Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Sociologia della cultura prima prova parziale, Prandini, Sintesi del corso di Sociologia Dei Processi Culturali

riassunto del libro "La realtà dei mass media", argomento della prima prova parziale dell'esame di sociologia della cultura, scienze politiche unibo (professore R. Prandini)

Tipologia: Sintesi del corso

2023/2024

Caricato il 22/12/2023

viviana-santoro-1
viviana-santoro-1 🇮🇹

5

(4)

5 documenti

1 / 12

Toggle sidebar

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Sociologia della cultura prima prova parziale, Prandini e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia Dei Processi Culturali solo su Docsity! Sociologia della cultura Lezione 1 (18/09) ● La prova intermedia sarà di circa 2 ore sul testo, 25 ottobre prima prova intermedia ● Seconda prova intermedia nelle sessioni di gennaio/febbraio/marzo, entro marzo se no lo devi fare totale. NON MANDARGLI MAI DELLE EMAIL!!!!!! Lezione 2 (19/09) La realtà dei mass media (libro) cioè le 2 realtà dei mass media 1. Come operano, comunicano, funzionano, esistono e quindi vanno studiati. Hanno delle loro strutture da capire e una loro realtà. Ciò fa di essi un sistema, fa di essi un insieme organizzato di processi che nella società contemporanea chiamiamo il sistema dei mass media 2. Si riferisce al libro, la realtà che i mass media confluiscono. Il tipo di realtà e comunicazione, il tipo specifico di informazione che dà vita e crea una realtà sui generis che diventa la realtà dei mass media. Ciò che i mass media creano per noi osservatori. → ciò che i mass media "inventano, creano, producono” per coloro che usano i mass media, il pubblico (noi). Tutti noi facciamo parte di diversi pubblici Quando si parla di mass media quindi bisogna parlare di due cose, la loro organizzazione interna e cosa producono. Le due cose vanno studiate insieme anche se siamo più interessati ad oggi alla seconda realtà. Il problema di oggi è che la realtà dei mass media sta mangiando la realtà comune. Ad oggi sappiamo che esiste una differenza tra la realtà là fuori e la realtà dei mass media. Sappiamo che la realtà dei mass media è costruita e sta diventando come una mappa che si distribuisce sempre di più nel territorio e che sempre di più precisa che pian piano sta andando a sostituire la realtà stessa. Siamo sempre dentro il sistema dei mass media, perché è da lì che otteniamo le informazioni sulla realtà del nostro cerchio quotidiano. La nostra natura di cittadini dipende molto dalla realtà 2 dei mass media, cosa creano per noi. Il sistema dei mass media a due realtà deve essere definito Chi ha potere nella nostra società è chi è capace di manipolare la realtà Quando parliamo di sistema parliamo di un’entità autorganizzata che La definizione di mass media (va imparata a memoria) pag 16 “Nel concetto di mass media includeremo da ora in poi tutti gli apparati della società che si servono di strumenti tecnici di riproduzione (per esserci i mass media deve esserci della tecnologia) per diffondere la comunicazione” Mass = diffusione della comunicazione a tutti, al numero più ampio di pubblico nel mondo. Media = sono i dispositivi di riproduzione tecnica della riproduzione. I libri sono stati i primi mass media. La tipografia nasce molto prima della stampa moderna di libri. Prima erano solo per le élite, quando i libri iniziarono ad essere stampati e si diffusero diventarono i primi mass media. I destinatari dei mass media sono fondamentalmente indeterminati, idea di massa per cui non si sa chi sia il target. I social non sono mass media, i social media vuol dire che c’è quasi sempre un pubblico più o meno selezionato. No tecnologia no mass media Una terza caratteristica del sistema dei mass media è che non può esserci nessuna interazione faccia a faccia tra chi riceve e chi emette. Il ricevente è sconosciuto perché è una massa I due poli che servono perché avvenga una comunicazione massmediale: chi ha capacità tecniche di emettere, ci deve essere qualche interesse a connettersi con questa gente qua. La realtà dei mass media 1. Realtà operativa = Le operazioni dei mass media, come funzionano nella loro produttività industriale. Operatività dei mass media c’è chi dà e chi riceve in mezzo non c’è nulla, non si conoscono le due parti. 2. Ciò che appare a noi pubblico, operazione di osservazione, osservare cioè distinguere qualcosa da qualcos'altro, si selezionano sempre le informazioni, seleziona e non comunica tutto il resto, così tu da osservatore puoi osservare la selezione dei mass media. Come noi osserviamo ciò che hanno osservato i mass media Lezione 3 (20/09) Mass media → tutti gli apparati che usano sistemi tecnici per diffondere una comunicazione La comunicazione viene emessa da una tecnologia a un pubblico molto grande detto “massa”. Al mutare delle tecnologie mutano i mass media → i primi mass media furono i libri stampati, poi i giornali, le riviste e poi tutto quello che era capace di riprodurre suoni e immagini. Twitter ad esempio è un mass media → lo si usa spesso per diffondere notizie in modo immediato. Nelle caratteristiche dei mass media - Non ci sono interazione tra l’emittente e il ricevente. I mass media possono fingere interazioni faccia a faccia ma sono finzioni per far finta che ci sia un contatto, ma se così fosse non si tratterebbe di mass media. L’emittente non sa chi sono i riceventi e viceversa Intorno a questo nascono i primi problemi. Il fatto che si sia sviluppato un sistema dei mass media in occidente e che ciò regga è altamente improbabile. Ci sono due grandi selettori, chi ha interesse a emettere informazioni e chi ha interesse a riceverle, ma non si sa il perché. - La comunicazione avviene quando un comportamento di qualcuno viene interpretato da qualcuno come qualcosa di intenzionale (ego ed alter). Per Luhmann la comunicazione è composta da 3 elementi I. Comportamento comunicativo II. Informazione che si vuole lanciare III. Qualcuno che cerca di capire la differenza tra l’informazione e il motivo del comportamento. La comunicazione è l’elemento basilare della società - Perché ci vuole più di una persona → serve uno che fa qualcosa e qualcuno che percepisce queste cose Noi, individui, siamo ambiente della società 2. Se la società è l’insieme di tutte le comunicazioni, le comunicazioni sono troppe, sono di tutti i tipi. Come fa la società a gestire questo insieme infinito di comunicazioni? Secondo Luhmann attraverso il processo di differenziazione sociale → la società nel corso del tempo prende forme e strutture diverse. La società nel tempo ha preso 3 modi di organizzarsi secondo Luhmann 1. Differenziazione per segmenti→ i segmenti tendenzialmente sono piccoli gruppi di persone che si organizzano secondo. → 2 variabili - Località/territorio - Sesso= non si parlava di genere, 2. Nasce verso la fine del primo millennio, la differenziazione per ranghi (alti o bassi) → medioevo → quando nasci in uno di questi gradi non puoi uscire → poi la differenziazione di ranghi si inizia a crepare 3. Differenziazione per funzioni→ moderna, quella attuale → la società non è divisa tra nobiltà, borghesia e contadini, ma si sviluppano i sottosistemi sociali - Sottosistema sociale = sistema che ha una sua funzionalità dentro il sistema società → servono a comunicare in maniera più specializzata e specifica. La società comincia a catalizzare le comunicazioni che riguardano un determinato problema e le sue soluzioni. Tutti i sistemi sociali fanno parte della società, comunicano e quindi fanno parte della società. Ogni sottosistema della società si evolve e si specializza per risolvere un problema specifico della società. ● Secondo Luhmann ogni sottosistema sociale ha il suo modo specifico di codificare le comunicazioni. → codici sono il linguaggio specifico dei sottosistemi. Un codice è la differenza tra un + e un - Il valore + Luhmann lo chiama valore di connessione = cioè quel modo particolare di dar vita a una comunicazione per connetterla a una comunicazione simile dello stesso sottosistema. Es. dopo la visita del medico, il medico fa una ricetta che prendiamo e portiamo in farmacia → la ricetta è una comunicazione quasi sempre riconoscibile, difficile da confondere, e automaticamente ci connette in un’altra rete di comunicazione (il farmacista che riesce a interpretare la comunicazione cioè la ricetta) ● Il valore - che è chiamato valore di riflessione = se la comunicazione si blocca, il codice fa scattare il meno che ci fa capire che quella comunicazione ha qualcosa che non va. Es. i sottosistemi sociali non sono tantissimi, sorgono solo per risolvere problemi impellenti della società. Uno di questi sistemi è il sistema dei mass media Sottosistemi sociali Forma di codificazione Medium, il mezzo usato dal sottosistema per essere riconosciuto velocemente da altri sottosistemi. Funzione sociale del sottosistema Sottosistema della politica moderna (come noi cittadini