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Costruzione di Etnie e Concetto di Stato: Appartenenza e Diritti, Appunti di Sociologia Dei Processi Culturali

EtnologiaStudios culturaliAntropologia socialeSociologia comparata

La costruzione di etnie e il concetto di stato, con un focus su appartenenza e diritti. Sui leader sociali che costruiscono senso di appartenenza etnica, le dinamiche interne e esterne, il mito fondativo originario, la posizione costruttivista e l'approccio essenzialista. Inoltre, viene analizzato il concetto di stato, i suoi confini territoriali, istituzioni formali e la relazione tra libertà individuale e confini. Infine, vengono discusse le implicazioni di questi concetti per l'immigrazione.

Cosa imparerai

  • Come il concetto di Stato influenza l'appartenenza e i diritti?
  • Che cosa significa costruire un'etnia?
  • Come le migrazioni influiscono sulla costruzione di etnie e sul concetto di Stato?

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 11/12/2019

Utente sconosciuto
Utente sconosciuto 🇮🇹

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Scarica Costruzione di Etnie e Concetto di Stato: Appartenenza e Diritti e più Appunti in PDF di Sociologia Dei Processi Culturali solo su Docsity! Lezione 6 I confine di un gruppo etnico non possono essere intesi come permeabili, cioè non è che dall’esterno si entra in un gruppo etnico perché l’appartenenza etnica in genere deriva già dalla nascita (innata). Ci sono delle esperienze che alcuni gruppi si definiscono etnici grazie a un processo di apprendimento. Le etnie si identificano anche in relazioni ad un territorio che è espressione del gruppo etnico che lo abita (unità territoriale ). Ci sono dei leader sociale importanti per la costruzione di un gruppo etnico, che sono attori che dall’interno costruiscono il senso di appartenenza ad un’etnia. Sono attori che entrano in gioco per attivare i processi di autocostruzione, auto definizione di un gruppo etnico. Viceversa ci sono anche delle dinamiche che riguardano le contrapposizioni verso l’esterno nella costruzione di un gruppo etnico, etero definiti = si differenzia da altri gruppi etnici. Rapporti di interazioni tra i diversi gruppi etnici che molto spesso non sempre sono pacifici e orizzontali ma sono spesso o rapporti conflittuali o verticali, come se ci fosse un gruppo etnico che si auto riconosce maggioritario in presenze di altri gruppi minoritari, minoranze etniche che sono o più fragili o esplicitamente discriminate. Gli aspetti che abbiamo identificato come costituenti di un gruppo etnico fanno riferimento al variabile morbide( cioè alla cultura, eventualmente ai valori , l'esistenza collettiva e poi la presenza di avere una religione in comune ). L’etnia è una costruzione o realtà?In letteratura si contrappongono. La posizione costruttivista è posizionata ad analizzare i processi per cui si costruiscono delle etnie ovvero gruppi sociali si costruiscono come se fossero caratterizzate da una comune appartenenza che ha qualche caratteristica di tipo etnico e quindi è una costruzione (Quindi è una costruzione il mito fondativo originario, è una costruzione la narrazione di essere parti di una determinata collettività in quanto etnia, è una costruzione l’adesione a un determinato credo di carattere trascendente, è una costruzione l'idea che ci sia un’identità collettiva). È un’operazione di costruzione di un’identità collettiva di carattere etnico che come tale è un'operazione di drastica selezione e semplificazione cioè io identifico alcuni aspetti, pretendo che quegli aspetti siano fondativi di una determinata collettività etnica quindi pretendo che qui aspetti siano tendenzialmente costitutivi di quel gruppo tendenzialmente immutabili. ciò non significa che materialmente li ho inventati, possono essere reali ma il significato di appartenenza esclusiva di quell’identità collettiva no. Esiste in letteratura un approccio essenzialista che pensavano che i gruppi etnici esistessero realmente dal punto di vista storico, esistessero in natura. Dal punto di vista scientifica questa posizione è molto debole. L’etnia è una gabbia concettuale in cui chiudiamo gli altri. Eventualmente osservo i processi attraverso cui alcuni gruppi si riconoscono in alcuni tratti etnici. Per quanto riguarda il concetto di razza bisogna fare riferimento al variabile più duro, Si aveva la pretesa di fondare presunte differenze tra le identità collettive sulla base delle differenze genetiche, biologiche come se ci fossero diverse espressioni di gruppi umani a molte di queste differenze genetiche. Il passaggio era duplice: l'idea che in partenza ci fossero differenze genetiche tra collettività e individui che quelle differenze genetiche relative genotipo producessero differenze in ambito del fenotipo che sono differenze oggettivamente osservabili quindi le differenze somatiche, il colore della pelle, il colore degli occhi, altezza media quindi differenze genetiche riguardano il genotipo che si esprimono in differenze di carattere somatico ossia fenotipo che noi possiamo osservare. Il razzismo il concetto di razza aggiunge un pezzo ulteriore e riguarda al fatto che le differenze somatiche non erano soltanto differenze somatiche, ma erano anche delle differenze che a loro volta comunicavano ulteriori differenze in termini di attitudini tra i diversi gruppi umani e quindi le differenze in termini di caratteristiche somatiche erano anche specchio delle differenze in termini di capacità cognitive, intellettuali, attitudini e competenze per esempio carattere lavorativo. Nell'800 essere razzista non era considerato come adesso, tendenzialmente attribuzione di una qualifica dispregiativa. Il razzismo era una posizione scientifica che rivendicava nel dibattito pubblico a testa alta. Quindi ero autorizzato a fare delle gerarchie umane grazie alla scienza che dimostra che c’era un gruppo che era geneticamente meno intelligente e meno dotato rispetto ad un altro gruppo = razzismo biologico. Ovviamente le cose sono cambiate e attualmente abbiamo gli strumenti genetici per dimostrare oggettivamente che le cose non stanno così e che se proprio vogliamo Osservare le presunte differenze in termini di patrimonio cromosomici allora le differenze che ci sono all'interno di un gruppo umano omogeneo dal punto di vista somatici, quindi il colore della pelle, il colore degli occhi. Le differenze interne in quel gruppo sono estremamente superiori alle differenze che ci sono tra gruppi umani. Quindi la tesi secondo cui gli umani sono caratterizzati da tratti somatici comune hanno un patrimonio genetico comune al loro interno sono rispetto all'esterno oggettivamente scientificamente infondati. Le differenze within sono molto più grandi delle differenze between. Le differenze tra “between” che indica la varianze tra i gruppi e “within” indica la varianza entro i gruppi. La differenza within guardiamo le differenze che ci sono all'interno di un presunto gruppo che si crede omogeneo, mentre le differenze between sono differenze che esistono tra i diversi gruppi che si ritengono omogenee al loro interno. dal punto di vista genetico le differenze che ci sono all'interno di un determinato gruppo sono molto più elevate delle differenze che ci sono tra i gruppi e quindi dalla posizione ottocentesca che credevano che i gruppi umani fossero geneticamente diversi Si sono dimostrate oggettivamente infondate dal punto di vista della ricerca scientifica. Il concetto di razza è un concetto privo di contenuti scientifici. Il concetto di etnia va usato con cautela Perché rischiamo di utilizzarlo con una sorte di gabbia concettuale in cui rischiamo di collocare delle collettività, dei gruppi in un modo inutile. Per noi non è importante sapere se esistono le etnie ma l'importanza per noi è capire perché alcune gruppi si definiscono gruppi etnici, e quindi identificano dei confini dove alcune stanno dentro mentre altri stanno fuori. Concetto di Stato Lo Stato per definirsi tale ha dei confini territoriali, ha dei limiti territoriali, si incarna in un determinato territorio. lo Stato moderno modernamente inteso è esclusivo e monopolistico. Lo Stato è un insieme organico di istituzioni formale. Gli stati confinano tra di loro e non sono uno dentro l'altro come una matrioska ma in qualche modo sono esclusivi dal punto di vista territoriale. Gli ordinamenti istituzionali in relazione al territorio possono delineare diverse forme di autorità statuali e quindi possono esserci maggiori unioni di economie di istituzioni a livello locale al che rientrano sotto l'ombrello dello Stato centrale. Nelle federazioni ci sono degli Stati che si riconoscono in una Confederazione di Stati come gli Stati Uniti d'America che c'è un unico stato federale centrale e ci sono degli Stati che compongono La Repubblica Federale degli Stati Uniti con dei conflitti complicatissimi tra il livello centrale e il livello locale per il riconoscimento reciproco, di autonomia, riconoscimento di istituzioni. Gli stati sono delle entità che hanno delle istituzioni formale, hanno dei Confini territoriali .Ci sono delle caratteristiche fondative dello Stato di diritto: lo stato liberale democratico accetta e tutela i diritti civili, lo Stato ha dei confini anche in relazione alla libertà individuale, lo Stato è l’espressione della società civile. La società civile nella Stato di diritto ha una sua autonomia. Lo stato in tale non entra nella sfera della mia libertà individuale. Le istituzioni dello Stato di diritto rispondono alla legge, non sono leggi dissolute. Le istituzioni dello Stato di diritto hanno un potere che è determinato e limitato dalla legge, il loro compito è quello di far rispettare le leggi. Essendo un potere statuale si può esercitare nel rispetto della legge e chiama i cittadini a rispettarli = potere prevalentemente legale razionale che è quel potere che fonda il proprio criterio di legittimità sulla legge. La forza, uso della forza legittima, cioè anche la capacità, l’autorità che ha lo Stato di ridurre la libertà dei cittadini deve esercitarsi nei limiti della legge. La forza che non si esercita nei limiti della legge non è legittima in relazione al principio dello Stato di diritto e la violazione è una violazione dello stato di diritto. Distinzione stato/società civile. Concetto di cittadinanza: appartenenza formale a un’istituzione statuale da cui derivano diritti e doveri. Appartenenza a uno stato mediante diritti e doveri. Storicamente c’è stata una sorte di ampliamento della sfera dei diritti di cittadinanza e storicamente i primi diritti che si affermano come diritti sono i diritti civili che sono: diritto di espressione, diritto alla libertà di opinione, diritto ad esercitare il mio orientamento sessuale, libertà di adesione alla religione. Marshall affermava che in quanto cittadino mi devono essere riconosciuti una serie di diritti civili. Un arricchimento: cittadinanza civile-politica-sociale (Marshall). Il secondo ad affermarsi è il diritto politico cioè il fatto che in quanto cittadino abbia il diritto di esercitare i diritti politici cioè votare, essere eletto, diritto di candidarsi. C’è una terza categoria di diritti che si è affermato recentemente ossia i diritti sociali, cioè in quanto cittadini abbiamo il diritto di tutela di un livello minimo di benessere e in qualche modo è dovere collettivo prendersi cura dei cittadini che abbiano diritto a una vita dignitosa quindi istruzione, sanità che cambiano molto nel tempo nel servizio erogato e questo apre a dei dibattiti politici. Queste 3 distinzioni sono relativamente agevoli dal punto di vista analitico, vale a dire che storicamente si affermano in successione. È estremamente complesso ricondurre questi concetti al tema dell’immigrazione fino a che punto e da che punto questi diritti sono portati con sé dalla cittadinanza in senso formale o sono in qualche modo ascritte in una dimensione antecedente alla cittadinanza che riguarda il fatto di essere un essere umano.
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