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Il Ruolo della Conoscenza nella Società e nella Vita Quotidiana - Prof. Azzalini, Appunti di Sociologia Comunicativa Di Massa

La sociologia della conoscenza, una branca della sociologia che studia come la conoscenza è socialmente condizionata e come viene costruita e trasformata nella società e nella vita quotidiana. Di come la conoscenza è un fattore importante per la coesione sociale, come oggetti culturali sono legati alla società e ai loro creatori e riceventi, e come la conoscenza scientifica viene costruita e interpretata. Vengono anche introdotti i concetti di fatti sociali, conoscenza comune, etnometodologia, e la relazione tra la conoscenza e la religione.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 06/05/2019

f.moretti3
f.moretti3 🇮🇹

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Scarica Il Ruolo della Conoscenza nella Società e nella Vita Quotidiana - Prof. Azzalini e più Appunti in PDF di Sociologia Comunicativa Di Massa solo su Docsity! Sociologia della Cultura A Elisabetta Locatelli Cos’è la sociologia? “Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti”. Introdotto da Auguste Comte nel 1824 e poi nel 1839 per sottolineare l’esigenza della costituzione di una forma di conoscenza scientifica per capire l’assetto sociale – “Si riferisce allo studio positivo dell’insieme delle leggi fondamentali proprie ai fenomeni sociali”. Nasce quando si definisce: - Oggetto specifico - Autonomia - Strumenti e tecniche di ricerca - Modelli di ragionamento scientifico Anthony Giddens Il mondo moderno deriva da: -Rivoluzione industriale: produzione meccanizzata, libero scambio di merci, urbanizzazione, aumento della popolazione; - Declino della tradizione; - Nuove forme di conflitto e disordine sociale; -La sociologia nasce in un’epoca di disagio e di problemi di natura sociale; Cos’è la cultura? -Deriva dal latino colere - Abitualmente: pittura, musica, letteratura.. - Antropologia: “la cultura, o la civiltà è quell’insieme complesso che include la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità acquisita dall’uomo come membro di una società” (Tylor) - Sociologia: norme, valori, credenze e simboli che consentono di conferire senso a quello che accade (Griswold); Sociologia della cultura • Parte della sociologia che studia la relazione fra cultura e fenomeni sociali • Processi culturali La Grisworld parla di oggetti culturali, non soltanto confrontandoli con il mondo sociale, ma si rende conto che per studiare adeguatamente la loro relazione occorre inserire altre due categorie: il creatore e il ricevitore. Oggetto culturale: significato condiviso incorporato in una forma. Es. se parlo di un libro, so cos’è e come è fatto. Il ricevitore è il fruitore. Grisworld è una sociologa contemporanea. I primi autori: Karl Marx: - Materialismo storico: la storia come successione di “modi di produzione” - “Nella produzione sociale della loro esistenza, gli uomini entrano in rapporti determinati, necessari, indipendenti dalla loro volontà, in rapporti di produzione che corrispondono a un determinato grande sviluppo delle forze produttive materiali. Il modo di produzione della vita materiale condiziona, in generale, il processo sociale, politico e spirituale della vita”. Adotta, quindi, una prospettiva materialista. Non è un sociologo di per sé, collocazione ibrida, viene studiato in questo contesto perché per Marx la modalità di produzione va a modificare l’assetto sociale di una società. La società è formata da: - Modo di produzione: forze produttive e materiali - Rapporti sociali legati ai modi di produzione rapporti di produzione. Il centro della spiegazione di come è l’assetto sociale e culturale è generato dalla modalità di produzione; la modalità capitalista instaura un “modo di produzione”. C’è il cuore della società, al di sopra del quale c’è la sovrastruttura (cultura, religione, ecc). -Ideologia idee e valori che dominano -Critica all’ideologia smascheramento dell’ideologia dominante (borghese) -Materialismo dialettico -Alienazione -Falsa coscienza -Dottrina della rivoluzione Falsa coscienza e Dottrina della rivoluzione termini fondamentali del percorso di Marx. Cultura subordinata al modo di produzione nesso molto stretto. Max Weber • Analizza l’agire sociale • Sociologia • : Cogliere i significati che gli individui attribuiscono a quello che fanno e poi spiegarne cause ed effetti • Garantisce la coesione sociale • Anomia: assenza di regole nel tessuto sociale che può condurre a uno scollamento fra individuo e società • : analisi del suicidio Punto di partenza: il fatto sociale. Gli individui traducono una serie di norme a partire dalla società. Il concetto centrale è quello della coscienza collettiva, che consente di mantenere una coesione sociale. Conduce degli studi sul fenomeno dei suicidi, andando a ricondurne le cause come conseguenza di una realtà sociale che va ad opprimere gli individui: suicidio aumenta quando la coesione sociale non è abbastanza forte e si genera uno stato di anomia. Quale soluzione pone a questo scollamento sociale? Propone un cambiamento del vincolo di solidarietà da meccanica a organica: ovvero dove c’è un desiderio di sostegno reciproco, capacità di creare legami sociali dove non c’è un legame di partenza. Approccio dove non prevale l’individuo ma la società. Introduce il concetto di funzione: attività che risponde a un bisogno fisico dell’organismo. Cultura come insieme di rappresentazioni, credenze, norme, valori che ha la funzione di fondare la coesione e il controllo sociale. Religione diventa con la cultura un elemento che va a fondare e rafforzare la coesione e il controllo sociale. • Religione prodotto sociale che è la forma principale del legame sociale “una religione è un sistema solidale di credenze e di pratiche relative a cose sacre le quali uniscono in un’unica comunità morale coloro che vi aderiscono” • Sacro: complesso di oggetti e credenze che nelle religioni viene ritenuto superiore e separato dalla quotidianità • Rituali: consentono di entrare in contatto con la sfera del sacro • Nella religione oggetto di culto non è la divinità ma la società stessa trasfigurata simbolicamente • Spazio e tempo frutto del pensiero collettivo Religione svuotata del suo portato sovrasensibile perché nella religione è la stessa società trasportata simbolicamente che viene venerata. Conoscenza e vita quotidiana Conoscenza della realtà • Durkheim: fatti sociali come oggettivi, come “cose” • Weber: significati soggettivi attribuiti • Berger e Luckmann: costruzione sociale della realtà • Nella vita quotidiana: conoscenze date per scontate piano pre-teoretico o non- teoretico • Si tratta della conoscenza del senso comune, interscambiabile ovvero consente l’agire sociale condiviso • Sociologia: problematizzare l’ovvio Secondo Berger e Luckmann i sociologi devono fare un percorso di conoscenza del dare per scontato. Quindi – problematizzare l’ovvio. La dimensione oggettiva della realtà sociale • La vita quotidiana è composta da routine in cui gli individui condividono delle strutture significative, atti espressivi e categorie • Le categorie sono tipizzazioni, ovvero astrazioni che consentono di affrontare le routine quotidiane • Istituzioni: oggettivazione dell’attività umana nel corso della storia, per controllare la società. • Istituzioni: famiglia, scuola, mercato, religione, potere politico • Ogni istituzione richiede la presenza di ruoli Le categorie ci servono per inquadrare le esperienze comune. Ci consentono di confrontare la nostra vita con gli altri e di non dover problematizzare ogni volta, ci consentono di razionalizzare e di andare avanti. Gli stereotipi, ad esempio, ci consentono di incasellare le persone in categorie uniformi (es. professore). Ruoli: es. il docente sa che non dovrà entrare in classe danzando ma che dovrà spiegare la lezione. Ci sono delle norme sociali che consentono di mandare avanti lo status quo. • Norme sociali: razionalizzate perché 1) rispondo alle esigenze delle istituzioni “) gli ambiti istituzionali hanno autonomia e le norme sono razionali all’interno di essa • Società pluralistiche: significati integrativi per completare il senso • Ordine sociale. Processo di legittimazione continuo fra cui gli universi simbolici ricoprono un ruolo particolare • Universo simbolico: matrice di significati che creano ordine nell’esperienza soggettiva La dimensione soggettiva della realtà sociale • Processi di socializzazione primaria (famiglia) e secondaria (scuola) • Play vs game • Agenzie di socializzazione: ambiti in cui gli individui apprendono come si diventa membri di una società • : famiglia • : scuola • : comunicazione Ci concentriamo sull’individuo. Ci sono due processi: di socializzazione primaria e secondaria. Play che passa al game. Dal gioco spontaneo con l’oggetto che si ha davanti, man mano si cresce ed è in grado di passare alla parte astratta e di accedere ad un game. Gioco creativo attenendosi alle regole, anche con gli altri. Questi spazi (famiglia, scuola, ambito della comunicazione) sono definiti agenzie di socializzazione. 16/02/18 Conoscenza ordinaria e conoscenza scientifica Senso comune • Garfinkel: etnometodologia = studio della logica dell’azione e del ragionamento pratico nelle situazioni quotidiane • : rendere visibili e analizzare le dinamiche della vita • : mettere a tema l’ovvio • : accountability dei fatti quotidiani ovvero descrizioni, resoconti • : accounts materiali utili per l’analisi del sociologo • : sollecitare il processo di riflessività ovvero di analisi di quello che normalmente non viene tematizzato • : approccio non interamente oggettivo, in cui osservato e osservante reciprocamente si implicano • Microsociologia (studio della vita quotidiana) vs macrosociologia (studio delle grandi questioni che regolano la vita sociale, es. istituzioni) Garfinkel: mettere a tema ciò che viene dato per scontato, per ovvio. L’etnomedologo estrapola ciò che è dato per ovvio, che diventa oggetto dell’analisi rilevante per il sociologo. Gli accounts sollecitano il racconto dei processi di riflessività. L’etnometodologia ha dato via a specifiche tecniche di analisi: analisi del discorso (quando una persona mette a tema un aspetto della sua vita, io posso prestare Fra i vari rituali, studia il dono: dono crea un legame sociale; es. valore dello scambio natalizio, che ha valore di rafforzare il legame. Moss studia le tribù delle isole del Pacifico, individua il dono come elemento di fiducia, collante sociale. Eventi mediali • Dayan e Katz (1995) media event • Ovvero un evento reale, ripreso in diretta dalla televisione coinvolgendo un’’audience enorme e superando la distinzione fra notizia ed evento storico • Caratteristiche • : sospendono la normale programmazione del palinsesto televisivo • : la televisione crea una narrazione di alto valore simbolico • : consente di assistere ad eventi altrimenti inaccessibili • : le immagini entrano nella memoria collettiva • : tre forme: la competizione (sport), la conquista (i viaggi del papa), incoronazione • Negli ultimi anni i programmi televisivi stessi sono diventati eventi mediali 1953: incoronazione di Elisabetta II, prima incoronazione ad essere trasmessa in diretta tv. 1960: matrimonio della principessa Margaret. Il primo ad essere trasmesso in tv. 1981: matrimonio del Principe Carlo con Diana Spencer trasmesso in mondovisione. 1997: funerale di Lady Diana 2011: matrimonio del principe William con Kate Middleton 1936 Olimpiadi di Berlino, le prime trasmesse in tv e poi quelle di Londra nel 1948 11 settembre 2001 attacco alle Twin Towers I viaggi del Papa – Giovanni Paolo II in Polonia 1978 Erving Goffman Drammaturgia della vita quotidiana • Vita ordinaria e rappresentazione teatrale • Studio interazione faccia a faccia • Azione: definizione della situazione • Attore vs personaggio • Ruolo • Pubblico • Gestione dell’impressione Parte dalla considerazione che quando interagiamo faccia a faccia – implica la definizione della situazione. Ciascuno di noi interpreta dei ruoli, divisione tra persona e personaggio da interpretare. La metafora drammaturgica prevede una drammaturgia teatrale; il ruolo: vissuto in maniera coerente alle aspettative oppure infrangendo le convenzioni. Nelle gaffe l’azione drammaturgica rischia di essere messa in crisi. 22/02/18 Erwing Goffman Audience performative • Audience attive, che si appropriano del messaggio mediale • Che si percepiscono come audience • Che si percepiscono come audience non solo nell’atto della fruizione mediale audience diffuse Che cosa distingue queste audience? Si percepiscono come audience, hanno senso di essere “il pubblico”. Le audience performative sono tali perché si percepiscono come audience anche in altri ambiti della vita quotidiana. Abercrombie e Longarst – audience performative. Riassumendo la drammaturgia della vita quotidiana • Durkeim: grandi rituali della società che consentivano di mantenere una coesione sociale • Goffman si riferisce ai micro-rituali della vita quotidiana; self: immagine che l’individuo proietta nell’interazione della vita quotidiana • E’ anche “oggetto cerimoniale” dotato di sacralità al quale va data “attenzione rituale” (il self) • Se il sé è sacro può essere anche oggetto di profanazione Goffman studia i manicomi come forma di degradazione del sé (Asylum); si vede come il self sia degradato, non viene costruito Rituali contemporanei: le partite di calcio • Il capitolo mostra la peculiarità del caso italiano • Sfera rituale e sacrale • No rito che rafforza i valori di una comunità ma di opposizione totemica; non sono le squadre si sfidano, ma anche i tifosi. • Partita di calcio come battaglia simulata • Gli spettatori sono contrapposti come le squadre in campo; • Calcio: nasce dai folk games, gioco popolare, non costruito a tavolino (es. basket); calcio non nasce a tavolino, ma le radici storiche vengono ricondotte ai folk games, a dei giochi in cui diversi villaggi si scontravano; partite non solo come gioco, ma anche come contrapposizione. • Processo di civilizzazione moderazione e contenimento, autocontrollo delle passioni momenti di “battaglia simulata” in cui si allentano le costrizioni e ci sono momenti di piacere collettivo; processo in cui le passioni vengono moderate, c’è un processo di autocontrollo e le partite diventano dei modelli di “simulazioni della battaglia” in cui dar sfogo a passioni ed emozioni che nella vita quotidiana sono costrette, è un rituale di allentamento della tensione sociale • Rito dello stadio come fatto sociale totale vs la sua versione televisiva; la versione televisiva ha un suo ruolo, la riflessione: il rito dello stadio non corrisponde con quello che è il tifo domestico, televisivo. L’esperienza religiosa • Contemporaneità: secolarizzazione (se prima la religione aveva ruolo centrale nella vita quotidiana, progressivamente questo processo di secolarizzazione fa si che la fede non sia più vista come un obbligo, ma come una scelta) • Religione non più al centro della vita sociale • Visione del mondo unificata e coerente • Fede come scelta e non come obbligo • Pluralismo religioso anche nello stesso Paese • Analisi della religione, 5 elementi (Glock) • : credenza; l’aspetto dei valori e della dimensione trascendente in cui una persona crede • : esperienza; le modalità con cui gli individui si rapportano al sacro Quindi, processo di cultura è un processo di strutturazione. Questa nozione di cultura ci fa capire come l’uomo sia un essere culturale già in partenza. Secondo Baumann, quindi cultura come attributo specifico dell’uomo, che viene messa in atto per costruire la possibilità della sua esistenza. La mediatizzazione della cultura – si pone l’accento sul medium, sul mezzo attraverso cui la cultura viene fruita. La stampa è un passaggio fondamentale. Metà XV secolo, a Magonza, Gutenberg inventa la stampa per produrre le lettere in maniera seriale. La rivoluzione della stampa è stata una “rivoluzione inavvertita” (Elisabeth Eisenstein) • La diffusione dellibro ha generato un cambiamento culturale che ha dato origine alla modernità insieme agli altri cambiamenti quali la rivoluzione industriale, la nascita del capitalismo, l’ascesa della borghesia, la creazione degli Stati-nazione • Rivoluzione poco visibile e quindi non avvertita Primo libro stampato e diffuso: la Bibbia • Privatizzazione dell’esperienza religiosa; si legge la Bibbia anche a casa • Deistituzionalizzazione dell’esperienza religiosa • Pluralismo religioso • Secolarizzazione, sganciamento dalla centralità della religione Il termine di Mediatizzazione della cultura è coniato da J.B. Thompson, analizza questo processo. Primo snodo: invenzione della stampa. Secondo snodo all’interno del capitalismo: creazione di luoghi dove discutere la cultura i caffè – nasce l’opinione pubblica borghese Habermas studia la nascita dell’opinione pubblica e la individua nell’opinione pubblica borghese. Pubblico culturalmente critico, che costruiva un’analisi critica della società. Secondo lui, il passaggio della creazione di un pubblico critico, oggi come oggi si è disgregato – visione pessimista. Parla di consumo di cultura, di andare a non riflettere su quello che stiamo leggendo, ma semplicemente un processo di fruizione. Non c’è un processo di costruzione della cittadinanza, ma un processo finalizzato alla costruzione del consenso. Consumatori, non cittadini. Thompson sottolinea come Habermas sia eccessivamente critico nei confronti dell’industria culturale e considera i cittadini eccessivamente passivi. Il primo passaggio è questo. Il secondo passaggio Scuola di Francoforte Autori principali: Horkheimer e Adorno. Anche loro hanno una visione profondamente critica, sono di matrice marxista. La produzione dei beni culturali • Ha come scopo il profitto • Riduce gli individui a consumatori • Manipola le coscienze • Li distoglie dai propri interessi reali • Passività delle masse; • Consenso verso l’ordine costituito • Al “valore d’uso” beni culturali (valore intrinseco) si sostituisce il “valore di scambio” (valore commerciale); non hanno valore intrinseco, ma valore commerciale, di cambio. Esempio: la soap opera come intrattenimento quotidiano. Marcuse Riprende questo filone di pensiero, ragionando sul “consumatore alienato” l’industria culturale del divertimento “indottrina” e “manipola”, sostituisce i bisogni umani con bisogni artificiali. All’uomo non resta che consumare senza opporre resistenza – l’unica via d’uscita è “l’immaginazione al potere”, ciò che resta è immaginare uno scenario diverso, che può portare alla rivoluzione. Umberto Eco scrive “Apocalittici e integrati”, 1964. Distingue gli apocalittici: l’industria culturale vista come mezzo per impoverire e indottrinare i cittadini; dagli integrati: industria culturale come mezzo per allargare la base dei fruitori di cultura e informazione. La sua idea è quella di andare oltre, avvia una riflessione, ragionare su cosa voglia dire il consumo culturale ai giorni d’oggi. Che cosa possiamo osservare? Sicuramente che la modalità con cui la quotidianità è costruita ha un tempo lavorativo e un tempo privato; i consumi nel tempo libero non sono legati alla sopravvivenza ma sono legati a un consumo simbolico. Consumo assume un valore simbolico • Differenze di classe • Ottenere soddisfazione personale che nella vita lavorativa non è ottenuta • Ottenere una distinzione personale Industria culturale • Non si limita a occupare il tempo libero degli individui, ma anzi • Offre gratificazioni estetiche, valori e modelli di identificazione. Morin Pensatore che analizza l’industria culturale. Va ad identificare l’industria culturale come depositaria dell’immaginario collettivo, “un complesso di dispositivi simbolici, di modelli di identificazione, di miti e di fantasie, di narrazioni in grado di evocare una sorta di autorappresentazione di una società”. L’immaginario collettivo è organizzato intorno ad archetipi “modelli guida dello spirito umano” che troviamo nei miti e nelle grandi narrazioni romanzesche. La cultura produce gli archetipi, li produce e li inventa. Molto spesso, però, l’industria culturale li può anche snaturare riducendoli a stereotipi, ovvero cliché. Industria culturale e massa • Cultura di massa: termine troppo generico, oggi come oggi, in contesto di forte frammentazione delle culture e degli ambiti di produzione e consumo della cultura. • Oggi: moltiplicazione di ambiti di produzione e di consumo della cultura. Esempio: - Moltiplicazione dei player - Diversificazione dell’offerta - Canali generalisti vs canali tematici - Multimedialità (es. Netflix) - Social tv
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