agganciamo la comunicazione politica o non) Codifica ogni codice con la differenza governo/opposizione Ogni scelta politica è attribuibile a un governo o un opposizione che comunicano in modo diverso. Il codice è fatto sia dal + che dal -. Attribuiamo + o meno perché la comunicazione ha più possibilità di azione, mentre il - delle opposizioni che si oppongono a certe leggi possono solo portare a riflessioni. Il mezzo utilizzato (il medium) è quello del potere. La comunicazione che avviene con il sigillo del potere è una comunicazione politica. Decisioni politicamente vincolanti Sottosistema scientifico Il codice è vero o falso. Una affermazione o è vera o è falsa, non ci sono vie di mezzo. Il linguaggio è quello della conoscenza. Bisogna avere delle conoscenze di base per capire il messaggio. Il medium è la conoscenza Dire la verità. Sottosistema dell’economia Democrazia= possibilità di decodificazione sia dal governo che dall’opposizione, senza comunicazione da entrambe le parti non c’è democrazia. Le comunicazioni politiche sono tutto ciò che i politici considerano come politico. Qualsiasi sistema politico nazionale, ha una funzione che solo lui può svolgere che è prendere delle decisioni collettivamente vincolanti. Ognuno vede tutta la realtà ma solo con i suoi occhi Lezione 7 (02/10) Ogni sottosistema è universale ma anche specifico perché si occupa di una cosa specifica. Nell’ambiente non c’è mai niente di dato, l'informazione viene filtrata dal codice. Il medium. Non è il codice che distingue una trasmissione da un’altra ma è il medium. I medium servirebbero a alzare la probabilità che l’alter accetti la comunicazione. Ogni comunicazione può diventare parte di un sottosistema se essa viene tradotta da esso e può essere elaborata in modo diverso. Il sistema dei mass media distingue tutto ciò che gli interessa tramite il proprio codice che è informativo e non informativo (da non confondere con altri codici, questi sono specifici dei mass media). Un’informazione è una differenza che fa una differenza. Quindi deve essere qualcosa di diverso da quello che conosciamo e deve fare una differenza nel senso che deve colpirci, deve essere rilevante. Qualcosa di nuovo (che se no non si noterebbe) che cambia nel nostro sistema nella nostra memoria qualcosa, si apprende qualcosa che non si sapeva. Anche la non informazione è informativa, in certe situazioni. Ciò che cercano i mass media sono le informazioni. Il sottosistema dei mass media, come tutti i sottosistemi, ha la sua temporalità. Quello che fa il sistema dei mass media, non deve darci la verità, la salute ecc ma ci informa su tutte queste cose. Quello che importa ai mass media è se vi hanno passato una differenza che fa una differenza. Oltre alla codifica delle informazioni, serve una seconda operazione per organizzare meglio il sistema dei mass media, se no passerebbero troppe informazioni e non si capirebbe niente. Il sottosistema compie un’operazione interna che è l'autoprogrammazione. Ci sono fondamentalmente 3 programmi tramite il quale il sottosistema dei mass media si autoprogramma: 1. Le news e i reportage 2. L’intrattenimento, informazione che non si riferisce a notizie che diamo per scontate, ma sono informazioni che riproducono il sistema stesso per intrattenerci. 3. La pubblicità, tipo speciale di informazione, particolarissimo perché non ci informa su quello che succede nel mondo. Questi 3 programmi televisivi possono prendere comunicazioni di un’altro programma (es il tg che annuncia la nuova edizione di xfactor). Codificazioni e programmazioni → importantissimo per l’esame Tutti e tre questi programmi informano ma informano in modo completamente diverso. Il capitolo sulle news (5) All’inizio le informazioni venivano date come intrattenimento. Il bisogno informativo non è un bisogno antropologico (il fatto che fedez sia o no in ospedale non cambia niente nella mia sopravvivenza). Non ci interessa sapere quando nasce il bisogno delle news, ma perché ci interessano al giorno d’oggi. Nel corso del tempo si crea un industria delle news, creando anche la professione del giornalista. Professione che noi interpretiamo come “coloro che ci danno la verità” come loro si auto-attribuiscono. I giornalisti danno le informazioni, non la verità. Il rapporto tra informazione e verità (pag 45) dice che la verità interessa i mass media solo in condizioni molto limitative, che si distingue da quello della ricerca scientifica. I giornalisti dividono le fasi in due parti: 1. Dare le informazioni, Il giornalismo è opinione, perché oltre alla notizia ci interessa il ragionamento e l’opinione sulle notizie stesse per formare a nostra volta la nostra opinione sul mondo. È qualcosa a cui siamo così tanto abituati che non notiamo più le sue caratteristiche. Per intrattenimento, come anche per news e pubblicità, non si intende solo quello televisivo, ma anche romanzi ecc. L’intrattenimento televisivo copia l’archetipo del romanzo, che è il modo in cui intrattiene se stesso. Con intrattenimento si parla di un codice informazione/non informazioni particolare. Usa l’informazione per intrattenerci, per riempire il nostro tempo libero. Per capire l’intrattenimento bisogna capire qualcosa che ci aiuta a comprendere questa parte dei mass media ed è il gioco. L’intrattenimento ha qualcosa di giocoso. Il gioco ha qualcosa di riconoscibile che gli permette di differire dal non gioco. Così si creano due realtà che devono essere ben definite da un confine che distingue il gioco dal non gioco. I giochi sono attività che hanno senso se sono regolate (non si può giocare a qualcosa senza sapere le regole). Il gioco crea il suo mondo immaginare distinguibile dal pubblico. I giochi hanno bisogno di più partecipanti. L’intrattenimento è simile al gioco perché anche l’intrattenimento ha bisogno di cornici che separi il mondo reale da quello immaginario, ma è anche non simile al gioco. Il confine è facile, si sa quando si sta per entrare in un mondo immaginario. La differenza con il gioco sta che nell’intrattenimento non ci sono contro-giocatori, ma solo osservatori. Lezione 11 (16/10) Secondo luhmann l’intrattenimento copia il gioco La cosa fondamentale per distinguerlo è la percezione di un confine che distingue la realtà quotidiana da quella fittizia. Le cornici sono semplici da individuare perché il mondo dell’intrattenimento crea delle cornici diverse e distinguibili dalla realtà (es. Libri, netflix ecc). Dentro le cornici si crea un mondo fittizio che secondo luhmann ha una sua antologia, dentro quel mondo si vive in un mondo particolare. L’importante è che lo spettatore riesca a distinguere fittizio da reale. La cornice deve essere chiara. Dove sta il gioco dell’intrattenimento? La narrazione vuol dire avere degli attori, una storia, degli eventi e un’avventura che ti risolve quegli eventi. L’autore deve sparire all’interno del libro perché sa già come andrà a finire la storia. Luhmann dice che non ci sono solo strumenti che rubano l’attenzione dello spettatore. Gli attori attivano parti che presumono siano nell’ambiente del lettore, sono giochini per mantenere l’attenzione dello spettatore (es. Suspense ecc). L’informazione è tutto ciò che viene visto ed è nuovo, nel momento in cui si è visto non è più informazione. La funzione dell’intrattenimento nel mondo contemporaneo è di costruire storie fittizie tramite cui si riflette in termini morali. Servono ad attivare una capacità di immedesimazione nelle azioni altrui e ci permette di riflettere in modi che non facciamo nella quotidianità. L’intrattenimento serve agli individui a riflettere sulla loro identità, secondo Luhmann. Tutte le informazioni servono per captare empatia e facciamo nostri certi valori e li portiamo nella realtà quotidiana. I mass media non hanno un medium, non c’è un mezzo generale per tutti i tipi di mass media. Come facciamo a dire che si tratti di un sottosistema dei mass media e non di 3 sottosistemi visto che ha 3 programmi diversi. Luhmann dice perché tutti e 3 svolgono un’identica funzione per la società, cioè usano delle informazioni che diventino presupposti per altre informazioni anche in altri sottosistemi. La funzione dei sottosistemi dei mass media non è la verità ma creare una realtà di sfondo a tutta la realtà sociale. I mass media sono il modo in cui la società informa se stessa su cosa sta succedendo. Per luhmann è il controllo di coerenza all’interno del sistema. Il sottosistema andandosi a programmare si accoppia strutturalmente con altri sottosistemi della società. La memoria della società non si può basare sulla singola memoria di tutta la popolazione ma si basa sulla memoria dei mass media. I programmi si accoppiano strutturalmente con i programmi dei mass media: 1. Il sistema economico —> accoppiato strutturalmente con la pubblicità Il capitolo 10 si chiede come sia possibile che si siano differenziati 3 programmi dallo stesso sottosistema. La divisione in programmazione si incrocia molto bene con la forma di motivazione che ha la gente. Ci sono 3 tipologie di motivi 1. Ogni cittadino ha bisogno di informarsi (per motivi diversi) → su questo si innesta il sistema delle news e dei reportage !!!!!!c’è sempre una distinzione tra individuo attivo e no, al sistema non interessa, il sistema finge perché ha tante news, ci dicono che abbiamo bisogno di news !!!!! 2. Il bisogno che chiunque ha di calcolare i propri vantaggi e svantaggi → pubblicità 3. L’intrattenimento si basa su una motivazione molto moderna, la costruzione continua delle nostre identità Lezione 12 (17/10) Il titolo è già il programma. I mass media costruiscono la loro realtà. Ogni sistema crea la sua realtà a modo suo, ogni tanto queste si sovrappongono, sappiamo che non c’è niente di dato. Non c’è niente di naturale, è tutto filtrato, la realtà per com’è non è veramente raccontata. Noi non vediamo la selezione ma se siamo informati sappiamo che c’è. Fanno così tutti i sistemi, costruiscono la realtà selezionandola ma non ce lo dicono. Un programma per funzionare bene non fa vedere il selettore che sta dietro (es non vediamo il regista dietro i film ecc) Qual è alla fine la realtà che costruiscono i mass media? Qual è lo specifico dei mass media? Il loro effetto complessivo. Fa una sintesi dei 3 programmi e di quello che producono. Qual è l’impatto sugli osservatori di primo e secondo livello? Le news ci danno informazioni soprattutto basate sulla discontinuità. Se qualcuno venisse da Marte e guardasse le news vedrebbe discontinuità, conflitti, vedrebbe un mondo irrequietissimo, catastrofico pieno di eventi, ma il mondo non è sempre fatto così, esiste anche la quiete e la continuità. Il sistema delle news è come se ci drogasse di novità. Questa iper sottolineatura del discontinui si basa su una continuità che non è comunicata. Questa costruzione della realtà irreale basata solo sul conflitto. I sistemi del mondo moderno non sono più sensibili al lungo periodo, ma vivono nel breve periodo → breve periodismo paradossalmente è un effetto a lungo periodo dei mass media. La moralizzazione del mondo delle news è anche questa una selezione. Cerca di compensare andando alla ricerca dei controvalori. Sorta di continuo spasmo, di equilibrio squilibrato. Spingono molto a illuminare il breve periodo, danno giudizi che sembrano mirati al lungo periodo ma in realtà sono per il breve periodo Manipolazione senza manipolatore → ti presentano il mondo com’è e poi tutta la programmazione su come il mondo dovrebbe essere. Il mondo della pubblicità serve secondo luhmann, il suo effetto complessivo è dare gusti e far finta di individualizzarli → vendere prodotti di massa → paradosso che il prodotto personalizzato è il più standardizzato L’intrattenimento lavora sul creare delle storie per fare in modo che l’audience prenda un pezzo si quella realtà fittizi e lo trasformi in qualcosa che lo può aiutare nella sua vita. Alla fine qual è l’effetto complessivo di costruzione della realtà per il resto della società? Pag 103. La più importante caratteristica comune dei 3 programmi è nel processo di comunicazioni: i mass media creano un’incertezza autoprodotta, aumentano l’irritazione della società e con essa la sua capacità di cogliere informazioni. Come la società si auto-osserva tramite i mass media, 1. I mass media continuamente producono irritazioni, viviamo in un mondo sempre più veloce e difficile da capire → grande aumento dell’irritazione. La cosa andrà solo ad aumentare. I sistemi psichici ci si aspetti che andranno in crisi, che al gente inizierà a oscillare tra realtà e finzione 2. È come se la nostra società per la prima volta nella storia del mondo si occupasse prevalentemente (e ci obbligano a occuparci) solo di osservazioni di secondo ordine (non più di primo). Questo mondo ci costringe e ci allena, ci manipola e ci orienta verso l’abituarci non più a ciò che è reale ma a occuparci di come noi osserviamo quella cosa come realtà. Conta il come non il cosa. Questo passaggio è un passaggio culturalmente gigantesco. La filosofia del 900 lo ha chiamato “nichilismo”, non c’è più niente di vero, tutto ciò che è reale è raccontato da un osservatore, non ci sono più fatti solo racconti (nietzsche). Ci credo fino a prova contraria. Dubitabilità = forte in tutte le notizie. Non importa il cosa, non conta l’ontologia, importa il come, come riusciamo a osservare.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved