Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Sociologia dei processi culturali, prof.Parziale e prof. Minestroni, Secondo esonero, Appunti di Sociologia Dei Processi Culturali

Appunti delle lezioni integrati a slides e libro di testo, esito 30

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 01/11/2020

matilde-mantini
matilde-mantini 🇮🇹

4.6

(22)

15 documenti

1 / 6

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Sociologia dei processi culturali, prof.Parziale e prof. Minestroni, Secondo esonero e più Appunti in PDF di Sociologia Dei Processi Culturali solo su Docsity! CAPITOLO 4 La differenziazione culturale nelle società moderne PLURALISMO CULTURALE Le società occidentali contemporanee non sono del tutto omogenee. I moderni stati-nazione nascono dall'unificazione politica di gruppi e di popolazioni spesso molto diverse tra loro per quanto riguarda l'etnia, la lingua, la religione. A queste differenze se ne sono poi aggiunte altre operate dai processi di industrializzazione, divisione del lavoro e secolarizzazione, differenze cioè legate alla classe sociale, alle generazioni, alle religioni. A queste divisioni corrisponde sia una diversa distribuzione sociale della conoscenza, sia una diversità riguardo i valori e le norme sociali. Per descrivere quest'ultimo fenomeno si usa il termine "pluralismo culturale”. Secondo Gellner, diversamente da quanto sostiene la tradizione marxista, sono soprattutto le società preindustriali a creare differenziazioni orizzontali nell'ambito delle società. La teoria dell’omologazione (linguistico)culturale dei nazionalismi (stato- nazione) come tipico bisogno delle società moderne industrializzate (produzione impersonale richiede codice astratto) vs società del passato (mondo antico e medievale) Critica ai teorici marxisti: sono sempre esistite cultura alta, cultura media e cultura bassa, almeno nelle società con un minimo grado di differenziazione sociale Approcci marxisti: differenziazione culturale si accentua con capitalismo e formazione di vere e proprie classi sociali (differenti da caste che non comunicano tra loro e da ceti) Nelle società industriali vengono rafforzate le differenze tra le nazioni, mentre quelle tra le classi sono più flessibili e permeabili. Questa differenziazione culturale, chiamata appunto pluralismo, è legata a una società industrializzata, in cui esiste un'alta mobilità sociale (da una classe sociale all'altra) e geografica (da una regione all'altra). Nella tradizione sociologica classica Durkheim e Simmel avevano colto due caratteristiche di questa nuova "complessità sociale”. Durkheim messo in relazione la crescita della complessità sociale con l'emergere della personalità individuale; Simmel invece osserva come nella società pre-moderna l'individuo era legato sin dalla nascita ad un numero limitato di gruppi, ciascuno dei quali comprendeva quello di scala inferiore. L'individuo quindi viveva all'interno di un sistema di cerchie sociali concentriche, dove una cerchia sociale rimandava all'altra e quindi era come se l'individuo non uscisse mai dal proprio mondo. Con la complessità sociale queste sfere e questi gruppi perdono la loro concentricità disponendosi l'uno affianco all'altro. Ciò significa che l'individuo si trova a partecipare contemporaneamente a più gruppi e associazioni che possono SUBCULTURE La società è sempre più segmentata e caleidoscopica, è dunque impossibile prefigurare una singola cultura, sebbene esista una cultura dominante in ogni società. Il concetto di subcultura è stato coniato negli anni 40 e ha assunto diversi significati. I In ambito di usi e consumi si parla di sub-culture del consumo, esistono gruppi che condividono la stessa cultura materiale. La visibilità spesso è data dall’uso di determinati oggetti che assumono un particolare significato (oggetti culturali): es. prodotti Apple→Valori che appartengono a una marca che ha saputo sfruttarli intelligentemente. Nell’apple la subcultura crea circuiti di comunicazione interni→ nascono i rumor, c’è bisogno di informazioni parallele ì, canali che non siano istituzionali 1º tratto è caratterizzato dal prefisso "SUB", che descrive la cultura di un gruppo come, subordinata rispetto alla cultura della società dominante.Questa subalternità viene interiorizzata, viene percepita la forte differenza rispetto alla cultura altra da chi è ritenuto deviante. Merton e scuola di chguigago La subordinazione e la subalternità fanno sì che i gruppi studiati come subculture siano definiti dagli altri e da sé stessi come devianti, rispetto agli scopi e alle norme della società. È il caso delle subculture delinquenti, che sono definite "criminali" in base alla legge