutto di nostra libera scelta). > COSCIENZA COLLETTIVA si distingue da wosaenza individual ed è l'insieme di rappresentazioni, norme e valori condiviso da membri di una società, e in quanto tale costituente la dimensione societaria di questo insieme di persone; Nel passaggio da socieà meccanica a socità organica, questa è sempre meno definita da orientamenti religiosi e sempre più centrata su valori individualistici (quali dignità e autonomia dell'individuo). > In opere successive a La divisione del lavoro sociale, Durkheim sostituirà a concetto di Coscienza collettiva quello di RAPPRESENTAZIONI COLLETTIVE = Forme di classificazione della realtà (es. categoria di tempo, spazio, causa, genere e specie) e istituzioni sociali (es. va/ori, norme, credenze religiose, miti) prodotte dalla società, che rappresentano carattere oggettivo e istituzionale della cultura: infatti, esse si pongono come oggettive e he, una volta istituite, individui non riescono a plasmare a piacimento (es. noi come singoli non possiamo cambiare a piacimento grammatica/lessico della nostra lingua). > MAUSS - HUBERT > Necessitano del sostegno di RITUALI? per diffondersi e mantenersi. > DIMENSIONE SIMBOLICA COLLETTIVA: SOCIETÀ = COMUNITÀ SIMBOLICA (simboli = strutture che si formano al di sopra degli individui e poi vengono da loro interiorizzate, generando consenso che consente a individui di identificarsi in una collettività). Memoria collettiva = MEMORIA SOCIALE = stimolata dai rapporti che intrattiene con altre persone, la memoria di ognuno è il punto di intersezione di più memorie collettive. * Memoria NON magazzino, ma seleziona i ricordi in funzione del presente (Montesperelli) e sulla base delle RAPPRESENTAZIONI COLLETTIVE Religione in società moderna * Modemnità fondata sul DISINCANTO rispetto a qualsiasi tradizione, tende ad eliminare ogni elemento magico dal rapporto uomo-divinità. > Valori ultimi = riconoscimento AUTONOMIA INDIVIDUALE ss costrizioni delle istituzioni =RAZIONALIZZAZIONE per Weber) ‘ trasferimento di beni/istituzioni da Chiesa a Stato) e PLURALISMO RELIGIOSO (presenza di molte organizzazioni religiose che competono tra loro e con altre organizzazioni culturali laiche), il quale si collega a marcata INDIVIDUALIZZAZIONE dele CREDENZE = adesione religiosa è diventata, in società moderne, oggetto di scelta individuale. >. Declino in radicamento di religione e di capacità di orientare le scelte in campo critico (es sensuale e familiare) che risultano indipendenti dalla fede > passi eutopei, cattolici (Italia compresa) e protestanti sempre più pluralisti (es. più mussulmani/buddisti/chiese cristiane minori, ecc.) > GRADO di secolarizzazione varia USA Francia Italia * POSISSECOLARIZZAZIONE: due fenomeni negli ultimi 30 anni dovuti a GLOBALIZZAZIONE e INCERTEZZA ECONOMICA e sociale: 1) RELIGIOSITÀ PRIVATA piuttosto che ateismo > Accettazione del 5/74/1570 re/c/0% ed Estremismi 2) APPARTENENZA SENZA CREDENZA: persone che talora non credono neppure in Dio si dichiarano religiose 0 anche frequentano riti religiosi per affermare un APPARTENENZA NAZIONALE o ETNICA (es. Israele) o per PROTESTA CULTURALE e POLITICA (es cattolici nell'Irlanda del Nord) > TRADIZIONALISMO come reazione identitaria al 2/v0/970 re/sios0 e alla gbbalzzuzione * Fra sociologi classici (insieme a Weber e Durkheim) interessati ad attribuire centralità a studio di cultura e a come aspetti simbolici si colleghano a relazioni e struttura sociali. > a (sviluppatasi tra fine Ottocento<inizio anni 130 Novecento) come Weber: con lui si inserisce in due conoscitivi del ricercatore. = Culturavs. Relazioni sociali > Secondo Webe: condizionamento reciproco cultura-relazioni sociali >. Secondo Simmel causalità reciproca: idee e weietà si influenzano reciprocamente * FILOSOFIA 4e/ DENARO (1900) =» DENARO: forma simbolica per eccellenza di modernità perché è il principale fattore di de-maerializzazione che connota la nostra società. Denaro in sé non ha salre (come ce l'avevano le monete medievali) se non come mezzo di scambio e tende a trasformarsi lui stesso in vare > OGGETTIVAZIONE VALORI (=ciò che prima era valore soggettivo diventa proprietà delle cose in quanto tali). > INTELLETTUALIZZAZIONE (intelletto = capacità di calcolo e astrazione che prevale sulla ragione e favorisce azione strumentale e distacco dell'individuo dai molteplici stimoli estemi) del mondo Weber pensiero umano, influenzato da denaro, sempie più attento ad aspetti di vita che si prestano ad essere calcolati e quantificati. =. Individuo blasé (= METROPOLITANO) ostenta indifferenza e scetticismo e risponde smorzatamente a forti stimoli esterni a causa di una precedente SOVRA-STIMOLAZIONE, cui si è così abituato da divenire meno ricettivo. Ha già visto tutto ed è DISINCANTATO, a differenza di chi, provenendo dalla campagna, disorientato e incantato dalla città. Denaro è unità di misura e spesso unico termine di confronto di tutti gli oggetti (per altro acquistati da un mercante e non da chi li ha prodotti con fatica ed intelligenza). > Naturale conseguenza = INSENSIBILITÀ QUALITATIVA (=PERDITA di ESSENZA/SIGNIFICATO delle COSE) perché valutazione pecuniaria più importante delle sue stesse caratteristiche * "ECCEDENZA CULTURALE": fee d'arte, oggetti d'uso domestico, ecc.) eccede cultura (Ecapacità di apprendimento/memoria/produzione di significati del singolo) > TRAGEDIA de/la MODERNITÀ: soggetto che cerca di appagarsi con cultura oggettiva rimane necessariamente FRUSTRATO perché non più in grado di far diventare gli oggetti cultura soggettiva renderli propri). 10 > TEORIA della MODA: moda = OMOLOGAZIONE SOCIALE e spinta al’ECCENTRICITÀ INDIVIDUALE (vedi culto dell'individualità in Duikheim). Per Simmel, fenomeno della moda vede convivere due principi contrastanti: 1) IMITAZIONE: tendenza a conformarsi a modi di vita altrui 2) DIFFERENZIAZIONE >» Dall''eccedenza" al "RITARDO CULTURALE": nonostante l'aumento delle scelte, molte altre possibilità sono solo immaginate (es. i media aumentano l’immaginazione) e ciò crea attese che sono spesso frustrate. Questo concetto simmeliano influenzò > CONSUMI: Simmel evidenzia valore simbolico dei beni, fonte di prestigio e di distinzione sociale: classi sociali elevate esibiscono consumo vistoso di beni superflui per mantenere la loro differenza rispetto ai ceti in ascesa > per classi inferiori modello ideale di vita > non più eoromziareoelassica in cui consumatore soddisfa bisogni secondo preferenze. Sociologia della CULTURA * In Germania anni 20 tentativo di dare vita a sociologia della cultura e sociologia della conoscenza (quest'ultima parte di una più ampia sociologia della cultura che si occupava di condizionamento sociale di pensiero e idee), intese spesso come equivalenti. > Autos principali: A. Weber (fratello minore di Max), Mannheim e Scheler. Per A. Weber sua premessa necessaria è riconoscimento esistenza di due mondi diversi: 1. Universo oggettivo e universale delle forme dell’elaborazione scientifica, tecnica, organizzativa > Materiale plasmato da ragione e intelletto 2. Universo soggettivo e particolare dell’elaborazione artistica, religiosa, letteraria » Materiale creato da sentimento — sfera emozionale * Per definire queste due sfere sfere distinte e opposte, Weber si serve di antitesi: = Cultura/comunità = valori spirituali di cultura di un popolo, vs > Vicina ai sentimenti degli individui / società = crescente meccanizzazione prodotta da affermarsi di progresso tecnico-scientifico. > Estranea agli affetti e alla vita emozionale delle persone > Andamento progressivo Sociologia della CONOSCENZA * Elaborata da allievi di A. Weber Mannheim e Scheler * Ricerca relazioni tra: = Pensiero (=i diversi aspetti della conoscenza) " Esistenza (il più ampio conteso storico-sociale in cui si sviluppano) Prospettiva vicina ad approccio Scuola sociologia francese (anch'essa interessata a studiare rapporto pensiero-fattori socioeconomici) 11 5. Senola di Chicago: rapporto tra identità e cultura Indagine su CHICAGO, metropoli emergente, da 5.000 (1837) a 1 milione di abitanti (1890) CITTÀ core SPAZIO SOCIALE 1. PARK Esplorò DIVERSITÀ CULTURALE delle CITTÀ americane (es. quartieri e vic/n27), concludento che “città possiede una propria cultura” (=diversità di stili di vita/conflitti/credenze/pratiche sociali). > Differenziazione culturale dei SOBBORGHI in base ad ETNIA, CLASSE SOCIALE e OCCUPAZIONE professionale (quartieri operai e popolari, quartieri piccolo borghesi, quartieri medio-alto borghesi) peculiare della metropoli = CITTA DENTRO % CITTÀ Nuovi mezzi di trasporto > Incremento mobilità di gruppi sociali in stessa città > Mggiori possibilità di CONFRONTO/SCAMBIO > Nascita Opinione pubblica ed estrema INDIVIDUALIZZAZIONE (Weber Nuovi mezzi di comunicazione > Prevalenza relazioni secondarie (indirette, a distanza) su quelle primarie (dirette, faccia a faccia) 2. MEAD Cultura forgia identità INTERAZIONISMO SIMBOLICO e ALTRO GENERALIZZATO: Attraverso uso di simboli significativi, individuo impard ad assumere il ruolo degli altri e a divenire oggetto a sé stesso (pensiero e il sé si formano attraverso interaziéne con gli altri e non > SÉ SOLIDO si ottiep& quando siamo in grado di IDENTIFICARCI con modo di PENSARE di tutta la COMUNITÀ. PROCESSI MIGRATORI e INCONTRO #ra CULTURE 3. "THOMAS e ZNANIECKI Analisi processi di insediamento/conflitto degli immigrati > I/CONTADINO POLACCO n EUROPA e in AMERICA (1918): analisi processo attraverso cui cultura di PROVENIENZA dei migranti polacchi incide sulla loro capacità di INTEGRAZIONE in società statunitense ‘TEOREMA di THOMAS (1928) "Uomo marginale" è colui che sperimenta INCONGRUENZA tra sistema culturale e comunità provenienza e di arrivo > Crisi perché in nuovo contesto sociale egli deve mettere in discussione tutto ciò che per gli altri è invece dato per scontato. >. Soluzione: Per facilitare inserimento, piuttosto che 7e/#7g po (totale assimilazione a cultura di arrivo), meglio perserverare radici e memoria 4. CONIUGI LYND Anni dopo, i coniugi Lynd volgono loro attenzione alla MIDDLETOVWN (=città americana di medie dimensioni). Emerge che vita complessa di società americana fosse riducibile a stessi generi di attività principali riscontrabili in villaggio primitivo tribale (come il guadagnarsi da vivere, farsi una famiglia, educare i figli, partecipare a cerimonie religiorse, ecc.). > Risultato interessante: grandi trasformazioni tecniche ed economiche NON si erano tradotte in altrettanto imponentemitamento-eulturale (popolazione tendeva a resistere al nuovo ambiente). 12 SENSO COMUNE è quello che tutti sanno, quello che tutti danno per scontato, un modo ordinario di intendere e giudicare. È presente nella mente allo stato latente, e può quindi essere mobilitato senza rendersene conto (es. Secondo Boudon, nel giudicare illogica azione del primitivo che compie danza della pioggia utilizziamo in realtà nozioni causa-effetto che fanno parte di nostro bagaglio culturale). > ÈSISTEMA CULTURALE perché si tratta di un sapere implicito, che presenta anche aspetti simbolici. >» STEREOTIPI modi di percepire gli altri e l'ambiente sociale con carattere descrittivo e normativo (es. quando mi rappresento qualcuno come straniero, questa percezione non è solo descrittiva, ma implica anche aspettative — es. russo = testardo e dal carattere duro) TIPIZZAZIONI (SCHULTZ): schemi mentali di classificazione (ereditati) che fanno funzionare senso comune e che sorgono da pratica concreta di vita ordinaria: quando uomini risolvono problemi, costruiscono Apiggazioni, che quindi ci consentono di comunicare/vivere quotidianamente senza interrogarci sempre (vd. Paradigma INTERAZIONISTA) > Producono ASPETTATIVE (es. quando uomo che identifico come postino bussa alla porta, so già come comportarmi; non gli chiederò un tramezzino) BERGER e LUCKMANN: TIPIZZAZIONI e ROUTINE " LaREALTÀ come COSTRUZIONE SOCIALE (1966) DIALETTICA della REALTÀ SOCIALE: 1) ESTERIORIZZAZIONE ({i%y0nalx sezioni): Ogni azione che venga ripetuta frequentemente viene CRISTALLIZZATA secondo uno schema fisso, che può essere riprodotto senza sforzo MA istituzionalizgazione si verifica quando significato di azioni consuetudinarie è condiviso anche da altri (es. fermarsi al semaforo rosso) > senso comune > GRADI diversi (più istituzionalizzate le interazioni formali o quelle compiute nell'esercizio di una carica). 2 (UM): Spiegare e giustificare l'ordine istituzionale > Istituzioni percepite come oggettive. > 4GRADI di legittimazione: 1) creazione dei vocaboli, 2) prime spiegazioni rudimentali sulla realtà, 3) elaborazione di teorie, 4) organizzazione di queste in UNIVERSI SIMBOLICI (=insieme di credenze sul mondo e sulla realtà che vengono condivise. Sono il modo di guardare al mondo di una società (es. RAPPRESENTAZIONI COLLETTIVE di Durkheim, capitalismo). > Già Veber aveva parlato di Legiftimazione del potere: istutuzioni sentite come PRESTIGIOSAMENTE obbligatorie 3) INTERIORIZZAZIONE ({deniità + Sodalizzazioni): Inserimento valori in sistema della PERSONALITÀ, che si traduce in azioni sociali. > È uncircolo vizioso, una dialettica > Socializzazione cambia a seconda del tipo di società (es. contadino società tradizionale vs. uomo moderno) Berger e Luckmann distinguono tra socializzazione PRIMARIA (trasmissione di competenze di base: comunicazione, linguaggio, affetti) e SECONDARIA (acquisizione di competenze per lo svolgimento di specifici ruoli) NATURALEZZA ed EPOCHÈ: "Senso comune ci porta ad accettare mondo per quello che è e porta ad EPOCHÈ = sospensione del dubbio/giudizio > Tuttavia, se iniziamo a dubitare, scopriamo che società e istituzioni sono frutto di lavoro sociale di costruzione della realtà basato su routine, fpizgazioni, senso comune. Stupore/ meraviglia: ci stupiamo di rapporto dialettico tra società e uomini (cioè che uomini costruiscono società, ma società influenza loro modo di agire e pensare). Eppure, se prendiamo consapevolezza, possiamo reagire in maniera più libera di quanto facevamo prima 15 Senso comune per Scuola Francese 1. CATEGORIE de/la MENTE (DURKHEIM, MAUSS e HUBERT) * InLe FORME ELEMENTARI de/la VITA RELIGIOSA, DURKHEIM elabora TEORIA de/ PENSIERO, secondo cui FORME di PENSIERO = prodotti storico-sociali (es. pensiero più astratto degli europei es. pensiero più concreto dei cinesi) e società viene prima della conoscenza e, per mantenersi, ha bisogno che i suoi membri si comprendano e comunichino tra loro * Secondoallievi di Durkheim MAUSS e HUBERT, RAPPRESENTAZIONI COLLETTIVE = forme di classificazione della realtà (es. categoria di tempo, spazio, causa, genere e specie) che dipendono dal modo in cui gruppo sociale è organizzato e quindi NON 2 MEMORIA COLLETTIVA (HALBWACHS) * Funzione di rinforzare i legami sociali attraverso n77 (es. 25 Aprile in Italia, 4 luglio negli USA, 14 luglio in Francia) È MEMORIA SOCIALE = stimolata dai rapporti che intrattiene con altre persone, la memoria di ognuno è il punto di intersezione di più memorie collettive * Memoria NON magazzino, maseleziona i ricordi in funzione del presente (Montesperell)) e sulla base delle RAPPRESENTAZIONI COLLETTIVE 16 8. Taeolazia * Bisogno di analizzare ideologie nasce da percezione ottocentesca che RELIGIONI CRISTIANE entrano in COMPETIZIONE con altre fonti di legittimazione di valori secolari (es ideologie post-cristiane quali naziona/iozo, liberalismo e comunismo). * DEFINIZIONE: = IDEOLOGIA PARADIGMA/DOMINANTE: SISTEMA con alto grado di coerenza intema, prodotto da gruppi di intellettuali ma diffuso a più ampi strati di popolazione, che si richiama ad AUTORITÀ SCIENTIFICA (non RELIGIOSA) al fine di GIUSTIFICARE :apporti di POTERE presenti in società. > Orienta il senso comune = IDEOLOGIA SISTEMA (PARZIALE): riorganizzazione dei saperi teoretici funzionale a DEGITTIMAZIONE delle ISTITUZIONI, utile quando "ozientamento" di senso core non basta a chi ha il controllo politico-economico della società. > Lugitfimazione società < stratificazione sociale. » POTERE e IDEOLOGIA concetti strettamente legati. = Potere= capacità di individuo/gruppo di far valere propri desideri e interessi anche di fronte a resistenza altrui. > Sto esercizio comporta spesso utilizzo di forza e violenza Ideologia = tipo possibile di giustificazione del potere, su cui chi detiene il potere può cercare di fondare la propria legittimità (es. espansione coloniale con missione civilizzatrice). Concezioni di Ideologia (da Illuminismo L DIFETTO de/la RAGIONE: Termine "Ideologia" fine Settecento de Tracy) nasce per identificare scienza della produzione delle idee (CONOSCENZA). Successivamente, BADIONE con TEORIA degli "IDOLA" (1620) indica elementi (quelli che gli illuministi chiameranno che possono influire su pensiero umano, intralciando il raggiungimento della vera conoscenza » Idea di fondo: conla RAGIONE possibile smascherare l'inganno dei ceti dominanti che utilizza approccio causalista a studio dell'ideologia (poiché non solo risultato di divisione del lavoro, ma anche condizione per il funzionamento della classe dominante), 742/92 assume carattere storico e sociale e la vede in due modi diversi: 1) PENSIERO METAFISICO (F1DEOLOGIA TEDESCA, Maxx, Engels, 1845) che capovolge (come avviene in camera oscura) la realtà, nascondendo che CLASSE DOMINANTE PRODUCE le idee (ma facendo intendere il contrario) idee > Capovolgimento dovuto alla divisione del LAVORO in MANUALE e INTELLETTUALE 2) "REIFICAZIONE"/FETICISMO de/le MERCI (I/ CAPITALE, 1867): Ideolegia, in sistema capitalistico, tratta rapporti tra gli uomini oggettivizzandoli, come fossero rapporti tra cose. Questa oggettivazione fa sì che Ideologia = FALSA COSCIENZA = rappresentazione falsa della cui falsità non è cosciente neppure chi la produce Lukdes (1923 3 RAZIONALIZZAZIONE Weber PARETO (TRATTATO di SOCIOLOGIA GENERALE, 1916), con concetto di RAZIONALIZZAZIONE a POSTERIORI, sostiene che essere umano mosso da istinti irrazionali come animali, ma si distingue da questi perché cerca di presentarli sotto forma di ragionamenti razionali. > Stesso meccanismo di FALSA COSCIENZA di Marx, MA cause psichiche e non sociali > Visione ripresa da Boudon 4 CONCEZIONE "TOTALE" propria di m' EPOCA: MANNHEIM (IDEOLOGIA e UTOPIA, 1929) riprende concezione marzista di PENSIERO METAFISICO, ma passa da concezione particolare e psicologica a CONCEZIONE TOTALE di Ideo/ogia = concezione del mondo complessiva (Weltanscharung) di un dato gruppo/classe sociale di una determinata epoca storica (infatti visioni del mondo sempre storicamente e socialmente radicate). >» Mannheim propone anche CONCEZIONE NEUTRALE dell'Ideolgia intellettuale non deve smascherare l'inganno, bensì comprendere le diverse ideologie/punti di vista per giungere ad una visione sintetica 17 > Appartengono sem pre alla classe operaia (grazie alla crescita del reddito disponibile per gli adolescenti della classe operaia. Oltretutto, in UK figli di operai continuano a fare operai e c'è forte distinzione tra working e middle class. Questi ragazzi criticano figli di papà borghesi che non fanno sacrifici, ma sono fieri di essere operai > Vogliono fare la vita dei borghesi, facendo gli operai). > Rappresentano mediazione tra cultura familiare e cultura di massa infatti costruiscono specifiche identità attraverso utilizzo di OGGETTI (es. lambretta e vespa per i 045, spille da balia, cerniera e bottoni inutilizzati per i park), preferenza per un certo tipo di MUSICA, determinato tipo di ABBIGLIAMENTO, pettinatura e presentazione di sé, combinati in modo da formare uno stile distintivo. > Difficoltà di distinzione netta tra "cultura alta" di classi superiori e "cultura popolare" > Durkheim Simmel MARX * TESI de/la NATURALITÀ de/la DISUGUAGLIANZA: in società tradizionali STRATIFICAZIONE SOCIALE in base a razza/genere/nascita. = SISTEMA (indù) delle CASTE: stratificazione sociale di carattere EREDITARIO e definita da elementi RELIGIOSI e non seonomiet (es matrimonio > classi più alte = più pure). = SISTEMA (feudale) dei CETI: disuguaglianza basata sul valore del SANGUE e non steehezza: ceto in cui si nasce (e non siechezza) classifica le persone. * TESI de/la NATURALITÀ dell'UGUAGLIANZA: con l'affermarsi di industria e capitalismo e dopo rivoluzione inglese e francese, emerge idea che TUTTI GLI UOMINI NASCONO EGUALI: individuo può, con proprie capacità e ragione, cambiare proprio destino. . CLASSE SOGIALE = COMUNITÀ di PERSONE con 1) stessi interessi, 2) 1/4/o7 e 3) concezione del mondo. > STRATIFICAZIONE in base a CLASSE SOCIALE tipica di società complesse/ MODERNE, > Individui non hanno necessariamente consapevolezza di loro posizione sociale CONSAPEVOLEZZA = quando classe în sé > classe per sé, ossia quando identità è capace di mobilitare proprie risorse per raggiungere proprie finalità * SOCIETÀ CAPITALISTA divisa in due classi principali: 1. Borghesia proprietaria dei mezzi di produzione 2. Proletariats: costretta a vendere propria forza lavoro per sopravvivere >. Vittoria proletariato in eventuale LOTTA creerebbe SOCIETÀ SENZA PIÙ CLASSI. * DETERMINISMO ECONOMICO: SOVRASTRUTTURA &CONOSCENZA e CULTURA, ma anche il DIRITTO, di una società) è solo un riflesso di 517177477 RAPPORTI ECONOMICI sottostanti). > classi subordinate non possono sviluppare coscienza propria e riproducono quella dominante nella società > Difficoltà a capire come le diverse classi possano costituirsi una propria concezione del mondo. WEBER » [ASSI GRUPPI 4; STATUS > Sparifcazione causata da distribuzione diseguale di risorse economiche e politiche > Classe, per acquisise è manteners il POTERE, deve trasformarsi in 0 attraverso cultura. » [Gi COMUNITÀ di INDIVIDUI con uguali stile di vita, concezione del mondo, gusti e preferenze = Classi che diventano comunità (es. imprenditori fanno parte della stessa class, ma non per forza stesso «1; viceversa, studenti appartengono allo stesso ceto) > Spatcazione causata da distribuzione diseguale di cultura > Prestigio sociale suo carattere principale. * Differenze con Max: > 20 > =" Classiper Marx = comunità che si collocano all'interno di rapporti di PRODUZIONE > Per Webe: non COMUNITÀ e si collocano all'intemo di rapporti di DISTRIBUZIONE (=metcato): divisione in classi sociali dipende da posizione degli individui rispetto al mercato (proprietari dei mezzi di produzione/non proprietari; venditori/consumatori) " Engels > Weber SUBCULTURE di CLASSE 21 Classi sociali in BOURDIBU Mentre in società industriali Identità strettamente legata a produzione e lavoro, in SOCIETÀ POST-INDUSTRIALI crescita del tempo libero, ecc. > Legame più stretto Idenità-Consuno oggetti materiali, che diventano segni di distinzione/appartenenza. > CRITICA SOCIALE de/ GUSTO (1979). GUSTI = preferenze di consumo che incorporano CULTURA di CLASSE > fonte di DISTINZIONE perché attraverso essi in società capitaliste contemporanee classi superiori lottano per distinguersi VIOLENZA SIMBOLICA: soggetto appartenente a gruppo svantaggiato finisce per desiderare solo quello che suo HABITUS (vd dopo) gli consente di desiderare: così un soggetto svantaggiato resta ingabbiato nell'Ideo/ogia dominante che però offre una definizione della realtà che giustifica i rapporti di forza e le diseguaglianze esistenti (es. nella DIFFERENZA di CODICI CULTURALI > elaborato vs. ristretto) * CAPITALE: ne identifica 3 fome diverse: 1. ECONOMICO (isorse materiali - reddito, proprietà) 2. SOCIALE (relazioni sociali) 3. CULTURALE (scolastico ed ereditato), che può essere a sua volta: =» ISTITUZIONALIZZATO (titoli di studio) * INTERIORIZZATO (cultura + titoli di studio) * OGGETTIVATIZZATO (possesso dei prodotti culturali) > Evidenzia come aspirazioni, scelte, gusti e decisioni siano plasmati dalla condizione sociale del soggetto. >» Insieme contribuiscono al più generale CAPITALE SIMBOLICO = lo stats complessivo del soggetto e suo riconoscimento nella società. SOCIALE = Insieme di relazioni che ha allo stesso tempo una doppia esistenza: 1. Sicristalizza nelle istituzioni al punto tale da manifestarsi attraverso corpo e azione concreta = CAMPO > FORMA e SOSTANZA: classi superiori valorizzano forma, classi popolari sostanza, nuova piccola borghesia (classe che ha preso piena forma con lo sviluppo del terziario negli anni Settanta) imita borghesia rafforzandone strategia di presa di distanza da classi popolari. > Questa dicotomia si traduce in molteplici CAMPI della vita sociale: gusti musicali, culinari, arredo della casa, ecc. 2. Si interiorizza inconsciamente = indicazioni a percepire/pensare/fare in una certa maniera, che permettono di avere stessa percezione delle pratiche sociali tra i membri di una società. Si manifesta quando soggetto si esprime linguisticamente attraverso il codice. > È sia strwttura strutturata (in quanto prodotto di struttura di classe) che s/ruftura sirutturante (in quanto principio di pratiche sociali) > Unifica GUSTI in STILE 4 VITA > concetto strettamente legato a CULTURA di CLASSE (vd. sopra) > Mannheim Weber Affinità elettive DOPO BOURDIEU: Effetà cultura su crescita economica * Ricerche comparate tra PAESI SVILUPPATI e SOTTOSVILUPPATI: sono i fattori culturali a influenzare lo sviluppo economico? * ISGIARE, ce cdi 1. Parla di "RIVOLUZIONE SILENZIOSA" (1977): passaggio VALORI MATERIALISTI > POST-MATERIALISTI di società post-moderne (che danno priorità a RELAZIONALITÀ, QUALITÀ della VITA e CONCEZIONE UNIVERSALISTA) per AUMENTATO BENESSERE e avanzamento industria e servizi dopo Seconda guerra mondiale. 2. Ispirandosi a Weber, ha elaborato un indice di MOTIVAZIONE 4/SUCCESSO (1996): società diverse pongono accento su salori diversi nell'educare i propri figli e che tali ve/ori siano in relazione con i tassi di crescita 22
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