e che si autopercepiscono come tali. I punk Ma sub sta anche per parte di un sistema più ampio come sotto-insieme locale ben identificabile e distinto sulla base di un criterio che renda la distinzione visibile. Quando studiamo le subcultura tendiamo a estrarre un criterio che ne giustifichi la distinzione rispetto alla cultura dominante. (subcultura rap-trap-hiphop- vegana-femminista-giovanili) Il soggetto appartenente a un gruppo svantaggiato considera desiderio davvero possibile solo quello che il suo habitus gli consente di desiderare («ragione pratica»): così un soggetto svantaggiato resta ingabbiato nella visione dominante che implicitamente offre una visione della realtà che giustifica i rapporti di forza (le diseguaglianze) esistenti (ideologia) Capitale culturale→Cultura come forma di capitale che può essere accumulato e convertito in capitale economico (es. figlio di operaio che studia per diventare un professionista, giornalista di fama che diventa direttore di una testata nazionale, etc.) e viceversa (imprenditore con alto capitale economico, ma basso capitale culturale, spinge il figlio a studiare in modo che in famiglia si abbia anche un elevato capitale culturale a sua volta trasformabile in ulteriore capitale economico: il figlio consegue dottorato in management e sviluppa il progetto imprenditoriale del padre) CAPITOLO 5 Società e cultura: come la società influenza la cultura L'ideologia come sistema culturale. Che cos'è l’ideologia? Etimologia: dal greco, composto da Idea ("idea") + Logos ("ragione", "discorso" (interiore ed esteriore) e “parola"). «Complesso di valori, credenze, atteggiamenti, inerenti alla natura dell’uomo e della società, alla loro condizione e funzionamento passati e presenti, al loro divenire ... condiviso in varia misura dai membri di una classe sociale, un gruppo di interesse, una élite, una professione, un partito, avente la funzione precipua di descrivere, spiegare, e soprattutto giustificare, per sé e per gli altri, la posizione o lo status presente della collettività considerata, se questa è relativamente privilegiata, come una classe dominante, ovvero le azioni dirette a migliorare il proprio status o posizione se si tratta invece di una collettività che si ritiene danneggiata dall’ordine sociale in essere; e insieme la funzione di integrare le idee, i sentimenti e le condotte dei suoi membri , di promuovere a suo favore il consenso di altre collettività, e di ostacolare sul terreno culturale non meno che su quello politico lo sviluppo di forme di dissenso» l termine l'ideologia è utilizzato in diversi sensi. Antoine Destrutt De Tracy (1754-1836), filosofo francese, ha coniato il termine ideologia, intesa come scienza della produzione delle idee Arnold Joseph Toynbee (1889-1975), storico inglese, ha definito nazionalismo, liberalismo, comunismo ideologie post-cristiane. Per lui l’ideologia è la visione della realtà che ha pero legittimazione scientifica e non più religiosa. In un mondo dove si sviluppa il pluralismo culturale ci sono diverse visioni, perciò si parla di ideologia e egli ne distingue 3 come sostitute della religione: Nazionalismo:ideologia conservatrice che serve a legittimare lo stato-nazione e che esaspera l’identità nazionale Liberalismo:ideologia che si appoggia a una serie di saperi e parte da un’analisi razionale della natura umana. Comunismo: ideologia che si contrappone alle ultime due perché si basa sull’applicazione di una conoscenza di tipo illuminista, si può arrivare a una società superiore prima della divisione in classe sociali. Una prima definizione sociologica può essere questa: 1. sistema, con un buon grado di coerenza interna, formato da idee e valori secolari vs tradizionalismo religioso. Tale sistema è prodotto da gruppi intellettuali, ma è diffuso a più ampi strati della popolazione. È una visione del mondo legittimante una data organizzazione sociale: ideologia connessa al potere = ideologia serve a legittimare il potere. La legittimazione si fonda sull’autorità scientifica Perché si tratta di un concetto oggi così bistrattato? Nel linguaggio comune l’ideologia si usa per sconfessare l’avversario,è ideologico sempre il nostro avversario: accezione negativa derivante da molteplicità delle definizioni. Rispetto al punto precedente, una riflessione: negare l’ideologia non potrebbe essere ideologico? Pensiamo a chi ponendosi di volta in volta come nuovo attore (individuale o collettivo, poco importa) professa l’inesistenza delle categorie politiche (destra, sinistra, centro) sostenendo una posizione pragmatica che sia giusta, vera e obiettiva per tutti..in che termini ciò
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved